CALABRIA PESCA ONLINE

CATTURE TECNICHE ED ATTREZZATURE => PESCI E TECNICHE DI PESCA => LA SPIGOLA => Topic started by: ^NONNOROBY^ on November 23, 2008, 13:18:59

Title: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 23, 2008, 13:18:59
In piena era tecnologica, non saranno in pochi a sorridere o a snobbare questo metodo di pesca che si rivolge a prede nobili quali Spigole, Orate, Saraghi e Mormore utilizzando attrezzi "poveri".
Peggio per loro, non sapranno mai quali emozioni si perdono.
I luoghi ideali di pesca: sono le banchine (porti e porticcioli), i pontili, i pontiletti in legno e le spiagge che degradano velocemente (circa 2 mt d'acqua a 5-7 metri dalla riva). Il fondale dev'essere sabbioso e privo di vegetazione alta (le posidonie ricche di vita, se presenti, dovranno ergersi oltre i 5-7 mt citati, altrimenti sarebbero d'impiccio). I luoghi migliori in assoluto sono quelli dove i pescatori professionisti ormeggiano le barche e ripuliscono le reti.
L'orario migliore: dal tramonto alle prime ore del mattino.
Esca unica: la sardina, fresca o appena scongelata e adeguatamente preparata.

Occorrente per preparare tre lenze "a mano" con tre diametri diversi:
Lenza. Se si dispone di avanzi di bobina di buon nylon (spezzoni lunghi almeno 30 mt), allora usate quelli. Altrimenti acquistate bobine da non più di 100 mt (di cui userete solo i primi 30 mt, tenendo i restanti 70 di riserva o per altri utilizzi). Se proprio volete eccedere, usatene 50 mt, ma non di più perchè sarebbero sprecati.
I diametri consigliati sono: uno spezzone (o bobina) dello 0.25, uno dello 0.35 e infine uno dello 0.50. Quando avrete acquisito esperienza, potrete variare i diametri a vostro piacimento, tenendo però presente che è rischioso scendere al di sotto dello 0.25, oltre al fatto che una lenza più sottile non è agevole da maneggiare (vento, parucche, ecc.).
Avvolgi lenza. Gli avvolgi lenza potranno essere di buon sughero compatto in modo che non si sbricioli o si sfarini durante la manipolazione, oppure di materiale sintetico robusto ma morbido. Misure minime cm 14x10x2, per evitare il più possibile la formazione della memoria meccanica durante il riavvolgimento. Arrotondate tutti gli spigoli con carta vetrata sottile e non vergognativi di scrivere su ogni sughero il diametro della lenza con un pennarello indelebile (il buio e la fretta, a volte, possono giocare cattivi scherzi...).
Piombi. I piombi, scorrevoli col foro centrale, possono essere a palla o a forma di pera, le forme migliori per trasmettere alla lenza anche le più piccole vibrazioni. Quello da 10 gr andrà montato sulla lenza dello 0.25; quello da 15 gr sulla lenza dello 0.35 ed infine quello da 20 gr sulla lenza dello 0.50.
Stopper per il piombo. Gli stopper saranno in cordoncino o in nylon grosso abbastanza per formare un nodo sufficientemente voluminoso da impedire al piombo di oltreppassarlo o di rimanervi incastrato. Personalmente preferisco non inserire perlina e salvanodo, che potrebbero attuttire le vibrazioni della lenza (sulle vibrazioni, vedi più avanti il paragrafo sull'esca), però nessuno vi impedisce di farlo, se ritenete di avere una mano molto sensibile.
Ami. Gli ami saranno dello stesso modello, anche se di numero diverso: il N.6 per lo 0.25; il N.4 per lo 0.35 ed il N.2 per lo 0.50. Il modello da preferire è quello a gambo corto a paletta, filo sottile, molto tondeggiante e con la punta ad "artiglio d'aquila" ricurva verso il gambo.

Armare una lenza (p.e. quella del diametro 0.25):
- Su uno dei sugheri legate il capo libero della lenza con un nodo appropriato e cominciate ad avvolgere la lenza con spire regolari e ravvicinate tenendo leggermente in tensione la lenza, ma senza esagerare. Partite da 1,5 cm dal bordo lungo di destra sino ad arrivare alla stessa distanza dal bordo sinistro, poi tornate indietro sovrapponendo le spire e quindi ripartite sino ad esaurire completamente la lenza. Per i più pignoli, si potrebbero fare le spire incrociate inclinando queste, durante l'avvolgimento, prima verso sinistra durante l'andata e poi verso destra durante il ritorno.
- Adesso svolgete un metro di lenza dal sughero, infilatevi il piombo da 10 gr, fate il nodino ferma piombo e legate l'amo N.6 direttamente alla lenza (sissignore, lenza madre e finale sono un tutt'uno). Tra amo e stopper lasciate una distanza di 20 cm. Avvolgete anche questo metro di lenza e fermate l'amo su un fianco del sughero. Se volete, ora potete scrivere sul sughero il diametro della lenza avvolta.
- La prima lenza è pronta. Preparate allo stesso modo le altre due (0.35 e 0.50).

Esca.
Come abbiamo detto, come esca si usa esclusivamente la sardina. Perchè possa essere escata in piccoli tocchetti è assolutamente necessario che sia freschissima (nelle cassette c'è ancora il ghiaccio servito per il trasporto), oppure che sia stata appena scongelata. Tastatene la consistenza con le dita: la carne deve essere soda, leggermente sanguinolenta e l'occhio ancora vivido. Se la carne rimane flaccida, l'occhio un pò velato ed il sangue di colore pallido, prendete una sardina e dite al pescivendolo di ficcarsela nel..... Stabilito che la sardina è accettabile, bisogna decidere quanto comprarne: questo dipende infatti dalla reperibilità (c'è il rischio che più in là si possa rimanere senza sardine perchè i pescatori non sono potuti uscire a mettere le reti?), dallo spazio nel freezeer o nel congelatore (nostra madre o nostra moglie ci avranno lasciato lo spazio sufficiente?), dalla voglia che abbiamo di prepararle per il congelamento, ed infine dalla taglia delle sardine: le sardine di taglia piccola sono poco grasse e poco adatte al nostro scopo, quelle giganti (le sardone) vanno già meglio ma non tanto quanto quelle ideali, cioè quelle di taglia media e belle grasse.  Per un uso immediato, 10 sardine sono più che sufficienti. Per farsene una scorta da congelare, prendetene 2 o 3 kg (sempre che la loro qualità vi soddisfi)

Preparazione delle sardine.
Sia che le usiate immediatamente oppure che dobbiate congelarle per farvene una scorta, le sardine devono essere squamate. Niente paura, il procedimento è abbastanza semplice. NON usate alcun tipo di lama (che le rovinerebbe), ma semplicemente fate colare da un rubinetto un filo d'acqua sotto il quale dovete tenere la sardina per la coda con il pollice e l'indice di una mano, mentre le dita dell'altra mano fatele scorrere sul corpo della sardina dalla coda verso la testa, con delicatezza, fino a squamarle. L'operazione non è lunga, in quanto le piccole scaglie vengono via con facilità. Man mano che procedete, deponete le sardine su un piano inclinato al riparo dal sole per farle scolare (non usate stracci o altro per accelerare il processo, le rovinereste. Inoltre non è che debbano essere perfettamente asciutte). Adesso, per dare più consistenza alla polpa e rallentare la decomposizione, dovete salarle con sale fine (mi raccomando, non prelevatelo direttamente dal contenitore di cucina, se non volete rischiare con mamme e mogli), cospargendole in abbondanza, ma senza esagerare, prima da un lato e poi dall'altro. Adesso prendete delle bustine di plastica (quelle per il congelamento dei cibi vanno benissimo, ma va bene qualsiasi altro tipo di bustina di dimensioni adeguate) e infilate 5 sardine in ogni bustina. Ripiegate più volte l'apertura per evitare colature e fermatela con un punto da cucitrice da ufficio. Di tutte le bustine pronte, mettetene 2 nel frigo: queste sardine saranno quelle che userete per esca quella stessa notte o l'indomani. Le altre bustine invece andranno congelate per usarle in uscite future: non sarete quindi frustrati dall'angoscia dovuta all'assenza di sardine sui banconi dei pescivendoli, perchè le avete a casa. Le sardine eventualmente avanzate da una nottata infelice, non buttatele via ma riutilizzatele  il giorno dopo oppure ricongelatele: si manterranno ancora buone e consistenti per effetto del sale (a meno che non siano state cotte dal sole). Per male che vada, le userete come brumeggio.

Taglio della sardina.
La sardina va tagliata in tocchetti piccoli (per l'amo piccolo), medi (per l'amo medio) o in tranci adeguati all'amo grosso. Il taglio quindi dipende da che lenza usate in quel momento. Servono un paio di forbici affilatissime e possibilmente a lame sottili (la buon'anima del mio più caro amico si faceva il giro dei barbieri del paese per farsi regalare le sottili forbici usate da loro), per evitare di "spremere" la sardina, anzichè tagliarla in tocchetti precisi.  Si inizia dalla testa: se siete sopspesi sull'acqua (banchine, pontili, ecc.), tenendo la sardina in mano, tagliuzzate la testa a partire dalla bocca a pezzettini piccoli che farete cadere in acqua, come pure i primi 2 cm di coda (la parte più dura), per fare brumeggio. Se siete sulla sabbia, conservate i pezzettini facendone un mucchietto: serviranno anch'essi per pastura, ma con un metodo leggermente diverso (vedi più avanti). Sempre tenendo la sardina in mano, infilate le forbici dalla parte del ventre per tutta la lunghezza della sardina, stando attenti, durante il taglio, a non rovinare le interiora ma a recuperarle integre per quanto possibile: le interiora di sardina sono l'esca migliore in assoluto che possa esistere in mare, di cui vanno pazzi tutti i pesci. Nel paragrafo dedicato all'innesco spiegherò come innescarla. Adesso ripulite l'addome da tutte quelle parti dure che potrebbero impedire all'amo una libera penetrazione nell'esca: è sufficiente ritagliare delle sottili strisce lungo i due bordi ormai aperti del ventre a cui stanno attaccate le pinne ventrali, accorciando in questo modo anche la  "punta" delle spine che convergono sull'addome. Ora girate la sardina sul dorso, con le forbici tagliate alla base la pinna dorsale e infilando le lame sotto pelle per tutta la lunghezza della sardina, incidete la pelle del dorso. A questo punto bisogna tagliare in due la sardina nel senso della lunghezza: passate le forbici rasenti la spina dorsale (la lisca), separate le due parti e togliete definitivamente la lisca ancora attaccata all'altra metà (per fare questa operazione potete anche usare un coltello dalla lama affilatissima). Adesso avete una sardina tagliata in due pezzi longitudinali: ciascuna di queste due strisce va ancora tagliata a metà nel senso della lunghezza. A fine operazione vi troverete sulla banchina 4 strisce di sardina e le interiora. Per finire (era ora, direte voi), tagliate ciascuna striscia in tocchetti adatti all'amo piccolo o medio. Ogni tocchetto rappresenta un'esca.

Escare il ventrame.
Come detto più sopra, il ventrame della sardina è l'esca più appetita in assoluto da tutti i tipi di pesci (sempre la buon'anima del mio amico "Sampei", che era molto benvoluto in paese, si faceva regalare dai pescivendoli intere cassette di sardine ormai "vecchie" che portavamo sul pontile con il suo "Ape 50" - immaginate i commenti degli altri pescatori - e ci dedicavammo per una buona mezz'ora a sventrare le sardine, tra i lazzi dei presenti, che ben presto si trasformavano quasi in pianto quando cominciavamo a salpare pesci in quantità industriali). L'innesco non è velocissimo, si tratta di infilare l'amo più e più volte nelle parti più dure delle interiora arrotolando alla meglio il tutto perchè non si sfaldi durante la calata. Occorre fare un pò di esperienza per affinare la tecnica. Data la sua appetibilità, è bene riservare quest'esca al momento in cu "sentiamo" che sotto di noi c'è la bestiolina che ci interessa. La vibrazione: la mangiata che fanno i pesci con il ventrame la percepiamo quasi come una sensazione, perchè il pesce si mette in bocca l'esca e la "succhia" quasi fosse un lecca-lecca, anzichè ingoiarla. Quando caliamo il ventrame dobbiamo concentrarci al massimo, stando all'erta alla minima vibrazione della lenza, che terremo in mano con una tale leggerezza quasi avessimo paura di farle la bua. L'adrenalina scorre, perchè sappiamo che per il pesce non c'è scampo: è solo questione di secondi, appena siamo convinti di aver percepito la leggerissima vibrazione della lenza, dobbiamo incocciare decisi e veloci. Provate a immaginare cosa si prova quando, data la ferrata, la lenza rimane "stoppata" sul fondo per  2-3 secondi, prima di scorrerci tra le mani alla stessa velocità di un TGV delle ferrovie francesi! Nessun altro tipo di pesca riuscirà mai a darmi le emozioni  che mi dà la lenza a mano. Senti il combattimento nudo e crudo, senza essere attuttito da canna e mulinello. Ragazzi, è grandioso!

Escare i tocchetti piccoli e quelli un pò più grandi.
L'amo va infilato su un margine del quadratino di esca, si fa fuoriuscire un bel pezzo di amo che vai poi infilato sull'altro margine del quadratino, in modo semplicissimo. Anche con i quadratini può capitare che le bestioline mangino facendo vibrare la lenza, ma perlopiù si infilano l'esca in bocca o la ingoiano e tirano via. Una bella incocciata e zac...

Escare con le trance
Eliminate dalla sardina la testa e la coda, come visto in precedenza. Tagliate alla base anche le pinne ventrali e la dorsale e dividete la sardina in tre o quattro pezzi adeguati all'amo più grosso, mediante un taglio trasversale anzichè longitudinale. L'amo va infilato con due semplici passate come per i tocchetti.  Con questi pezzi la vibrazione è rarissima, in quanto la preda tira via senza tanti complimenti.

Pescare dalla riva.
La sardina va sezionata esattamente nei modi già visti, solo che le scorie che prima facevamo cadere direttamente in mare ora è meglio mischiarle con la sabbia "frizionandole" energicamente tra le mani e lanciando l'impasto di sabbia e sardina davanti a noi. E' sufficiente lanciare la lenza a 5-6 mt di distanza senza forzare per non pregiudicare l'integrità dell'esca. Il mare ideale è quello di una leggera risacca, ma funziona anche con mare piatto. Un fondale che degrada velocemente (1,5-2 mt già alla distanza di 5-6 mt dalla riva) è il migliore, ma si pesca bene anche in fondali bassi perchè la Spigola non disdegna tour turistici lungo la battigia.

Pescare dai moli.
L'azione di pesca da pontili e banchine si svolge in maggior scioltezza se ci sediamo direttamente sui loro bordi anzichè usare la panchetta, in modo particolare in presenza di brezza o vento. E' sufficiente un piccolo tappetto per evitare il contatto diretto con zone sporche o "butterate" e per evitare di rovinare la lenza, in quanto il sughero va tenuto sotto una natica sia per avercelo a portata di mano quando è necessario filare lenza velocemente in caso di grosse prede sia perchè è il posto ideale dove tenerlo in caso di vento anche leggero. Anche dai moli il breve lancio deve essere effettuato con delicatezza per non rovinare l'esca.

La pasturazione.
Una pasturazione consistente (oltre a quella delle scorie della sardina) è importante, anche se non indispensabile. Comprate un secchiello di pastura già pronta a base di sardina (oppure farina di pesce se la trovate) ed una bottiglia di olio di sardina. In un grosso secchio mettete acqua e olio di sardina (la quantità d'olio dipende esclusivamente dalle vostre...tasche, in quanto più ce n'è meglio è) e fateci macerare abbondante pane raffermo o semplicemente secco (se non ne avete in casa, lo potete acquistare in panetteria: è molto richiesto per preparare i pastoni per i cani ed altri animali). Comprate anche 1 kg di semola grezza. Mescolate in continuazione il secchio del pane sino a sminuzzarlo in piccolissimi pezzetti (se avete una grattugia elettrica, grattuggiatelo prima, ma vi sconsiglio di acquistarlo direttamente grattugiato perchè è carissimo anche in panetteria). Quando il pane è della consistenza voluta (cioè molto ma molto sminuzzato), aggiungete nel secchio la pastura di sarde già pronta (anche qui la quantità dipende dalle vostre tasche) e mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Se l'impasto è molto liquido, aggiungete la semola per renderlo più pastoso, sempre miscelando. Usando il pane, avete quindi ottenuto una quantità che è il triplo od il quadruplo del contenuto del solo secchiello di pastura originale, risparmiando un pò di soldi.

Ora non vi resta che provare.



Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: Giallongo on November 23, 2008, 13:33:31
Bellissima spiegazione Nonnoroby,sei stato davvero esaudiente.Non posso che essere daccordo con te.Io pratico tutte le pesche dalla barca e sono molto legato alla tradizione dei miei antenati.Ad esempio la traina col vivo il bolentino la traina in generale non la pratico con attrezzi di ulrima generazione ma bensì con la lenza a mano e con l'ausilio delle braccia.Per me la tradizione marinara supera la supertecnologia innovativa.Con questo non oso dire che canne,mulinelli ecc. non sono utili,ma affermo semplicemente che il mio concetto di "pescatore" consiste nel tenere conto delle tradizioni in qualsiasi pesca.Bisogna ricordare che "i vecchi marinai hanno fatto la storia della pesca".Questo è il mio parere.Buona giornata
                                                                                                                  GIALLONGO
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 23, 2008, 14:51:37
Grazie della solidarietà, Giallongo, mi fa molto piacere scoprire altri pescatori che, come me,  amano godersi  la pesca in modo semplice e "genuino", senza farsi condizionare da attrezzi di ultima generazione, da tecniche dai nomi altissonanti (almeno qualcuna avesse un nome italiano...), da acessori che in pochi ormai vogliono autocostruirsi.
Lo scopo fondamentale del mio topic, comunque, non vuole essere in alcun modo e sotto nessun aspetto una crociata contro attrezzi da pesca di immenso valore tecnico, che io stesso ammiro estasiato (in particolar modo le canne) anche se alla fine poi non me li posso permettere. E' solo uno dei tanti aspetti che ti consentono di divertirti a pesca anche se, per quanto mi riguarda, il metodo descritto nel topic è quello che mi ragala le emozioni più forti.
Ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: Giallongo on November 23, 2008, 20:52:27
Grazie anche a te per la risposta caro Nonnoroby.Il messaggio che però voglio trasmettere in questo topic è rivolto specialmente alle nuove generazioni di pescatori come me.Quello che mi lascia basito purtroppo,è che la maggior parte dei pescatori di oggi,con forte convizione affermano con superbia che con l'ausilio di questi nuovi attrezzi "supertecnologici" si possono ottenere risultati migliori dei metodi tradizionali.A tutto questo io so dare una risposta:Non è affatto vero che i risultati con questi marchingegni di ultima generazione sono superiori a quelli ottenuti con i metodi tradizionali.Anzi,io posso fare un esempio:al mio paese,Palizzi Marina e Spropoli,nella Calabria Jonica,noi pescatori non sappiamo neppure cosa sono e da dove provengono canne mulinelli e quantaltro.I pesci li prendiamo secondo la tradizione marinara;Ad esempio,adesso è la stagione di seppie e ricciole.Le seppie le prendiamo dalla barca con una semplice lenza dello 0,50,non importa la marca come tutti pensano.Oltretutto le mie lenze delle seppie hanno una loro storia:sono passate dalle mani di mio nonno a quelle di mio padre ed ora a me.Penserete che sono ormai secolari,ingiallite,fradicie,e vecchie...assolutamente no.Sono fiero e contento di possedere questa attrezzatura non solo perchè ha una storia di secoli ma anche perchè tuttora riesco ad ottenere risultati considerevoli,come stamane,pescata di circa 100 seppie per un totale di 10-13 kg.Le ricciole invece le insediamo con una semplice lenza a mano e due ami.Questi pesci a noi piace combatterli con le mani,per sentire il fremore e le fughe pesce.I risultati sono davvero meritevoli non solo per me,ma anche per tutti i pescatori della zona,come lo si vede nella foto dei mie cari amici Nino ed Andrea,anche loro pescatori tradizionali pur essendo giovani:
https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/traina/ricciola_di_30_kg_a_traina_col_vivo-t5948.0.html
Con il passare della stagione primaverile,qui nel mio paese,essendo il punto più estremo della Calabria,si trovano a passare i grandi tonni,cosa che non capita in tutte le zone d' Italia,noi siamo davvero fortunati,esemplari dai 50 fino ai 300 kg di peso.Caro NonnoRoby,potro sembrarvi pazzo ed imprudente ma io questi bestioni del mare,come del resto facciamo tutti qui,non li combatto con canna e mulinello ma bensi con le mani.Ed anche il palamiti,io ne possiedo molti,quello sottocosta,di profondità,di galla hanno legati ami che secondo la vista di molti pescatori sarebbero stati da buttare in pattumiera.Quelli arrugginiti con l'ausilio di coltello e cartavetrata riesco a farli di nuovo brillare e quelli raddrizzati con delle pinze tornano a posto.E' logico che se c'è qualche d'uno malconciato si cambia...Scusami se mi sono dilungato e confidato con te ma questo è il mio modesto parere.Potrò sembrarti pazzo ed imprudente in certe situazioni,ma purtroppo a me come a tutta la mia generazione,la pesca è stata trasmessa così.Mio nonno(pace all'anima sua)mi diceva sempre che nella pesca la semplicità è la migliore cosa.Basti pensare i nostri antenati che hanno fatto della pesca una fatica con metodi tradizonali ma con risultati storici e da record nella storia della pesca.Il mio concetto di pesca,è basato su queste rigide regole,io la pesca la penso così,la vivo così.Caro Nonnoroby,spero che il concetto di come la vivo io la pesca sia arrivato;Ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 24, 2008, 18:05:56
Giallongo, devo confessarti che sei riuscito a commuovermi profondamente con il tuo post, sia per l'attaccamento che dimostri per la tradizione, che in fondo non sono altro che i nostri amati padri e nonni, sia   perchè mi hai riportato indietro nel tempo, esattamente a vent'anni fa, quando anch'io possedevo una barchetta di 5 metri motorizzata con un piccolo diesel. Cosa tutto non ho fatto con quella barchetta, con lenze volutamente "a mano"! Oggi purtroppo non mi posso permettere neanche un guscio di noce, perchè io e mia moglie soppraviviamo con la mia misera pensioncina. Tutta la mia attrezzatura "tecnologica" risale a quel periodo, quando potevo permettermi di spendere, ed è ancora in condizioni eccellenti proprio perchè, preferendo il tipo di pesca manuale, l'ho usata pochissimo. Adesso che sono in pensione e sono più sereno (dopo aver passato anni bui a causa della perdita del lavoro, prima, e a lavori sempre precari, dopo, nei quali la voglia di pescare era lontana da me mille miglia), mi propongo finalmente di sfruttarla, ma sai cosa mi succede? Che insieme all'attrezzatura di canne e mulinelli mi porto sempre dietro l'amata borsa dei "sugheri", così per abitudine, e allora mi capita che sul luogo di pesca lasci le canne nel fodero e che pigli in mano una delle lenze dalla borsa. Non so cosa farci, è più forte di me.
Giallongo, spero di risentirti presto. Continua così, che sei un grande.
Passa i miei complimenti a Nino e ad Andrea.
Per curiosità, quanti anni hai? Io ne ho 62 suonati.
Ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: tornado_del_mare on November 24, 2008, 18:10:45
ciao caro nonnoroby, poerche non posti le foto della tua attrezzatura?
cosi da avrere un'idea? anche della tavoletta dove avvolgi la lenza


ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: amarone on November 24, 2008, 18:16:26
Nonnoroby, articolo s-t-u-p-e-n-d-o!! Quasi quasi chiedo al sindaco del mio paese di mettere questo articolo nella bacheca del Municipio. ;D ;D

Ti chiedo un paio di delucidazioni. Anche da noi si usa tantissimo la sarda. Ma bagnarla con acqua dolce da noi significa bestemmiare. E poi mi spieghi perchè squamarle? Non pensi che perdano di naturalezza? Non pensi che le squame che si liberano dal trancio, grazie alla corrente possano fare da attrattiva?
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 24, 2008, 18:36:47
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ciao caro nonnoroby, poerche non posti le foto della tua attrezzatura?
cosi da avrere un'idea? anche della tavoletta dove avvolgi la lenza
Per le foto dovresti aspettare un pochino, in quanto mio figlio tra poco mi deve regalare una macchina fotografica. Però nel frattempo posso postare i disegni, se per te vanno bene lo stesso.
Solo dammi un pò di tempo, perchè prima devo postare sul fai da te la costruzione dei galleggianti scorrevoli con tanto di disegni, ed essendo io un bradipo col PC ci metto un pò.
A presto
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: tornado_del_mare on November 24, 2008, 19:17:08
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ciao caro nonnoroby, poerche non posti le foto della tua attrezzatura?
cosi da avrere un'idea? anche della tavoletta dove avvolgi la lenza
Per le foto dovresti aspettare un pochino, in quanto mio figlio tra poco mi deve regalare una macchina fotografica. Però nel frattempo posso postare i disegni, se per te vanno bene lo stesso.
Solo dammi un pò di tempo, perchè prima devo postare sul fai da te la costruzione dei galleggianti scorrevoli con tanto di disegni, ed essendo io un bradipo col PC ci metto un pò.
A presto

ok se hai bisogno di aiuto in quakche operazione chiedi pure.
fai con calma non poreoccuparti, non abbiamo fretta


ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 24, 2008, 19:45:48
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Nonnoroby, articolo s-t-u-p-e-n-d-o!! Quasi quasi chiedo al sindaco del mio paese di mettere questo articolo nella bacheca del Municipio. ;D ;D

Ti chiedo un paio di delucidazioni. Anche da noi si usa tantissimo la sarda. Ma bagnarla con acqua dolce da noi significa bestemmiare. E poi mi spieghi perchè squamarle? Non pensi che perdano di naturalezza? Non pensi che le squame che si liberano dal trancio, grazie alla corrente possano fare da attrattiva?
Amarone, non farlo, altrimenti rischio di beccarmi la cittadinanza onoraria ;D

Veniamo al dunque: la descrizione da me fatta sul trattatamento della sardina si rivolge ad un tipo di pesca particolare, nel senso che si usa la sardina perlopiù a piccoli pezzetti anzichè in grossi tranci interi o rovesciati e legati col filo elastico, come ormai siamo abituati dal surfcasting. Per poter effettuare la "vivisezione" in modo che la sardina non si sfaldi nè durante il taglio nè quando la si infila nell'amo, bisogna rassodare un pò le carni, e ciò si ottiene cospargendole di sale. Perchè il sale penetri bene bisogna squamarle ed inoltre la punta dell'amo non rischia di incocciare una squama durante l'innesco, cosa che spappolerebbe la piccola polpa. Puoi evitare la desquamazione se hai l'intenzione di usare solo pezzi grossi che ti consentono di indirizzare la punta dell'amo con più facilità.
Per quanto riguarda l'acqua dolce, a voglia che sopperisci alla sua mancanza di salinità con tutto il sale che ci cospargi sopra! Però, se non abiti lontano dal mare, ci puoi fare una capatina col cartoccio di sardine e squamarle sulla riva (qualche volta l'ho fatto anch'io). Se poi ci sono le turiste, avrai un successone...e butterai le sardine a mare (sul serio, a me è capitato, prima ti fotografano in lungo e in largo, e poi....).
Preferisco tagliare la sardina a pezzetti perchè ho notato che questo porta i pesci a mangiare più "soft" (passami questo terminere), che rende l'incoccio più sicuro rispetto alla mangiata più decisa che essi fanno in presenza di bocconi più grossi: molto spesso staccano l'eca dall'amo senza rimanere ferrati, probabilmente anche a causa del suo volume.
Per quanto riguarda l'attrattiva delle squame, ti assicuto che se effettui la pasturazione con quel pò pò di roba che hai nel secchio, le squame ai pesci non gli fanno neanche un baffo, e si butteranno sull'esca anche se proviene dalla più brutta delle zitelle tra le sardine ;D
Scherzi a parte, non so dirti perchè funziona così, però posso assicurarti che funziona, eccome!
Ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 25, 2008, 15:59:09
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ciao caro nonnoroby, poerche non posti le foto della tua attrezzatura?
cosi da avrere un'idea? anche della tavoletta dove avvolgi la lenza
Come promesso, ecco qua il disegno.
Come puoi vedere, si tratta di una cosa semplicissima. Per le varie misure, vedi quanto scritto nel topic.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg407.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg407%2F5113%2Flenzaamanoga9.jpg&hash=2e4a960a4f53a52b5e5448f3ebf4624c) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Aggiungo un suggerimento che mi era sfuggito nel topic:
per rallentare l'usura del nylon, inserire nel foro del piombo un tubicino di plastica o di silicone da fissare con una goccia di colla, poi tagliare a raso del foro.
Ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: tornado_del_mare on November 25, 2008, 17:29:52
ok razie dello schema, ma non converrebbe fissare anche uno stopper prima del piombo?
a distanza di un metro da quello di sotto? o da fastidio?
vrrei ma non posso provare questa tecnica perchè non conosco spèiagge dove il mare sprofondavelocemente.
dove vado io bisogna fre una 20 metyti per arrivare a 3 metri di profondità.
che ne dici? io a riva ho visto anche cefali e spigole di oltre 2 kg girare a 2 metri dalla battigia però solo di estt, non vorrei che ora non prendo niente, pero non ne ho piu visti.


ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: lunapiena on November 25, 2008, 17:34:11
Perfetta spiegazione e perfetto anche il disegno


Ps.Dove lo posso trovare questo filo "pinco pallino"?  calabria calabria
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 25, 2008, 19:43:23
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... ma non converrebbe fissare anche uno stopper prima del piombo?
a distanza di un metro da quello di sotto? o da fastidio?
vrrei ma non posso provare questa tecnica perchè non conosco spèiagge dove il mare sprofondavelocemente.
dove vado io bisogna fre una 20 metyti per arrivare a 3 metri di profondità.
che ne dici? io a riva ho visto anche cefali e spigole di oltre 2 kg girare a 2 metri dalla battigia però solo di estt, non vorrei che ora non prendo niente, pero non ne ho piu visti....
Non serve mettere un secondo stopper, il peso del piombo è sufficiente per fare brevi lanci "morbidi" senza che risalga sulla lenza madre se non di pochissmo. Quando il piombo tocca il fondo, recupera lentamente quel breve tratto di lenza sino a quando non senti il peso del piombo.
Indubbiamente il periodo estivo è sempre il migliore data la maggior presenza di pescetti che bazzicano lungo la battigia e che pre-attirano le spigole a riva ancor prima di iniziare la pasturazione. Quindi la maggior presenza di queste è agevolata dal richiamo dei pesciolini, che purtroppo d'inverno si allontanano dove l'acqua è più calda. Il tutto quindi è affidato solo alla pasturazione, ma se le spigole sono nei dintorni non si fanno certamente condizionare dal basso fondale.
Sarei molto dispiaciuto se, abitando tu lontano dal mare, ti dovesse capitare di andare a vuoto. Ma se abiti nel raggio di una decina di km, una puntatina potresti rischiarla. Altrimenti rimanda questo metodo di pesca più in là, quando indubbiamente i rischi sono ridotti al lumicino.
Ciao
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 25, 2008, 20:29:53
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E pensare che in un precedente topic citai quel tipo di pesca con la lenza a mono da riva, e mi venne detto che facevo ricorso a metodi "ANCESTRALI". Sono mooolto onorato Nonnoroby di quello che hai appena postato, guardiamo sempre avanti ma senza dimenticare da dove veniamo.
CON LA TUA PRESENZA ARRICCHISCI QUESTO FORUM.
NB X LA BARCHETTA VEDRO' DI AIUTARTI.
"Perdona loro, Zaffrata, perchè non sanno quello che dicono" o, meglio, non sanno quello che perdono. E' vero, siamo rimasti ben in pochi a pescare in questo modo, e siamo quasi tutti anziani.
Però voglio precisare questo, non a te quanto ai giovani in generale: non è che peschiamo solo con lenze a mano, peschiamo anche con lenze a mano, perchè tutti noi abbiamo la nostra bella attrezzatura, più o meno valida, più o meno costosa. Solo che ogni tanto ci fa piacere riprendere in mano le nostre vecchie "armi" che ci hanno datto mille soddisfazioni. Col mio post ho solo voluto segnalare un altro aspetto della pesca che è in grado di regalare le stesse emozioni dei metodi più moderni, anche se non posso nascondere che le emozioni che provo io con la lenza a mano forse sono ampliate anche dall'associare questo metodo di pesca al periodo più spensierato della mia vita (e non solo perchè ero più giovane...).
Per quanto riguarda la barchetta, Zaffrata, non so cosa dire, tanta è la mia emozione. Ti ringrazio dal più profondo del cuore per il tuo generoso interessamento, ma non è assolutamente il caso che ti prenda alcun impegno del genere. Sul serio.
Ciao, a sentirci presto.
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: giovin on November 25, 2008, 22:19:50
l'avevo detto che eri una persona molto utile al sito.ciao nonno (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: OLTREMARE on November 26, 2008, 11:09:14
Ho seguito questa interessante discussione che riporta alcuni di noi (anch'io ho qualche annetto addosso) a tempi lontani. Da bambino, sulle spiagge di Pizzo facevo roteare la lenza a mano sotto l'egida di un nonnetto sconosciuto. Da grandicello, in più occasioni mi sono attardato con un amico fra le buche di una scogliera a calare decine di filaccioni con piombi martellati e ami da palamito innescati con zerri e granchi alla ricerca di mustele e corvine. Nessuno denigra il tuo modo di pescare Nonnoroby anzi, io personalmente ti invidio perchè hai la fortuna di svolgere il tuo hobby in posti ancora ricchi di pesce dove puoi riempire il secchio con attrezzi semplici e rudimentali. Mi pare però che la tua sia una scelta, da quanto dici, anche condizionata da (purtroppo) particolari condizioni economiche. Dicevo che nessuno finora, mi pare, che abbia deriso la tua filosofia di pesca e di vita e pertanto personalmente ci terrei che anche tu considerassi le condizioni di chi non ha la fortuna di pescare in posti come i tuoi e viene ripagato dei sacrifici con tanti secchi vuoti. Io ritengo di essere uno di quelli che mette in secondo ordine le catture privilegiando le sensazioni che può trasmettere il contatto con il mare e la natura, ma se dovessi rinunciare all'attrezzatura che uso penso che farei prima a dedicarmi alla fotografia o alla pittura. Condivido che spesso la nostra categoria, e non solo, è soggetta agli influssi delle mode del momento, che spesso compriamo e ricompriamo aggeggi che puntualmente stiviamo in cantina, però mi piacerebbe che per un momento considerassi che il mondo della pesca ha molteplici sfaccettature ed ognuna di queste richiede un minimo di specializzazione negli attrezzi del mestiere. Per quanto mi riguarda sono un patito del mare mosso e ti posso garantire che se mi presentassi in certe condizioni roteando una lenza a mano, il dio Nettuno si farebbe delle grasse risate. Inoltre, la mia attrezzatura, che per qualcuno può essere futurista, in certe situazioni è assolutamente inadeguata. Ho apprezzato le tue puntualizzazioni quando specifichi che la lenza a mano non è il tuo unico mondo ma è un modo di riassaporare certe sensazioni, concetto che forse è sfuggito a qualche tuo interlocutore. Se mi permetti io ribalto il concetto di fondo che è stato espresso ovvero che è bello farci cullare dai ricordi di altri tempi ma senza perdere di vista quello che la tecnologia e il progresso può offrirci di buono. Altrimenti non saremmo qui a scambiarci opinioni tramite una tastiera ma affideremmo i nostri pensieri alle onde del mare, dentro una bottiglia di vetro.
Un caro saluto
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: MINOSSE on November 26, 2008, 12:32:49
Caro nonnoroby, leggendo il tuo post mi è venuto in mente come pescavo venti e più anni fa, pur non essendo un giovane attempato come te, io ho 34 anni, la mia carriera di pescatore è iniziata 24 anni fa all'età di 10 anni e debbo dire che non mi è stata trasmessa da nessuno perchè con questa passione ci sono nato, mi ricordo benissimo quando avevo 6/7 anni non sapevo ancora nuotare, ma se mi davano maschera e pinne ero capace di allontanarmi anche di cinquanta metri dalla riva per ammirare le meraviglie dei nostri fondali e poi col tempo mi è venuto spontaneo iniziare a pescare. Ed anche io ho iniziato con le lenze a mano e vi ho pescato per diverso tempo, più o meno col tuo metodo, solo che invece di usare i tocchetti usavo le sardine quelle più piccole senza la testa e devo dire che mi sono sempre divertito. Tutt'ora qualche volta quando vado a pesca con la barca a bolentino o a fare la traina di superficie, pesco con la lenza a mano e debbo dire che mi diverto tanto, perchè si può dire che hai il contatto diretto con il pesce, ma confesso di essere più bravo con la canna, soprattutto a bolentino, non so perchè ma sarà forse la disabitudine a pescare a mani nude. Poi mi hai fatto venire in mente con la tua pasturazione, quelle che facevo io, mi ricordo che prima di andare a pesca passavo da una piccola fabbrichetta che lavorava le acciughe e poi metteva tutte le teste dei pesci in dei sacchetti di plastica e li lasciavano sul retro, ed io furtivamente andavo con la mia bicicletta e ne prendevo uno, una volta arrivati sul luogo di pesca a poche centinaia di metri da casa mia, prendevo parte del contenuto lo pestavo con una pietra in modo da ridurlo ad un ammasso di poltiglia e poi impastato con della sabbia e con qualche pietra pesante lo mettevo in un sacchetto per le patate e lo lanciavo più o meno nel punto dove dovevo pescare. Mi ricordo benissimo una sera di luna piena in un giugno di 18 anni fa arrivati sul luogo di pesca  preferito trovo un'altro pescatore che io conoscevo e che era molto più grande di me e lui pescava con l'arenicola e col galleggiante e per me quell'esca era cosa da ricconi, ricordo di essermi messo a 10mt da lui. Ma lui con fare scocciato mi rimproverò dicendomi che mi ero messo troppo vicino a lui, cosi rispettosamente mi sono allontanato di altri 10mt e ricordo bene che dopo aver pasturato dal primo lancio e fino all'una di notte ininterrottamente ogni lancio era un'occhiata, l'amico dopo mezz'ora è scappato... ;D
Ricordo anche che la parte di pastura che rimaneva nel sacco sottratto alla fabbrichetta la seppellivo sotto gli scogli per poi utilizzarla nei giorni seguenti.
Dopo questi bei ricordi però debbo anche dire che tralasciato l'indubbio fascino di questo tipo di pesca purtroppo oggi giorno dobbiamo fare i conti con l'impoverimento del nostro splendido mare e molte volte si è costretti ad armarsi fino ai denti per poter catturare qualche cosa. Magari i luoghi che frequenti tu ancora sono ricchi di sparidi e predatori ed allora questa affascinante tecnina puoi tranquillamente utilizzarla in modo fruttuoso. Tralasciando coloro che hanno budget illimitati per spendere ad attrezzatura da pesca ed i fanatici che amano comprare di tutto e di più, purtroppo l'evoluzione dell'attrezzatura da pesca ha seguito il continuo impoverimento del mare. Se avessi avuto l'attrezzatura che ho oggi 20 anni fa ti posso garantire che ogni volta che andavo a pesca mi sarei portato a casa chili e chili di pesci.
Con questo non voglio assolutamente criticare i tuoi metodi anzi, io non sono il tipo che se vede un pescatore pescare con la lenza a mano lo snobba, io sono per il rispetto e poi a parlare sono le catture e non l'attrezzatura. La cosa più importante  e che quando si va a pesca a prescindere le catture si trascorrono dei momenti che rimarrando indelebili nella nostra mente, e che si voglia fare con attrezzatura da sogno o con un modesto sughero questo alla fine non conta.
Ciao e complimenti ancora per l'ottimo post, con affetto Mino.




p.s. Non volendo passare dal romanzo alle critiche, debbo dire a giallongo che spero si sia sbagliato nell'affermare che ha preso 100 seppie per un totale di 13kg, perchè vorrebbe dire che mediamente le seppie pesavano 130g e questo sarebbe un male per il nostro amato mare.
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Sono fiero e contento di possedere questa attrezzatura non solo perchè ha una storia di secoli ma anche perchè tuttora riesco ad ottenere risultati considerevoli,come stamane,pescata di circa 100 seppie per un totale di 10-13 kg.
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 27, 2008, 19:53:42
Oltremare, Minosse, la vostra è pura poesia ed ogni giorno che passa mi ritrovo sempre più felice di aver scoperto questo eccezionale sito frequentato da persone tanto meravigliose, che non disdegnando di affrontare certi argomenti specialistici anche dal punto di vista "umano", li arricchiscono di nuova linfa.
Dopo tanti anni di pesca mi sono ormai convinto che, per me, questa disciplina vada ben oltre lo scopo specifico di prendere pesci ad ogni costo, anteponendo ad esso altri valori che considero più gratificanti: la serenità, l'amicizia, la correttezza, la riflessione, il rispetto per l'ambiente, per il mare in particolare.
Mi si potranno obbiettare due cose: la prima è che questo è un sito specializzato nella pesca sportiva e che certe riflessioni è meglio che vada a farle da qualche altra parta. La seconda mi potrebbe venire dai più giovani, che potrebbero rivolgermi frasi del genere: "parli bene, tu, che ormai la tua parte te la sei già fatta! E noi, che stiamo appena iniziando, dovremmo già cominciare più a filosofeggiare che a pescare?"
Sarebbero entrambi obiezioni correttissime e perfettamente giuste.
Però quando trovo persone come voi non riesco a trattenermi dal dare ai miei post una certa impronta "umanitaria". Spero non me ne vogliate.
Fino a questo momento tutti voi, ripeto TUTTI, che avete partecipato ai miei topic od ai miei post siete stati di una squisitezza impagabile. Grazie di cuore a tutti voi.
Ed ora veniamo al dunque, perchè vorrei togliere di mezzo qualsiasi equivoco, nato probabilmente perchè nel topic forse non mi sono espresso in termini corretti: io propendo per la pesca "tecnica", la trovo trascinante e stuzziccante, passo ore a leggere riviste del settore (le compra mio figlio), guardo affascinato le nuove canne, i nuovi mulinelli, le nuove "diavolerie", che travaso volentieri nel mio dossier di vecchio pescatore, cercando di metterle in atto alla prima occasione.
Solamente, il "sottofondo" del mio scritto  voleva rimarcare che spesso non è assolutamente necessario disporre di attrezzature sofisticate per ricavare dalla pesca le medesime emozioni, ma senza il minimo accenno "polemico" o "antitetico" verso coloro che (beati loro!) possono permettersi questa attrezzatura.
Tutto qui.
Spero di leggervi presto tutti quanti.
Ciao. 
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: MINOSSE on November 28, 2008, 10:19:29
Caro nonnoroby, solo ora mi sono accorto di quanto sei fortunato, distrattamente non avevo capito che abitassi in quella meravigliosa isola che è la sardegna. Lo dico perchè ho avuto la fortuna di venirci per ben due volte e chissà se avrò mai la possibilità di farlo ancora. Da quando ci sono stato me ne sono innamorato, se potessi mi ci trasferirei subito, ha un fascino particolare che ti prende dentro, com'è successo a me. Io sono stato sulla costa orientale precisamente ad agrustos vicino porto ottiolu, poi da li mi sono mosso sia verso sud che verso nord visitando dei posti veramente incantevoli. Non mi sono addentrato nell'entroterra perchè non ne ho avuto il tempo e poi perchè l'attrazione del mare era troppo forte. Ma la sardegna è bella anche all'interno, i posti che mi hanno colpito di più sicuramente sono stati, capo coda cavallo, capo comino dove ci sono le dune più alte della provincia di nuoro, e comunque tutte le spiagge tra marina di orosei e golfo aranci sono una più bella delle altre. Però i pesci che ho visto a capo comino non li avevo mai visti in vita mia.....un vero spettacolo. Quando tuo figlio ti regalerà la digitale facci qualche foto dei posti sicuramente incantevoli che frequenti cosi mi farai ricordare ancora una volta i bei momenti trascorsi nella tua splendida isola.
Ciao Mino.
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on November 28, 2008, 14:35:59
Lo farò senz'altro, Mino.
Ti dirò che sei stato "fortunato" a visitare la costa orientale (io abito esattamente dalla parte opposta), perchè è la più interessante dal punto di vista pescasportivo. La flotta peschereccia, in quella costa, non è molto sviluppata ed inoltre i pescatori di quelle parti non hanno una mentalità distruttiva come quelli della costa occidentale, particolarmente quelli della mia zona, che sono veri e propri vandali.
L'entroterra è altrettanto meraviglioso, anche se per visitarlo ti devi dimenticare le canne da pesca (la pesca in acque dolci non ha un grande seguito), e per certi versi il modus vivendi dei sardi è molto simile a quello dei calabrasi: orgogliosi, tenaci, ospitali e genuini.
Ciao, al prossimo post.
Roberto
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: AndreaGentile on April 28, 2013, 17:33:35
Permettetemi di riaprire questo vecchio post.

Ringrazio anzitutto Nonnoroby per le spiegazioni della tecnica, delle indicazioni per meglio affrontarlo e per l'aspetto che Lui definisce "umanitario". Grazie!

Ora torniamo all'oggetto del thread. Volevo chiedere se in questo approccio alla pesca si possano utilizzare altre esche (vermi, molluschi o cefalopodi) e quindi insediare un po' tutti i pinnuti... Vorrei provare questa tecnica da riva, a tempo perso, mentre le canne sono ferme a paf.
La curiosità mi è venuta un po' di tempo fa, vedendo un anziano pescatore a Montepaone che arrivava in spiaggia con un secchio da cui tirava fuori un po' di lenza con piombo che lanciava in mare... faceva un paio di lanci e poi se ne andava. Mi ha dato un tale senso di tranquillità e pace con la natura che mi ha lasciato il desiderio di provare!
Vorrei capire anche se vi sono diverse tecniche di lancio (ma anche qualche consiglio su come effettuare il lancio "roteato").
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: Tony Manero on April 28, 2013, 20:14:02
Ciao Roberto,
stavo spigolando un pò in giro sul sito e mi sono imbattuto su questo post molto interessante, ricco di spunti utili ma carico di umanità, che forse è la cosa che più manca in questo periodo sopraffatti come siamo dal consumismo.
Se ricordi un mio vecchio post sul tema della ricerca spasmodica delle attrezzature ultimo grido, ho ritrovato un pò di ciò che ancora penso in questo tuo vecchio post ma che ormai è stato riaperto e ti devi rassegnare a riprendere il discorso.
Io da bambino, quando andavo in vacanza nella città dei miei genitori, mi divertivo tantissimo con il filaccione ispezionando tutte le tane dei pesci che regolarmente rimanevano allamati perchè ingordi di un gamberetto vivo innescato. Non c'era orario, marea o altro che impedisse alle vittime designate di attaccare in velocità il gamberetto.
Dopo questo amarcord avrei un paio di domande da porti:
1) diametri delle lenze: perchè la costruzione di tre lenze con tre diametri diversi? non è sufficiente una? in che occasione si usa una piuttosto che l'altra?
2) ho notato, all'interno del porto della città dove abito, delle spigole di taglia interessante (ad occhio e croce di circa 1Kg) mangiare sotto la chiglia delle barche dei pescatori. Il mio amico pescatore mi ha detto che è molto difficile catturarle ed allora ho pensato: vuoi vedere che la lenza con la sardina innescata possa scatenare l'attacco di questi pesci così diffidenti? che ne pensi?
Se alla seconda domanda rispondi che l'attacco è altamente probabile, domani mi costruisco la lenza e vado in porto alla ricerca del tempo che fu e della spigola diffidente.
Ah! un'ultima cosa: condivido il tuo pensiero sul fatto che la pesca va oltre la cattura. Ormai, come detto più e più volte, i cappotti sono la regola ma io torno a casa sempre contento anche se preso in giro ;D in famiglia per i miei insuccessi. Ma chissenefrega  calabria
A presto
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on April 28, 2013, 20:27:54
Ragazzi, appena posso mi faccio sentire, promesso!
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: AndreaGentile on April 28, 2013, 20:40:19
Grazie Nonnoroby,
non ti mettiamo fretta (almeno io..)!

Magari, se ne hai voglia, si potrebbe aprire un 3d nuovo per non contaminare questo, visto che è espressamente dedicato alla spigola con sardina.
(e qui il dubbio: in che sezione? Paf?)
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: Tony Manero on April 28, 2013, 20:44:12
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Ragazzi, appena posso mi faccio sentire, promesso!
Tranquillo! Sono appena passati 5 anni da quando hai aperto questo thread, posso aspettare anche un mese   ;D
 (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)

Dimenticavo: grazie per il "ragazzi". Mi hai fatto sentire giovane.
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: chiaravadrhotu on April 29, 2013, 01:57:32
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/607/rtteteterteterte.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg607.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg607%2F1295%2Frtteteterteterte.png&hash=eb03ed0cf0fd70948b24c460619b3810) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

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Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on April 29, 2013, 12:18:03
Eccomi qua.
Il metodo di pesca descritto in questo post, cioè la pesca con le lenze manuali, è stato l'unico metodo di pesca che si è praticato dalle mie parti per anni e anni. Altrove erano già diffusi canne e mulinelli, ma noi non ne sentivamo assolutamente la necessità perché con quel metodo pescavamo qualsiasi tipo di pesce in quantità. Anche la sardina ha rappresentato per anni e anni l'unico tipo di esca utilizzata perché era mangiata da qualsiasi tipo di pesce, di facile reperibilità e dal prezzo abbordabilissimo (ricordo un prezzo, 700 Lire la cassetta). Non sentivamo la necessità delle canne perché il pesce mangiava a pochi metri dalla riva.
Erano altri tempi?
Si, lo erano decisamente, sia dal punto di vista dei rapporti umani che da quello piscatorio. Il peschereccio con la stazza più grande della 'nostra' flotta già allora a Mazara del Vallo forse lo avrebbero utilizzato come scialuppa di salvataggio, anche quelli di piccolo e piccolissimo cabotaggio erano ben pochi, le reti in canapa erano visibilissime dai pesci ad un miglio di distanza e se vi 'cascavano' dentro era solo perché il mare brulicava di pesce.
L'inizio della fine nacque con l'avvento delle reti in nylon (allora definite 'reti giapponesi'), talmente pescose e di così poco ingombro nella barca che furono in tantissimi a trasformarsi in pescatori utilizzando barche di 4 - 5 - 6 mt, ma il colpo di grazia al mare fu dato dai primi pescherecci a strascico che raschiavano il fondo a pochi metri dalla riva, che si espansero in breve tempo a macchia d'olio. C'era la netta sensazione che il mare fosse un pozzo senza fondo da cui si potesse prelevare senza paura di esaurirlo ed oggi i risultati di quella stupidità umana sono che la maggior parte di quei pescherecci restano alla fonda perché le spese sono di gran lunga superiori alle rese. E dire ben gli sta è di ben magra consolazione, perché ci stiamo rimettendo tutti...
Ma torniamo al tema.

@Andrea
Ho provato questo metodo da riva usando usando anche vermi (allora era abbondante la tremolina ed i 100 lire), cannolicchio, gamberetti sgusciati (insomma esche molli) e funzionava. Con i cefalopodi non ho mai preso nulla. Il metodo per roteare la lenza è abbastanza semplice: stando in piedi, si svolge al suolo in ampie volute un 25-30 mt di lenza, si fa pendere dalla mano destra un drop di 70-80 cm e si fa roteare per un 4-5 giri. Se c'è vento, è importante che questo sia poco più di una brezza, altrimenti si aggroviglia tutto. La distanza del lancio dipende dall'altezza del fondo: nelle spiagge che frequento il fondale ha già 2 mt a 10 mt dalla riva, per cui non è necessario lanciare lontano.

@Tony
La differenziazione dei diametri è necessaria in base ai pesci insidiati. Con la lenza più sottile pescavo sparlotti, saraghi, mormore, triglie, muggini. Con quelle più grosse orate e spigole (una volta c'erano dei veri e propri mostri). Non era raro agganciare anche lecce amia e ricciole.
All'interno dei porti è abbastanza facile allamare spigole con la sardina e preparasi una lenza a mano è abbastanza semplice ed economico.
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: Tony Manero on April 29, 2013, 12:48:48
Grazie Roberto per la risposta.
Prepararsi la lenza a mano non solo è semplice ed economico ma soprattutto trovo molto divertente combattere con un pesciotto che ha abboccato. Possiedo ancora una lenza che ho utilizzato circa 20 anni fa a Santa Maria di Leuca (riesumerò solo il sughero perchè l'amo è arruginito e la lenza è vetro) dove un polpo di un paio di chili ha strappato filo, amo con annesso gambero vivo e si è intanato.
E' stato bello vedere quel siluro che arrivava, che apriva i tentacoli ad ombrello, che ghermiva il gambero e spariva in tana con tutto l'armamentario.
Con uno 0,25 corro il rischio di ripetere l'esperienza, visto che i polpi frequentano il porto.
In fondo sono io che vado a rompergli le scatole e quindi se lo mangia va bene lo stesso.
 ;D
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: AndreaGentile on April 29, 2013, 16:11:56
Per il combattimento (sperando ci sia e con un grosso esemplare  calabria ) conviene far opposizione col sughero? Oppure usare un guantino od una pezza nella mano? O anche a mano "libera" non c'è rischio ti tagli?
Title: Re: Pesca alla Spigola con la sardina
Post by: ^NONNOROBY^ on April 30, 2013, 08:55:23
Ma no, tutto a mano libera. Finché c'è lenza nel sughero, dai lenza, quando  sta per finire... tiro alla fune calabria