Girovagando per il web alla ricerca di un’informazione, mi imbatto in un sito di moto d’epoca.
Penso che tanti di noi, oltre alla pesca, coltivino altri hobby.
L’altra mia grande passione, in gioventù, è stata quella delle due ruote, fuoristrada nello specifico. Un sentimento, a detta di amici e conoscenti, smodato e quindi grande è stata la commozione nel rivedere questi gioielli di anni or sono che all’epoca mi facevano perdere le bave. Il tempo passa, gli amori si sopiscono, sempre pronti a risvegliarsi, prepotenti, quando meno te l’aspetti. Ho fatto una carrellata di ciò che è passato sotto il mio posteriore e volevo condividere con voi queste emozioni sperando di riaccendere i ricordi di chi ha qualche annetto sulle spalle come me e ha condiviso le stesse passioni.
Cominciamo con il mitico CIAO, eccolo qua anche se il mio era giallo.
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Login Mio padre me lo fece tenere poco optando poi per il più robusto BOXER sempre di casa Piaggio, il mio era proprio così.
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LoginNon avevo ancora 14 anni e mi limitavo a girare nei cortili e nei garage.
La mia passione era smodata anche se ero un ragazzino ed il mio obiettivo era una moto con le marce.
Il passo fu breve ed allo scoccare dei 14 anni eccomi a cavallo di una fiammante GILERA 50 5V Trial.
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LoginNon ho mai capito il perché di questo nome visto che si trattava di un motorino da enduro.
Ovviamente rimase di serie per poco tempo e poi cominciai a truccarlo e ritruccarlo.
Mi accorsi da solo che l’appetito vien mangiando e cominciai a scalpitare di nuovo.
Il mio sogno era quello di fare le gare e nell’attesa riempivo la cameretta con poster dei campioni dell’epoca e divoravo tonnellate di riviste. Cominciai inoltre a procurarmi casco, guanti, occhiali, pettorina, stivali ecc.
Fu così che al gilerino si affiancò il fratellino più grintoso: il Gilera 50 enduro. Già quasi assettato per le gare ma in condizioni non proprio ottimali ed infatti erano più le volte che mio padre doveva venire a recuperarmi per gli sterrati sulle colline del paese.
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LoginIntanto arrivai ai 16 anni e fu subito patentino A e con questo fu d’obbligo un 125. Tanto per non uscire dal seminato recuperai un vecchio Gilera 125 Regolarità. La poverina non era messa troppo bene ma contribuì a farmi fare le ossa e da lì a poco defunse definitivamente.
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LoginCambio marca e arrivo in casa Aspes con un Hopi 125 regolarità. Rispetto al Gilera non c’era paragone: d’altronde c’erano tanti anni di differenza fra le due. Il mio aveva il serbatoio azzurro. I primi approcci furono terribili vista la differenza di potenza con il vecchio Gilera, ma poi riuscì a stare in sella.
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LoginCon i 18 anni arriva la patente B e quindi l’ulteriore salto di categoria. Dopo tanti sacrifici e rinunce arriva quella che per me è stata una delle moto che mai più saranno replicate: la MAICO 250 GS. Un trattore che spesse volte mi ha fatto sudare sette camicie. La mia aveva il serbatoio giallo. Sono ancora innamorato di questa moto perchè è stata una sfida fra me e lei. Prima di diventare amici mi ha rotto le ossa ma mi ha insegnato ad andare in moto.
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LoginComunque tenete conto che mio padre aveva una concessionaria Piaggio ed altre marche. Devo anche dire che la maggior parte delle due ruote che ho posseduto erano usate, altrimenti l’avrei mandato sul lastrico. Questo revival è stato anche un modo per pensare con commozione a mio padre: il poverino ha dovuto girare per tutta la penisola per assecondare le mie passioni. Addirittura una volta mi ha portato con se mentre andava a Milano fermandosi un giorno in Toscana per farmi assistere ad una prova di campionato.
Per quanto riguarda l’attività agonistica purtroppo c’era un veto da parte dei genitori. Devo dire che nella mia provincia non si svolgevano mani
zioni del genere (tanto per cambiare) se non negli ultimi anni ma mio padre riteneva il motocross troppo pericoloso. Siamo arrivati ad un compromesso: l’enduro (allora si chiamava regolarità) che, secondo lui, era più soft. Ed infatti ho partecipato ad un paio di competizioni a livello locale prima che, per le circostanze della vita, ho abbandonato tutto.
Spero di non avervi annoiato