MANUALE DI BEACHLEDGERING

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Author Topic: MANUALE DI BEACHLEDGERING  (Read 110093 times)

^NONNOROBY^

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  • Roberto
on: April 10, 2010, 13:14:08
AVVISO

Questo era il post originale che in partenza conteneva tutto il Manuale. Però con l'aggiunta di sempre più articoli e revisioni (e soprattutto con l'inserimento di molte immagini), questo post era diventato talmente voluminoso che non era più possibile gestirlo come unico post. Pertanto sono stato costretto a smembrarlo in 13 post (sempre in questo topic), dedicando ad ogni post una sezione specifica del manuale.
I 13 post del manuale li trovate a partire dalla 2^ pagina di questo topic
ed hanno i seguenti titoli:

01. Manuale di Beachledgering : sezione Introduzione al Beachledgering
02. Manuale di Beachledgering : sezione Canne
03. Manuale di Beachledgering : sezione Mulinelli 
04. Manuale di Beachledgering : sezione Piombi
05. Manuale di Beachledgering : sezione Lenza madre
06. Manuale di Beachledgering : sezione Shockleader
07. Manuale di Beachledgering : sezione Nodi
08. Manuale di Beachledgering : sezione Terminali
09. Manuale di Beachledgering : sezione Ami
10. Manuale di Beachledgering : sezione Pasturatore
11. Manuale di Beachledgering : sezione Esca
12. Manuale di Beachledgering : sezione Accessori
13. Manuale di Beachledgering : sezione Fai da te

Chi desiderasse scaricarsi l'intero manuale in formato PDF o CHM, può farlo in questo modo:

in alto alla pagina (proprio la primissima riga) ci sono i menù Home, Forum, Download, Meteo, Galleria e Contatti. Cliccare sulla voce Download

Immagine non disponibile

e nella pagina che si apre selezionare Manuali & Pesca



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enzo.

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Reply #1 on: April 10, 2010, 20:00:08
Oltre alla stellina,mi complimento personalmente per quello che fai!  
Suggerisco,se permetti,anche l'inserimento della classica"treccina"all'inizio del bracciolo,qualora ci fosse la necessita'di avere un bracciolo un po'piu' rigido e che si tenga un po'piu'distante dalla lenza madre in caso ce ne fosse l'esigenza.
Spero non aver detto una "baggianata" ma io li uso spesso anche come irrobustimento ai finali classici nella passata con lenze ultrasottili e sono anche degli ottimi "ammortizzatori"!
Se lo aggiungi pero'fallo tu che hai,in queste cose,piu'pazienza e bravura di me  ;D

enzo

Articolo inserito nel manuale
TUTTO CIO'CHE LASCIAMO A RIVA,LA NATURA PRIMA O POI CE LO RESTITUISCE E NON PENSO CHE VORREMO PER I NOSTRI FIGLI UN FUTURO DI SPAZZATURA!!!
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busman

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Reply #2 on: April 10, 2010, 21:37:32
Complimenti vivissimi per la tua cura nelle spiegazioni.............
Grazie Nonnoroby!
Ciao
.....Venite a fare un giro.......


greybear

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Reply #3 on: April 10, 2010, 23:08:11
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...
Suggerisco,se permetti,anche l'inserimento della classica"treccina"all'inizio del bracciolo,qualora ci fosse la necessita'di avere un bracciolo un po'piu' rigido e che si tenga un po'piu'distante dalla lenza madre in caso ce ne fosse l'esigenza.
...
enzo

un accorgimento alternativo alla "treccina" indicata da enzo è il bracciolo a "coda di topo" che fu descritto da oltremare in un altro topic, forse é più efficace della treccina, ma la sua preparazione é più elaborata e impegnativa ed io la facevo solo per particolari occasioni (le gare). decidi tu se aggiungere o meno questa noterella al tuo "manuale" (con la tua firma OVVIO). 
l'orso scende dalla montagna ed esce dal bosco
mangia l'ultima mela dimenticata dal contadino
sull'albero e ruba il miele alle api...
sulla riva del fiume, nascosto all'ombra dei cespugli, osserva l'uomo che pesca...
UOMO! SE RISPETTERAI L'ARIA CHE RESPIRO E LA TERRA SU CUI VIVO E L'ACQUA
CHE MI NUTRE IO SARO' IL TUO TOTEM E I MIEI FIGLI E I TUOI FIGLI VIVRANNO IN PACE.


luca77

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Reply #4 on: April 10, 2010, 23:53:30
Complimentoni a nonnoroby per il post.
Anche quando pescavo a surfcasting e usavo il paternoster, facevo la treccina ai terminali in modo da tenerli lontano dal trave.
Ho usato questo sistema per diversi anni e posso dire che è davvero ottimo per evitare gli ingarbugliamenti.


spaghitu

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Reply #5 on: April 11, 2010, 05:49:00
Carissimo nonnoroby potresti aggiungere tra i terminali da te citati un accorgimento che riguarda il long arm, personalmente trovo molto comodo utilizzare per questo tipo  di calamento un mini trave come questo:
Immagine non disponibile
io me lo autocostruisco usando multifibra o nylon.

Articolo inserito nel manuale.
Non saprei immaginare una vita senza andare a pesca, il mare per me è come la foresta per Zanna Bianca.


^NONNOROBY^

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Reply #6 on: April 11, 2010, 09:54:14
@Greybear,
la "coda di topo" è un accorgimento suggerito da Oltremare, pertanto deve essere lui a riproporlo ed a autorizzarmi ad inserirlo nel manuale o, meglio, siccome Oltremare è un moderatore, può avere accesso diretto al manuale e quindi fare direttamente tutte le aggiunte e le modifiche che vuole.


@Spaghitu,
siccome ho promesso di farlo per Enzo, per questa volta lo faccio anche per te, di scrivere un articolo sul tuo suggerimento sul mini trave. Però vi prego, per il futuro, di darmi una mano scrivendo direttamente voi 4 righe di spiegazione: non dovete mettervi in soggezione, fate finta che state rispondendo ad un post, non è richiesto nessuno stile accademico o chissà che, bastano poche parole per descrivere il vostro suggerimento, esattamente come si fa quando si risponde (o si apre) un normalissimo post.

Grazie per la collaborazione che vorrete dare.

@ Enzo e Spaghitu
i vostri articoli sono già stati inseriti nel manuale.

@ Greybear,
per il tuo suggerimento vediamo cosa ci risponde Oltremare.

Ciao
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enzo.

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Reply #7 on: April 11, 2010, 12:53:27
Che dire Robe';ottimo e.....grazie a buon rendere! 
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^DANIELEESPOSITO70^

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Reply #8 on: April 13, 2010, 18:56:50
Articolo scritto da danieleesposito70
Autorizzo Nonnoroby ad inserirlo nel manuale

Nodino di stopper per finale con tecnosfera

Ciao Daniele,
ho subito inserito il tuo articolo nel manuale in:
- Sezione Terminali
- Paragrafo Snodi
- Sottoparagrafo Tecnosfera.

Post accorciato da Nonnoroby perché il testo integrale di questo articolo è già stato trasferito nel manuale.
Daniele


^DANIELEESPOSITO70^

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Reply #9 on: April 14, 2010, 08:45:34
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Daniele, ti ringrazio per la collaborazione, ma molto più di me penso che ti ringrazieranno tutti quei ragazzi 'alle prime armi' che troveranno nel manuale tante risposte ai loro dubbi.
Peccato che all'orizzonte non si vedano però tanti collaboratori (con il tuo sono solo solo 3 gli articoli inseriti...)
Ciao e al tuo prossimo articolo
Roberto
Ciao Roby
sono io che ringrazio te per il pregevole lavoro che ogni giorno fai per questo forum...  ;D
A pretso
Daniele
Daniele


nemo76

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Reply #10 on: April 14, 2010, 13:35:00
ciao roberto,non ti smentisci mai.Ci tengo a precisare che io non sono un tipo che facilmente fa complimenti.....mi puzzano di ruffianaggio e la cosa mi disturba......però quando si leggono certi articoli scritti cosi dettagliatamente bene,il dubbio di essere stato ruffiano,non  passa neanche lontanamente dalla mente!!!!!!Quindi oltre alla stellina ed ai complimenti scritti ,ti voglio anche ringraziare  .
oltre alle congratulazioni da parte mia volevo farti anche una domanda per quanto riguarda il pasturatore:
Nei vari calamenti da te illustrati,qualora decidessimo di usare il pasturatore,basta semplicemente sostituire il piombo con il pasturatore?


e dove c'è il piombo scorrevole usare un antitangle o i super booms?
Mi confermeresti gentilmente quanto detto da me oppure mi ullustreresti tutti i vari calamenti per un corretto uso del pasturatore?

Risposta di Nonnoroby:

Ed io sono abbastanza schivo ai complimenti. Intendiamoci, fanno sempre piacere, però personalmente mi mettono sempre in forte imbarazzo, anche perché non so mai come rispondere...
Per quanto riguarda il pasturatore, premesso che non ho una grande esperienza in merito perché, come ho confessato anche nel manuale, non ho poi tutta quella pazienza di 'gestirlo' e quindi evito di usarlo quasi sempre (mossa sbagliata, bada bene), la risposta è affermativa in entrambi i casi: si usa al posto del piombo, e ove questi fosse scorrevole, l'interposizione dell'antitangle o del super boom è sempre consigliato.
Resta sempre il problema della tenuta in pesca del terminale quando il pasturatore si vuota, che se non è insormontabile con mare calmo ed in assenza di correnti, diventa più problematico con mare mosso o in presenza di forti correnti (che ci costringono ad un recupero più frequente per evitare che il terminale ci venga risputato a riva o portato a spasso sulle canne del vicino di pesca, senza contare i grovigli a cui è soggetto).
Approfitto della tua domanda per fare un appello a chi eventualmente avesse risolto il problema di tenuta col pasturatore vuoto, pregandolo di postare la soluzione da lui trovata, così la inseriamo nel manuale.
Ciao Nemo.
io godo tu godi egli gode!....che tempo è?Il secondo tempo di Napoli-Roma


MINOSSE

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Reply #11 on: April 14, 2010, 17:42:55
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Allora voglio intervenire brevemente a proposito dell'argomento trattato da Roberto, io e lui ci siamo già sentiti in mp e sa bene che non ho molto tempo per poter inserire qualche cosa in questo manuale, già di perse molto ma molto completo e che di sicuro diventerà punto di riferimento per molti, anche tra coloro che questa tecnica la praticano da tempo.[....]

Un saluto a tutti e soprattutto a Roberto che sta facendo un gran bel lavoro, pertanto invito tutti gli utenti ferrati su questa tecnica o che hanno delle esperienze significative da proporci di farsi avanti senza nessuna remora, cosi possiamo dare una mano a Roberto.....forza fatevi avanti.
Mino. [...]

Risposta di Nonnoroby:

Ciao Mino,
ho subito inserito il tuo articolo nel manuale, Sezione Pasturatore.
Ti siamo tutti grati perché hai colmato un vuoto in una sezione molto importante del beachledgering.
Speriamo che in futuro tu riesca a trovare scampoli di tempo per regalarci qualche altro dei tuoi preziosi suggerimenti.
Ti sono grato anche per l'appello che hai fatto agli altri iscritti per inserire anche i loro articoli.
Il Forum è pieno zeppo di post importanti sull'argomento, per cui ricordo a tutti coloro che volessero partecipare che è sufficiente riportare quei loro post in questo topic, senza che sia necessario riscriverne ex-novo.
Ciao Mino, alla prossima.

Post accorciato da Nonnoroby perché il testo integrale di questo articolo è già stato trasferito nel manuale.
NON LASCIAMO LE SCATOLETTE DEI VERMI SULLA SABBIA,
    QUESTA ABITUDINE E' SEGNO DI GRANDE INCIVILTA'


^SURFMASTER76^

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  • Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice.
Reply #12 on: April 14, 2010, 23:46:47
Complimenti a Nonnoroby, veramente un'ottima iniziativa. Sarebbe bello replicare la tua iniziativa in ogni sezione del forum!!!

 ;D

Risposta di Nonnoroby:

Sarebbe bellissimo, ma puoi ben immaginare l'impegno che comporta la gestione di una raccolta di suggerimenti...
Io lo faccio volentieri, anche perché mi diverte tantissimo. Chissà, magari un domani...
Molto dipende anche da come viene accolta questa prima iniziativa (più che complimenti, sempre graditi per la verità, servirebbero articoli...)
Per il momento però pensiamo a completare questo manuale: mancano ancora tante cose!
Ciao


ivo

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Reply #13 on: April 15, 2010, 10:11:44
@ Articolo scritto da Ivo  

autorizzo NonnoRoby ad inserirlo nel manuale

Sacchettino in pva

Ciao Ivano,
ho inserito il tuo importante articolo sulla pasturazione nel manuale, Sezione Pasturatore.
Ringraziandoti per la collaborazione, attendiamo altri tuoi articoli sul beachledgering, su qualsiasi argomento.
Con affetto
Roberto

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^DRAYCON^

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  • L'elemento fondamentale della pesca?Birra e panini
Reply #14 on: April 16, 2010, 02:27:48
Ciao Nonnoroby!!
Non avendo esperienza sul beach legering, purtroppo, almeno per ora, non potrei contribuire  all'approfondimento di questo capolavoro!! Pertanto volevo darti i miei migliori complimenti per questo bellissimo lavoro! I complimenti vanno anche a tutte quelle persone che stanno attualmente contribuendo!!  ;D

Risposta di Nonnoroby:

Grazie Umberto,
per l'esperienza aspetteremo che te la faccia, non abbiamo nessuna fretta
Comunque da questo manuale puoi attingere molti argomenti che sono validi per la pesca in generale.
Molte cose sono ancora da aggiungere, per cui ogni tanto dacci uno sguardo.
Ciao
Vivo la vita a un'uscita di pesca alla volta! Non mi importa ne dove, ne quando, ne come! A ogni uscita di pesca, sono un'uomo libero!


ivo

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Reply #15 on: April 16, 2010, 11:11:16
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@ Articolo scritto da Ivo  autorizzo NonnoRoby ad inserirlo nel manuale

Sacchettino in pva

Ciao Ivano,
ho inserito il tuo importante articolo sulla pasturazione nel manuale, Sezione Pasturatore.
Ringraziandoti per la collaborazione, attendiamo altri tuoi articoli sul beachledgering, su qualsiasi argomento.
Con affetto
Roberto
Grazie a te, e non appena mi sarà possibile posterò dell'altro
A presto un Abbraccio Ivano


ivo

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Reply #16 on: April 16, 2010, 19:59:35
@articolo scritto da Ivo
Autorizzo Nonno Roby ad inserire questo articolo nel manuale

Alcuni modelli di mulinelli

Ciao Ivano, articolo prontamente inserito nel manuale:
- Sezione mulinelli.

Grazie e al tuo prossimo articolo.

Post accorciato da Nonnoroby perché il testo integrale di questo articolo è già stato trasferito nel manuale.


^DANIELEESPOSITO70^

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Reply #17 on: April 17, 2010, 18:28:18
@ Articolo scritto da Danieleesposito70
Autorizzo nonnoroby ad inserirlo nel manuale

Terminali flotterati per sgallare l'esca

Ciao Daniele,
ho subito inserito il tuo articolo nel manuale in:
- Sezione Terminali

Sembra che il manuale stia cominciando a diventare più corposo...

Grazie, Daniele, al tuo prossimo articolo!

Post accorciato da Nonnoroby perché il testo integrale di questo articolo è già stato trasferito nel manuale.
Daniele


ivo

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Reply #18 on: April 18, 2010, 16:28:03
[g]@Articolo scritto da Ivo[/g]
Autorizzo NonnoRoby ad inserire questo articolo nel manuale

Shock Leader Conici

Grazie Ivo,
il tuo articolo è stato inserito nel manuale:
- Sezione Shockleader

Al tuo prossimo articolo.
Ciao

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Reply #19 on: April 18, 2010, 18:18:12
01. MANUALE DI BEACHLEDGERING: sezione INTRODUZIONE AL BEACHLEDGERING

Copertina del manuale:

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1. Prefazione

Il Manuale di Beachledgering, nato da un’idea di Nonnoroby, è stato redatto a più mani da alcuni degli iscritti al Forum di Calabria Pesca Online, che hanno voluto mettere a disposizione le loro esperienze per tutti quei giovani che si stanno appena avvicinando al meraviglioso mondo della pesca sportiva in mare, con particolare riguarda per quelli che intendono affinare la branca del Beachledgering, che in Italia conta un numero di appassionati sempre crescente.
Il Beachledgering, da noi, non ha origini troppo lontane. Quando in Inghilterra esplose il Surfcasting, il nostro connazionale Roberto Ripamonti, appassionato della pesca sportiva in tutte le sue forme e grandissimo esperto in tutte le discipline sia di acque dolci che salate, ebbe l'opportunità di frequentare i più grandi surfcasters anglosassoni di allora da cui riuscì a carpirne anche i più profondi segreti. Al suo rientro in Italia ne parlò con l’amico Sandro Meloni, che già per conto suo aveva cominciato ad intuire come anche nel Mediterraneo la pesca effettuata in determinate condizioni meteo marine poteva riservare gradite sorprese sia in termini di qualità che di quantità di pescato. Il Meloni, universalmente riconosciuto come il ‘papà' del Surfcasting italiano, sviluppò ulteriormente le sue intuizioni integrandole con i suggerimenti del Ripamonti, adattando i metodi del surfcasting oceanico alle condizioni meno favorevoli del mare italico, che non è soggetto all’essenziale influsso della marea oceanica che è alle fondamenta del Surfcasting nell'isola britannica. Dopo il Meloni, anche altre 'firme' del surfcasting italiano contribuirono al diffondersi di questa nuova disciplina ed in breve tempo, grazie alle riviste di settore, ai libri sull'argomento e alla creazione dei surfcasting club in tutta la nazione, il Surfcasting esplose contagiando una grandissima moltitudine di pescatori amatoriali, sino a diventare una vera e propria mania, un modo tutto particolare di concepire la pesca, in poche parole nacque la filosofia del surfcasting.
Per i produttori fu una manna dal cielo: ci fu un proliferare progressivo di canne ripartite in grado di lanciare pesanti zavorre a distanze sino ad allora impensabili, di mulinelli fissi e rotanti adeguati, di abbigliamento specifico, di accessori nuovi e rivoluzionari e tanto altro. I surfcasters erano considerati dal resto dei pescatori amatoriali come pescatori appartenenti ad un mondo completamente speciale, tutti ammiravano estasiati i loro stili di lancio, il loro modo di concepire la pesca sportiva, le prede importanti che riuscivano a catturare, l’aurea esoterica di cui si circondavano (e le molte arie che ci davamo, aggiungo io, mettendomi il primo in lista…).
La conseguenza fu che migliaia di pescatori 'normali' si riversarono su questa disciplina per cercare almeno di imitarli e di assaporare in qualche modo il fascino irresistibile di quel mondo ritenuto fantastico. Ci fu la corsa ‘agli armamenti’: canne ‘speciali’ (ripartite o meno) e mulinelli rotanti andarono a ruba. Verso la fine degli anni '90, però, la mania del surfcasting iniziò ad entrare in crisi. La stragrande maggioranza dei pescatori cominciò a rendersi conto che le condizioni meteo marine indispensabili per praticare il surfcasting erano nel Mediterraneo alquanto scarne, poco continue o che comunque si potevano verificare magari in giornate nelle quali si era impegnati con il proprio lavoro. Quando l’entusiasmo dei tanti cominciò a scemare, si cominciò a ragionare con mente più fredda in termini di resa e ci si rese conto che erano troppi i giorni del fine settimana o festivi in cui ci si trovava in spiaggia con condizioni di mare piatto e con attrezzatura assolutamente surdimensionata e quindi inadeguata a quelle condizioni.
Man mano che gli anni passavano, col primo entusiasmo ormai alle spalle, una moltitudine di pescatori sempre crescente si ritrovò a trascorrere in riva al mare una lunga serie di giornate armati di ‘cannoni’ inadeguati alla giornata, e la noia la faceva da padrona. In tanti cominciarono a disaffezionarsi al surfcasting. Era il periodo in cui i 'puristi' di questa disciplina cominciarono a fare affari d'oro acquistando per due soldi le sofisticate attrezzature dismesse dai ‘pentiti’.
Finché qualcuno non intuì qual era il problema di fondo e non vi pose rimedio. Così come era avvenuto per il surfcasting tramite il Meloni, anche la diffusione di questa nuova intuizione è dovuta ad un grande profeta, il commerciante di articoli da pesca grossettino Mauro Balestri, il 'papà' del Beachledgering italiano, che con i suoi articoli ed i suoi libri ha fatto scoprire un nuovo modo di concepire la pesca anche quando le condizioni meteo marine erano più indicate ad una stagione balneare che ad una pescatoria.
La disciplina del Beachledgering, più adatta alle condizioni meteo marine che si verificano più di frequente nei mari italiani, si sta rivelando un tipo di pesca tra le più redditizie in assoluto, nel campo della pesca a fondo.

2. Sommario – Articoli ed Autori

SEZIONE COPERTINA:
   Copertina: Nonnoroby
 SEZIONE PREFAZIONE:
   Prefazione: Nonnoroby
 SEZIONE SOMMARIO:
   Articoli ed Autori: Nonnoroby
 SEZIONE INTRODUZIONE:
   Introduzione al beachledgering: Nonnoroby
 SEZIONE CANNE:
   La canna da beachledgering: Nonnoroby
 SEZIONE MULINELLI:
   1. Mulinelli da beachledgering: Nonnoroby
   2. Alcuni modelli di mulinello: Ivo
 SEZIONE PIOMBI:
   I piombi da beachledgering: Nonnoroby
 SEZIONE LENZA MADRE:
   La lenza madre: Nonnoroby
SEZIONE SHOCKLEADER:
   1. Lo shockleader: Nonnoroby
   2. Shockleader conici: Ivo
SEZIONE NODI:
   I vari tipi di nodo: Nonnoroby
 SEZIONE TERMINALI:
   1. I terminali da beachledgering: Nonnoroby
   2. Nodino di stopper per finale con tecnosfera: Danieleesposito70
   3. Bracciolo: Enzo
   4. Mini-Trave: Spaghitu
   5. Terminali flotterati per sgallare l'esca: Danieleesposito70
   6. La ‘coda di topo’: Oltremare
 SEZIONE AMI:
   1. Gli ami: Nonnoroby
   2. Come velocizzare la cattura dei gronghi in gara: Greybear
 SEZIONE PASTURAZIONE:
   1. Importanza del pasturatore a beachledgering: Nonnoroby
   2. Come si usa il pasturatore: Minosse
   3. Pasturazione con i sacchettini in pva: Ivo
 SEZIONE ESCA:
   Esche da beachledgering: Nonnoroby
 SEZIONE ACCESSORI:
   Elenco degli accessori di maggior utilizzo: Nonnoroby
 SEZIONE FAI DA TE:
   1. Spiralina porta star light: Nonnoroby
   2. Carrellino da spiaggia: Nonnoroby
   3. Oval split: Nonnoroby
   4. Elastici per il cannolicchio: Nonnoroby
   5. Autocostruzione dei flotter: Surfmaster76
   6. Come creare facilmente le asole tutte uguali: Cuccosan   
SEZIONE SUGGERIMENTI E TRUCCHI:
   Tattica e strategia: Greybear

La stesura del manuale è stata curata da Nonnoroby.

3. Introduzione al Beachledgering

Il Beachledgering è un tipo di pesca a fondo che è caratterizzato dalla leggerezza di tutto l’insieme: canna, mulinello, lenza madre, travi, braccioli, snodi e piombi.
Ciò non vuol dire che il beachledgering sia rivolto alla cattura di sparlottini o trigliette, tutt’altro: questa disciplina è rivolta alla cattura di esemplari di taglia consistente, e come effetto collaterale, data la sua leggerezza, è particolarmente catturante con gli esemplari di piccola taglia: bisogna aver pazienza e liberare delicatamente i piccoli pesci in attesa che abbocchino quelli di maggior interesse, che con questo tipo di pesca non si faranno attendere.
  
Il beachledgering si pratica prevalentemente con mare calmo o poco mosso: per dare un'idea delle condizioni di massima mobilità che deve avere il mare per inquadrarlo ancora sotto il termine di beachledgering è quando un piombo di 80 gr non è più in grado di tenere in pesca terminali e lenza madre, che vengono trascinati a riva: per evitare ciò, bisognerebbe aumentare il peso del piombo, ma questo ci porterebbe fuori dal beachledgering, in quanto canna, mulinello, lenza madre, terminali e braccioli potrebbero non essere più adatti.
La presenza sul mercato di nuove attrezzature in grado di sostenere zavorre più pesanti pur restituendo una sensibilità pari a quelle specifiche da beachledgering, ci consente di estendere questo tipo di pesca anche più in la, però (così come è avvenuto per il surfcasting) rischiamo di snaturare anche questa disciplina specifica. Per i pescatori generici ciò non riveste particolare importanza, ma per i puristi del beachledgering si.

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