Aldilà della spendibilità di Cannitello come spot da Orate, credo sia importante focalizzare l'attenzione sulla presenza dello sparide nelle acque della provincia di Reggio Calabria.
Ritengo, infatti, che le catture siano diminuite negli ultimi anni.
Affermo questo per una pletora di motivi che mi accingo ad enunciare a mò di argomentazione.
1) Tre anni fa in poco più di tre mesi ( quelli estivi in cui posso praticare la pesca) avevo collezionato una quindicina di catture, alcune molto interessanti, in diverse aree delle provincia. Roccella ( 2 kg; 500 gr.) Taureana ( 1,5 kg; 1 kg). Due anni fa le cattura sono diminuite a non più di cinque, con qualche bella emozione riservata alle spiagge di Roccella Jonica. L'anno scorso niente. Quest'anno niente. Si potrà obiettare, legittimamente, che la mia azione di pesca non è ai livelli standart dello sparide: ma invero quest'ipotesi con i risultati di due anni fa, e principalmente di tre anni fa. ( emozioni che ricordo con affetto, e che posso giurare siano tra le più belle della mia vita).
2) Guardandomi intorno, parlo soprattutto dell'anno corrente, noto come di Orate nelle nasse ce ne siano davvero pochissime ( e gia siamo nell'eufemismo). Qualche giorno addietro un tizio, millantato semi-professionista, al porticciolo di taureana, ha catturato all'inglese due orate di 150 gr. Qualche notte prima, al metanodotto ho assisitito alla cattura, sempre all'inglese, di un'oratella di 200 gr. Non proprio quindi dei trofei.
Del resto, discutendo con i pescatori che incontro sui vari spot di pesca, sono tutti d'accordo con me, salvo vantare catture ( risalenti ai "famigerati" nonchè evanescenti "mesi fa") che tuttavia credo lascino il tempo che trovano. Perchè? Perchè credo davvero improbabile che l'orata si peschi fuori periodo e scompaia nel periodo di avvicinamento alla costa.
3) Posso quindi, giocando di logica con gli elementi che possiedo, arrivare ad una conclusione: l'orata è in diminuzione. Attenzione! Questa è una mia ipotesi! Dettata anche dal fatto che l'inquinamento progressivo dei nostri mari ( indiscutibile e sottolineato da una nota del ministero dell'ambiente) e l'intensità di pesca con mezzi non legali ( reti pelagiche, da fondo etc etc...) sono fattori ad oggi non trascurabili.
Tirando le somme posso arrivare a due stati d'animo: - depresso
- ostinato
Ultimamente tendo al secondo: catture in diminuzione, costo dell'esca e delle attrezzature da capogiro etc etc..
Alla fine della fiera allora la mia domanda, che pongo con la massima umiltà è: ho ragione? O invece, in modo molto più semplice, è una mia sensazione senza fondamento?
Grazie per le risposte che arriveranno.