E' sabato pomeriggio inoltrato, è da poco andato via la causa che non mi ha permesso di presenziare al tanto desiderato raduno, ma è venuto a trovare me e i miei fratelli dalla lontana Sardegna (mia terra d'origine) un carissimo cugino, mio coetaneo, con il quale abbiamo condiviso davvero tante cose in gioventù che adesso sta facendo un giro per la Calabria con il suo camper.
Dopo aver pranzato insieme, rievocato i bei tempi ed infine salutati con la speranza di rivedrsi prima di altri quarant'anni, visto che avevo un pò di tempo, decido di scendere in spiaggia a fare qualche lancio.
Erano circa le 19,00 quando ho cominciato e si erano fatte circa le 20,00, senza un nulla di fatto.
Di tanto in tanto saltava stancamente qualche cefalotto, ma per il resto calma piatta, proprio come il mare in quel momento.
Poco male, mi son detto e con la scusa mi metto a provare i miei "leprotti", quando ad un tratto, quasi di fronte a me a non più di dieci metri da riva, un bel cefalo di "taglia" comincia a volare più che nuotare ed ho subito intuito cosa stava succedendo: inseguimento in atto. Proprio una delle codizioni più favorevoli per lo spinning.
Nonostante non ritenessi adatto per l'occasione il "leprotto" color bianco che avevo in canna e pensando di non aver tempo da perdere per cambiare con qualcosa di più adatto, ho fatto qualche passo lungo la spiaggia in direzione di questa fuga ed ho lanciato proprio davanti al cefalo. Comincio a recuperare a canna bassa e dopo due soli giri di manovella, la violente botta!
Dallo scorso sabato c'è un cefalo in più (che spero mi stia ancora ringraziando) ed un serra in meno, che è quello che vedete in questa foto che segue (è quello a sinistra!).
Calabria Jonica, ore 20,00 circa;
Canna Shimano Nexave Game Type;
Mulinello Stradic 4000;
Artificiale autocostruito Leprotto bianco
Preda Serra di 2,200 kg
Se non si vede bene nella foto in alto, questo è il "leprotto"
