Passione cefalo

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Author Topic: Passione cefalo  (Read 21012 times)

Fisherfriend

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on: March 07, 2010, 16:28:03
Ciao a tutti mi chiamo Antonio e abito vicino Soverato,zona non sempre pescosa,ma la mia passione è tanta e faccio anche parecchi chilometri pur di passare giornate o nottate a pesca.Pratico molte tecniche di pesca ma sono innamorato della pesca a bolognese e inglese.Ho pensato di fare una piccola discussione sulla pesca dei cefali:



Premessa
Il tutto è frutto della mia sola esperienza e di miei pareri personali,eventuali consigli o correggimenti saranno ben accetti.



Passione cefalo

Informazioni generali

Il cefalo rappresenta una delle specie piu diffuse e ricercate sia a livello sportivo che agonistico.Col termine generale di cefalo intendiamo però più varièta,che si contraddistinguono sia nell aspetto fisico sia in quello comportamentale.Facente parte all'ordine dei perciformi e alla famiglia dei serranidi il cefalo si divide in:
-cefalo comune,probabilmente il piu diffidente e divertente,è presente in porti lagune e foci ed è riconoscibili per macchie giallastre vicino l'opercolo.
-cefalo dorato,molto saporito e 'genuino',è il piu vivace e combattivo ma che raramente raggiunge dimensioni ragguardevoli.
-cefalo labbrone,il più piccolo,preferisce la schiuma ma ha dimensioni massime di 20 cm quindi di poco interesse.
-cefalo bosega,il più diffuso e facile da insidiare,lo si trova praticamente ovunque.
-altre varietà come la verzelata presenti raramente o di rado

Dove e quando

Lo troviamo dalle banchine portuali,da scogliere e dighe artificiali prevalentemente,e generalmente da scogliere e spiaggie,da non sottovalutare le foci.Le profondità in cui lo troviamo va dai pochi centrimenti fino ai 10-15 m intendendo tali batimetriche come 'proficue' per la pesca.Le condizioni di mare vanno dall'inizio mareggiata fino alla scaduta,da escludere quindi condizioni di acqua limpida o troppo ferma(parlando ovviamente di scogliere e spiaggie).Da preferire condizioni meteo velate o piovose con umidità quindi abbastanza alta,con una fase lunare calante o assente,assolutamente non piena.

Importanza assoluta:la pasturazione

Ritengo il cefalo uno dei pesci piu divertenti sia per la sua diffidenza sia per un combattimento talvolta imprevedibile ma sempre duraturo.Le tecniche principali che evidenziano il divertimento di questo pesce sono la bolognese e la canna fissa,ma è insidiabile tranquillamente con tecniche di fondo come il legering.Sostanzialmente, tranne ovvie differenze,le montature e le tecniche sono molto simili tra le prime due.Prima di descrivere le montature vorrei però aprire una parentesi di vitale importanza:la pasturazione.Spesso ci capita di pescare,facendo un'abbondante pasturazione,senza però ottenere discreti risultati.Talvolta il tutto dipende da una giornata 'no' ma molto spesso è proprio la pasturazione il problema.Personalmente cerco sempre di realizzare la pastura in base al posto in cui mi trovo e quindi alle profondità.In sostanza con pochi centrimetri di acqua cercherò di ottenere una consistenza che sfalderà il tutto gia a contatto con l'acqua,mentre in alte barimetriche farò una pastura che si disgregherà circa sul fondo.Da calcolare anche correnti e moti ondosi,poichè questi potrebbero copromettere il tutto,pur facendo una corretta pasturazione.Studiare quindi prima le correnti ed eventuali deviazioni è vitale.Gli ingredienti che uso,sono pochi,naturali e semplici.Cerco,comunque,di variare e avere almeno tre pasture differenti.Ne farò quindi una a base di sarda,una al formaggio,e una all'aglio.Aggiunta di altri ingredienti come la vaniglia è poi opzionale ma non lo ritengo essenziale.Cerco di variare la consistenza delle tre in modo da pasturare una fascia d'acqua abbastanza ampia sempre in relazione a quanto detto prima..La quantità si aggira intorno alle due-tre palle grandi quanto un'arancia per iniziare,per poi presoguire con piccole 'noci' di pastura durante tutta la pescata.Il tutto cade però se usiamo i bigattini,li il discorso diviene più semplice ma non ovvio.Fiondate superficiali quindi in poche spanne d'acqua,da preferire la colla o il pasturatore negli altri casi.


Le attrezzature

Passiamo ora alle canne:le categorie legate alle tecniche sono la fissa e la bolognese.La differenza ovvia è il fatto che una è dotata di mulinello l'altra no.In caso di necessità o semplicemente per un piacere personale sono nel mercato canne 'ibride'.Le cosidette barbare,canne fisse a tutti gli effetti abbinate però a piccoli mulinelli in fondo al calcio della canna che serviranno sostanzialmente per il recupero della preda.Un altra tecnica valida e divertente ma a mio parere più laboriosa(in presenza di piccoli esemplari) è la roubasienne.Queste sostanzialmente sono le canne da usare.La lunghezza varia in base a vari fattori.La canna fissa va per comodità da un minimo di 6 metri per raggiungere anche i 10.Il tutto in relazione alle profondità di pesca,dimensioni delle prede  e postazione.Quindi in presenza di basse profondità una 6-7 metri sarebbe l'ideale,ma va valutata la dimensione delle prede per una corretta gestione della stessa.In dighe portuali 8-10 metri sarà quasi obbligatoria.Da non sottovalutare anche la distanza di pesca:sulle scogliere naturali la presenza di scogli sommersi costringe a lanciare distante.L'azione che preferisco è un azione morbida e progressiva,ma che mantenga una buona riserva di potenza.Da preferire quindi canne in carbonio ad alta resistenza con vettini riporatati.Passiamo ora alle bolognesi.I fattori decisivi nella scelta della lunghezza sono legati sostanzialmente alla distanza di pesca e minimamente dalla profondità,poichè l'uso di uno scorrevole risolverebbe tali problematiche.Anche l'azione è simile alla canna fissa,ma in questo caso,canne più 'potenti' o rigide verrano aiutate da una buona frizione in caso di sfuriate del pesce.Credo che un ottima 6 metri bolognese sia abbastanza universale ad ogni condizione.I mulinelli da abbinare vanno dal 1500 ad un massimo 4000,la frizione che preferisco è quella anteriore,affidabile e micrometrica.Di sicura efficienza i mulinelli di ultima generazione con frizioni a leva allogiate in varie posizioni.Questo permetterà un controllo immediato e sicuro.In ogni caso sono necessari modelli leggeri con un buon rapporto di recupero e ingranaggi solidi.Imbobineremo con monofili che non supereranno lo 0.18 ,personalmente utilizzo tra 0.14 e 0.16.Il monofilo da bobina sarà oltre che ad alto carico di rottura,anche resistente alle abrasioni e di vitale importanza senza effetto memoria.

Le montature e terminali
Un aspetto molto importante della pesca di questo formidabile combattente è la realizzazione delle montature.
Le montature saranno tanto importanti quanto facili da eseguire.Per la canna fissa sarà composta da un buon monofilo dello 0,16-0,18,sulla quale inseriremo un galleggiante ,che varierà in grammatura e forma,bloccato da tre spezzoni di tubo siliconico adatto alla deriva.La grammatura cosi come la forma varieranno in base alle condizioni di mare,corrente e diffidenza del pesce.Quindi in un porto andremo ad usare galleggianti lungiformi come le penne di grammatura compresa tra 1 e 3 g max.In condizioni di moto ondoso o forti correnti arriveremo fino ad un 4g di forma sferica o a goccia,cercando di mantenere un buon compromesso tra sensibilità e tenuta.Andremo a tarare in ogni caso il galleggiante per 3/4 del suo peso utilizzando torpille o pallini spaccati.L'uso dell uno o dell'altro andrà a incidere sulla naturalità del complesso.La torpille la utilizzeremo in caso di moto ondoso o di alte profondità da preferire una dolce spallinatura per condizioni di acque calme o pesci diffidenti.Andremò ad eseguire la spallinatura distanziando progressivamente i pallini in modo crescente.Le misure da utilizzare sono da '0,10g a 0,50g per non rendere rigida la lenza.Infine legheremo una giella o un fast-c che servirà come collegamento alla lenza.Volendo per rendere il tutto ancora piu naturale e calcolando le poche torsioni acquisite si può utilizzare anche un semplice loop.
Il terminale lo eseguiremo con un buon monofilo o preferibilmente con un buon fluorocarbon che varierà da uno 0,08 ad un 0,16 in relazione a diffidenza del pesce e condizioni meteo-marine.Da preferire ami a gambo medio nelle misure 14-10 ad occhiello o paletta indistintamente.Eseguiremo due braccioli da 50-70 cm a forcella.Personalmente preferisco i tre ami in parallelli della lunghezza totale di 80-100 cm.
Sempre per la canna fissa esistono poi montature senza galleggianti.Montature quindi da pesca al tocco che prevedono l'uso di piombi dai 10 ai 30g e montature tipo genovese ovvero con un amo a bandiera sopra il piombo e uno sotto.Diametri e ami non cambiano ma ovviamente e una tecnica diversa in quanto sarà un buon vettino sensibile e sottile ad avvertirci delle tocche.
Queste due montature sono validissime anche per la bolognese in cui non differiscono in nulla se non nel montare una microgirella che andrà a scaricare le torsioni del mulinello.Altra validissima montature che talvolta diviene necessaria e obbligatoria.Si tratta dell'impiego del galleggiante scorrevole,utile e funzionale in caso in cui la profondità sia maggiore alla lunghezza della ganna.Basterà fissare uno stopper sulla lenza madre,a seguire una microperlina,il galleggiante che non sarà inferiore ai 3g,piombatura e girella.Il terminale non varierà in alcun modo.

Le esche
Il cefalo puo essere considerato uno dei pesci piu vari nell 'alimentazione,un vero onnivoro.Lo andremo quindi ad insidiare con svariate esche,dalla polpa di sarda,alla pasta,al fiocco di pane,gambero talvolta,il tutto sempre correlato al posto e alla regione di pesca.La pastura sarà legata a livello olfattivo all'esca.


In pesca
Cercherò ora di simulare una pescata e far capire tutti gli accorgimenti validi e necessari.Arriviamo alla postazione prescelta,scegliamo un posto comodo e che ci permetta di gestire la preda in tutta tranquillità.Per prima cosa cerchiamo di interpretare le correnti siano esse superficiali o di fondo.Eseguiamo quindi una pasrturazione corretta.Apriamo la canna e scegliamo la montatura più consona.Tariamo il fondo con un'apposita sonda in modo da pescare a 10 cm dal fondo.Dopo circa mezz'ora avvertiremo le prime mangiate che si proporranno sul gallegiante o sul vettino come tremolii,al cenno di affondamento parziale o totale sarà il momento di ferrare.La ferrata innesterà un comportamento divertente e talvolta 'interminabile'.Un buon guadino ci aiuterà nel salpaggio della preda.


Nella speranza di essere stato utile e chiaro,e con la voglia di farne altri per altre tecniche.


Antares

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Reply #1 on: March 12, 2010, 18:20:38
Riguardo al cefalo ho notato sempre nello stesso posto, che ci sono giorni che stanziano a galla tutti in branco e giorni che invece non si vedano proprio e presumo siano sul fondo... come mai avviene ciò??? e nei due casi qual'è la tecnica migliore per insidiarli??? grazie
CALABRIA ...... NOI CI METTIAMO IL CUORE......

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19bassman86

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Reply #2 on: March 12, 2010, 18:31:39
Ciao Fisherfirend! Complimenti per la trattazione, molto precisa e dettagliata oltre che interessante! 


Fisherfriend

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Reply #3 on: March 15, 2010, 14:34:32
Ti ringrazio bassman,è un piacere.Per quanto riguarda la domanda,allora con molta probabilità i giorni in cui li vedrai a galla ono quelli di acqua calma o limpida.Ad ogni modo secondo le mie esperianze in quei giorni risulta molto difficile pescarli.Da non praticare tipi di pesca poco ortodossi come quello delo strappo a 'vista'.Ilmotivo reale di tale comportamento,comunque,non lo ho ben chiaro,sarà legato alle condizioni marine o a fattori legati alla riproduzione.Ad ogni modo se vuoi tentare di pescarli a galla,prova con questo:

Canna con portata da 30-60 g max,mulinello 4000 imbobinato con un buon 0,20,alla madre leghi un moschettone a cui collegherai un galleggiante piombato da 20-30 g o una bombarda di stesso peso purchè sia galleggiante.Il terminale sara composto da un 1,50 mt di uno 0,16 fluorocarbon al quale legherai in parallelo tre quattro ami del 12/10 avendo l accortezza di calzare a circa 20 cm dagli ami un piccolo pop-up che fungera da segnalatore e terrà su l esca.L' esca sarà appunto il fiocco di pane,dalla parte della buccia.Talvolta dovrai lanciare distante per far si che i pesci non si insospettiscano.E' una tecnica divertente soprattutto per le mangiate che avverterai sul pelo dell'acqua.La ferrata ti verrà quasi istntiva.Spero di essere stato utile.


sampeijunior

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Reply #4 on: June 16, 2010, 23:38:39
ciao, bellissimo post..
vorrei fare una domanda
ci sono certi pescatori che nn usano ami, ma usano ancorette.
cioè mettono la pasta sopra le ancorette..
vorrei saperne di più.... la conosci questa tecnica?
pescano anche loro come te cioè 10cm sopra il fondale?
la montatura?


linuzzo

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Reply #5 on: February 18, 2011, 17:09:21
ottime le vostre idee ragazzi ma volevo dirvi una cosa!!!!
qualcuno di voi usa pasture BALDINI?
Se le usate i dite il numero da chiamare che ce scritto sulla busta?
oppure se mi trovate il sito del fornitore della baldini fa lo stesso!!
vi chiedo questo perche un mio amio vuole aprirsi un negozio e come pasture oltre ad altre che prende vuole la baldini ma su le mie buste il num di tel la cancellto il rivenditore e non riusciamo a trovare la ditta!!!
mi potresta dare questo grande aiuto al piu presto?
conto su di voi ...


^NONNOROBY^

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Reply #6 on: February 18, 2011, 19:19:24
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ciao, bellissimo post..
vorrei fare una domanda
ci sono certi pescatori che nn usano ami, ma usano ancorette.
cioè mettono la pasta sopra le ancorette..
vorrei saperne di più.... la conosci questa tecnica?
pescano anche loro come te cioè 10cm sopra il fondale?
la montatura?
Approfitto del fatto che questo topic, che a suo tempo mi era sfuggito. sia stato ripreso, per sconsigliare l'uso dell'ancoretta a chi non è già assolutamente pratico di questa tecnica, in quanto se praticata da inesperti produce solamente dei danni sul pesce.
Infatti il muggine è solito sfregare con i fianci l'esca per cercare di staccarla dall'ancoretta, e se l'incocciata viene fatta in quel momento l'ancoretta provoca delle ferite laceranti al pesce, che per altro il più delle volte non si riesce a salpare. Se la lacerazione avviene sullo stomaco, il pesce è destinato a morire dopo atroci sofferenze.
L'esperto, invece, riesce a dare l'incocciata al momento giusto, quando cioè il pesce, non riuscendo più a staccare l'esca con lo sfregamento, si decide a mangiare quella rimasta sull'ancoretta e quindi lo aggancia sulle labbra.
Mi si potrà obiettare che anche gli esperti, prima di diventare tali, chissà quanti muggini hanno mutilato.
E' assolutamente vero, ed è per questo che la pesca con l'ancoretta dovrebbe essere messa al bando.
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ItalyItaly

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Reply #7 on: February 20, 2011, 20:30:44
Quote from: NONNOROBY
... sconsigliare l'uso dell'ancoretta a chi non è già assolutamente pratico di questa tecnica, in quanto se praticata da inesperti produce solamente dei danni sul pesce.   
...
Se la lacerazione avviene sullo stomaco, il pesce è destinato a morire dopo atroci sofferenze.
Ottima osservazione e spiegazione di NONNOROBY
Personalmente tantissime volte ho visto pescare con le ancorette i cefali vicino ad uno sbocco, e tante volte i pesci erano allamati per i punti più impensabili.
Orribile sistema di pesca  ;D


yuan

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Reply #8 on: June 25, 2011, 00:15:59
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Quote from: NONNOROBY
... sconsigliare l'uso dell'ancoretta a chi non è già assolutamente pratico di questa tecnica, in quanto se praticata da inesperti produce solamente dei danni sul pesce.   
...
Se la lacerazione avviene sullo stomaco, il pesce è destinato a morire dopo atroci sofferenze.
Ottima osservazione e spiegazione di NONNOROBY
Personalmente tantissime volte ho visto pescare con le ancorette i cefali vicino ad uno sbocco, e tante volte i pesci erano allamati per i punti più impensabili.
Orribile sistema di pesca  ;D
se non sbaglio gia è vietata


d1revolver

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Reply #9 on: August 10, 2011, 14:24:25
la mia tecnica preferita per i cefali è  con la corona di ami,  io  me  le auto costruisco  con  4-5  ami  piccolissimi  8  e così  si riduce  moltissimo il rischio di arrecare danni al pesce in quanto  viene  solamente  ''punto'' dagli amini,  è  una tecnica  redditizia  se  si  sa  come praticarla


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Reply #10 on: August 10, 2011, 23:13:46
Ciao a tutti
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Il terminale sara composto da un 1,50 mt di uno 0,16 fluorocarbon al quale legherai in parallelo tre quattro ami del 12/10 avendo l accortezza di calzare a circa 20 cm dagli ami un piccolo pop-up che fungera da segnalatore e terrà su l esca.

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la mia tecnica preferita per i cefali è  con la corona di ami,  io  me  le auto costruisco  con  4-5  ami  piccolissimi  8  e così  si riduce  moltissimo il rischio di arrecare danni al pesce in quanto  viene  solamente  ''punto'' dagli amini,  è  una tecnica  redditizia  se  si  sa  come praticarla
La legislazione vigente in materia di pesca sportiva al capo IV, art. 138 del D.P.R. 2 ottobre 1968, n. 1639, dice:

Gli attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva sono:
a) coppo o bilancia;
b) giacchio o rezzaglio o sparviero;
c) lenze fisse quali canne a non piú di tre ami, lenze morte, bolentini, correntine a non piú di sei ami,
lenze per cefalopodi, rastrelli da usarsi a piedi;
d) lenze a traino di superficie e di fondo e filaccioni;
e) nattelli per la pesca in superficie, fucile subacqueo, fiocina a mano, canna per cefalopodi;
f) parangali fissi o derivanti; nasse.


Pertanto, i terminali armati con più di tre ami;
le corone con un numero di ami superiore a tre, di qualsiasi misura;

..sono illegali!!

Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


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d1revolver

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Reply #11 on: August 13, 2011, 16:11:21
grazie per  aver  risposto  adeguatamente,  in  parte  sapevo  che  in  qualche  modo l uso  delle corone  sono  illegali,  però  non mi  spiego  come mai  nei negozi  di pesca li vendono  già  fatti  e  per di  più  sono  a  6  ami,  io li  faccio  a  quattro ami per una maggiore leggerezza,  ma  comunque  non  ci  vedo niente  di  strano  o  illegale  nell'uso delle  corone,  perchè  i  danni  al  pesce sono pressocchè  minimi  e  rari,  io  penso  che chi fa le  leggi  deve  pensare  prima  a  cosa sta scrivendo,  ad  esempio  usare la  bilancia  è  legale,  eppur  se  usata  da persone  poco  sportive   rischia  di  fare una mattanza  ,  giornaliera  di  minutaglia e non..per non parlare dei  soliti personaggi  che stendono  metri  di reti  lungo tutta la costa  facendo  strage  di pesci a non finire,  oppure  i  kilometri  di  palamito a  1000-2000  ami ,  non sarò  di  certo  io con un amo in più  ad arrecare  danni  al mare...non  voglio polemizzare niente,  ma  cerchiamo  di  dare  più  attenzione  a  chi  abusa del  nostro mare e  non  a  chi  vuole  osare  con qualche amo in  più...  personalmente   la  pesca con la corona  è  una  tecnica che va  presa  seriamente  in considerazione,   anche  perchè  è  una delle poche  che pernettono  una pesca  a  galla    fatta  di  spruzzi  e  mangiate  mozzafiato


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Reply #12 on: August 13, 2011, 19:33:12
Vedi, d1revolver, la vendita della 'mazzetta' a 4, 6 0 9 ami non è illegale, è illegale solo il suo utilizzo da parte dei pescatori amatoriali. Se infatti sono in possesso della licenza di pesca professionale, posso benissimo acquistare una corona a 9 ami ed utilizzarla per uso professionale, così come posso acquistare un palamito a 2.000 ami, una rete da pesca, centinaia di nasse e via discorrendo.
Forse, e qui sono d'accordo con il tuo pensiero, bisognerebbe obbligare i negozianti a chiedere la licenza di pesca professionale ai clienti prima di vendere certe attrezzature, così come avviene, per esempio, per la vendita di armi, ma questo non risolverebbe comunque il problema in quanto la 'mazzetta' è facilmente autocostruibile.
Ma quello che mi preme rimarcare è che CPOL è una comunity che si rivolge alla pesca sportiva ed ai pescatori sportivi, più che ai pescatori 'pigliapesci', ed è proprio per questo basilare principio che CPOL è così seguito ed apprezzato.
Tenendo fede a questo principio, CPOL si sforza sempre di ribadire ai suoi iscritti l'importanza del concetto di sportività che deve essere tenuto sempre in primo piano durante l'esercizio della pesca amatoriale (cioè non professionale), proprio per evitare che anche CPOL diventi una delle tante 'comunity di pigliapesci' che brulicano nel web.
Pertanto CPOL si sforza e si sforzerà sempre di segnalare ai suoi iscritti, oltre alle attrezzature ritenute illegali dalla legge per la pesca amatoriale, anche quelle che, pur essendo permesse, hanno poco o nulla di sportivo.
Per esempio, se la 'mazzetta' venisse un domani convertita dalla legge tra le attrezzature legali, CPOL la classificherebbe in ogni caso tra le attrezzature che nulla hanno a che vedere con la sportività.
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d1revolver

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Reply #13 on: August 14, 2011, 00:56:26
concordo  sul fatto della  sportività,  ma  possedere una licenza  per acquistare  le  corone o  mazzette''non  so  se parliamo della stessa cosa''  mi  sembra  troppo grossa come  cosa,  anche perchè  non ho  mai  visto  alcun  professionista  pescare  con  le  suddette montature  con  l intento di vendere il pescato;  si  attrezzano  in ben altro modo,  e  poi  volendo  fare i  pignoli,  anche nello spinning  non è  che ci  sia  tanta sportività  nel  pescare  con  un  artificiale munito  di  due ancorette  che per la  precisione  son  6  ami  saldati...


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Reply #14 on: August 14, 2011, 09:43:22
Era solo un modo per farti capire che la vendita di determinati oggetti è legale, mentre il loro utilizzo in determinate circostanze è illegale. Certamente un pescatore professionista non si mette a pescare i pesci con la mazzetta o corona come la chiami tu, però se lo facesse lui sta compiendo un'azione legale mentre tu stai compiendo un'azione illegale.

Se vuoi, mi lascia alquanto perplesso il fatto che la legge ci consenta di usare un palamito con 200 ami ma contemporaneamente ci proibisca di usare una lenza con più di tre ami, oppure che certi artificiali possano essere armati anche con 4 ancorette: bisognerebbe entrare nel cervello del legislatore che stilò questa legge per capire quale arcano motivo l'ha portato a ragionare in questo modo. Fatto sta che se ti beccano con una lenza con 4 ami ti multano, se ti beccano con un palamito con 200 ami non ti fanno un baffo calabria

Per quanto riguarda pescare con un artificiale con 2 o più ancorette, personalmente non lo ritengo altrettanto sportivo come pescare con uno  dotato di una sola, così come non ritengo sportivo pescare con la bilancia, che giustifico solo per procurarsi l'esca viva.
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d1revolver

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Reply #15 on: August 14, 2011, 11:24:06
infatti  il  mio  era solo uno  sfogo contro  questa  legislatura, legislatura  che  fra l'altro  non  molte  persone conoscono, eppure  non  ci  vorrebbe  niente  a  salvaguardarlo  in maniera efficace sto  mare ,basterebbe un fermo pesca totale  di  un  anno  ogni  2 anni  per  far  completare il ciclo riproduttivo  di  tutte le  specie,  non  solo  di quelle  che  interessano al mercato  ma  giustamente  non  si  possono  lasciare  a  casa  tanti pescatori  che  campano  di  questo...


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Reply #16 on: August 14, 2011, 14:01:19
Buongiorno a tutti
Vorrei portare alla vostra attenzione altri esempi ...dell'inadeguatezza della legislazione vigente in materia di pesca sportiva.
La pesca sportiva con il palamito ..consente l'uso di 200 ami. Tuttavia, la legislazione vigente ..impone un tetto massimo di 5 Kg di pescato giornaliero. Grossa incongruenza.... in termini tecnici.  

Per la pesca amatoriale il diametro massimo dello sparviero (rezzaglio) è di 16 metri. Mi è capitato di assistere ad un episodio, in un negozio, in cui un ignaro pescatore sportivo ne ha acquistato uno di 20 metri di diametro....che tra le altre cose ha pagato pure un ..occhio. Chiaramente il negoziante ...non ha chiesto la licenza e il pescatore è andato via soddisfatto. Se dovesse incappare in un controllo (che dubito) rischierebbe una salatissima multa e il sequestro dell'attrezzo.

Tuttavia, indipendentemente dall'effettuazione dei controlli, un attrezzo illegale resta tale ..anche se chi dovrebbe vigilare ..è latitante da secoli.

In questa Comunità ci stiamo "sforzando" di far capire all'utenza che ..a parte la legge ...esiste una "mentalità" sportiva. Una sorta di atto dovuto..verso il mare e i suoi abitanti.... abbondantemente illustrato, precedentemente, da Roberto (Nonnoroby).

saluti

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Reply #17 on: August 14, 2011, 14:56:46
Bravo Vittorio fai bene a ricordarlo ogni tanto: per il mare vale molto di più la nostra mentalità sportita che le leggi attualmente in vigore
esempio sopraccitato il palamito di 200 ami...chi usa questa tecnica sa che nel 90% dei casi salperà più di 5 chili di pesce, quindi sarebbe meglio fare un 50 ami ed accontentarsi a mio parere

poi, anche se lo abbiamo detto 1000 volte, visto che siamo in tema rammento l'inutilità e la ridicolezza delle misure minime dei pesci...un solo esempio per non annoiare: la spigola si può trattenere sopra i 25 cm; ok stiamo parlando di esemplari sui 2 etti o poco meno...allora che differenza c'è con un avannotto di 10 cm? nessuna delle 2 si è riprodotta, il danno è lo stesso
che facciano le misure minime almeno con un po' di senso...in questo caso penso che con 40-50 cm la spigola si sarebbe riprodotta almeno una volta (o a misura maggiore insomma), e sarebbe "lecito" prelevarla per uso alimentare...
insomma meno male che ci siamo noi pescatori sportivi a difendere i pesci e il mare, per quel poco che possiamo fare
Ho visto Sampei pescare carpe da un quintale con canna fissa ed essere trainato con tutta la barca per centinaia di metri; l'ho visto finire in acqua mentre stringeva con forza la sua canna fissa e faceva perno su tutti e due i piedi...VOGLIO IL FILO DI SAMPEI PER IL MIO MULINELLO!!!


Davide83

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Reply #18 on: March 07, 2012, 19:10:18
Premesso che il rispetto delle norme è doveroso, soprattutto per pescatori veramente sportivi e rispettosi del mare, mi permetto di fare alcune considerazioni.
Il sistema "corona" viene generalmente impiegato in quei posti dove altri sistemi per la cattura del cefalo fallirebbero. Mi spiego meglio. Se si guardano i video didattici di pesca al cefalo, spesso realizzati da professionisti (Marco Volpi in primis), ci si accorge che i porti e i moli adiacenti ad essi sono gli spot che fanno da padrone per la pesca al cefalo di fondo con bolognese e galleggiante. Acqua torbida, profondità, abitudine del pesce a mangiare sul fondo, spazi circoscritti dove il cefalo è sempre presente in branchi, sono caratteristiche fondamentali per quel tipo di pesca. Cosa diversa sono le spiaggie o scogliere naturali, dove l'acqua è bassa e la trasparenza è totale. Io non sono riuscito mai a pescarli con bolognese, ho preso occhiate, qualche salpa, ma di cefali neanche l'ombra. Per insidiarli occorre allontanarsi da riva e la corona o "mazzetta" rimangono l'unico sistema che frutta, altrimenti cappotto totale.


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Reply #19 on: March 08, 2012, 05:22:44
Ciao Davide,
ti espongo come la penso io. Non si può fare la pesca con il vivo se non si dispone... di un pesce vivo. In pescheria l'unico pesce vivo che puoi procurarti è l'anguilla, ma non troverai mai, p.e., un muggine vivo o un'aguglia viva. Se anziché un'anguilla voglio usare un muggine, me lo devo pescare.
Pescare un muggine, in determinate circostanze come quelle da te descritte, non è assolutamente facile, e allora ricorro ad altri mezzi quali, ad esempio, la bilancia, il rezzaglio o la mazzetta.
Questi tre mezzi sono consentiti dalla legge per la pesca amatoriale purché rientrino in determinate caratteristiche, in particolare la mazzetta non può avere più di tre ami, in quanto la legge prescrive che ciascuna lenza non possa essere armata con più di tre ami.
Ebbene, per procurarmi l'esca viva, e solo per questo motivo, io giustifico l'utilizzo di bilancia, rezzaglio e mazzetta con tre ami.
Se invece questi tre mezzi vengono usati come mezzi sostitutivi di quelli tradizionali per la pesca amatoriale (lenze, canne, ecc...), mi dispiace per chi li utilizza ma questi mezzi, di sportivo, non hanno assolutamente nulla. Servono solo per riempire il secchio, non per divertirsi a pesca, che è l'unico scopo che guida il pescatore sportivo. Per lo stesso motivo, non reputo per nulla un mezzo sportivo il palamito con 200 ami.
Di questi mezzi, quindi, non contesto la legalità ma solo ed esclusivamente la sportività.
Se poi qualcuno contesta me per non ritenerli mezzi sportivi, i casi sono due: o quel qualcuno ha sbagliato Forum, oppure sono io ad aver sbagliato Forum...
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