Nella pesca alla seppia si possono trovare varie soluzioni, tutto dipende se vogliamo dedicare del tempo specifico alla pesca invernale ai calamari e alle seppie che, se praticata con costanza, regala grandi soddisfazioni.
Se praticata saltuariamente, ovviamente, non vale la pena investirci più di tanto: acquistiamo un gamberone auto-piombato ed uno no, sfruttiamo la canna da spinning che possediamo e passiamo qualche ora a tentarci la seppia. Se invece ci accorgiamo che questo tipo di pesca ci attrae, aumentiamo il 'parco' gamberoni differenziandoli per dimensioni, pesi, colori, auto-piombati e non. Questi artificiali si usano indifferentemente per le seppie come per i calamari e i totani.
Chi ha la possibilità di pescare dalle banchine può addirittura fare una pesca 'a vista', dato che le seppie si possono spesso intravedere subito sotto il pelo dell'acqua: in questo caso è sufficiente montare il gamberone non piombato, lanciarlo qualche metro a monte della seppia e trainarlo semplicemente passeggiando lungo la banchina, oppure calarlo direttamente davanti alla seppia e muoverlo a strappetti sino a provocarne l'assalto: quando la seppia avvolge i suoi tentacoli sul gamberone, dare uno strappo deciso per far scivolare i tentacoli sulla corona sulla quale si infilzeranno.
Pescando dalle banchine, un altro sistema molto fruttuoso è quello di calare il gamberone tutto a fondo e agire sulla lenza in verticale con strappi secchi, recuperando ogni tanto la lenza di un metro sino ad arrivare in superficie, per poi ricominciare daccapo dal fondo.
Pescando dalla riva, a volte funziona la trainetta lenta, altre volte funziona un recupero un pò più sostenuto, facendo viaggiare il gamberone appena sotto la superficie dell'acqua, oppure a mezzo fondo o ancora a pochi centimetri dal fondo (alternando gamberoni auto-piombati a gamberoni non piombati, gamberoni di colore più chiaro in giornate scure a gamberoni di colore più scuro in giornate luminose...).