Fino ad oggi per la pesca all'orata utilizzavo esclusivamente il terminale long arm con piombo scorrevole, realizzato con un bracciolo dello 0,35 lungo anche 150 centimetri con un robusto amo a becco d'aquila.
In questo perido ,scarsissimi risultati (bianche totali) sia dalla barca che da terra. E pur vero che quest'anno non vi è l'ambondanza dell'anno passato ma nulla è troppo.
Per questo decido di fare un giro da terra sulle rive dove rientrando con la barca noto sempre un pescatore che tira su la fantastica orata. Avvicinandomi al tipo noto che alquanto impacciato pescava con tre canne di cui due in pesca e una a riposo. Mi chiedo ma non sarebbe meglio tenerle in pesca tutte e tre? Noto delle "testate" ma il tipo non recupera, gli indico che il pesce sta "toccando" ma lui risponde che sono le alghe che galleggiando tirano la lenza, insisto e il tipo recupera trovando un orata allamata, la storia continua , mette in pesca la terza canna e incomincia a tirare su orate a go go una per ogni canna. ora osservo attentamente il terminale e con mia meraviglia usa un long arm lungo appena 100 cm e con due ami a terminare appaiati. Rimandendo incredulo parlo con il tipo che mi spiega che lui ha sempre pescato in questo modo con ottimi risultati. Mi segno luogo e ora(per la marea) e torno sul luogo con gli stessi terminali, non con i suoi risultati ma tiro su le prime orate della staggione di discreta misura (500 gr. circa)