NEWS MARE - NOTIZIE DAL MONDO...SOMMERSO

Aperto da ^VITTORIO^, Gennaio 29, 2010, 04:04:12

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Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


Regolamento - Catture personali - In viaggio con Nemo - Avvisi di Burrasca

La notizia risale alla fine del 2011  ..ma interessante

È mistero sulle spiagge di Lyall Bay, in Nuova Zelanda, dove nei pressi di Wellington sono state ritrovate strane creature marine, che si sono spiaggiate sulla baia. Del tutto sconosciuti, i cadaveri di tali animali hanno letteralmente riempito la costa antistante.

A rivelarlo è stato il Dominion Post. Trasparenti, con una forma allungata e grossi occhi neri, gli strani animali hanno già destato curiosità e forse anche un po' di timore. E mentre c'è chi non esita a definirle creature aliene, gli esperti si interrogano sulla loro natura.



Secondo Lisa Bryant, dottoranda presso la Victoria University, potrebbe trattarsi di numerosi esemplari di Australis Themisto, una specie che fino ad ora viveva esclusivamente nella zona costiera della Nuova Zelanda. Alcuni branchi dunque si sarebbero lentamente spiaggiati mentre altri potrebbero essersi spostati in altre zone, raggiungendo paesi come il Canada e addirittura l'Inghilterra. Si tratta di temibili predatori e divoratori di plancton.

Secondo Mark Costello, professore associato dell'Auckland University, invece, le creature spiaggiate potrebbero essere esemplari di Phronima o anfipodi Hyperia. I primi, vissuti all'interno delle salpe, animali gelatinosi che galleggiano nel plancton, si sarebbero alimentati con le loro interiora. L'Hyperia invece vivrebbe all'interno delle meduse.

Entrambi nuotato usando le loro zampe posteriori e nonostante il loro aspetto orribile, sono innocui per l'uomo.

"Mi chiedo se il creatore del film Predator li aveva visti e ne abbia tratto ispirazione" ha ironizzato Costello.

Ma nessuno si è chiesto perché tali creature abbiano trovato la morte e siano finite, così numerose a sulle spiagge di Lyall Bay.

FONTE: GREENME.IT
Scritto da Francesca Mancuso

Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
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Crotone, è tornata in mare a Cetraro 'Melissa' la tartaruga verde curata dall'AMP

Sabato 2 giugno sulla spiaggia di Cetraro (CS), dove era stata rinvenuta, ha riconquistato la libertà una giovane esemplare di tartaruga verde, alla quale è stato dato il nome di "MELISSA" in ricordo della giovane studentessa di Brindisi Melissa Bassi vittima di un vile attentato.

Erano presenti all'evento il vicepresidente della Provincia di Crotone Ubaldo Prati, il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, il responsabile del Servizio AMP Simone Scalise, Eugenio Vetere, le biologhe dell'AMP Capo Rizzuto Stefania Giglio ed Elena Madeo che hanno costantemente seguito con amorevole cura la tartaruga, a supporto del veterinario dell'AMP Domenico Piro e del responsabile dell'Ufficio tecnico scientifico Pierfrancesco Cappa.

La tartaruga ritrovata spiaggiata il 20 ottobre 2011 sulla battigia di Cetraro (CS), è stata consegnata dal veterinario di Cetraro Giorgio Kruklidis a Pino Paolillo (Resp.le Progetto Tartarughe WWF – segretario del WWF Calabria) che ha provveduto a trasferirla presso il Centro di soccorso, recupero e monitoraggio delle tartarughe marine dell'Area Marina Protetta Capo Rizzuto ubicato all'interno del CEAM–Aquarium.

Per la prima volta nella storia del centro è stata ospitata una "Chelonia mydas", più nota come la 'tartaruga verde', una delle tre specie di tartarughe marine del Mediterraneo; una specie rarissima, classificata come ad alto rischio di estinzione nella lista delle specie minacciate. In cura, per una infezione ad entrambi gli occhi da "Pseudomonas aeruginosa" un batterio molto virulento ed ubiquitario, la piccola tartaruga ha ripreso il mare. "Considerato la rarità della Chelonia mydas –dichiara il vicepresidente Prati- avere avuto la possibilità di salvarne un esemplare è stato importantissimo".

L'AMP "Capo Rizzuto" ha inteso, quindi, attivare un progetto di monitoraggio della tartaruga avvalendosi di un sistema satellitare posizionato sul carapace, così da poter raccogliere e mettere a disposizione della comunità scientifica un maggior numero d'informazioni soprattutto sugli spostamenti che compie questo animale e sul suo ciclo biologico.

Per le linee guida, la scelta degli strumenti e dei materiali da utilizzare per l'attivazione di questo programma di ricerca innovativo hanno collaborato il Prof. Paolo Luschi dell'Università di Pisa esperto di progetti di questo tipo ed il Prof. Antonio Mingozzi dell'Università della Calabria Dipartimento di Ecologia che con il suo staff da anni monitora l'attività di nidificazione in Calabria delle Caretta caretta (Progetto TartaCare). La piccola tartaruga, sabato 2 giugno è stata riconsegnata al mare, con un piccolo compito, quello di tenerci costantemente aggiornati sulla sua posizione. Il ritorno in acqua è avvenuto a due miglia dalla costa grazie a due imbarcazioni messe a disposizione dalla Guardia Costiera e dalla Lega Navale di Cetraro.

Il ritrovamento o l'avvistamento di soggetti di Caretta caretta nei nostri mari non può considerarsi evento sporadico o occasionale, bensì legato alla consuetudine di tale specie di migrare nei mesi temperati nelle nostre acque. Inoltre, la conformazione dei nostri litorali ben si adatta ad ospitare l'evento di nidificazione che, se si prendono in considerazione i numerosi avvistamenti effettuati, può considerarsi evento probabile. Nel 1998 nell'AMP Capo Rizzuto è stato rinvenuto ufficialmente il primo sito di nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta; mentre l'ultimo evento di schiusa risale al mese di agosto del 2009. Tale rettile rischia di scomparire per sempre dallo scenario del bacino del Mediterraneo, non per propria incapacità ad adattarsi alle più svariate avversità naturali, ma a causa della devastante mano dell'uomo.

Per questo, sin dal 2001 l'AMP "Capo Rizzuto" ha attivato progetti finalizzati alla tutela, studio e ricerca sulla presenza della tartaruga marina Caretta caretta all'interno dell'area marina protetta, rendendo disponibile il Centro anche per la cura degli esemplari ritrovati feriti o spiaggiati lungo tutto il litorale calabrese.

Il Centro di recupero, soccorso e monitoraggio delle tartarughe marine è stato realizzato grazie al reperimento di fondi comunitari, ministeriali, regionali e provinciali, ed è operativo grazie allo sforzo ed alla passione del personale dell'Area Marina Protetta "Capo Rizzuto" che, unitamente al contributo di decine di persone che quotidianamente si sono impegnate in opere di divulgazione e sensibilizzazione, ha consentito il raggiungimento di ottimi risultati.

Nel corso degli anni, il Centro di Recupero delle tartarughe marine dell'AMP, anche grazie alla collaborazione del WWF Calabria ha visto crescere le presenze di esemplari per i quali è stato necessario effettuare una azione di soccorso.

Questo dato, se da un lato conferma come l'azione dell'uomo, legata fondamentalmente alla pratica della pesca con il palamito, rappresenti realmente un pericolo per la conservazione di tale specie, dall'altro dimostra come l'opera di soccorso promossa dall'Ente sia importante per la protezione di questo animale. (Ufficio Stampa Provincia Crotone)
fonte: www.lameziaclick.com


Incendio in mercantile in porto Crotone, un ferito.
Trasporta pali eolici, alcuni intossicati per il fumo crotone


(ANSA) - CROTONE, 4 GIU - Un incendio si è sviluppato, per cause in corso d'accertamento, sul mercantile "Medum - St. Jonh's", attraccato nel porto di Crotone e che trasporta componenti per pali eolici. L'incendio ha causato un ferito tra i componenti dell'equipaggio, che ha subito ustioni di primo e secondo grado, e alcuni intossicati per il fumo. Sul posto sono intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco e i militari della Capitaneria di porto, oltre alle ambulanze del 118.
FONTE (ANSA).

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Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
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Costa Rica: muore balena di 9 metri, ancora ignote cause
Mammifero si e' ferito contro banco coralli davanti spiaggia

(ANSA) - SAN JUAN, 3 GIU - Un capodoglio femmina di nove metri e' morta, dopo essersi spiaggiata, a San Miguel di Luquillo, sulla costa settentrionale di Porto Rico, secondo quanto riportano gli on-line dei quotidiani locali. Sara' condotta un'autopsia per stabilire le cause del decesso del mammifero, di circa 7mila chili, che presenta un peso inferiore a quello considerato normale per questa specie. Dal Dipartimento delle risorse naturali (Drna) intanto rendono noto che la balena ha riportato varie ferite contro la barriera corallina. Vicino all'animale sono stati trovati dei tessuti, e tra le ipotesi avanzate c'e' quella che l'animale possa aver abortito. (ANSA)


Scossa terremoto di magnitudo 2.7 nel cosentino, nessun danno
Epicentro tra Tarsia, San Lorenzo Vallo e San Marco Argentano

(ANSA) - COSENZA, 7 GIU - Una scossa di magnitudo 2.7 e' stata registrata alle 2.05, con un ipocentro localizzato alla profondita' di km 9, nella Valle del Crati, e ha interessato la provincia di Cosenza, in particolare i comuni di Tarsia, San Lorenzo del Vallo e San Marco Argentario. L'evento sismico, avvertito dalla popolazione, non ha causato danni a persone o cose.(ANSA).

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Tonno Rosso in scatola alla popolazione dell'Emilia Romagna



Gazzetta del Sud - 08/06/2012
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#227
Ricercatore attaccato da squalo a Costa Rey, 20 giorni cure
Cercava di salvare l'esemplare poi morto spiaggiato

(ANSA) - CAGLIARI, 10 GIU - L'intento era quello di portarlo in acque piu' profonde, ma il salvataggio di uno squalo verdesca nel sud Sardegna non solo e' fallito: si e' trasformato infatti in un attacco in piena regola che ha portato all'ospedale il suo mancato salvatore. L'uomo, un cineoperatore che collabora con la rete regionale per la fauna marina protetta di 57 anni, Giorgio Zara, se la cavera' con 20 giorni di cure. Lo squalo, invece, non ce l'ha fatta ed e' morto spiaggiato. Il fatto e' avvenuto in prossimita' di un campeggio, sul litorale di Costa Rey. Zara stava operando per conto della Capitaneria di porto. (ANSA).


Tartaruga spiaggiata in località Mirante a Campomarino
Maruggio, 10  giugno 2012

E' stata ritrovata in località Mirante, una tartaruga marina della specie "caretta caretta".  La segnalazione è avvenuta alle ore 11.30 di oggi   da alcuni bagnanti, i quali hanno avvisato immediatamente la locale Capitaneria di Porto di Campomarino di Maruggio. I militari  sono  intervenuti   immediatamente sul posto assieme al veterinario dell USL di Manduria,  il quale ha verificato che l'animale non era in buone condizioni di salute dovute ad una  forte disidratazione,  non mangia da diverse settimane. Dopo che il medico ha provveduto alle operazioni di prima assistenza, la tartaruga  è stata trasportata dal comandante dei VV.UU. di Maruggio L. Marsella e dall'assessore  A. Longo presso la Capitaneria di Porto di Taranto , dove li ha raggiunti   il dott. Colucci del Centro Tartarughe di Policoro. Il dott. Colucci del WWF ha preso in  consegna la tartaruga per essere ricoverata presso la clinica  veterinaria di Bari per tentare il tutto per tutto di salvarla.



L'assessore Longo ha ricordato che le tartarughe che vivono nei mari italiani appartengono alle specie marine protette, per le quali sono vietati la cattura e l'uccisione nell'ambiente naturale, il possesso, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione. Nelle fattispecie come quella in esame è importante telefonare alla sala operativa della Guardia Costiera territorialmente più vicina al luogo dell'avvistamento al fine di consentire ogni più utile e tempestivo intervento.

FONTE: La voce di Maruggio - AUTORE: Fernando Filomena
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Allarme Usa,specie invasive 'viaggiano' con detriti tsunami
Allarme lanciato da ricercatori dell'Oregon

(ANSA) - ROMA, 11 GIU - I detriti portati in mare dallo tsunami giapponese dello scorso anno nascondono un pericolo: dozzine di animali e vegetali potenzialmente invasivi - ovvero che potrebbero riprodursi velocemente soppiantando le specie autoctone - stanno toccando le coste degli Usa. L'allarme è di alcuni ricercatori dell'Oregon, che stanno catalogando le specie presenti su un molo galleggiante arrivato dal Giappone fino a Newport, a nord della California.

Secondo alcune stime, più di un milione e mezzo di rifiuti sta galleggiando nel Pacifico, e ogni frammento, dai più grandi ai minuscoli pezzi di plastica, potenzialmente ha un 'clandestino' a bordo: "Il molo galleggiante aveva 'a bordo' dozzine di specie - spiega John Chapman, uno degli esperti al lavoro - abbiamo trovato piccoli granchi, ostriche ed altri molluschi, un assortimento di vermi, una stella marina e diversi tipi di alghe. E' sorprendente che così tante specie abbiano resistito al viaggio, visto che le condizioni in alto mare sono molto diverse da quelle a cui sono abituati. Certo, gli invertebrati possono stare mesi senza cibo, e le alghe non avevano i principali predatori, ma è comunque un mistero".

Gli esperti dell'Oregon, così come quelli della California, altro stato in cui si registrano molti arrivi di detriti, stanno cercando di ripescarne il più possibile in modo da 'bonificarli': "Ma non c'é modo di sapere se qualche organismo sia 'sbarcato' prima di raggiungere la costa - sottolinea l'esperto - è un problema che dovremo sorvegliare attentamente".(ANSA).
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Venezia: tromba d'aria, danni ingenti e paura
All'isola di Sant'Elena ragazzi 'liberati' dai vigili del fuoco



VENEZIA  - La tromba d'aria che si è abbattuta su alcune isole del litorale veneziano e su Sant'Elena ha causato danni rilevanti all'isola della Certosa, soprattutto sul patrimonio arboreo della stessa, con centinaia di alberi abbattuti. Lo rileva la Protezione civile comunale dopo aver fatto una prima rilevazione nella zona. Gli edifici restaurati recentemente non appaiono danneggiati. Molto danneggiato invece il chiostro e distrutto completamente il plateatico del ristorante dell'isola. Danni pesanti, ancora da quantificare, anche a Sant'Erasmo, con case e capannoni danneggiati e alberi abbattuti. Per quanto riguarda Sant'Elena, sono stati abbattuti numerosi pini marittimi e un platano è caduto sul muro di cinta dello stadio Penzo.

DANNI PER TROMBA ARIA SU ISOLA SANT'ELENA  - Hanno avuto le caratteristiche di una tromba d'aria e acqua i violenti vortici che hanno devastato soprattutto l'area del diporto velico all'isola di Sant'Elena, la punta estrema di Venezia verso il Lido. Decine di barche sono state accatastate dalla violenza delle raffiche una sull'altra e sono caduti dei container di servizio di una società remiera. Dei ragazzi, che stavano seguendo dei corsi, sono rimasti bloccati e sono stati 'liberati' dai vigili del fuoco. Uno ha riportato una escoriazione alla testa.


FONTE e FOTO: ANSA
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#230
Colpito da malore su barca a vela, soccorso nel crotonese
Componente equipaggio raggiunto da motovedetta Capitaneria

(ANSA) - ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE), 14 GIU - Un componente dell'equipaggio di un'imbarcazione a vela di 18 metri colto da malore e' stato soccorso al 5 miglia al largo di Capo Rizzuto. L'intervento di soccorso del natante, con quattro persone a bordo, partito da Stromboli e diretto a Corfu', e' stata effettuata con una motovedetta della Capitaneria di porto di Crotone. La persona colta da malore, giunta nel porto di Le Castella, e' stata condotta in ospedale a bordo di un'ambulanza del 118.


Prosegue nel Tirreno il viaggio della tartaruga Melissa
Avvistata a Palmi, era stata liberata il 2 giugno a Cetraro

(ANSA) - CATANZARO, 14 GIU - Prosegue senza sosta, nelle acque del Tirreno calabrese, il viaggio di Melissa, la tartaruga verde liberata in mare il 2 giugno a Cetraro dopo essere stata curata per sette mesi dagli esperti del centro soccorso e recupero tartarughe dell'Area Marina Protetta ''Capo Rizzuto''.

L'ultimo dato satellitare disponibile e' relativo alla giornata di ieri e segnalava la presenza della ''chelonya midas'' nel reggino e piu' precisamente a sud di Palmi.


Sapri, paura in mare. Bagnanti avvistano squalo

Lo squalo per antonomasia è il mostro dei mari. Il divoratore di uomini che alla vista del sangue diventa come un toro scatenato nell'arena quando gli si presenta davanti il mantello rosso. Proprio come nel best-seller che rese famoso Spielberg, nella mattinata di ieri 10 giugno, uno squalo è stato avvistato lungo la costa saprese, proprio nel bel mezzo del golfo di Policastro.

«Eravamo in acqua quando ci siamo accorti dello squalo – racconta al quotidiano La Città Livia Peiser che ieri mattina era sulla spiaggia in localitá Brizzi insieme ad altri bagnanti – E' stato un attimo, alcuni ragazzi che lavorano sul pontile vicino ci hanno invitato ad uscire dall'acqua e a raggiungere la spiaggia». L'esemplare di squalo, avvistato intorno a mezzogiorno e a circa dieci metri dalla spiaggia, non dovrebbe essere pericoloso per gli uomini. Ma la paura è stata tanta. «Con me c'era una mia amica neozelandese – continua la testimone – Lei è cresciuta tra gli squali e quando lo ha visto non ha avuto dubbi. E a riconoscerlo sono stati anche altri bagnanti».

E' un esemplare a due pinne, quello che si è avvicinato alla città della spigolatrice, potrebbe essere una verdesca, una varietá molto diffusa nei nostri mari che non attacca l'uomo. Molto probabilmente lo squalo potrebbe aver perso l'orientamento fino ad arrivare a pochi metri dal litorale. Secondo alcune testimonianze sarebbe stato avvistato nei giorni scorsi anche a Maratea. Gli esperti però invitano alla calma, spiegando che non c'è nessun pericolo per l'uomo e che oltretutto, con il popolamento delle spiagge, lo squalo si allontanerá.

Luigi Martino • 11 giugno 2012 21:34
FONTE: GIORNALE DEL CILENTO
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Pesca abusiva: 10 chili di mormore sequestrati e un'ammenda di mille euro per un 36enne.

Dopo il recente sequestro di 300 metri di rete da posta, continua l'attività della Guardia costiera volta al contrasto dell'attività di frodo in materia di pesca.
La scorsa notte, infatti, un trentaseienne di nazionalità tunisina, dopo aver posizionato circa 100 metri di rete nelle acque antistanti il litorale di Grottammare, era intento ad attirare verso la stessa i pesci con la tecnica della "battana" consistente nel produrre rumore sul fondo della barca.
La circostanza non è sfuggita ad una pattuglia di militari della Capitaneria di San Benedetto del Tronto, impegnati in attività di vigilanza pesca, che hanno provveduto a bloccare l'uomo contestandogli l'attività abusiva e procedendo all'elevazione di una sanzione amministrativa di 1000 euro oltre al sequestro della rete e di circa 10 chili di "Mormore" (Lithognathus mormyrus).
Il pescato, dopo aver ricevuto il benestare dell'Asur competente, è stato successivamente donato ad un Istituto di beneficenza.

FONTE: IL QUOTIDIANO della provincia di Ascoli Piceno

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#232
Sedicenne si tuffa dopo avere mangiato e annega in Calabria
Trovato dai sommozzatori dopo che amici avevano dato allarme

(ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 20 GIU - Un minore di etnia rom, Massimo Bevilacqua, che avrebbe compiuto sedici anni ad agosto, e' morto annegato per un malore nel pomeriggio a Marina di Gioia Tauro. Il ragazzo, tuffatosi in acqua con amici, e' improvvisamente scomparso dalla vista dei compagni che hanno iniziato a cercarlo, dando l'allarme. A trovare il ragazzo, che respirava a fatica, sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco. Il minore e' morto poco dopo il ricovero in ospedale.
(ANSA).


Terremoti: Grecia, scossa 4.2 registrata al largo di Creta
A 60 metri di profondità

(ANSAmed) - ATENE, 20 GIU - Una scossa di terremoto di magnitudo pari a 4.2 gradi sulla scala Richter è stata registrata questa mattina al largo dell'isola di Creta, nel mare Egeo. Secondo l'Istituto Sismologico Euromediterraneo, l'epicentro del sisma era situato a 100 km ad Ovest della città di Ierapetra e ad una profondità di 60 km. Al momento non si hanno notizie di eventuali danni a cose o persone. A causa della sua posizione lungo un'importante faglia, la Grecia è il Paese più sismico d'Europa e sul suo territorio si registrano almeno la metà dei terremoti che avvengono in tutto il continente. (ANSAmed).
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#233
Caretta caretta depone le uova su lido cariatese

CARIATI - Qualità della vita e delle acque, nella serata di ieri, una tartaruga Caretta Caretta, la più comune del Mar Mediterraneo, è sbarcata sul litorale cariatese per deporre le uova. Aveva una lunghezza di 50 cm per più di 30 kg di peso. Dopo aver depositato le uova ha ripreso il suo cammino in mare. Il comune ha emesso un'ordinanza di limitazione all'area interessata: sul Lungomare proprio per consentire la schiusa che va dai 46 ai 60 giorni. In alcuni casi, però, si può arrivare anche ad un massimo di 90 giorni. Immediato, nella giornata di ieri (martedì 19), l'intervento delle autorità competenti. Evidentemente contenti per la bella e gradita sorpresa sia il Sindaco Filippo SERO che l'assessore all'ambiente Sergio SALVATI. "Si tratta – dichiarano – di un evento raro ed eccezionale anche se non è la prima volta che il nostro mare ed il nostro litorale diventano alcova preferita dal passaggio di questi splendidi esemplari; così come per i delfini, spesso avvistati non lontani dalla riva.

L'ultima volta – ricorda il Primo Cittadino – è avvenuto lo scorso aprile in occasione della giornata ecologica 2012. Sicuramente – concludono SERO e SALVATI – per l'immagine di Cariati, destinataria per il quarto anno consecutivo della Bandiera Blu, questa visita improvvisa rappresenta una bella cartolina per la qualità complessiva del nostro patrimonio paesaggistico e naturale. " La Guardia Costiera, guidata dal Comandante della Capitaneria del Porto di Cariati, Maresciallo Antonio PAPARO, insieme alla squadra, ha delimitato subito l'area per evitare ai tanti curiosi di non disturbare l'ospite d'eccezione. Le uova hanno un'incubazione tra i 42 e i 65 giorni e, grazie a meccanismi non ancora chiariti, si schiudono quasi tutte simultaneamente; con differenze sostanziali tra i vari substrati che costituiscono la spiaggia dove è stata fatta la deposizione: la temperatura e l'umidità del suolo, la granulometria della sabbia sono fattori determinanti per la riuscita della schiusa. La temperatura del suolo determinerà il sesso dei nascituri
fonte: ilcirotano.it


Mare: Legambiente, 36 reati al giorno contro coste Italia

(ANSA) - ROMA, 21 GIU - Scarichi di fogne non depurati, cementificazione selvaggia, rifiuti, privatizzazione delle spiagge e pesca illegale. Queste le minacce a cui è esposto, con una frequenza di 36 infrazioni al giorno in media ogni 2 km di costa pari a oltre 13.000 in un anno (nel 2011), colpiscono l'ecosistema marino italiano. Il campanello d'allarme lo suona Legambiente con il dossier 'Mare Monstrum' in occasione del lancio della 27esima campagna di Goletta verde - oggi al Museo di zoologia a Roma - in difesa del mare, che salperà da Imperia il 23 per circumnavigare la penisola fino all'arrivo a Trieste il 14 agosto. La regione Campania, con 2.387 reati pari al 18% del totale nazionale, è prima nella black list, con 5 reati ogni chilometro di costa. Seguono a ruota Sicilia, 1.981 infrazioni, Puglia e Calabria, rispettivamente con 1.633 ße 1.528 illegalità riscontrate. In totale, le quattro regioni "a tradizionale presenza mafiosa totalizzano oltre il 57% del totale dei reati". La tipologia di infrazione più riscontrata è la pesca di frodo (quasi 5.000 infrazioni), seguita dall'abusivismo edilizio sul demanio con 3.171 illeciti e dalla mancata depurazione con 2.669 violazioni. In totale, per i crimini commessi ai danni del mare si contano 15.790 tra denunciati e arrestati e 3.870 sequestri. A bordo di Goletta verde ci saranno anche alcuni progetto: il primo Atlante fotografico dei paesaggi costieri, il progetto Fish scale 'pesce ritrovato' per preservare la biodiversità marina, e l'obiettivo di fermare il sovrasfruttamento del mare.
fonte: (ANSA).

Animali: avvistata una manta all'interno del porto Savona
Grande pesce ha girovagato in zona poi ha ripreso il mare

(ANSA) - SAVONA, 24 GIU - Una grossa manta e' stata avvistata oggi all'interno del porto di Savona. A vederla alcuni bagnanti che hanno avvisato la Capitaneria di porto grazie al numero blu 1530.
Il personale della Capitaneria ha avvisato i biologi del consorzio di biologia marina (Cima) che hanno consigliato di non disturbare il grande pesce. La manta ha continuato a girovagare in zona fino al pomeriggio poi ha ripreso il mare aperto.

Una bagnante in difficoltà salvata dalla Guardia Costiera



Gazzetta del Sud - 26/06/2012



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Lampedusa, 'Caretta caretta' depone 82 uova
Dopo due anni di assenza tartaruga torna a nidificare sull'isola

Dopo due anni di assenza una femmina di tartaruga marina ''Caretta caretta'' e' tornata a deporre le sue uova nella spiaggia dei Conigli, nella Riserva Naturale ''Isola di Lampedusa''. Lo ha reso noto Legambiente Sicilia, che gestisce la riserva per conto della Regione Siciliana.

Per l'associazione la deposizione delle uova e' ''un dato importante che conferma, anche per il sito di Lampedusa, la fedelta' della specie al sito riproduttivo''.

Il nido, contenente 82 uova, e' stato deposto dallo stesso esemplare che era stato marcato nel 2006 e che nel 2009 era tornato e aveva deposto cinque nidi. La tartaruga e' stata avvistata dal personale della Riserva Naturale, che ha provveduto a recintare e segnalare il nido per evitare ogni possibile danneggiamento sia da parte di eventuali predatori che dalla presenza dei bagnanti. Il nido verra' costantemente sorvegliato per tutto il periodo di incubazione di circa 60 giorni dal personale della Riserva Naturale coadiuvato dai volontari di Legambiente.

Per Legambiente Sicilia la deposizione di 'Caretta caretta' in Italia ''e' un evento raro a causa della mancanza dei siti idonei''. ''Per questo la Spiaggia dei Conigli di Lampedusa, grazie agli interventi di conservazione realizzati in questi anni ed alla costante salvaguardia e protezione dei luoghi assicurata dal personale della Riserva - conclude Legambiente Sicilia - rappresenta un modello gestionale che garantisce il ripetersi di un evento cosi' straordinario''.

FONTE: ANSA
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PESCA: GUARDIA COSTIERA GIULIANOVA SEQUESTRA 600 KG DI VONGOLE

(AGI) - Giulianova (Teramo), 26 giu. - La guardia costiera di Giulianova ha sequestrato 600 chili di vongole frutto di pesca abusiva. Grazie alla segnalazione del Cogevo, il consorzio che raggruppa i vongolari, I 54 sacchi di vongole di specie pregiata erano stati occultati sott'acqua per essere commercializzati in modo fraudolento. Le analisi della Asl hanno anche attestato l'inidoneita' per il consumo umano. Sono in corso le indagini per individuare l'autore della pesca illecita.(AGI)

Guardia Costiera e Carabinieri scoprono due imbarcazioni con 200 chili di novellame

Porto Garibaldi. A pochi giorni dall'operazione che ha portato al maxisequestro di oltre 3000 chili di novellame di vongola, continua l'attività di controllo e monitoraggio dell'attività di pesca e commercializzazione di molluschi da parte dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi.
Durante un'operazione notturna, grazie all'intervento congiunto del personale della Guardia Costiera e dei Carabinieri, è stato possibile intercettare due unità intente alla pesca abusiva di molluschi al largo di Porto Garibaldi.
A bordo delle imbarcazioni era presente un totale di circa 200 chilogrammi di prodotto sottomisura che è stato rigettato in mare. I responsabili sono stati sanzionati.

FONTE: ESTENSE.COM
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


Regolamento - Catture personali - In viaggio con Nemo - Avvisi di Burrasca

La troupe televisiva di "Linea Blu" ospite a Cariati

CARIATI - Cultura, turismo del mare e identità, la troupe televisiva di "Linea Blu" ospite a Cariati. Il noto programma di Rai 1 che ha come obiettivo, quello di promuovere la cultura del mare, ponendo grande attenzione ai problemi ambientali, di vita e di lavoro. Soddisfatto il sindaco Filippo Sero, che ribadisce l'importanza di tali trasmissione per una occasione di crescita per l'immagine della Città. "Sono particolarmente orgoglioso" – esordisce Sero. "Cariati sta avendo una costante attenzione mediatica, regionale e nazionale, in materia di ambiente, turismo e identità. Mesi fa – aggiunge – abbiamo ospitato la tappa di "Buongiorno Regione", ieri quella di "Linea Blu". La nostra comunità merita – prosegue il Sindaco – non ha nulla da invidiare a molte altre località. Ciò sta a significare – conclude Sero – che in questi anni è stato fatto molto in tema di promozione del territorio e comunicazione strategica." Alla trasmissione, registrata ieri, erano presenti il conduttore Fabrizio Gatta e il Prof. Corrado Piccinetti. Andrà in onda, tra la fine del mese di luglio e i primi giorni di agosto. Protagonisti della giornata sono stati i pescatori di Cariati, insieme alla scrittrice Assunta Scorpiniti e il responsabile regionale di Lega Pesca Calabria Salvatore Martilotti. Dalla tradizione marinara rappresentata alla tappa d'obbligo al cantiere navale dei "Maestri d'Ascia" di Antonio Montesanto, uno dei pochi rimasti attivi ancora in Italia e, anche per questo, meta di turisti e appassionati.
fonte: ilcirotano.it

Caretta caretta a Cariati, le uova ci sono

Sopralluogo del prof. Mingozzi del dipartimento di ecologia dell'UNICAL conferma la presenza del nido, l'area è stata dunque recintata e segnalata con un pannello


CARIATI - Mare amato dai delfini e spiagge preferite dalle tartarughe. Nessun dubbio ha ormai il Sindaco Filippo Sero, più che soddisfatto di quella che egli stesso definisce il più bel regalo estivo per la comunità cariatese e per le sue attese ed ambizioni turistiche. Le uova della Caretta Caretta sono state ufficialmente localizzate. L'attesa conferma, non scontata, è giunta all'alba di stamani, a seguito del sopralluogo tecnico eseguito dal professor Antonio Mingozzi del dipartimento di ecologia dell'Unical, responsabile del progetto Tartacare, accompagnato dal dirigente comunale Tonino Ddell'Anno. Nessuno aveva in effetti visto le uova. Qualche dubbio poteva dunque ancora esserci ora non più. Il Prof. Mingozzi le ha individuate e viste. L'area è stata dunque recintata e segnalata con un pannello. Il Comune ha lasciato delle transenne. Per ora, quindi, le uova della tartaruga approdata a Cariati restano lì. Bisognerà, certo, attendere l'evolvere della situazione. "Vi è un altro problema da affrontare – chiarisce il Prof. Mingozzi. E cioè la questione luci, di notte, sul luogo del nido. Potrebbero infatti disorientare i piccoli alla schiusa. In casi simili – spiega – se vi sono dei disturbi, esistono sistemi per facilitare l'arrivo al mare delle tartarughe. Se si vuole tenere lì il nido – va avanti l'esperto – sarebbe opportuno spegnere le luci.

Già da questa sera – prosegue – valuteremo l'impatto luminoso, sia dei lidi vicini che quelle del Lungomare. Se constateremo livelli di insicurezza rispetto alla schiusa (prevista per i primi di agosto circa), sposteremo il nido. In caso di trasloco – continua – ci stiamo attivando per verificare spiagge vicine. Dovremo trovarci pronti e sapere già dove spostare. L'idea è ovviamente quella di traslocare eventualmente in siti il più possibile vicini all'attuale. Ognuno di noi, a diverso titolo e con le diverse funzioni, ha e deve dimostrare massima responsabilità. La partecipazione della comunità locale è essenziale. Devono essere gli stessi cittadini a tutelare il nido. La schiusa è e sarà un evento importante, che non capita tutti i giorni e che invita a riflettere anzi tutto sul rispetto della propria terra e delle proprie risorse, anche in chiave di promozione territoriale, turistica, paesaggistica e culturale".
fonte: ilcirotano.it

Soccorsa imbarcazione incagliata nelle secche di Isola di Capo Rizzuto

La barca a vela di 15 metri circa, presentava infiltrazioni d'acqua in seguito all'urto, soccorsa dalla Capitaneria di Porto di Crotone

ISOLA CAPO RIZZUTO - Poco prima delle ore 10.00 di ieri, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Crotone, veniva informata dalla sala operativa del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Crotone dell'avvenuto incaglio di una unità a largo di Capo Rizzuto. Sono state prontamente inviate in zona 2 (due) motovedette della Capitaneria di Porto di Crotone, motovedetta CP 873 e motovedetta CP 572 nonché un battello pneumatico dei Vigili del fuoco di Crotone. Una volta stabilito un contatto telefonico tra la Sala Operativa della Capitaneria di Crotone e l'imbarcazione incagliata, si accertava che l'unita era un' imbarcazione a vela con motore ausiliario di 15 metri circa, che a bordo vi erano 7 (sette) persone, di cui quattro adulti e tre minori (uno di 11,uno di 9 e uno di 8 anni) e che l'unità non presentava infiltrazioni d'acqua in seguito all'urto. Alle ore 10:15 circa, il comandante dell'unità comunicava alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Crotone, che una delle occupanti aveva riportato, a seguito del sinistro,un trauma toracico con difficoltà respiratoria e necessitava di un urgente sbarco.

La Sala Operativa di Crotone contattava pertanto il C.I.R.M (centro International radio medico) che autorizzava lo sbarco urgente della traumatizzata. Le 2 (due) motovedette della guardia costiera una volta raggiunta l'unita incagliata con non poche difficoltà, stante la presenza di fondali bassi e presenza di scogli,riuscivano ad affiancare la stessa e a procedere con immediatezza al trasbordo della traumatizzata che veniva trasferita presso il porto Le Castella ove risultava già allertata una pattuglia della Capitaneria di Porto e una ambulanza del 118 che procedeva a trasportare la stessa presso l'ospedale di Crotone. La seconda unità della guardia costiera per questioni di sicurezza trasbordava dall'unita' incagliata i tre minori unitamente ad un adulto (sesso femminile) per il successivo trasferimento presso il porto di Le Castella lasciando a bordo i due adulti di sesso maschile assistiti dal battello pneumatico dei Vigili del fuoco. La motovedetta CP 572 una volta sbarcata la persona traumatizzata si dirigeva verso l' unita in difficoltà, che nel frattempo era riuscita a disincagliarsi autonomamente e a dirigere a motore verso il porto di Le Castella. L' unità da diporto veniva assistita continuamente dalla motovedetta CP 572 e dal battello dei vigili del fuoco fino al raggiungimento, in sicurezza, del porto di Le Castella ove ormeggiava alle ore 11.55. L'operazione di soccorso è durata circa 2 (due) ore, e dai primi accertamenti effettuati e' risultato che la stessa era uscita dal porto di Le Castella nella prima mattinata per effettuare un giro lungo la costa.
fonte: ilcirotano.it