^SHARK" Ti ringrazio per la risposta, è quello che pensavo, ma vorrei fare un commento sul Multifibre: [...]
Tutto nasce dal fatto che il multifibra era inizialmente commercializzato prevalentemente per il mercato statunitense, mercato in cui le uniche cose che interessano sono il carico di rottura (espresso in libbre, che per un arcano mistero i pescatori di lingua anglosassone associano anche al diametro) ed il contenuto del filo nel rocchetto (espresso in yarde).
Il mercato europeo si sta però pian piano organizzando e sono ormai tanti gli importatori che chiedono ai produttori di dotare i rocchetti con etichette 'europeizzate', che riportano quindi il carico di rottura in kg, il diametro in mm ed la quantità contenuta in mt.
Altri marchi vengono ancora importati 'tal quali' direttamente dal Giappone e dagli USA ed i loro importatori non si sono ancora organizzati (o per 'attaccare' direttamente le etichette in Europa o perché magari non hanno trovato un accordo economico con il produttore, che a sua volta dovrà pagare la fornitura di etichette 'diverse' agli stampatori, senza contare che magari potrebbe essere necessaria anche una nuova 'linea' di etichettatura).
Il multifibra è lesivo per i comuni anelli passafilo (salvo quelli siliconati, per la verità non molto diffusi), ma già da tempo si trovano in commercio anelli in pietra dura, quali quelli in SiC, in Alconite, in Zirconio e così via. Siccome il multifibra è usato prevalentemente in alcune tecniche di pesca dalla barca e nello Spinning nella pesca da terra, le canne per queste discipline sono quasi tutte dotate di serie di anelli in pietra dura.
Ma anche su altre discipline di pesca da terra i produttori stanno dotando di serie le loro canne top con anelli in pietra dura, in particolar modo in SiC ed in Alconite, a prescindere che vengano utilizzate con il multifibra o meno. Pensa che anche sulle Bolognesi vengono montati di serie anelli in SiC e Alconite, dove il multifibra stenta (e stenterà parecchio) a decollare.
Il fatto che sull'etichetta non ci sia alcuna avvertenza che il multifibra è lesivo per gli anelli comuni e che i negozianti non avvertano il cliente, è probabilmente dato dal fatto che sia ormai universalmente conosciuto questo problema, per cui lo ritengono inutile.
Negli ultimi anni si sta utilizzando sempre di più il multifibra come shock leader, e questo crea qualche apprensione nei suoi utilizzatori. Però non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi, perché il passaggio di soli 4-5 metri di questo filo non è sufficiente a scalfire neanche gli anelli 'comuni' (occorrono migliaia e migliaia di lanci perché ciò avvenga, e nel caso sarebbe sufficiente sostituire l'anello apicale 'comune' con un anello in SiC o Alconite).
Possiamo dire che oggi, il multifibra, non 'fa più paura' come una volta.