nodo port de bouc classico e variante

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Author Topic: nodo port de bouc classico e variante  (Read 2618 times)

capitain hook

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on: February 04, 2013, 08:03:14
Uno dei nodi  sull'amo da drifting che uso ancora adesso, quando voglio prepararmi i terminali a casa e' questo nodo che si fa cosi' ;si distende il f,c lungo quanto il gambo dell'amo fino alla curva e si  calcola la lunghezza della risalita dello stesso filo fino all'anello , insomma si raddoppia;Man mano che si scende addossandolo al gambo  lo si avvolge  in modo serrato con del multifibra  del 10 fino alla curva dell'amo, poi si passa dell'attack e si lascia asciugare   Si fa, adesso, un giro attorno al gambo e si ritorna su parallelamente addossandolo  al precedente e sempre avvolgendo con  il multifibra si arriva all'anello,Si taglia l'eccedenza e si ripassa dell'attack. Una variante :si fa un otto e lo si serra all'inizio della curva dell'amo,lasciando un piccolo baffetto di nylon da appoggiare nella prima meta' della curvatura dell'amo Si serra il  tutto con  il fc appoggiato al gambo , nodo compreso e baffetto con multifibra e attack,All'altezza dell'anello di solito infilo un pezzo di tubicino al silicone nel filo per proteggerlo dallo sfregamento contro l'anello stesso o eventuale paletta, e serro pure questo tubicino  con del multifibra Questa variante dà un amo meno voluminoso .Per chi ha voglia di novita' vi assicuro che potete tirare una macchina. Mi direte ma ci sono nodi piu' semplici: con il tubicino. nodo di frank ,clinch  i manicotti ecc , si, vabbe' .. ma questo e' un nodo altamente sicuro forse  un po' nostalgico, perche' mi ricorda  la pesca al tonno rosso iniziata circa 15 anni fa  con esemplari mastodontici, roba da un quintale ,un quintale e mezzo a volte pure due ...... calabria


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