PESCA ALLA LAMPUGA

ORDINE:PERCIFORMI
FAMIGLIA: CORIFENIDl
GENERE: CORYPHAENA
lena hyppurus

Caratteristiche morfologiche

Appartenente al vastissimo ordine dei perciformi, alcuni autori distinguono la corifena cavallina (Coryphaena hippurus). che raggiunge la lunghezza di 1,5 metri, dalla corifena minore (Coryphaena equi-setis). di dimensioni più ridotte; altri autori, invece, ritengono che le due specie appena citate siano, in realtà, una soltanto e che le variazioni morfologiche che hanno portato a distinguerle non siano altro che variazioni individuali dovute al sesso e al grado di sviluppo dell’unica specie Coryphaena hippurus.
Le caratteristiche morfologiche di questo meraviglioso pelagico sono abbastanza particolari: il suo corpo è molto allungato e schiacciato lateralmente. Negli individui maschi la forma della testa cambia continuamente, accrescendosi in altezza con l’età a causa dello sviluppo di una specie di cresta frontale che conferisce, ai piu adulti, un profilo anteriore del muso subverticale. La bocca è fornita di una prima serie di denti esterni uncinati, con la punta rivolta verso l’interno e di una seconda fascia di denti interni cardiformi come quelli riscontrabili anche sul vomere e sui palatini della lingua.
La pinna dorsale è alta e lunga quasi quanto tutto il corpo, quelle pettorali sono falciformi e quelle ventrali si collocano in una depressione sagomata del corpo quando sono a riposo;
l’anale è molto sviluppata e la caudale è profondamente forcuta, con i lobi uguali e stretti. La sua pelle, molto liscia, è ricoperta da piccolissime squame incapsulate nell’epidermide che le conferiscono colorazioni diverse, vivacissime e splendide a giiardarsi; quando il pesce muore cambia di colore nel giro di pochissimo tempo, passando dall’azzurro-argentato con infinite sfumature di altri colori ad un prevalente giallognolo-argentato. La riproduzione avviene all’inizio della stagione calda e la nutrizione è a base di pesce azzurro, invertebrati e crostacei pelagici. La sua taglia media, tra ottobre e novembre, oscilla tra i 2 e i 3 chilogrammi, ma può raggiungere anche i 15 chilogrammi di peso.

Costumi e curiosità

E’ un pesce gregario e pelagico d’alto mare, abile e velocissimo nel nuoto; lo si può trovare spesso associato a branchi di pesci pilota e di ricciole. Spettacolari i suoi inseguimenti ai pesci volanti. Le lampughe hanno la curiosa abitudine di soffermarsii all’ombra di oggetti galleggianti di qualsiasi forma e natura e di stanziarvi nelle immediate vicinanze; questa peculiarità può favorire in modo determinante la nostra ricerca in mare aperto durante una battuta di traina d’altura.

Commestibilità

Le sue carni sono buone ma non ugualmente apprezzate in tutte le regioni.

TECNICHE DI PESCA ALLA LAMPUGA

Traina d’altura

Compare sia nella traina di superficie che nella traina d’altura; cio perchè è un pesce insidiabile in alto mare trainando esclusivamente in superficie; solo in alcune località, come le isole minori o le zone dove la costa alta lascia il posto ad un mare subito profondo, si possono catturare delle lampughe a breve distanza dalla costa. La tecnica di traina è molto semplice, con velocità ottimale di 4-5 nodi, i terminali è
bene che non siano mai inferiori allo 0,50 dato che trainando a lampughe non e affatto raro incontrare tonnetti di branco, aguglie imperiali e altri pesci di taglia maggiore. Relativamente alle esche non è alcun problema, poichè l’incredibile voracità di questi pesci li porta ad attaccare sia i minnow di vari tipi e colori che i cucchiaini ondulanti che, ancora, le piumette varicolori e tutta quella serie di esche in gomma più o meno filiformi. Molto divertente e sportiva la pesca con canne da traina da 8-12 libbre e mulinelli a tamburo rotante delle misure più piccole.

Spinning

Una volta individuato un oggetto galleggiante al largo ed accertata la presenza di lampughe, si può pescare a spinning lanciando minnow o cucchiaini ondulanti con risultati veramente sorprendenti.

Light drifting

Questa tecnica è particolarmente efficace soltanto nelle zone di mare dove esistono degli oggetti galleggianti fissi oppure nelle tratte costiere caratterizzate da ripide falesie e fondali profondi a breve distanza dalla costa.

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Di admin

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