Quando avvolgiamo il filo nella bobina di un mulinello fisso, questo viene prelevato da una posizione lineare e posizionato dall'archetto intorno alla bobina con un'angolazione di 90°.
Questo movimento angolato produce nel filo un principio di avvolgimento intorno a se stesso. Quando poi facciamo il lancio, il filo fuoriesce dalla bobina con una forma a spirale. Entrambi questi movimenti provocano nel filo dei piccoli avvitamenti intorno a se stesso che vanno man mano aumentando col passare del tempo.
Questo avvitamento intorno a se stesso, sommato all'avvolgimento a spirale intorno alla bobina, danno al filo una certa 'forma' che tende a conservare (fenomeno chiamato 'memoria meccanica').
La conservazione della memoria meccanica è più accentuata e tende man mano ad aumentare nei fili così detti 'rigidi', quali possono essere quelli in fluorocarbon e fluoro carbon coated (cioè rivestiti).
E' invece molto meno accentuata nei fili così detti 'morbidi'.
E' per questo motivo che è sconsigliato avvolgere in bobina i fili fluorocarbon (anche quelli coated), mentre sono altamente raccomandati i fili morbidi (oltre che leggere questa caratteristica nella confezione, converrebbe sentire 'con mano' l'effettiva morbidezza del filo).
Al contrario, i fili in fluorocarbon e fluoro carbon coated sono invece altamente suggeriti per creare trave ed i braccioli, in quanto la loro rigidità li aiuta a rimanere più distesi, e quindi tendono ad avvolgersi meno intorno al trave (data la relativa lunghezza di travi e braccioli, non si mani
il fenomeno della memoria meccanica).
Per la pesca alle aguglie, conviene usare come bracciolo un fluorocarbon il più sottile possibile, da sostituire spesso a causa della dentatura delle aguglie, che li usura con facilità.