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FORUM PESCA DALLA BARCA => DRIFTING & LIGTH DRIFTING => Topic started by: capitain hook on February 04, 2013, 08:03:14
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Uno dei nodi sull'amo da drifting che uso ancora adesso, quando voglio prepararmi i terminali a casa e' questo nodo che si fa cosi' ;si distende il f,c lungo quanto il gambo dell'amo fino alla curva e si calcola la lunghezza della risalita dello stesso filo fino all'anello , insomma si raddoppia;Man mano che si scende addossandolo al gambo lo si avvolge in modo serrato con del multifibra del 10 fino alla curva dell'amo, poi si passa dell'attack e si lascia asciugare Si fa, adesso, un giro attorno al gambo e si ritorna su parallelamente addossandolo al precedente e sempre avvolgendo con il multifibra si arriva all'anello,Si taglia l'eccedenza e si ripassa dell'attack. Una variante :si fa un otto e lo si serra all'inizio della curva dell'amo,lasciando un piccolo baffetto di nylon da appoggiare nella prima meta' della curvatura dell'amo Si serra il tutto con il fc appoggiato al gambo , nodo compreso e baffetto con multifibra e attack,All'altezza dell'anello di solito infilo un pezzo di tubicino al silicone nel filo per proteggerlo dallo sfregamento contro l'anello stesso o eventuale paletta, e serro pure questo tubicino con del multifibra Questa variante dà un amo meno voluminoso .Per chi ha voglia di novita' vi assicuro che potete tirare una macchina. Mi direte ma ci sono nodi piu' semplici: con il tubicino. nodo di frank ,clinch i manicotti ecc , si, vabbe' .. ma questo e' un nodo altamente sicuro forse un po' nostalgico, perche' mi ricorda la pesca al tonno rosso iniziata circa 15 anni fa con esemplari mastodontici, roba da un quintale ,un quintale e mezzo a volte pure due ...... calabria