DIARIO DI UNA SCOPERTA MERAVIGLIOSA

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amarone

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on: June 23, 2008, 18:32:26
A proposito dell'ultimo post inserito su Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login riguardo al Celacanto, volevo mostrarvi questo articolo del WWF sulla più grande scoperta zoologica del '900. N.b. in quei posti dicembre è piena estate!


Il Celacanto ha una storia emozionante. Così la signora Maryore Courtenay-Latimer annotò sul suo diario:

"Il 22 dicembre 1938 era un giorno d'estate caldo e luminoso. Alle dieci e mezzo, il mio apparecchio telefonico, installato da poco, squillò per informarmi dell'avvenuto attracco del motopeschereccio a strascico Nerine che aveva numerosi esemplari per me. (...) "Andai sul ponte della Nerine e vi trovai un mucchio di piccoli squali, di spinaroli imperiali, di razze, di stelle marine e di pesci ratto. Dissi al vecchio: "Mi sembra che siano sempre gli stessi; forse per oggi lascerò perdere".
Ma allora, mentre stavo andandomene, scorsi una pinna blu e scostando gli altri pesci mi apparve il più bel pesce che avessi mai visto. Era lungo circa un metro e mezzo e di un color malva pallido tendente al blu con macchie argentee iridescenti. "E questo cos'è?" chiesi al vecchio. "Be' tesoro" rispose, "questo pesce ha cercato di mordere le dita del capitano mentre lo stava esaminando nella rete a strascico. Era stato tirato su con una tonnellata e mezzo di pesce oltre a tutti questi pescecani e il resto." "Oh," dissi. "Questo me lo porto di sicuro al museo…".
Quel pesce non l’aveva mai visto e, a prima vista, le sembrò straordinario. Ne fece un rapido disegno, annotando le osservazioni più importanti e lo inviò all’università di Grahamstown, all’attenzione del professor James L. Smith, allora ancora dedito all’insegnamento della chimica.
Non appena ricevuto il disegno, per telegramma, il professore chiese alla signora Latimer di conservare in qualche modo il pesce. La somiglianza con i Crossopterigi fossili era troppo evidente! In assenza di un frigorifero, il celacanto era stato impagliato onde evitare la sua totale decomposizione, e non ne restava che una parte dello scheletro, del cranio e della pelle con le squame. Nel marzo del 1939, Smith pubblicò la sua descrizione dell’animale che, in omaggio alla scopritrice, fu chiamato Latimeria, con la denominazione specifica di chalumnae (dal nome del piccolo fiume alla cui foce il pesce venne catturato), e per qualche anno l'intera zona del ritrovamento fu monitorata nella speranza di trovare altri esemplari. Furono inviati volantini con promesse di ricompensa in tutti i villaggi di pescatori del canale del Mozambico.
Fu necessario però aspettare ben 14 anni perché il professor Smith potesse studiare un altro celacanto, questa volta pescato nei pressi delle isole Comore (nell'Oceano Indiano, al largo del Mozambico e nei pressi del Madagascar). Il 24 dicembre 1952 il vecchio professore ricevette infatti un telegramma che l’avvertiva che un secondo celacanto era stato appena pescato. Il pesce era stato tirato in barca il 20 dicembre dal pescatore Ahmed Hussein del villaggio di Domoni (Comore) che il giorno dopo lo aveva portato al mercato del villaggio. Conoscendo bene il volantino di Smith e le promesse di ricompensa, l’insegnante del villaggio appena lo vide inviò immediatamente il pesce al capitano di un battello da pesca che conosceva Smith. Il capitano, preso a bordo il Latimeria, adottò una serie di misure un po’ rustiche (bacinella e frequenti cambi d’acqua di mare) per la conservazione del pesce e, prima della partenza, telegrafò a Smith. Pochi giorni dopo il pesce, ormai deteriorato, fu tra le mani dell’ormai famoso ittiologo.



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