Ciao a tutti gli amici di
, ancora felice di una bella mattinata trascorsa a pesca, Vi posto quattro pesci targati Roma, tanto i pesci sono muti, quindi non si riconoscono dall'accento.... calabria
Insomma partenza alle ore 2-30: l'appuntamento con Lucio è alle 3-15 in località ...BIIIIP.
Non ho guardato la marea, la voglia di pescare non mi avrebbe comunque fatto desistere, e poi con certi pesci la marea non è importante.
Il viaggio di andata è sempre pieno di aspettative, la colonna sonora diffusa dal cd è un pezzo al pianoforte di Ludovico Einaudi, molto intenso intitolato "le onde", chissà come sarà il mare, le previsioni dicono calmo.
Per la strada ragazze dalla pelle color ebano si sono travestite da autostoppiste, con giacce a maniche lunghe per nascondere la "merce", a causa delle recenti norme anti-prostituzione, si sa, fatta la legge trovato l'inganno, invece di alzare la gonna alzano il pollice...
Arrivato all'appuntamento constatiamo che il mare è forza olio con un fresco grecale e ci dirigiamo sulla diga foranea... non ci sono le condizioni per andare in spiaggia a spigole.
Si inizia a lanciare che è ancora notte, provando un bel po' di artificiali: in un'oretta "mi sparo" i tide da 17,5 e quelli da 14, i due saltiga di cui uno ha un bel colore fluorescente che luccica bene sotto lo spicchio di luna calante... NULLA.
Poi ricordo che Vincenzo durante il nostro incontro in Calabria, guardando un amnis 1 nella mia mano mi ha detto: " Quello è un buon artificiale di notte"... non ci crederete, Vincenzone fà danno anche in contumacia!
Al primo lancio con quell'artificiale aggancio uno spigolone che ho portato quasi fin sotto i piedi, la regina era ormai esausta quando un movimento di rotazione l'ha fatta sganciare, era oltre i 3 chili; le piccole ancorette rosse di cui è dotato quell'artificiale non hanno tenuto, maledizione, mi avevano consigliato di sostituirle con le owner st 41 e non l'ho fatto!
Non mi arrabbio più quando perdo i pesci, anzi controllo l'integrità dell'artificiale e ricomincio a lanciare con maggiore convinzione... NULLA!
Alle 5-30, Strike di Lucio su un ima sasuke grigio e bianco: ammazza come corre 'sto pesce!
Il raffio aggancia una Lampuga: ma le lampughe non mangiano solo di giorno?
Nel momento solitamente magico, un attimo prima dell'alba, non avviene nulla.
All'alba iniziamo a vedere delle cacciate sulle aguglie ed comincio a correre su e giù lungo il molo per lanciare accanto a quei vivaci missili argentei il mio vivace missile di plastica: di nuovo strike di Lucio su un gyodo gyodo, non l'avevo mai visto: piccolo e si lancia molto bene: altra lampuga.
Lucio è uno spigolaro, ama bagnarsi d'inverno con scoperti soltanto gli occhi e le dita della mano destra...
inizio a vedere l'ombra del mio cappottone avvicinarsi, ritorniamo verso il parcheggio con la canna ancora armata, pronti a lanciare su di una eventuale cacciata.
AGUGLIE!: una ventina e sembrano volare, dietro di loro l'acqua si gonfia ma i predatori ancora non si distinguono: con il tide sardina da 17,5 riesco ad oltrepassare il branco ed a passarci di lato: jerkate ampie con recupero veloce.
Le Lampughe sono quattro, la livrea multicolore, si sono sganciate dal gruppo principale ed hanno circondato il tide, in una frazione di secondo fermo il recupero, sembra un pesce indeciso sul da farsi, lo faccio ripartire a missile e STRIKE!
Esplosione di forza e colori, la mia prima lampuga sta cercando di ingrandire l'ombra del cappotto provando a liberarsi, ma anche se si sganciasse sarei felice comunque... be', un po' di meno!
E' difficile raffiare pesci così vivaci...grazie Lucio!
Slamato il pesce pulisco un'ancoretta dai residui cutanei e faccio ripartire l'artificiale il più lontano possibile: di nuovo un inseguimento da parte di una sola lampuga che all'ultimo momento "liscia" l'artificiale e vira, lancio di nuovo in direzione della fuga: recupero lineare rapido e vedo "bollare" l'animale sul tide che viene scaraventato in cielo, attaccato alla bocca del pesce: bel combattimento, raffiata ed il pesce è tra le mie mani.
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Non credo che pescherò più con le esche naturali.
C'è ancora tempo per avere un'altro attacco violento, ma il pesce non rimane allamato.
Riaccompagno Lucio a casa e via verso Roma al lavoro.
Come colonna sonora un vecchio disco dei Genesis: "I know what I like and I like what I know"...
Mi piace lo spinning, penso, e più lo conosco e più mi piace.