Questo episodio mi fa riflettere su alcune cose:
- l'incalzante voglia di protagonismo che ormai pervade tutte quelle persone che ricoprono un ruolo pubblico, anche di scarsa entità come quello di un controllore: chissà da quanto tempo quella stupida ragazza aspettava l'occasione per inscenare il suo show e chissà con quanta soddisfazione ha chiesto ai poliziotti di prendere le generalità di colui che, giustamente indignato per le vessazioni nei confronti di un handicappato, era intervenuto in sua difesa: infatti nel suo piccolo cervellino aveva intravisto la possibilità di prolungare il suo show anche in tribunale;
- la parziale mancanza di generosità dell'interlocutore (poteva aggiungere di tasca propria la differenza);
- l'assoluta mancanza di generosità degli altri presenti (potevano collaborare per fare una colletta);
- l'assoluta indifferenza da parte degli altri presenti (anziché appoggiare l'intervento dell'interlocutore, l'hanno addirittura sconsigliato dal proseguire).
A chi, come me, appartiene alla vecchia generazione, queste cose fanno ribollire il sangue e vi assicuro che avrei assestato a quella ragazza un tale calcio in culo da farle passare per sempre la sua voglia da divetta della TV.
Scusatemi per lo sfogo, ma non ne posso proprio più di questi atteggiamenti che ormai stanno dilagando e sono disgustato dalla sempre crescente indifferenza che c'è nei confronti del prossimo, anche quando si trova in condizioni di inferiorità fisica o psichica.
Ho proprio paura che il grado di marciume da cui siamo circondati, in tutti i campi della convivenza civile, stia ormai per trasformarsi in una cancrena irreversibile.