PESCA AL CARASSIO

Carassius carassius carassio

PESCA AL CARASSIO CALABRIA PESCA

Ordine Cipriniformi Famiglia Ciprinidi Lunghezza massima 50 cm Ambiente acque ferme Tecniche di pesca passata

Riproduzione e dimensione

La riproduzione avviene nei mesi di maggio e giugno, preferibilmente alla temperatura ottimale di 18 °C. La femmina, assai prolifica, depone le uova di color rosso chiaro in numero variabile da 200 000 a 300 000 sulla vegetazione acquatica. Gli avannotti rimangono attaccati alle piante, mediante gli organi adesivi di cui sono provvisti, per due o tre giorni, fino al completo riassorbimento del sacco vitellino. La lunghezza massima del carassio è di 50 centimetri.

Habitat e alimentazione

II carassio è un pesce molto resistente che si adatta assai bene a diversi tipi di acqua, anche a quelli con scarso tasso di ossigeno o in ambienti lievemente salmastri. Manifesta una netta preferenza per le acque ferme, dense di vegetazione, e d’inverno si rifugia nei fondali fangosi cadendo in una specie di letargo. Il carassio, la cui crescita è molto lenta, è specie onnivora che si nutre di larve d’insetti, con preferenza per chironomidi, di piccoli crostacei, di piante acquatiche e di plancton.

COME SI PESCA – PESCA ALLA PASSATA

montatura carassio pesca in calabriaPer affrontare il carassio si ricorre alla tecnica della passata con un’attrezzatura di base composta da una canna fissa o con mulinello, con lenza madre dello 0,14-0,16 e finale dello 0,10 per acque chiare e dello 0,12 per acque torbide. I galleggianti più utili sono quelli di forma affusolata, dato che questo pesce viene insidiato in acque generalmente lente, se non addirittura quasi ferme. Solitamente si pesca con l’esca radente il fondo (nel disegno) e quindi con una montatura che, prevedendo la concentrazione della piombatura nella parte bassa della lenza, viene formata da una torpille e da una serie di pallini ravvicinati con amo finale di misura variabile dallo 0,12 allo 0,16. Dato che si agisce in acque molto lente, non occorre adottare l’accorgimento della trattenuta, ma porre particolare attenzione nella ferrata, che dovrà essere sempre tempestiva considerando che l’abboccata del carassio è netta a mezz’acqua e più prolungata sul fondo.

Esche e pasturazione II carassio accetta volentieri una serie pressoché infinita di esche naturali, come i bigattini, i lombrichi interi o a pezzetti, le larve e il pane. Ottimi risultati si ottengono pasturando il posto di pesca con le stesse sostanze usate come esca, da appesantire e gettare in acqua in modo che giungano velocemente sul fondo .

Di admin