Vorrei costruire uno o più palamiti da 20/25 ami con girella montata sulla lenza madre e braccioli da inserire in fase di calata con aggancio rapido.... per gli ami vengono indicate delle misure massime e minime. Come si fà ad armare il palamito con quello giusto?
Con riferimento a quelli di profondità come si individua la profondità giusta?
personalmente ho sempre utilizzato palamiti con braccioli fissi al trave, in attesa di altri interventi da chi magari utilizza il sistema di tuo interesse comincio rispondendo per come mi sono sempre comportato io, magari sbagliando,
per la scelta dell'amo ho ragionato sempre partendo dalla preda alla quale miravo, all'esca dedicata che doveva celare l'amo e di conseguenza studiandone il comportamento, come ad esempio, dove vive, profondità e tipologia di fondale, caratteristiche morfologiche, di cosa si nutre, in poche parole la sua scheda tecnica dettagliata, oggi con internet non è più un problema,
queste informazioni mi hanno fatto scegliere amo, esca, profondità e tipologia di fondale, naturalmente per quanto possa essere selettivo il palamito pesca contemporaneamente più specie ittiche diverse, mi spiego meglio, quando armamo il palamito per pescare qualche nasello, utilizzavo trave in cordoncino del diamentro compreso tra 1,5-1,8 e 2,2 circa di spessore, braccioli 0,70 e 0,90, in funzione della profondità, come amo sempre il mustad serie 2315 numero 6 o 7, innescavo con sarda intera e oltre al nasello ricordo nelle numerose uscite, gallinella, musdea, scorfano di fondale, cernia (dotto), pesce castagna, sciabola, occhione, squaletti, gronchi, a seconda della stagione
per i palamiti dedicati alla mormora, per fare un'altro esempio, trave in nylon dello 0,70 braccioli 0,35, amo mustad serie 2315 non ricordo bene le misure, e da un po di tempo che non calo, comunque compresi tra il 15 e 18 escati con striscioline di calamaro, spesso decongelato o di bibi disidratato, abboccavano anche gallinelle, sarago sparlotto, spigola, tracina e altri ancora, la profondità andava da pochi metri a circa venti, fondale sabbioso
poi il medesimo lo potevo calare anche su misto, ne variavo l'assetto con l'aggiunta di qualche natello e peso ogni tot. braccioli trasformandolo da palamito di fondo a palamito a mazzerina, per la ricerca più specifica di saraghi, orate, spigole, si può escare con esche ancora più specifiche e selettive
quindi personalmente la scelta dell'amo e della profondità l'ho sempre fatta in funzione di quanto detto sopra, poi sarà l'esperienza personale fatta sul campo che ci porterà a fare le giuste modifiche, quindi come consiglio, non essendo a conoscenza di qualche tabella che regola la scelta dell'amo e fondale, ti dico di partire concentrandoti dal pesce di tuo maggiore interesse e poi cerca tutte le altre informazioni, vedrai che tutto diventerà spontaneo
Con riferimento a quelli a galla ho letto che per quello ancorato alla barca lo stesso pesca in superficie, mentre quello ancorato pesca a 5 metri dalla superficie.
questo assetto credo sia molto variabile, dipende molto dalla presenza della corrente e vento, se l'imbarcazione o il palamito ancorato, sono sottoposti a scarroccio e/o deriva, dalla lunghezza dei braccioli, peso dell'esca, il tutto si può anche cercare di modificare aggiungendo qualche natello ogni tot. braccioli se dovesse scendere più del dovuto se si ricercano ad esempio sugarelli, occhiata, boghe