punto della situazione, pesco a Reggio cClabria, in genere con bolognesi a fondo ( manche con galleggiante) piombo da 10-15 gr e bracciolo unico con girella ed amo del 14-16 6315, per il terminale utilizzo fluorocarbon dello 0.14, ma ultimamente, anche con canna fissa, si è rivelato molto delicato al "mozzico" con tagli secchi al minimo cenno della vetta della canna indipendentemente dalla marca..
Qualche tempo fà ho trovato in spaggia un bracciol che qulche simpaticone aveva lasciato dalla notte prima, con amo del 7, mi ha incuriosito il materiale..ma nulla più.
Qualche giorno fà, in una giornata con bestiole particolarmente arrabbiate, mi sono detto, questo filo nero che sembra un termosaldante ma nn lo è e che ho trovato in spiaggia va provato assolutamente visto che tanto i miei "fluori" non tengono una cippa... lo provo, legarci un amo del 16 non è semplicissimo a causa della sua rigidità...ma compensa lo sforzo, i saragotti di 300gr vengono via che è una bellezza.
ORA LA DOMANDA..
Ho fatto un pò di giri per trovarlo, dicono un trecciato siliconato e mi hanno appioppato un multifibra della Berkley (ma non è per nulla uguale) chè non è ne rigido ne "consistente" e che sebbene tiri su una casa non è adatto per finali.
Qualcuno ha idea di che filo si tratti?
In sintesi sembra un termosaldante come consistenza, ma non è altrettanto resistente, sebbene al taglio sia molto più robusto di un fluorocarbon è di colore nero e nonostante un diamotro "elevato" (era almeno uno 0.20" sembra sia invisibile ai pesci che snobbano invece un berkley crystal da 0.07..
Un aiutino?
E non rispondetemi di fare i terminali del 20...mi rifiuto...
Un saluto squamato a tutti..
Andrea