Riesumo il topic
visto che è in assoluto la tecnica di pesca che mi ha regalato più emozioni. Ho avuto il piacere di esser invitato in barca in due occasioni da due professionisti.
Abbiamo praticato light drifting ho imparato molte cose più che il punto serve la profondità giusta. Calcolare le distanze in mare è molto difficile ma il fondo lo si può sapere sempre comodamente a quanto dista.
Trovato un punto sui 25 28 metri di profondita iniziammo a pasturare. Solo in quel momento capii perchè due tipici burberi genovesi erano così contenti di avermi a bordo. Diventai un sardamatic umano. Inizia così a pasturare ininterrottamente. Tagliavo sardine in pezzi da tre e pezzo dopo pezzo le abbandonavo alla corrente. Furono calate 4 canne in acqua con diversità di piombature 8, 5, 2 e l'ultima senza. Sardine innescate intere con un ago autocostruito, terminale non lo ricordo ma lenza madre del 19,5.
Continuai a pasturare e dopo 10-15 minuti partì la prima frizione.. Una palamita sui 3-4 kili a bordo evviva!
Dopo 2 o 3 palamite mi diedero la precedenza di ferrata alla prima frizione che avesse iniziato a cantare..
Non tardò ad arrivare una palamita di 3,5 kg.. Incredibile, era la prima volta che combattevo per davvero con un pesce. Non pescavo da anni e le uniche prede della mia vita erano tutti pesci sotto taglia che catturavo da bambino.. Dopo una mezz'ora riuscii a tirarlo a bordo. Loro in 20 minuti hanno tirato su una da 4,8 kg! una balena. Catturammo anche delle ciuccie (razze femmine) che seguendo la scia di pezzi di sarda aveva abbandonato il fondo. Accade questo dcevano prima di far le uova. Quelle le facevano tirare su a me che tanto non scattano veloci e potenti come le palamite. Le rilasciammo quelle come anche un paio di cavalle.
A fine giornata due palamite e un bel pò di nozioni nuove le portai a casa.
Adesso ho riiniziato ad andar con una lancietta per saraghi e devo dire che il saper come si pastura correttamente è fondamentale!