calamari tecnica

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Author Topic: calamari tecnica  (Read 7681 times)

calafuria

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on: October 19, 2011, 09:32:25
arrivano i  primi freddi per i lanciatori il pensiero e' rivolto a lei ma ci   si puo' divertire anche con altri pesci,inquesto caso pero' parliamo di calamari.la tecnica e' semplice bisogna abere delle canne specifiche o cmq canne molto sensibili diciamo 5 -30 gr. e' importante la canna per far lavorare correttamente le esche.
mulinello dimensionato alla canna quindi un 25 -30 imbobinato con multifibra preferibilmente ma va bene anche un normale monofilo del 18-20 le esche sono dei gamberi ci sono quelli con il piombo esterno e o interno io preferisco i primi quelli piombati internamente hanno un nuoto piu' lineare.le esche ad inizio stagione sono di misura piccola e si aumenteranno a stagione inoltrata,(ci sono calamari veramente grossi anche esemplari che superano il kg.)si lancia e si anima il gambero con movimenti veloci portando la canna a 90° si lascia affondare il gambero e si sta attenti al filo  in bando perche' in clata spesso viene attaccato,non si ferra ma si accompagna perche' le carni dei calamari sono delicate non c'e' bisogno di guadini tranne in presenza di grossi esemplari che in questa stagione sara' difficile agganciare i punti migliori sono le scogliere le antimurali dei porti ed anche all'interno  e tutti quei posti dove ci sono luci artificiali che illuminano il mare.dimenticavo il colore delle esche e' molto importante di sera vanno bene i colori arancio verde consiglio artificiali di marca quelli da un euro non vanno bene  perche' il materiale di cui sono fatti e' davvero scadente,questa tecnica ha tante varianti che di volta in volta i pescatori hanno adattato nella propria zona.gli orari migliori sono in assoluto l'ora prima del tramonto e l'ora successiva,ma capita anche di prenderna qualcuno a notte inoltrata,e l'e ora prima dell'alba fino a quando compare il sole
le serate migliori dalle mie parti sono  brezza di tramontana e luna piena.
a presto amici miei


blue jack fin

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Reply #1 on: October 19, 2011, 11:26:54
Ciao Calafuria, sapresti mica dirmi quanto tempo rimangono vivi e attivi in una tanica con 25 litri d'acqua priva di ossigenatore? O altrimenti sai dirmi se sono molto resistenti in ambienti chiusi come i cefali o sono più delicati? Grazie, saluti Francesco


calafuria

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Reply #2 on: October 19, 2011, 15:58:07
non ho m ai provato ma nn sono tanto resistenti quanto i cefali sicuramente,per mantenerli vivi o con la vasca per il vivo quindi con riciclo continuo d'acqua o non lo so...per le seppie alcuni miei vivini di barca hanno una nassa sotto la boa d'ormeggio e dentro ci mettono le seppie che rimangono vive per parecchi giorni ma con i calamari nn lo so se potrebbe funzionare


pesca turi

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Reply #3 on: October 19, 2011, 19:57:16
ma il recupero non dev'essere fatto molto lentamente?...e dopo il lancio quanti secondi aspetti di solito prima di cominciare a recuperare, visto che l'esca deve scendere un po' verso il fondo?


calafuria

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Reply #4 on: October 21, 2011, 11:21:08
l'esca deve scendere fino a toccare il fondo poi devi far fare degli scatti in su all'artificiale e aspettare che l'esca tocchi il fondo e coasi' via mentre l'esca scende giu'' il calamaro molto spesso l'afferra,a questi stacchi veloci alterni un recupero lento facendo oscillare velocemente la mano in modocheì il gambero faccia dei saltelli .spero di essermi spiegato bene.cmq su you tube troverai qualcosa.se il fondale e' molto accidentato
fai scendere l'esca fino in fondo e inizia a recuperare lentamente ma in modo costante facendo in modo che l'esca non tocchi mai il fondo.per questa ultima tecnica e' piu' indicato usare dei minnow specifici per calamari sono inconfondibbili in quanto anziche' delle classiche ancorette hanno i cestelli per i calamari.
ciao


Palermitano-Vibonese

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Reply #5 on: November 10, 2011, 16:06:26
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ma il recupero non dev'essere fatto molto lentamente?...e dopo il lancio quanti secondi aspetti di solito prima di cominciare a recuperare, visto che l'esca deve scendere un po' verso il fondo?

Se posso aggiungere la mia, l'eging ai calamari è un pò da intendere come uno "spinning lento" se mi passate il termine.....cioè come per lo spinning bisogna "animare" l'esca nel modo corretto.

Un trucco semplice che io adotto, visto che pesco da scogliere con fondale roccioso misto a posidonia, e in particolare quando utilizzo un artificiale appena acquistato, è di calcolare i tempi di "affondamento"....

Quindi prima di iniziare a pescare, mi reco in un punto dove conosco la prondità, esempio circa due metri, poggio in acqua l'artificiale e conto i secondi prima che tocchi il fondo....se per esempio impiega circa 5 secondi.....mi regolo che se devo pescare in un fondale di 15 metri prima di cominciare a recuperare devo aspettare massimo 35 secondi, ciò per non arrivare proprio a fondo e non rischiare di ammarrare nella posidonia.

Poi comincio a recuperare lentamente cercando di mantenere l'artificiale, il più possibile orizzontale rendendolo così il più naturale possibile.
Di solito scandaglio dalla superficie a quasi toccare il fondo dato che i calamari sono predatori voraci e che cacciano appunto dalla superficie al fondo, cerco di capire dove si trovano per aumentare le possibilità di cattura...quindi se per esempio stanno predando delle occhiatine a mezz'acqua, è lì che devi far passare l'artificiale....questo ovviamente lo comincerai a capire con la pratica dopo aver preso dimestichezza sull'intuire a che profondità stai pescando.....(contare i secondi come dicevo prima, ti aiuterà molto...)

Tutto quanto espresso prima, se si pesca su fondali sabbiosi e a basso fondale, ovviamente è quasi superfluo, resta secondo me, solo la regola di mantenere l'artificiale perfettamente orizzontale, e questo lo puoi verificare sempre prima del tramonto, lanciando vicino, e iniziando a recuperare per renderti conto a che "velocità" devi girare la manovella del mulinello, memorizzando questa piccola cosa, sarai molto agevolato in pesca.

Ricorda infine che spesso l'attacco del calamaro avviene con i due tentacoli lunghi con i quali afferra l'esca e poi la porta in mezzo a quelli piccoli verso la bocca, pertanto può capitare di acchiapparlo appunto su questi due che essendo molto fragili bisogna evitare tassativamente le classiche "ferratone!!!"....rischieresti di spezzare i tentacoli e ritrovarti sull'esca solo quelli.....

La sensazione che avrai, è quella di sentirti "trattenere" l'esca.....dovrai solamente continuare a recuperare un pò più rapidamente e avvertirai la pesantezza...un pò come se avresti preso una busta di plastica per capirci... a quel punto il calamaro sentendosi trascinare comincerà a "sifonare acqua" e avvertirai queste botte....devi semplicemente assecondarle con la punta della canna continuando a recuperare lentamente ma inesorabilmente...fino alla "Salpata".

Buon divertimento
Salvo
Saluti
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^DARIOCRETA^

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Reply #6 on: November 27, 2011, 14:03:43
Salve, io generalmente pesco a spinning ma sono incuriosito da questa tecnica. Volevo fare una domanda sulla legatura della totanara: io a spinning generalmente uso girella e split ring, posso adattare questa legatura anche alla totanara o sarebbe meglio attaccarla direttamente a un moschettone? Questo magari per non dover rifare il terminale e potere alternare magari la pesca alla spigola con quella ai cefalopodi durante la stessa battuta di pesca. Grazie in anticipo a tutti!!!


kblade98

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Reply #7 on: November 27, 2011, 17:54:11
Io totani non ne ho mai preso , ma la totanara la uso per le seppie ...  cmq per evitare di rifare terminale ogni volta, prendi 50 cm di nylon 0.40 fc è meglio! leghi entrambe l'estremità del filo a 2 moschettoni piccoli . Uno servirà per attaccare la totanara e l'altro verrà attaccata  alla girella  

QUalcuno sa se nei dintorni di CZ lido si prendono calamari?


Palermitano-Vibonese

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Reply #8 on: November 28, 2011, 12:23:02
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Salve, io generalmente pesco a spinning ma sono incuriosito da questa tecnica. Volevo fare una domanda sulla legatura della totanara: io a spinning generalmente uso girella e split ring, posso adattare questa legatura anche alla totanara o sarebbe meglio attaccarla direttamente a un moschettone? Questo magari per non dover rifare il terminale e potere alternare magari la pesca alla spigola con quella ai cefalopodi durante la stessa battuta di pesca. Grazie in anticipo a tutti!!!

Se per totanara intendi l'artificiale per calamari, puoi tranquillamente usare sia lo split ring che un moschettone o uno sgancio rapido......
Io utilizzo la stessa attrezzatura che uso per lo spinning anche per l'eging, terminando con uno sgancio rapido Jack Links da 20 Lbs. 
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Reply #9 on: November 28, 2011, 15:35:31
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Salve, io generalmente pesco a spinning ma sono incuriosito da questa tecnica. Volevo fare una domanda sulla legatura della totanara: io a spinning generalmente uso girella e split ring, posso adattare questa legatura anche alla totanara o sarebbe meglio attaccarla direttamente a un moschettone? Questo magari per non dover rifare il terminale e potere alternare magari la pesca alla spigola con quella ai cefalopodi durante la stessa battuta di pesca. Grazie in anticipo a tutti!!!

Se per totanara intendi l'artificiale per calamari, puoi tranquillamente usare sia lo split ring che un moschettone o uno sgancio rapido......
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Sì intendo quello, scusa l'approssimazione, l'ho chiamato totanara per semplificare. In realtà è un artificiale shimano sephia per calamari e seppie. Ho visto i bellissimi video di eging sul forum e mi sono incuriosito a questa tecnica, parallela allo spinning. Ti ringrazio per i consigli


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