TERMINALI E MONTATURE SURFCASTING

Le realizzazione di un terminale da surfcasting dipende strettamente dalle condizioni del mare in cui riesercita questa disciplina sportiva.

longarm
SURFCASTING CALABRIAPESCAPESCARESURFCASTING
terminale-long-arm long-short-arm-scorrevole
Uno dei calamenti più adoperati in condizioni di mare poco mosso, è il long arm , costituito da uno spezzone di filo di diametro variabile dallo 0,35 allo 0,5 e di lunghezza compresa fra 1,5 e 3 metri , con amo e girella ai due lati. E’ il tipico terminale per situazioni di limitata turbolenza che si rivela utile per invogliare all’abbocco anche le prede più svogliate.SURFCASTING CALABRIAPESCAPESCARESURFCASTING
short arm rovesciato
Molto simile al long arm, semplice è il suo derivato short arm, semplice spezzone di nylon lungo 80 cme di diametro compreso fra lo 0,40 e lo 0, 60.
Si tratta di un calamento adatto a lavorare bene in condizioni di mare mosso, in quanto , essendo più corto, resiste ottimamente ai grovigli, risultando meno mobile del long arm.
Un altro terminale molto conosciuto è il pater noster, che si rivela molto efficace in condizioni di alta turbolenza.
E’ costituito da uno spezzone di nylon dello stesso diametro dello shock leader , al quale sono collegati 2 braccioli dello0,40-0,50, lunghi 30 cm, con ami dal n.1 al n. 10.
Con l’evidente scopo di tenere l’esca sollevata dal fondo, è stato elaborato anche un calamento chiamato zatterino, adatto per spiagge piuttosto basse.
Consta di uno spezzone di circa 60cm con girela e moshetone su un capoe sull’altro una semplice girella; prima del fissaggio di quest’ultima viene pasato nel finale un galleggiante fissato dala stesa, a cui viene collegato uno spezoncino terminale di 20 cm con amo finale storto del n.2.
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Lo zatterino essendo un finale di grossa sezione, risulta utile per evitare l’inconveniente dell’aggrovigliamento della lenza.
Ecco tre terminali base, uno con variante, che saranno utilis­simi ai principianti e buon promemoria per crìi pratica già la tecnica del surf.
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PATERNOSTER
È in assolto il terminale più usa­to e più versatile nel surfcastlng. con braccioli lunghi e sottili è impiegato a mare calmo per la cattura di mormore, saraghi e tante altre specie tipiche del me­diterraneo.
paternoster
Con braccioli corti non più di 30/40 cm e di diametro maggio­re, fino anche allo 0.35, è il termi­nale ideale per affrontare condi­zioni di mare mosso.
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Può essere composto da due o tre braccioli e su quelli più alti possiamo posizionare un flotter per la pesca di galla volta alla cat­tura di boghe, sugarelli, sgombri, occhiate e aguglie.

SHORT
Questo terminale può essere di­stinto in Short basso o Short alto (o rovesciato) in base alla posizio­ne del bracciolo che sarà uno e di lunghezza quasi sempre supe­riore al metro.
shortarmQuesto terminale è l’ideale per lanci tecnici o for­zati, tipo ground cast o pendola­re, permette un minor attrito in volo e può essere costruito con o senza bait clip.Selezionando l’esca, questo terminale è il più indicato per la cattura della spigola.
Quando si parla di terminale scorrevole, si vuole indicare tutti quei terminali che han­no come zavorra un piombo scorrevole
Ma attenzione, non stiamo parlando dei classici piombi con foro passante la cui scor­revolezza è dubbia!

Questo concetto è ormai sorpassato: I piombi utilizzati sono quelli tecnici e fissi, trasformati in scorrevoli grazie all’utilizzo di girelle con moschettone che apportano un doppio vantaggio: scorrono davve­ro e sempre poiché la sabbia non ne impedisce mai il mo­vimento lungo il trave e poi ci permettono di costruire i no­stri terminali con la possibili­tà di montare e di cambiare il piombo all’occorrenza e in pochi secondi.
Da preferirsi quelli a due ami, con braccioli di media lunghezza: avremo infatti un’opportunità In più di cattura.
EG

Il terminale scorrevole è molto catturante in quanto la preda, una volta attaccata l’esca, non rileva alcuna resi­stenza. Ecco perché questo è il più utilizzato per la pesca dell’orata, un pesce molto diffidente e difficile da cat­turare.
snodi surfcasting

Di admin

2 pensiero su “TERMINALI E MONTATURE SURFCASTING”
  1. […] nelle forti turbolenze, obbliga il pescasportivo ad adottare terminali piuttosto corti, (vedi: Terminali e Montature Surfcasting) come lo short rovesciato e il pater noster, in grado di assicurare maggior tenuta ai grovigli. […]

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