mi permetto di fare un'intrusione nel menù calabrese per ricordare una vera specialità, la 'pitta' aperta o n'chiusa, un dolce raffinatissimo che supera il confronto con qualunque 'panettun'... nel menù barese del cenone della vigilia predomina il pesce (la carne é riservata al pranzo di Natale):
- antipasto di cruditè di mare (ostriche,vongole,noci bianche e rosse,canestrelle,ecc),
- lasagna stretta o larga (riccia), al sugo di pesce (capitone o seppia ripiena o mazzancolle o cicale o pescatrice),
- il primo secondo é lo stesso pesce che riemerge dal sugo,
- il secondo secondo é pesce al forno (orata o spigola o salmone o gamberoni o altro a piacere),
- il terzo secondo é un fritto misto di baccalà, anelli di calamari, anguilla accompagnato da contorni di insalate miste, verdure, funghi, olive e sottaceti,
questo é il momento della frutta secca accompagnata dal vino dolce, gli uomini allentano le cinture e prendono fiato, le donne usano il fiato per fare chiacchere e maldicenze su parenti, amiche e conoscenti...
seguono frutta fresca e dolci tipici (cartellate al vin cotto, sassaneli, dolcetti vari alla mandorla e cioccolato)... i tempi sono calcolati per terminare prima di mezzanotte, il più piccolo della famiglia porta la statuetta di Gesù Bambino a benedire tutte le stanze della casa, poi lo 'fa nascere' poggiandolo al suo posto nel Presepe, una preghiera e tutti a dormire perchè domani é un grande giorno di
... e si ricomincia a mangiare.