una piccola nota per quanto riguarda i carichi di rottura del nilon dichiarati in Italia...
lo abbiamo detto tante volte, anche io lo avevo ricordato qualche volta: sono tutti (o poco ci manca)falsati! senza se e senza ma
alcuni marchi gonfiano di poco il carico, altri addirittura lo raddoppiano...l'unico modo per sapere il vero carico di rottura è trovare quel filo venduto in america: gli americani dichiarano il carico reale, anzi a volte anche meno; loro non possono scrivere panzane sulle bobine perchè le legge non glielo permette
ad esempio lo 0.20 di buona qualità nominato da Saviuzzo, i 4-5 kg li vede con il binocolo; gli americani dichiarano lo 0.20 (di tutte le marche) come 4 libbre, cioè poco meno di 2 kg...magari uno buonissimo può arrivare a 5 libbre reali...ma i 5 chili che dichiarano in Italia sono un miraggio
un piccolo episodio accadutomi qualche giorno fa, premettendoche gli americano dichiarano lo 0,50 come 25 libbre: vedo in un negozio una bobina di milo fortress special sea in offerta a metà prezzo, carico dichiarato 32kg 70 libbre... non ce l'ho fatta a comprarlo, sono uscito dal negozio ridendo
hanno quasi triplicato il carico reale!
Questa domanda la postai molto tempo fa, ma nessuno seppe dare una risposta.
Vorrei riproporla adesso anche approfittando del fatto che sei un grande esperto sulle misure anglosassoni riguardanti i carichi di rottura e i diametri dei fili da pesca.
La domanda è questa:
visto che nelle etichette anglosassoni non viene mai segnalato il diametro del filo, come si fa a stabilire che per esempio il 25 libbre del filo Pinco Pallino corrisponde allo 0.50 mm di diametro?
Questo sarebbe fattibile se sul mercato esistesse solo il filo Pinco Pallino, quindi con caratteristiche ben precise, per cui 'una tantum' si stabilisce che il 20 libbre corrisponde allo 0.45, il 15 libbre allo 0.40 e via dicendo.
Ma sul mercato esistono anche altre marche di fili (e, di una stessa casa, numerosissimi modelli con caratteristiche diverse). Ammettiamo che il produttore Caio Sempronio immetta sul mercato un super-filo che, a parità di carico di rottura di 25 libbre, abbia un diametro ben inferiore, p.e. 0.40 mm. Se nell'etichetta è indicato solo il carico di rottura, come la mettiamo? Come fa l'utente a sapere che il 25 libbre di Caio Sempronio non corrispondono allo 0.50 ma bensì allo 0.40? Ma non è che in Inghilterra e negli USA gli utenti vanno in negozio portandosi dietro il calibro? calabria
Approfitto di questo post anche per segnalare che l'unico
produttore italiano di fili da pesca è la genevose
Gruppo DP (asso di cuori, ecc.). Tutti gli altri fili con etichette italiane non sono prodotti dalle case di cui hanno il nome, ma sono solo commercializzati da esse, in quanto sono per la maggior parte prodotti in Giappone e un pò meno negli USA.
Perlomeno i distributori italiani hanno avuto l'accortezza di far stampare sulle etichette anche il diametro del filo...
Non entro invece nel merito della falsità o meno dei carichi di rottura dichiarati dai distributori italiani, in quanto, non possedendo un dinamometro da laboratorio, non vorrei rischiare una denuncia per calunnia calabria