Come costruire lo stampo per i piombi

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Author Topic: Come costruire lo stampo per i piombi  (Read 101172 times)

gino orata

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Reply #80 on: November 28, 2012, 13:27:41
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Come postato in altre discussioni del forum anch'io sono un patito del "fai da te". Ho letto tutta la discussione anche quella spostata.
Per farmi i piombi ho utilizzato la RTV 689, cemento refrattario, cemento a presa rapida con buoni risultati.
Però ad un certo punto ho trovato sul web un negozio on line tedesco dove, come ha fatto Piero, ho acquistato stampi già pronti devo dirvi che il risultato è ottimo ed inoltre a prezzo stracciato.


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per un valore di 8,00 €

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per un valore di 15,00€

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100 pz in acciao inox per un valore di 3,40 €

alla fine quello che voglio dire è il seguente: è conveniente ricercare materiali che seppur buoni danno una resa approssimativa (decente) quando si possono avere, con poca spesa, materiali gia pronti con OTTIMA resa?

CIAO ORBITANTE, MI INTERESSEREBBERO QUEGLI STAMPI DA PIOMBO, MI SAPRESTI DARE IL SITO DOVE POSSO ACQUISTARLI? GRAZIE  :)


Danielealfa

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Reply #81 on: November 30, 2012, 12:31:45
Ragazzi, guardatevi i video di questo grandissimo e scoprirete che crearsi lo stampo a piramide è alla portata di tutti!!!!!!!! Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login (sono 6-7 parti, guardatele tutte)


^CUCCOSAN^

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Reply #82 on: November 30, 2012, 16:57:32
Se guardi l'inizio di questo post vedrai che ci sono varie maniere per fare gli stampi per piombi piramidali.
Nel 2009 Nonnoroby pubblicò il suo metodo e nel 2010, quindi ben due anni prima del sig. Marco Leoni,  io pubblicai il metodo con gli angolari di alluminio, quindi niente di nuovo.

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Cuccosan


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Reply #83 on: June 12, 2013, 12:26:30
Stampi professionali di elevata qualità

I cultori del longcasting (ma anche del surfcasting) non dovrebbero farsi sfuggire questi stampi 'professionali' per piombi dalla qualità veramente elevata (anche se costicchiano un pochino).
La casa DCA che produceva gli stampi Beachbomb non esiste più, ma questi stampi sono stati replicati da un'altra casa, migliorandone l'inserimento dei 'grappini' (spike). Queste sono alcune immagini:











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Chi fosse interessato al link del sito inglese che li vende, può contattarmi via MP.

Per comodità, riporto qui l'articolo che scrissi sulla fusione professionale dei piombi:

Prepararsi i piombi da se - Quanto descritto in questo paragrafo è rivolto a tutti coloro che intendono prepararsi da se i piombi da pesca in modo professionale ed in grandi quantità. Per metodo professionale intendo l’utilizzo di stampi non artigianali che ci consentano di creare dei piombi perfetti come quelli commerciali e l’utilizzo degli accessori corretti, mentre la produzione di grossi quantitativi è l’unica che ci consente di ammortizzare almeno in parte i costi per la loro produzione, giacché per tutto il resto della nostra vita di pescatori non avremmo mai più la necessità di comprare neanche un piombo. Dopo la fusione di grandi quantitativi, potremo anche rivenderci gli stampi per ammortizzare maggiormente le spese sostenute, oppure scambiarli con altro materiale da pesca che ci necessita.

Attualmente il problema maggiore che dobbiamo affrontare è quello di procurarci grandi quantità di piombo grezzo, che una volta era facilmente reperibile presso il ferrivecchi a prezzi più che accettabili. La sua facile reperibilità era dovuta alla ristrutturazione dei bagni e delle cucine delle abitazioni costruite negli anni antecedenti l’avvento del PVC, che ha permesso di sostituire con materiale più idoneo gli scarichi consunti che in precedenza erano costituiti da tubi di piombo. La rarefazione del piombo grezzo presso il ferrivecchi è anche dovuta alla massiccia richiesta da parte delle fonderie e da parte dei pescatori professionisti che fondono da se i piombi per appesantire le reti.
Pertanto, prima di acquistare gli stampi, è assolutamente indispensabile procurarci preventivamente grandi quantità di piombo grezzo, altrimenti il gioco non vale assolutamente la candela se il quantitativo di piombi che siamo in grado di preparare è minimo. Non vale la pena neanche nel caso i nostri 'consumi' siano bassi, in quanto è più conveniente acquistare i piombi direttamente dal nostro rivenditore.

La ricerca del piombo grezzo andrà fatta visitando quanti più ferrivecchi è possibile (sia in zona che fuori zona), oltre che a rivolgerci ad idraulici, a muratori od a piccoli impresari che ristrutturano le vecchie case. Ultima risorsa è quella di visitare il Web in lungo ed in largo, sino a rintracciare qualche rivenditore di piombo in panetti o in altri tipi di confezioni, valutandone chiaramente il prezzo (specialmente quello del trasporto, in quanto i corrieri applicano le loro tariffe anche in base al peso, ed il piombo… pesa).
Solo quando abbiamo reperito quantitativi importanti di piombo ci conviene acquistare gli stampi professionali ed il resto degli accessori, soprattutto il fornello.
 
La ricerca degli stampi può essere fatta presso i rivenditori di articoli da pesca o rivenditori specializzati ricercandoli sul Web: a chi fosse interessato, posso inviare via MP il link di un sito tedesco ed uno di un sito inglese.
Bisogna comunque tenere presente che alcuni stampi che sono coperti da copyright è impossibile rintracciarli sul mercato in quanto non riproducibili proprio per il copyright (quali quelli della Fonderia Roma, per esempio). Le forme più comuni sono però facilmente reperibili (come i piombi ogivali Beach Bomb e Aquazoom, quelli sferici, quelli a pera, quelli oblunghi, ecc.). In ogni caso possiamo sempre farci riprodurre qualsiasi forma esistente rivolgendoci ad una officina specializzata dotata di tornio copiatore.
 
Un suggerimento che posso dare per risparmiare sull'acquisto degli stampi e quindi di disporre di molte forme, è quello di iscriversi ad un'associazione di pescatori sportivi oppure di aggregarsi tra amici, conoscenti ed appassionati pagando ciascuno la propria quota di spesa e mettendo in comune tutti gli stampi e gli accessori che si riesce ad acquistare.

Gli stampi. Avendo specificato nella premessa che questo articolo è rivolto ad una preparazione professionale dei piombi da pesca, è indispensabile che anche gli stampi siano di tipo professionale, ovvero costruiti in metallo (quelli commerciali sono costituiti da una lega di alluminio). Gli stampi ‘fai da te’ preparati con materiali non metallici quali il gesso, il cemento, la plastilina, le resine bicomponenti, ecc., ecc., danno dei buoni risultati solo se utilizzati per la fusione di pochissimi esemplari, dopo di che vanno rapidamente degradando sino a diventare inutilizzabili in tempi rapidissimi.
Anche se personalmente sono un accanito seguace del fai da te, da tempo ho rinunciato a prepararmi gli stampi con i prodotti sopra menzionati, visto lo scarso risultato della durata degli stessi già dopo le prime fusioni, e sono quindi passato in modo definitivo all’utilizzo degli stampi in metallo acquistati sul mercato o creati da un bravo tornitore compiacente. Infatti con gli stampi metallici, che restano inalterati nel tempo, sarà possibile creare un numero praticamente infinito di piombi dalla forma sempre perfetta, condizione indispensabile se non vogliamo che una scarsa aerodinamicità o una scarsa tenuta al moto ondoso possono pregiudicare il buon esito di una battuta di pesca.
E’ per questo motivo che non mi soffermo sull’autocostruzione degli stampi con materiali vari, rimandando alla consultazione degli appositi topic del forum tutti coloro che in ogni caso intendano farlo. Personalmente ho sperimentato tante di quelle delusioni che ho deciso in modo definitivo di rinunciarvi.

Il rovescio della medaglia è dato dal costo di acquisto degli stampi, per cui non vale assolutamente la pena di prepararsi da se i piombi da pesca se questi si limitano a pochi esemplari: per quanto la nostra passione del fai da te possa essere elevata, in questo caso c’è troppa sproporzione tra costi e soddisfazione per l’autocostruzione.
Vale invece assolutamente la pena fondersi i propri piombi da pesca se le circostanze ci portano ad un elevato consumo dei medesimi (o anche scambiare piombi con altro materiale da pesca), in quanto i costi degli stampi vengono presto assorbiti dal mancato acquisto delle zavorre presso il nostro negoziante. Ovviamente, per questioni di risparmio, dobbiamo limitare il numero degli stampi, ma se adottiamo l’accorgimento di formare una ‘cooperativa’ di amici o conoscenti con cui suddividere le spese di acquisto, possiamo crearci un numero di forme (e pesi) abbastanza elevato: ognuno si compra uno o due stampi diversi che poi condivide con gli altri.

Può capitare che di qualcuna delle forme che preferiamo non si trovi sul mercato l’apposito stampo, ma a questo si può rimediare facendocelo costruire da un’officina di tornitura provvista di tornio copiatore. Se il nostro piombo è di forma piramidale, è invece sufficiente rivolgersi ad un comune fabbro in quanto la costruzione dello stampo non richiede tornitura essendo uno stampo monoblocco di tipo ‘aperto’ assemblabile con solo qualche punto di saldatura.



La fusione del piombo.

Cautela: durante la fusione, il piombo emette esalazioni nocive invisibili ed inodori, per cui bisogna prendere le dovute precauzioni:
     1. Fondere il piombo esclusivamente in spazi aperti
     2. Utilizzare una mascherina durante il lavoro
     3. Utilizzare sempre un paio di guanti di cuoio
Nota: non bisogna confondere le esalazioni puzzolenti emesse dal piombo in fusione con le esalazioni nocive. Le esalazioni puzzolenti sono dovute esclusivamente alle incrostazioni del piombo, specialmente se questo proviene da scarichi di bagni, cucine, ecc.

Materiale necessario:

1. Un fornello a gas: dovendo fondere grossi quantitativi di piombo e dovendo mantenere la temperatura costantemente elevata, è meglio utilizzare un fornello professionale del tipo di quelli che si usano per far bollire le bottiglie di sugo di pomodoro fatto in casa. Ne esistono 2 o 3 modelli, a noi è sufficiente il modello più piccolo



2. Una bombola di gas e relativi accessori (riduttore di pressione e tubo di gomma)



3. Un appoggio qualsiasi per il fornello in modo da disporlo alla giusta altezza di lavoro, per esempio un tavolino di legno, blocchetti di cemento, ecc.

4. Una vecchia casseruola ‘fregata’ in cucina: è molto importante che le dimensioni della casseruola siano generose per consentire di fondere, rimescolare e ripulire il piombo grezzo senza il timore che si rovesci (p.e. diametro 30 cm per un’altezza di 20 cm)



5. Un mestolo in metallo, anch’esso ‘fregato’ in cucina, dotato di un beccuccio che favorisca la colata del piombo negli stampi



6. Due grosse pinze da elettrauto per tenere unite le due valve dello stampo durante la colata



7. Un cacciavite per favorire il distacco delle due valve dopo la colata, un paio di pinze per tenere il piombo per il gancetto ed un paio di tenaglie per ritagliare il peduncolo di colata dal piombo (ancora meglio sono le tronchesi, se il peduncolo è grosso)



8. Un secchio colmo d’acqua in cui mettere i piombi appena stampati ed un barattolo di latta in cui mettere le scorie che raccoglieremo durante la fusione (ottimo quello dei pomodori pelati da mezzo kg o più)


 
9. Un pesante martello per appiattire i tubi di piombo grezzo ed uno scalpello affilato per tagliare a piccoli pezzi il tubo appiattito. L’appiattimento del piombo ed il suo ritaglio in piccoli pezzi (non più lunghi di 10 cm) favoriscono la sua fusione che avviene in tempi più brevi



10. E naturalmente gli stampi, i gancetti e gli eventuali spike (per gli stampi predisposti)



Il piombo è un metallo che fonde a temperatura relativamente bassa (327 °C) e presenta la caratteristica che la temperatura di fusione resta costante fino a quando l’ultima briciola di piombo non sia fusa, dopo di che il piombo accumula calore sino a raggiungere temperature molto ma molto più elevate. E’, questa, una caratteristica molto importante che dobbiamo tenere presente per la colata del piombo fuso negli stampi: più il piombo ha un’elevata temperature e più la zavorra che otterremo sarà compatta e priva di difetti.

La postazione di lavoro deve essere stabile e di altezza adeguata alla nostra statura: dobbiamo poter lavorare comodamente ed in massima sicurezza. Una volta stabilita la giusta postazione, colleghiamo la bombola al fornello e posizioniamo quest’ultimo in un angolo della postazione, in modo da lasciarci un piano di lavoro comodo ed ampio.
Mettiamo quindi sul fondo della casseruola un primo strato di pezzi di piombo ed accendiamo il gas. Adesso, con calma, mettiamoci la mascherina ed indossiamo i guanti. Se lo stampo è composto da due valve, uniamo le due valve e teniamole solidali con le due pinze da elettrauto. Quando il primo strato è completamente fuso, caliamo nella casseruola un secondo strato di pezzi di piombo aiutandoci con le tenaglie facendo in modo da non sollevare schizzi dalla casseruola. Una volta fuso anche il secondo strato, mettiamone poi un terzo, un quarto… fino a quando nella casseruola non avremo una buona quantità di piombo fuso.

Dobbiamo ora procedere alla pulizia delle scorie, la maggior parte delle quali resterà a galla, ma altre resteranno a fondo. Con il mestolo cominciamo a togliere le scorie galleggianti riversandole nell’apposito barattolo di latta, dopo di che rimestiamo il piombo fuso per favorire la risalita a galla delle altre scorie. Dopo averlo ripulito il più possibile dalle scorie, attendiamo almeno un quarto d’ora prima di fare la prima colata, in modo che il piombo raggiunga una temperatura molto più elevata. Dopo di che facciamo la prima colata nello stampo: attendiamo qualche minuto prima di separare le valve, in modo che lo stampo si surriscaldi, poi aiutandoci con cacciavite e pinze separiamo le due valve. Quello che ne salta fuori è un aborto di zavorra: infatti la fredda temperatura iniziale dello stampo ha fatto coagulare il piombo in modo difforme, per cui quella prima zavorra è proprio uno sgorbio. Non è una sorpresa, lo sapevamo già… Ributtiamo lo sgorbio nel pentolone e riassembliamo le due valve: da questo momento in avanti dobbiamo procedere con continuità senza lasciare lunghi intervalli tra una colata e l’altra in modo da non far calare la temperatura degli stampi. Anche se dalla seconda zavorra in poi questa viene bene, personalmente rimetto in pentola le prime 5 zavorre, considerandole perfette solo a partire dalla sesta.

A partire da questa zavorra, non dobbiamo però dimenticarci di inserire ogni volta nell’apposito alloggiamento dello stampo il gancetto che servirà per agganciare il piombo alla lenza. Se lo stampo è predisposto per gli spike, avrà due fori nella base in cui infilare i due spezzoni di filo di acciaio che serviranno per formare i buchi sul piombo in cui in seguito infileremo gli spike (vedi il filmato). La cadenza da tenere è questa:
    - mettiamo il gancetto nell'apposito spazio dello stampo
    - sovrapponiamo le due valve dello stampo
    - teniamo unite le due valve con le pinze da elettrauto
    - infiliamo i due spezzoni di acciaio per gli spike (se previsti)
    - coliamo il piombo nello stampo
    - attendiamo alcuni attimi che il piombo solidifichi (più lo stampo è caldo, più tempo è necessario
       alla solidificazione, ma si tratta comunque di pochi secondi)
    - sfiliamo i due spezzoni di acciaio per gli spike (se previsti)            
    - separiamo le valve per far fuoriuscire la zavorra
    - ricominciamo il ciclo da capo
Quando sul piano di lavoro avremo accumulato un certo numero di zavorre, aiutandoci con le pinze riversiamole nel secchio pieno d'acqua. Procediamo in questo modo sino al termine del lavoro. Chiaramente il livello del piombo nella casseruola andrà calando, ma non aspettiamo che si abbassi troppo prima di immergevi altri pezzi di piombo grezzo. La pulizia dalle scorie va fatta in continuazione.
A fine fusione, ritagliamo con le tronchesine i peduncoli di fusione dalle zavorre: questi peduncoli possiamo metterli da parte per fonderli in una successiva sessione di lavoro, oppure rimetterli subito in casseruola per sfruttarli in quella stessa sessione.

Se non intendiamo continuare quella sessione di lavoro e nella casseruola ci avanza del piombo fuso, coliamolo in piccoli barattoli di latta per riutilizzarlo in un'altra sessione (ottimi i barattolini della carne in scatola)

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bubi_m

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  • Massimiliano
Reply #84 on: June 16, 2013, 19:19:47
nonnoroby potresti cortesemente mandarlo anche a me in pvt il link
grazie anticipatamente


nonno cosimo

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Reply #85 on: March 24, 2015, 19:57:38
Salve ragazzi qualcuno saprebbe darmi indicazioni xpoter vedere le foto pubblicate su questo forum ? Sono nuovo e non ho molta dimestichezza con il computer. Aiutoooooooo  ;D


grease123

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Reply #86 on: March 24, 2015, 21:10:53
ciao,

le foto sono state cancellate da [IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE][IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE] da quanto è passata a pagamento.
qui sul nostro forum ma anche in altri .
è un peccato non poter piu seguire al meglio la discussione,si spera che l'autore possa rimpiazzare i link delle vecchie foto con link nuovi utilizzando altri uploader.



^CUCCOSAN^

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Reply #87 on: March 24, 2015, 22:11:42
Ho nuovamente messo le foto cancellate e questo è il link che riguarda la mia proposta:

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Cuccosan


AngelOfEviL

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Reply #88 on: September 03, 2017, 18:58:00
Scusate ma poi alla fine ??
era il ELEMATIC TC EL 410 SF

io non riesco a trovarlo
in rete se ne trova uno ma è di colore differente...

leggevo nella discussione che qualcuno doveva fare un nuovo video con questo prodotto
???

GRAZIE


^CUCCOSAN^

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Reply #89 on: September 03, 2017, 23:00:43
non sono stai postati nuovo video su CPOL , video riguardanti la metodologia e il materiale a cui ti riferisci.
Comunque questa discussione ritengo sia esaustiva e il non trovare un determinato prodotto non credo sia un problema essendoci svariate metodologie e accessori anche autocostruiti per farsi i piombi.
Ciao
Cuccosan


AngelOfEviL

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Reply #90 on: September 04, 2017, 10:50:49
ho letto tutta la discussione 2volte ma non si è parlato di altre resine ecc..
io conosco la prochina ma costa 29 euro
speravo in un qualcosa che costasse molto meno
evitando quelle caxxate con la sabbia che si vedono in rete.
grazie.


^CUCCOSAN^

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Reply #91 on: September 05, 2017, 22:04:38
senti, ho provato varie metodologie per i piombi, ma i risultati migliori li ho avuti o con lo stampo in alluminio  per cui per vari tipi di piombi vengono a costare uno stonfo  ;D o con 29 € della prochima ho fatto stampi di tutte le forme, di tutte le grammature. Di questi stampi ne ho uno scatolone pieno e da questi ho colato molte centinaia di piombi per stampo (non scherzo) e gli stampi sono sempre perfettamente funzionanti, basta conservarli bene.
Fatti due conti.
ciao

Cuccosan


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