Il termorestringente non è un salvanodo nei confronti del piombo scorrevole (che, a seconda del peso del piombo, si rovinerebbe presto), ma un salvanodo di carattere generale nei confronti dell'usura del nodo che striscia sulla sabbia, sugli scogli, sugli ostacoli, ecc. Inoltre è utile per favorire lo scivolamento delle alghe o di impurità varie ormai sempre più presenti nei nostri mari. Poi aiuta a tenere il nodo in posizione e favorisce un migliore 'sgarbugliamento' del bracciolo che dovesse finire sul trave in fase di lancio e/o di recupero. L'utilità del salvanodo è stata riconosciuta anche dalle case produttrici, che oggi immettono sul mercato degli appositi gommini conici.
Per quanto riguarda la posizione del termosensibile sulla girella, io ho sempre 'spinto' lo spezzone sino a metà del corpo della girella senza che per questo ne diminuisse le funzioni di scarico torsioni, ma se hai dei dubbi puoi limitarti a spingere lo spezzone sino a ricoprire solo l'occhiello della girella.
Per quanto riguarda il salvanodo nei confronti del piombo scorrevole, ormai esistono dei gommini appositi che svolgono la doppia funzione (salvanodo anti usura e salvanodo anti piombo), però questi si logorano facilmente se il piombo ha una certa grammatura. Personalmente ho sempre usato un piccolo pezzo di guaina ricavato dai cavetti elettrici che una volta, nella vecchia 500, collegavano le candele allo spinterogeno (ma vanno bene quelli di una qualsiasi vecchia autovettura purché non troppo grossi): il loro diametro esterno, il diametro del foro in cui passa il filo di rame e la loro robustezza ne fanno dei salvanodo ideali quando i piombi scorrevoli cominciano ad avere dai 125 gr in su. Questi cavetti elettrici si trovano dagli sfasciacarrozze e li fanno pagare proprio due soldi (spesso te li regalano)