Permettimi di dissentire da queste due affermazioni. Credo che pescando con il trancio di cefalo, che alcuni casi arriva a pesare anche 300gr e oltre, il disallineamento dell'amo rispetto al cavetto d'acciaio sia trascurabile. A mio avviso, pescando con esche così voluminose, l'amo ferrante sarà sempre il linea con il terminale non pregiudicando in alcun modo la ferrata.
Il dislivello tra il gambo dell'amo ferrante ed il cavetto d'acciaio verrà "corretto" dal trancio garantendo comunque una linearità adeguata al terminale.
Ciao Luigi,
guarda che non è una mia supposizione, è un dato di fatto che è riportato su tutte le riviste e libri di pesca fin dai tempi dei tempi. Se non mi credi, fai una ricerca su Internet.
Puoi verificare tu stesso puntando i due ami sul bordo del tavolo: noterai che tirando il bracciolo dell'amo con l'anello non in linea con il gambo, questo tenderà ad angolarsi rispetto al punto di penetrazione, cosa che invece non fa l'altro amo. Questo secondo amo penetrerà con maggior forza nell'apparato boccale del pesce.
Il trancio corregge l'allineamento dell'amo finché non tiri il bracciolo: per tenerlo allineato anche nel momento della penetrazione, il trancio dovrebbe essere di materiale solido, non morbido.
Fidati, Luigi, non è una cosa di poco conto, è un particolare importante.
Molto probabilmente, la causa della stortura della punta del tuo amo è proprio dovuta a questo motivo.