Ciao Nicola,
anche per me sono passati tantissimi anni dall'ultima volta che ho messo piede in una pedana (esattamente da quando, per una serie di sfortunate coincidenze, circa 15 anni fa persi il lavoro e la cosa sconvolse tanto la mia vita che dapprima abbandonai completamente la pesca e, in seguito, fui costretto a vendere tutta la mia cospicua attrezzatura per necessità di denaro).
Pertanto, prima di fare la mia precedente affermazione, per paura di sparare pirlate, non solo mi sono sforzato di tornare indietro con la mente, ma ho trascorso almeno un'ora a simulare nel giardino i movimenti del pendulum con il manico di una delle due Mitchell che mi sono rimaste (non ti dico il mal di schiena che mi è venuto... calabria).
Volevo infatti appurare se ricordavo male come facevo la pendolata, dopo la tua descrizione di entrambe le braccia distese, ma non c'è stato verso: il braccio destro, nella fase di richiamo, mi si posizionava automaticamente e spontaneamente a 90°, con il pugno all'altezza dell'orecchio, per poi distendersi e allontanarsi dal corpo solo in fase di chiusura, esattamente come avveniva ai tempi 'felici'.
Naturalmente mi sono sforzato di tenere entrambe le braccia distese anche in fase di richiamo, come da te descritto, ma sentivo questa postura assolutamente forzata ed innaturale, non assolutamente consona al metodo che si è ormai radicato in me dopo tanti e tanti lanci fatti nel periodo d'oro nel quale, con il gruppo di amici, ci si ritrovava a lanciare in una spiaggia o in un campo.
Tenendo anche il braccio destro disteso in fase di richiamo (anziché piegato a 90°), durante questa ora di prove, 'sentivo' che se fossi passato dalla simulazione al lancio reale non sarei mai e poi mai riuscito a chiudere il lancio, perché il braccio destro sarebbe stato impossibilitato a caricare la spinta in avanti non solo per imprimere la giusta forza, ma anche per indirizzare la canna nella direzione giusta.
Ora tu dici che questa vecchia tendenza è stata smentita dai risultati ottenuti nei campi, e non ho il minimo dubbio che questa tua affermazione sia vera (non ho mai più seguito una competizione di longcasting già da quei tempi, pertanto non sono minimamente aggiornato), per cui credo che per me sia giunto davvero il momento non solo di ritirarmi dal campo (cosa già avvenuta molto tempo fa) ma anche il momento di cessare di dispensare suggerimenti ormai obsoleti e fuorvianti (sto parlando sul serio, Nicola, è da un pò di tempo che sto rimuginando questa convinzione....), e di limitarmi a quelli più consoni alla mia età, non più adatta a calpestare i campi di longcasting se non con la mente (anche per il fatto assai triste che la formidabile compagnia di un tempo che mi stimolava e mi rendeva spensierato e felice, tra deceduti, malati, dispersi e invecchiati che non praticano neanche più la pesca si è disciolta come neve al sole).