Pesca a legering tecniche (Pesca Beachlegering )

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Author Topic: Pesca a legering tecniche (Pesca Beachlegering )  (Read 52466 times)

MOBY

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on: September 02, 2006, 18:34:23
Pesca a legering tecniche (Pesca Beachlegering )


Lenza per legering

Il legering è una tecnica di pesca nata alla fine degli anni sessanta in Inghilterra, una tecnica facile da praticare, il suo grande successo e dovuto al fatto di poter essere praticata ovunque, è una via di mezzo fra il surfcasting leggero, e la pesca a fondo medio-leggera con canne ad azione di punta, di lunghezza che varia da 4 a 5 m, con vettini intercambiabili (sottile, medio e grosso) in base al tipo di pesca e al luogo dove la si effettua.Tecnica elementare con risultati soddisfacenti, basata essenzialmente sull'utilizzo di attrezzature leggere e terminali sottili, il legering, mira alla cattura di prede con fondali melmosi, dove i pesci si alimentano cercando sul fondo il loro nutrimento, come cale,insenature,porti,fiumi,laghi e laghetti artificiali.La pesca a legering si pratica con o senza pasturatore

Per pescare a legering non è neccessario pescare col pasturatore, l'importante e presentare un tipo di lenza accativante per i pesci. In commercio esistono dei prodotti specifici (antitangle storti), i quali hanno come attacco dei moschettoni, dove si possono mettere dei piombi con girelle o pasturatori. Uno dei lati più interessanti e affascinanti della pesca a legering è la necessità di utilizzare dei terminali di diametro molto sottile (0,08 0,10 0,12) e lunghi dai 70 cm ai 2 m, con ami piccolissimi (20/14), per conferire massima naturalezza e libertà di movimento all'esca, il che obbliga ad un grande impegno tecnico per riuscire a salpare le prede. I mulinelli saranno di media grandezza non molto veloci, ma capaci di un recupero senza sforzo, caricati con circa 200 mt di un buon 0,18/20. La pasturazione sarà a base di bigattini, o mischiato a della pastura di fondo, inserito nel pasturatore se si usano questi, oppure lanciando con della fionda delle palle se si utilizzano piombi. Da notare che il pasturatore si svuota molto velocemente pertanto, dopo aver pasturato inizialmente è consigliato metterci del nastro adesivo intorno liberando solo quache buco, affinché i pesci non si sfamino facilmente.

lenza col galleggiante e pasturatore

Legering all'inglese. La stessa montatura la si applica al galleggiante, basta togliere il piombo dal pasturatore e tarare il galleggiante inserendo nel pasturatore qualche grammo in meno di piombo (i bigattini fungeranno anche loro da peso) pescando con l'amo sollevato dal fondo di qualche cm.


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vibonese

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Reply #1 on: October 21, 2006, 00:12:36
BEACH LEGERING

I mulinelli

Il grandissimo successo ottenuto dalla disciplina del beach-ledgering negli ultimi anni ha provocato un vero e proprio sconvolgimento delle attrezzature specifiche impiegate per la pesca dalla spiaggia. Per rendersi conto di quanta acqua sia passata sotto i ponti rispetto solo a pochi anni fa, quando ancora si faceva riferimento quasi esclusivamente alla disciplina del surf casting pesante, è sufficiente osservare gli attrezzi di un qualsiasi pescatore dalla spiaggia. Ferma restando l'utilità, e quindi la presenza, delle attrezzature tipiche da surf casting, ben difficilmente troveremo un pescatore che non abbia provveduto ad ampliare il suo fodero aggiungendone altre più leggere. L'intento di adeguarsi al meglio alle mutevoli condizioni del mare fa ormai parte del modo di operare di ognuno  di noi. Ecco perché alle canne e ai mulinelli tipici da surf si sono affiancate le proposte specifiche da beach.
Personalmente sono convinto che il fodero ideale per il pescatore moderno dovrebbe contenere almeno due canne da surf più due da beach ledgering, tutte corredate da appropriati mulinelli. Lasciando comunque perdere ogni considerazione di carattere generale, entriamo nel vivo dell'argomento che riguarda proprio le caratteristiche del mulinello ideale.

Il  mulinello

Ovviamente per scegliere quello giusto non potremo esimerci dal considerare la canna alla quale dovrà essere abbinato. Innanzitutto si dovrà tenere presente che la canna da beach rappresenta una sintesi tra  distanza di lancio, sensibilità e stabilità in pesca. Deve quindi risultare in grado di lanciare anche a notevoli distanze senza perdere più di tanto la necessaria sensibilità alle tocche. Stabilite ancora una volta le caratteristiche tecniche che deve possedere la canna vediamo come le stesse influiscono sulla scelta del mulinello ideale. Diciamo subito che la stabilità in pesca, come del resto la sensibilità, poco o nulla hanno a che vedere con il mulinello. La stabilità dipenderà dalla somma di una serie di fattori come l'azione della canna, la forma ed il peso del piombo rapportato alle caratteristiche della vetta, il diametro dei travi inseriti nei mulinelli e via di seguito. La sensibilità dipenderà in buona parte ancora una volta dal rapporto intercorrente tra peso del piombo e vetta, e dalle caratteristiche oggettive di quest'ultima.

Se andiamo però ad analizzare il terzo elemento, ovvero la distanza di lancio, non potremo fare a meno di considerare che questa dipende sia dall'azione della canna che dalla capacità di svolgimento del mulinello. Ovviamente sono tutte considerazioni fatte solo in prima analisi perché è ovvio che influirà sulla distanza di lancio anche il diametro del trave come il peso e la forma del piombo. A prescindere però da ogni dettaglio risulterà fondamentale scegliere un mulinello in grado di garantire una buona capacità di svolgimento, non troppo pesante e dotato di un'ottima frizione. Per quanto riguarda le dimensioni, invece di elencare noiosi dati, mi sembra più interessante rimandare alla panoramica di quelli reperibili in commercio. In linea di massima si tenga presente che questi non dovranno risultare né troppo piccoli né troppo grandi e pesanti. I troppo piccoli non garantirebbero il corretto sbobinamento del filo, mentre i troppo grossi risulterebbero sbilanciati rispetto alla leggerezza delle canne specifiche. Personalmente sono comunque sempre propenso a scegliere il mulinello un tantino più grosso. Riguardo alle dimensioni, quindi, è meglio eccedere un po' piuttosto che scarseggiare. Mulinelli molto piccoli potranno e dovranno magari essere impiegati nelle canne da lancetto, ma non in quelle specifiche nate per il beach ledgering.

Il mulinello Ideale

Non avendo questo sito nessun interesse economico, volutamente non esprimerò giudizi né citerò alcuna marca, per evitare sponsorizzazioni di questa o quella ditta.
Ora descriverò qui di seguito alcune delle caratteristiche che un mulinello ideale dovrebbe avere:

1) Doppia bobina;
2) Almeno due cuscinetti
(chiaramente più cuscinetti ha migliore e più preciso sarà il suo funzionamento, e maggiore anche il costo iniziale;
3) Avvolgimento a spire incrociate
(per evitare paurose parrucche);
4) Buona frizione anteriore;
5) Resistenza alla salsedine
(questa è data soprattutto dall'uso di materiali all'avanguardia e di qualità, abbinati a una perfetta manutenzione).

La doppia bobina risulterà utilissima quando vorremo adeguare i travi imbobinati al tipo di vetta e al piombo che stiamo utilizzando. Solitamente una bobina sarà caricata con un filo dello 0,18-0,20 e l'altra con uno 0,23-0,25.
L'avvolgimento a spire incrociate consentirà un perfetto riempimento della bobina con il conseguente agevole svolgimento della lenza in fase di lancio.
Per quanto riguarda i cuscinetti è ovvio che se il nostro mulinello ne monta almeno due o più, sarà in possesso di un migliore movimento. Caratteristica che, insieme a una maggiore durata nel tempo, otterremo da quel mulinello che è stato realizzato con materiali antisalsedine.

Ultimo connotato da tenere presente, ma non certo in ordine di importanza, è la frizione. Solitamente le frizioni posteriori risultano più dolci e progressive rispetto a quelle anteriori. Considerando i finali di diametro ridotto che siamo soliti impiegare potremmo pensare che sono proprio queste che fanno al nostro caso, ma non è così. Purtroppo, le frizioni posteriori sono soggette a rotture o ad intoppi nel funzionamento provocati dalla sabbia o dalla salsedine. Ecco perché è consigliabile affidarsi a mulinelli caratterizzati da frizione anteriore, magari un po' meno progressiva, ma sempre efficiente nel tempo.
Massimo Rotondaro


fisheraversa

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Reply #2 on: January 08, 2009, 17:29:31
ma con questa tecnica si intende pure pesca a fondo con pasturatore ???????????


lazzaro

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Reply #3 on: March 07, 2009, 19:56:17
che gli inglesi abbiano dominato mezzo mondo non stupisce ,infatti spacciano questa tecnica (con il pasturatore) come loro invenzione,quando il pasturatore fu inventato e brevettato un 35 anni fa da un mio caro amico, e a quell'epoca non esistevano prova ne era l'assoluta mancanza di tale oggetto da tutte le riviste specializzate dell'epoca ,nonche la mancanza assoluta dello stesso da tutti i grossisti da noi girati all'epoca nel tentativo di trovare un sbocco commerciale x il medesimo ,purtroppo un solo grossista ce ne acquisto' una certa quantita dopodiche cominciarono a commercializzare pasturatori made in oriente
il tentativo di bloccare queste copie si rivelo vano, perche sarebbero occorsi stuoli di avvocati, e un
pacco di denaro che solo una grande azienda del settore avrebbe potuto affrontare, morale ce la siamo presa in saccoccia,pero penso che noi italiani in quanto a inventiva non siamo secondi a nessuno
e non penso che gli inglesi siano piu' bravi di noi a prendere pesci   


MicheleOrata

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Reply #4 on: May 03, 2009, 23:50:41
Vi ricordo che abbiamo avuto un grandissimo Campione del Mondo: Francesco Casini.
Ha fatto ottime 3 canne da Pesca all'Inglese (Carbonio con l'intreccio in Kevlar), che per me tutt'ora, sono le migliori del settore! Se trovo la 4,27 mt. la compro! (purtroppo non riuscito a trovarla, anche perchè non è più in commercio da molti anni)


surfmancs

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Reply #5 on: September 19, 2010, 15:26:06
ma il galleggiante di che grammatura deve essere???
Giuseppe


PETER

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Reply #6 on: January 24, 2011, 13:07:51
Questa tecnica è usata solo al mare, o anche per laghi?
Take it a smile to your face,
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greybear

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Reply #7 on: January 24, 2011, 14:39:39
questa tecnica (con il termine inglese ledgering) é nata in acque interne per laghi e fiumi a lenta corrente... >peter< aspettiamo la tua presentazione...
l'orso scende dalla montagna ed esce dal bosco
mangia l'ultima mela dimenticata dal contadino
sull'albero e ruba il miele alle api...
sulla riva del fiume, nascosto all'ombra dei cespugli, osserva l'uomo che pesca...
UOMO! SE RISPETTERAI L'ARIA CHE RESPIRO E LA TERRA SU CUI VIVO E L'ACQUA
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Reply #8 on: January 24, 2011, 19:35:38
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questa tecnica (con il termine inglese ledgering) é nata in acque interne per laghi e fiumi a lenta corrente... >peter< aspettiamo la tua presentazione...
Proprio così.
Nata nelle acque interne, fu poi adattata anche al mare, così come è avvenuto per la pesca con la bolognese e la pesca all'inglese.
Nel Beachledgering (ledgering dalla spiaggia) che pratichiamo noi non è mai usato il galleggiante e talvolta neanche il pasturatore, anche se quest'ultima soluzione è assai sconsigliata visti gli effetti assai positivi del pasturatore.
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marcokaka

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Reply #9 on: January 25, 2011, 12:29:09
ciao a tutti volevo chiedervi perchè nella descrizione del mulinello avete citato l'uso della seconda bobina una con0.18  e l'altra 0.25.....io personalmente credo che sia una tecnica da applicare a mare calmo con piombature fino 70-75 gr e un 0.18 -riesce a recuperare tranquillamente tali piombi aiutando le distanze con quelli maggiori ...piegando bene le cime sensibili ...0.25 secondo me ( da me usato) viene bene in tali condizioni x le corte distanze come filo diretto senza shock o in zone miste a rocce x forzare in caso di incaglio...


robyjerk

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Reply #10 on: January 25, 2011, 13:53:20
Mi permetto una piccola precisazione sul commento di vibonese:è vero che un mulinello in linea di massima deve avere almeno 2 cuscinetti,io direi almeno 3,e più ne ha e più va bene,ma non sempre è così...dipende molto dalla marca,e qui per intenderci devo fare dei nomi: Shimano e Daiwa.L'aerlex per esempio ha un solo cuscinetto,ma funziona benissimo.


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Reply #11 on: January 25, 2011, 15:04:45
Personalmente suggerisco una bobina 0.18 ed una 0.23 (entrambe con shock leader) perché oggi esistono in commercio canne da beach ledgering in grado di supportare egregiamente un mare mediamente mosso con piombi da 120 gr, pur restando sempre nell'ambito del beach.
Su fondali accidentati si può arrivare anche allo 0.25 per 'forzare' il recupero di piombi non troppo incastrati sul fondo.
La bobina 0.23, inoltre, da maggiori garanzie in quelli spot dove sono segnalate prede di una certa taglia (p.e. orate da 1.5 kg in su) e fondali misti.
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marcokaka

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Reply #12 on: January 25, 2011, 15:41:00
quindi concordi con quanto da me detto solo che l'utilizzo x recuperare i 120 e' giusto un 0.18 si rovinerebbe troppo ma canne da beach che lanciano 120gr egreggiamente vuol dire che sono delle 140 150 e sono da surf  secondo me credo che quando lanciano bene 3 once è piu' che perfetto per le condizione nelle quali vengono usate e a volte con un po'  di mare  ...
 


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Reply #13 on: January 25, 2011, 17:54:36
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quindi concordi con quanto da me detto solo che l'utilizzo x recuperare i 120 e' giusto un 0.18 si rovinerebbe troppo ma canne da beach che lanciano 120gr egreggiamente vuol dire che sono delle 140 150 e sono da surf  secondo me credo che quando lanciano bene 3 once è piu' che perfetto per le condizione nelle quali vengono usate e a volte con un po'  di mare  ...
 
Beh, sul Beachledgering ho pubblicato anche un manuale su questo forum...
Le canne da 3 once non sono canne da surf (al massimo da PAF) e tra le canne da tre once da beach ci sono, p.e., le ottime Mediterranee Bass Queen e l'ottima Pro Beach Ledgering di Mauro Balestri, solo per citarne alcune (ma ce ne sono tante altre).
Lo 0.18 lo uso esclusivamente su un fondale sabbioso. Tutte le volte che l'ho usato su un fondale misto, anche non esasperato, ci ho lasciato mezza bobina di filo in acqua anche con piombi da 30 gr.
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marcokaka

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Reply #14 on: January 26, 2011, 12:46:58
be conosco bene la canna di balestri molto bella e un 3 once è il piombo migliore x la distanza ...il 3 once era inteso come piombo performante non come massimale ....infatti serve una 120 gr, ma se non sbaglio tu parlavi di canne da beach con piombo performante da 120 ....in tal caso serve una 150 e non si parla di beach....anche io uso il 1 0.18 su sabbia sul misto no, se deve disincagliare 30 gr strappi daccordissimo ma tanti ho visto che non lo usano x paura di perdere il pesce anche sulla sabbia ....io personalmente ho tirato fuori una coppia di negrotti da nove etti l'uno con 0.18 ....e quando si impuntano non è facile pomparli con tale filo ....


baronmario

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Reply #15 on: August 24, 2012, 09:25:10
Buona giornata a tutti, è sempre bello poter leggere argomentazioni sul Beach Ledgering, sono invidioso di voi che potete continuare a praticare questa splendida disciplina di pesca, ormai è quasi passato oltre un anno da quando nel mare di Arenzano con la mia Pro Beach Ledgering di Mauro Balestri ho fatto il mio ultimo lancio. per motivi salute: "spina dorsale".
Sono entrato per potervi salutare tutti e comunicarvi che nonostante tutto sono fiducioso e convinto
di poter ritornare a fare i miei lanci dalla spiagge di Arenzano.
Ciao baronmario   "mario"   ;D  ;D
La furia dei marosi sulla scogliera...
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