Ieri ho pescato una bella orata. Dopo una mattinata a vuoto mentre pescavo con il piombo scorrevole, visto che il mare era calmo, decido di cambiare montatura.
Costa Jonica, leggerissima tramontana impercettibile, mare calmo e bassa marea.
Monto un galleggiante tipo quelli che si usano per i cefali da 40 grammi, la parte superiore rossa, la parte inferiore bianca, a goccia, gocciona bella grande.
Amo aberdeen, gambo lungo, n.9, scuro, ad occhiello.
Ci metto sopra un coreano intero e bello grosso.
Terminale in fluorocarbon 0,20, lunghissimo, più di due metri, tanto oramai, visto che non stavo prendendo nulla, ho strafatto in tutto.
Lancio a circa venti-trenta metri e lascio la lenza volutamente in bando: il vento leggero alle spalle e il mare calmo permettevano tale situazione. Lascio la lenza al bando dopo aver ritirato un poco e aver fatto distendere il lungo terminale.
Per un pò di tempo non succede praticamente nulla. Decido di andarmene sconfortato, prendo la canna, ma non appena la prendo vedo il galleggiante che affonda in modo repentino; da come se n'è andato giù il galleggiante mi rendo conto che c'è qualcosa di interessante... speravo una spigola..., ma quindi non ritiro, ed il galleggiante torna su, e dopo un attimo se ne va di nuovo tutto sott'acqua; a questo punto ferro e inizio a ritirate. Il pesce c'è, è bello grosso pure a giudicare dalla resistenza che oppone, ma ero relativamente tranquillo, con uno 0,40 nel mulinello, canna abbastanza robusta e terminale 0,20, amo pure bello robusto, mi diverto alla grande. Alla fine tiro fuori una bella orata di circa trecento grammi. Bella.
Penso che il terminale lungo abbia avuto un grande ruolo nella cattura.
DOMANDA
Pensate che il fatto che il galleggiante sia andato giù due volte sia in relazione con il fatto che l'orata prima "testi" l'esca, voglio dire, ho letto che le orate prima mettono in bocca l'esca e vedono se c'è resistenza o meno.
Può essere successo questo nel mio caso?