Come ogni anno, è mia consuetudine preparare il tutto , in occasione della nuova stagione a venire, che porterà con sè l’avvicinarsi di prede eccezzionali, come Orate di taglia, Pesci Balestra, ma soprattutto i famelici SERRA.

A parte tutto ciò che si è verificato questo Inverno nei pressi del pontile, con i vari avvenimenti accidentali, che hanno portato Spigole e Orate a quantità,  molti di noi non stiamo aspettando altro che poter catturare prede di un certo spessore Marino, come appunto sopracitato.

La cosa fondamentale, sempre secondo il mio parere è quello di controllare tutti i terminali da Serra che si possiede in cassetina, per vederne le condizioni.
Una volta appurato che le girelline sono arrugginite, mi accingo a sostituirle, ma ciò comporta secondo la mia tecnica sostituire anche il cavetto da 15 lbs, questo perchè una girella arrugginita nn può , in caso di trazione con preda all’amo, che rompersi perchè indebolita dalla ruggine stessa.
Quindi provvedo a munirmi di girelle nichelate che nn arrugginiscono e inizio a divertirmi.

Faccio passare il cavetto nell’occhiello due volte, cosi una volta attorcigliate le spire avremo un asola come in foto da stringere:

Una volta stretta l’asola attorciglio il filo eccedente intorno al cavetto ed inizio con l’accendino a saldarlo:

 

una volta saldato, chiudo l’estremità con un rivetto in acciaio inox stringendolo, lievemente con una pinza per ottenere il risultato come in foto:

 

Stesso procedimento si adopera per legare dall’altro capo la girella, ma questa volta si può escludere fare l’asola,vale a dire si passa il cavetto una sola volta ad un estremità della girella saldandolo per poi chiuderlo con un altro rivetto come in foto.

 

Alla fine otterremo questo:

Queste sono le mie munizioni, come vedete produco cavetti non più di venti centimetri di lunghezza, dopodichè alla girella finale aggiungo uno spezzone da 1,30- 1,50 mt, di 0,40-0,50, che finisce al moschettone che scorre a sua volta sul filo madre.
Molte volte ho visto in commercio terminali da teleferica, lunghi 1,50 o anche più costituiti prevalentemente per tutta la lunghezza solo da cavetto d’acciaio da almeno 30 lbs.
Questo secondo me non è utile, sia perchè diventa molto pesante, compromettendo il movimento del vivo innescato, e sia perchè molto visibile ad eventuali prede.

Di conseguenza una volta  aggiunto il nylon, con un doppio nodo sia alla girella del cavetto che allo sgancio rapido, il tutto si unirà al galleggiante.
Quest’ ultimo lo faccio anche in modo più artigianale possibile, prima però prendo un moschettone a barile, lo passo in un pezzo di fil di ferro, e lo chiudo come in foto:

 

una volta chiuso il moschettone, infileremo la pallina galleggiante per poi chiuderla anche:

 

 

Una volta strutturato in questo modo, lo possiedo indipendente da ogni forma di terminale, da inserire ogni quando si vuole,  collegando il terminale attraverso lo sgancio rapido, che si stringe, man mano che la preda allamata tira forzatamente.

L’unico inconveniente che con il tempo si riscontra, è che il filo di ferro adoperato tende ad arrugginirsi, infatti io personalmente per evitare questo inconveniente, consiglio di adoperare filo di ferro guainato con plastica (se ne trova in particolare in commercio di colore verde), oppure una volta fatto il tutto come in foto, fare una spruzzatina di Silicone Spray a tutto quanto, sia sul filo, che sul galleggiante.

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