Una suggestiva passeggiata in uno scenario incontaminato nell'entroterra calabrese, un'aria salubre ed un susseguirsi di catture, cosa si vuole di più?
In fin dei conti la pesca in torrente è anche questo.
Lontani dagli ombrelloni e dal caos della spiaggia, con in mano una canna leggerissima ed in spalla uno zainetto con lo stretto indispensabile per pescare.
La battuta di pesca è stata improvvisata in una anonima domenica di fine maggio.
Filippo (mio cugino) si era fatto rilasciare qualche giorno prima la licenza per la pesca nelle acque interne.
Non era mai andato a pesca di trote e ciò lo incuriosiva in maniera particolare.
Mi chiama alle sette del mattino:
- Davide sei sveglio? Che facciamo, quando andiamo a trote? Ricordati che mi devi accompagnare ad acquistare una canna.
- Lascia stare la canna per ora, te la presto io, preparati che tra un'ora ti passo a prendere.
Arriviamo ad uno dei miei posti preferiti (top secret) in tarda mattinata.
Filippo rimane affascinato dallo spettacolo che si presenta ai suoi occhi.
- E' bellissimo! (dice)
E come dargli torto, sembra davvero un paradiso terrestre.
I pochi posti dove l'uomo non arriva e non porta il suo inquinamento e la sua distruzione sono davvero un gioiello dal valore inestimabile.
Purtroppo scenari come questo rappresentano soltanto una rara eccezione a quella che è la triste realtà delle acque interne, spesso triste scenario di discariche abusive e vandalismo ambientale.
Dopo qualche minuto di ammirazione a questi luoghi passiamo all'opera.
Consegno a Filippo la mia canna di riserva, gli mostro come si innescano lombrico e camola del miele.
Gli spiego dove cercare le trote, cosa deve fare e soprattutto cosa non deve fare.
I primi lanci dimostrano subito la buona presenza di salmonidi.
Le prime catture, per me, non tardano ad arrivare.
Filippo, invece, ha qualche difficoltà a calibrare il lancio, incaglia più volte nelle rocce presenti nel letto del fiume e nei rami pendenti sullo stesso, ma non demorde.
Gli dico di avere pazienza e di provare in punti più "facili".
Dopo circa un'oretta riesce a salpare la sua prima trota, una piccola iridea ingannata da un lombrico molto arzillo.
Ecco la nostra amica pinnuta che, dopo la foto di rito, viene subito rimessa in libertà.
ed il particolare della sua livrea...
Non vi dico la gioia di Filippo al momento della cattura.
Continuiamo a salire a monte del fiume attraversando vallate, cascate e canyon rocciosi.
Arrivano a farmi visita altre trote fario ed iridee e poco prima di andare via Filippo realizza la sua seconda cattura della giornata.
Questa volta non si tratta di una "trotella" ma di una iridea di tutto rispetto che dopo alcune suggestive pirolette e fughe mozzafiato arriva, sfinita, sotto i piedi di Filippo:
Niente male per essere il suo primo giorno di pesca alla trota.
Questo ragazzo promette davvero bene...
Alla prossima!