Nonnoroby,ti faccio una domanda perché ho riflettuto su una cosa.
Dunque,impiegando l'elastico vicino al mulinello si fà in modo che la madre si blocchi. Tecnicamente il pesce innescato utilizzerà per il suo "girovagare" quei metri di lenza che sono in bando,compiendo quindi spostamenti laterali (paralleli alla battigia diciamo) e verticali (perpendicolari). Quindi,a meno che non usiamo ad esempio cefali da chilo che potrebbero causare la fuoriuscita della madre dall'elastico,il pesce non potrà avere lenza in più (se viene poi beccato dal predatore poi li avrà di certo! . Per cui,mi chiedo,quale sia la differenza tra questo metodo e il metodo normale (archetto chiuso). In entrambi i casi il vivo innescato comunque più di un tot di lenza non la potrà avere (elastico blocca la lenza,archetto chiuso blocca la lenza)e utilizzerà sempre quella porzione in bando.
Ciao Emil,
la prima volta che dovesse capitarti di usare questo metodo, fai tu stesso questa prova:
- anziché lanciare in acqua, lancia lungo la spiaggia (ovviamente senza esca), metti la canna sul picchetto, chiudi l'archetto e regola la frizione anche al minimo. Adesso vai a prendere la lenza in mano e tirala simulando l'abboccata di un predatore. Cerca di memorizzare la resistenza alla trazione che hai avuto sulla lenza
- subito dopo apri l'archetto e metti la lenza dentro l'elastico. Simula nuovamente l'abboccata di un predatore tirando la lenza: la prima cosa che noterai immediatamente è la resistenza di gran lunga inferiore che ha opposto l'elastico alla trazione rispetto all'archetto chiuso (anche se a frizione lenta). La lenza è completamente libera di scorrere tra gli anelli senza opporre resistenza
Questa minor resistenza è il 'trucco' per rendere il predatore meno diffidente ed anche per assecondare il metodo in due tempi che certi predatori usano per mangiare (p.e. la leccia amia):
- dapprima si portano lontano l'esca senza ingoiarla, ed in questa fase, se si accorgono dell'inganno, mollano tutto
- in un momento successivo (a volte dopo pochi secondi, a volte anche un minuto) la riprendono in bocca per ingoiarla, dopo di che si allontanano per cercare altre prede. In questa seconda fase, di solito, si accorgono dell'inganno e filano via a tutta velocità, ma stavolta ci trovano già preparati con la canna in mano, archetto chiuso e la frizione tarata al carico di rottura della lenza, pronti a dare l'incocciata...