Cari amici,
apro questo topic nella speranza di fare cosa gradita a quanti di voi hanno dei dubbi sulla montatura da realizzare per insidiare questo meraviglioso predatore che è il SERRA.
REALIZZAZIONE DEL CALAMENTO.
Come potete vedere dalla foto sotto per la realizzazione del nostro calamento avremo bisogno di:
1) 1,8mt di nylon dello 0,50;
2) 2 stopper in caucciù misura L;
3) 1 girella del n. 4;
4) 1 girella con moschettone del n. 10;
5) 2 perline;
6) 6cm di guaina termorestringente da 2mm.
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Per iniziare tagliamo uno spezzone di 1,8mt di nylon dello 0,50 e con l’aiuto di un taglierino rifiliamo leggermente uno dei due capi. La parte più sottile appena ottenuta la faremo passare nella cruna di un sottile ago da sarta ed aiutandoci con una pinza tireremo il nylon sinché non sia ben saldo nella cruna. Infiliamo uno stopper sull’ago e facciamolo scivolare sul nylon, dopodiché, allo stesso modo infiliamo una perlina, la girella, l’altra perlina ed infine l’ultimo stopper.
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Inseriamo sul trave uno spezzone di circa 3cm di guaina termorestingente e leghiamo la nostra girella con moschettone facendo un nodo Palomar (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/empty-t15393.0.html;highlight=nodi). Facciamo scivolare la guaina sulla girella e riscaldiamola con un accendino (ATTENZIONE: non esagerate con l’accendino altrimenti potreste danneggiare il nylon). Per stare più tranquilli al posto dell’accendino potete utilizzare un phon.
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Ora passiamo all’altro capo del nylon, inseriamo uno spezzone di guaina termorestringente e, dopo aver doppiato per una decina di cm il nylon, eseguiamo un semplice nodo per creare un’asola.
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Copriamo il nodo dell’asola appena creata con la guaina termorestringente e, sempre facendo molta attenzione, riscaldiamola per farla restringere bene sul nodo.
Il nostro calamento è pronto.
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REALIZZAZIONE DEL TERMINALE CON IL CAVETTO D'ACCIAIO.
Per la realizzazione del terminale avremo bisogno di:
1) 1,0mt di nylon dello 0,50;
2) 4 tondini in acciaio della misura di 1,6;
3) 40cm di cavetto d’acciaio termo saldante da 44lbs;
4) 2 ami n. 5/0 a becco d’aquila con occhiello ricurvo;
5) 1 girella con moschettone del n. 10;
6) 6cm di guaina termorestringente da 2mm.
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Tagliamo uno spezzone di 40cm di cavetto d’acciaio ed inseriamoci un amo del n. 5/0. Aiutandoci con una morsa blocchiamo l’amo ed iniziamo ad intrecciare il cavetto d’acciaio quanto più serrato possibile; riscaldiamo il cavetto per permettere al sottile strato di silicone che lo ricopre di fondersi e tenere ben salda la treccina appena realizzata.
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Ora inseriamo due tondini d’acciao per assicurare la treccina: il primo andrà a stringere l’asola che contiene l’occhiello dell’amo, il secondo servirà per saldare l’utimo pezzo di treccina. Con una pinza a becchi stretti, schiacciamo le due estremità di ogni tondino.
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Ricopriamo la treccina ed i tondini con uno spezzone di guaina termorestringente e riscaldiamola (senza esagerare!!!).
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Con un altro piccolo spezzone di guaina ricopriamo il gambo del secondo amo che andremo a inserire sul cavetto d’acciaio.
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Facciamo passare il cavetto d’acciaio nella guaina e nell’occhiello dell’amo, dopodiché riscaldiamola. Quest’ultima fase ci ha permesso di realizzare un amo scorrevole che potrà essere spostato a piacimento in base alla grandezza del trancio che andremo ad innescare. ATTENZIONE: sarebbe opportuno evitare di coprire l'occhiello del primo amo in modo da avere una maggiore libertà di movimento, e di conseguenza, una più facile applicazione del trancio.
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Inseriamo altri due tondini e realizziamo una treccina di quattro o cinque cm sulla parte terminale del cavetto d’acciaio creando una piccola asola che servirà a legarlo al resto del terminale. Per evitare di fare un’asola troppo stretta o troppo larga, vi potete aiutare con un chiodo bloccato su una qualsiasi superficie. Riscaldate il cavetto d’acciaio per far fondere la guaina e tenere ben saldo l’intreccio.
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Così come abbiamo fatto in precedenza per il primo amo (quello fisso), fate scorrere i due tondini verso la treccina: il primo andrà a serrare l’asola ed il secondo la parte terminale della treccina. Con la stessa pinza utilizzata in precedenza schiacciate le due estremità di ogni tondino. Come per la prima treccina, anche questa potrebbe essere ricoperta con uno spezzone di guaina termorestringente, ma io preferisco non utilizzarla per non irrigidire troppo il terminale.
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A quest’ultima asola appena creata leghiamo lo spezzone di nylon dello 0,50, ed al nylon il moschettone del n. 10. Il moschettone ci semplificherà l'aggancio alla girella precedentemente utilizzata per realizzare il trave.
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Abbiamo preparato la nostra montatura per insidiare il serra: non ci resta che andare a provare!!!
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Clicca quì per visualizzare alcuni miglioramenti apportati al calamento. (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/attrezzature_pesca_prove_e_consigli/realizzazione_montatura_per_serra-t22886.0.html;msg205013#msg205013)
Riprendo questo mio vecchio topic per condividere con tutti voi alcune piccole modifiche che ho apportato alla mia montatura dedicata alla pesca del pesce serra con il trancio. Ho studiato come poter rendere la suddetta montatura più sicura ed efficiente, riciclando anche materiali che altrimenti sarebbero andati a finire tra i rifiuti.
Ho recuperato dei fili elettrici da alcuni vecchi alimentatori per computer e li ho "spellati" ottenendo dei piccoli tubicini di circa un centimetro di lunghezza che ho usato per realizzare un rosarietto di una decina di centimetri posto tra lo stopper inferiore e la guaina termo restringente. Fra un cilindretto ed il successivo, ho inserito una comune perlina da ricamo.
La "spellatura" di un filo elettrico consiste nel recidere delicatamente e sfilare la guaina in plastica che ricopre la maglia di rame: il tubicino ottenuto sarà l'elemento che ci occorre per la realizzazione del nostro rosarietto.
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(l’occorrente per il rosarietto)
Siccome utilizzo della guaina termo restringente posta a protezione del nodo del moschettone, seguendo l'ottimo consiglio dell'utente kicco88, anziché scaldare la guaina direttamente sul nylon, ho utilizzato lo spillone da innesco su cui ho posizionato lo spezzone, lasciandone sporgere circa cinque millimetri oltre la fine dello spillone.
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Questo il risultato dopo aver scaldato la guaina: il lato che poggiava sullo spillone si è ristretto, mentre dall'altro lato la guaina è rimasta della sua dimensione originale.
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La parte di guaina "ristretta" aderirà perfettamente al calamento, mentre la parte larga andrà a calzare sul barilotto del nostro moschettone.
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Questo di seguito sarà il risultato finale.
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Per proteggere il nodo dell'asola in testa al calamento, si può utilizzare uno spezzone di un paio di centimetri di guaina termo restringente, ma questa volta passata completamente sullo spillone, senza lasciare sporgenze; una volta riscaldata e ristretta la si farà passare sul calamento e, dopo aver fatto il nodo dell'asola, si farà scorrere su quest'ultimo che, essendo di spessore maggiore rispetto al diametro del nylon, tenderà a tenere ben salda la guaina.
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Il rosarietto ha una doppia funzione: ammortizzare la forza esercitata sul nodo del moschettone a cui agganceremo il piombo e proteggere quei dieci centimetri terminali da accidentali contatti con i denti del pesce serra.
Anche per il terminale, la guaina termo restringente, scaldata con il sistema suddetto, potrà essere utilizzata per proteggere il nodo Palomar realizzato per legare il cavetto d'acciaio al nylon, nonché per proteggere il moschettone di giunzione al calamento.
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