Il Pendulum passando dal Ground – Parte 1: come cominciare.

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Author Topic: Il Pendulum passando dal Ground – Parte 1: come cominciare.  (Read 76746 times)

^NONNOROBY^

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Complimenti a Nonnoroby: un'ottima guida per chi come me vuole migliorare la sua tecnica di lancio. Ho da poco acquistato una Grey's GRX-S e sono ansioso di provare il ground ed anche il pendolare. A leggere il tuo articolo sembra quasi semplice, ma mi guarderò bene di essere solo sulla spiaggia quando andrò a provare!!!  calabria
Guarda, se hai già la padronanza del mulinello sei già al 50%. In caso contrario ti conviene prima dedicarti al rot e solo in seguito curare il ground, che all'inizio ti conviene non angolare più delle ore 13 e neanche forzare.
Come avrai visto da uno dei filmati, è di grande aiuto simulare i movimenti senza usare il piombo. Poi procurati una vecchia palla da tennis ed usa quella come zavorra per un pò di tempo.
Ciao.
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nemo76

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  • ridiamo al mare le prede sottomisura!
Reply #21 on: February 01, 2010, 15:14:10
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Per il momento mi fermo qui.
Se questo articolo sarà apprezzato,  avrò lo stimolo per proseguire con la descrizione del Pendulum, l’approfondimento sulla taratura e la manutenzione del rotante e la descrizione dei finali più adatti al lancio pendolare. La descrizione del lancio pendolare, credetemi, è assai più faticosa ed impegnativa della sua esecuzione.

complimentissimi da parte di un neofita come me che trova questo post qualcosa di veramente speciale ed esauriente.....si si.....SPECIALE ed ESAURIENTE....questi sono i termini appropriati ad articoli come questi ben scritti nei minimi dettagli.oltre ad oltremare(scusate il gioco di parole)con i suoi scritti,anche tu insegni  a noi neofiti come imparare a camminare   grazie nonnoroby.spero che al prossimo raduno parallelo ci sarai anche tu   ;D
io godo tu godi egli gode!....che tempo è?Il secondo tempo di Napoli-Roma


^NONNOROBY^

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Reply #22 on: February 02, 2010, 00:12:07
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complimentissimi da parte di un neofita come me [...]
Grazie Nemo, i complimenti fanno sempre piacere e ti danno lo stimolo per proseguire.
Quando scrivo un tutorial, io ho sempre in mente i neofiti: basandomi su questo, cerco sempre di esprimermi nel modo più semplice possibile, a costo di sorvolare su termini tecnici o 'canonici' che spesso, ad un neofita, dicono poco o niente. Quando non posso fare a meno di citarli, cerco per quanto possibile di affiancarli con termini più popolari o di gergo, magari scritti tra parentisi (p.e. 'shockleader' (parastrappi), 'piombo spike' (piombo con rampini), 'long arm' (bracciolo lungo), e così via).
Non perché sia contrario alla terminologia tecnica, ma perché ritengo più importante che una persona che è alle prime armi, prima capisca bene quello di cui sto parlando, poi avrà tutto il tempo di imparare anche i termini che fanno tanto 'figo' (anche perché ai pesci non frega niente se il long arm lo chiamiamo bracciolo lungo.... calabria).
Pian piano cercherò di ampliare e migliorare i tutorial sul ground e sul pendolare, per arrivare a completarne tutti gli aspetti.
Ciao 
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POGGINO

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Reply #23 on: February 09, 2010, 20:50:30
complimenti nonnoroby per il post io ora sto imparando a padroneggiare il rot e tra un pò vedremo di iniziare a studiare il ground....intanto provo a simulare i movimenti in casa con la mazza per mettere a posto i cappotti...mi sento un attimo ridicoolo ma non fa niente...credo che sia una cosa buona....


^NONNOROBY^

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Reply #24 on: February 10, 2010, 15:42:07
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complimenti nonnoroby per il post io ora sto imparando a padroneggiare il rot e tra un pò vedremo di iniziare a studiare il ground....intanto provo a simulare i movimenti in casa con la mazza per mettere a posto i cappotti...mi sento un attimo ridicoolo ma non fa niente...credo che sia una cosa buona....
Non c'è assolutamente nulla di ridicolo, anzi....
Procurati un bastone o una canna di 3,90-4,00 mt e fai la simulazione dei movimenti. Naturalmente ti serve un pò di spazio intorno.
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pomatomus

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complimenti per l'articolo. Notavo però che la tecnica varia tantissimo fra un lanciatore e l'altro. La posizione delle braccia e del busto varia, il movimento dei piedi poi è estremamente soggettivo: qualcuno si limita a ruotarli trasferendo il peso del corpo dal dx al sx, qualcun'altro invece solleva proprio il piede sx e lo sposta di varie decine di cm, ad esempio lui sposta il piede sx: Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
Danny Moeskops invece li tiene fermi e inclina molto il busto, è violenza pura ma sembra piuttosto scomposto e tiene la canna altissima in chiusura: Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
Anche se nel primo caso si tratta di ground e nel II di pendulum. Notavo poi che in fase di impostazione nessuno tiene il braccio dx piegato a 170° come indicato nel tutorial ma entrambe le braccia più o meno distese


^NONNOROBY^

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complimenti per l'articolo. Notavo però che la tecnica varia tantissimo fra un lanciatore e l'altro.
Ecco, la prima cosa che NON devi fare è fare riferimento ai campioni da pedana, in particolare ai due che hai postato. Tutti i lanciatori, una volta che hanno assimilato profondamente le basi del lancio, si danno delle piccole correzioni che sono del tutto personalissime, anche per incrementare di 1 solo cm la distanza (in una competizione, 1 cm ti fa vincere la gara...). Troverai sempre delle differenze più o meno accentuate tra un lanciatore e l'altro, perché ognuno cerca di trovare delle soluzioni che sono più adatte alla propria struttura fisica, al proprio metodo di chiusura del lancio e via di seguito.
Se un domani trovi un maestro di longcasting, vedrai che la prima cosa che ti dirà sarà di evitare di imitare lo stile dei campioni da pedana e di concentrarti sulle basi del longcasting: infatti devi prima assimilare perfettamente queste basi, che non ti regaleranno i mt che speri ma che ti insegneranno tutti i movimenti per fare un lancio perfetto. Avrai poi tutto tempo di imitare lo stile di Tizio e di Caio per vedere se ti sono congeniali, oppure di sviluppare uno stile tutto tuo che ti fa incrementare la lunghezza.
Ma per il momento devi assimilare quello che ti è necessario per non lanciare ne a destra ne a sinitra, ne in basso ne troppo in alto, ma dritto davanti a te.
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^OLTREMARE^

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Giusto per non scomodare i mostri sacri del longcasting che, come diceva Nonnoroby, possono fuorviare dalle impostazioni di base, restando non nostro piccolo seminato ti consiglio di guardare l'ultimo filmato postato da Danny88 nel topic Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
Personalmente lo ritengo un buon esempio di come si possa affinare la tecnica da autodidatta.
Visto che ci sei leggiti anche tutti gli interventi e consigli nel topic ed anche tutti quelli attinenti.
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pomatomus

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OK! quindi confermate di non spostare il piede sinistro (ma semplicemente di ruotarlo) e tenere flesso il braccio dx in fase di predisposizione (anche se in nessun video, nessuno teneva flesso quel braccio e mi sembra una posizione non del tutto naturale)


^NONNOROBY^

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Il piede sinistro, oltre che ruotare, va spostato di un mezzo passo in avanti quando dalla gamba destra sposti il peso sulla gamba sinistra. Perché dici che in nessun filmato ti risulta il braccio flesso? Nel filmato allegato all'articolo, tutti i movimenti fatti dal lanciatore rispecchiano quelli descritti nell'articolo (il lanciatore è un perfetto esecutore dei movimenti di base).
Poi è chiaro che un filmato non può assolutamente sostituire gli insegnamenti diretti di un maestro, che 'fisicamente' è in grado di intervenire sulla tua postura di gambe, braccia, testa, bacino e dorso nelle varie fasi del lancio. Inoltre non è assolutamente facile descrivere per iscritto nel minimo dettaglio ogni singolo particolare di un lancio tecnico. Per esempio, magari il braccio non è flesso esattamente di 170°, ma ti assicuro che deve essere flesso, altrimenti il lancio non riesce o ti viene una schifezza.
Come ti ha suggerito Oltremare, guarda anche il filmato di Danny88, un autodidatta al 100%.
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pomatomus

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un attimo... credo ci sia stata una mia incomprensione!! il braccio flesso a 170° significa che è flesso di molto poco (a 180° forma un angolo piatto quindi è totalmente dritto), nella mia testa stavo pensando a un angolo di 10°, ecco perchè mi risultava del tutto innaturale! problema risolto


^OLTREMARE^

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Una delle cose basilari nell'esecuzione del ground e del pendolare è il riuscire a tenere la canna ben distante dal corpo. Questo può avvenire solo se le braccia, entrambe, sono ben tese  altrimenti si incorre quasi inevitabilmente in quello che viene definito "lancio tagliato" ovvero un lancio chiuso prima della completa rotazione. Quando si è agli inizi, spesse volte si è portati ad angolare il braccio destro. Questo avviene, inconsapevolmente, sia per contrastare il peso della canna che per sopperire alla sensazione di mancanza di energia nel momento della spinta (push) della canna. Una leggerissima piegatura del braccio destro ci può anche stare ma a patto che sia davvero contenuta.
Altro aspetto fondamentale è quello della postura di gambe e piedi. Anche in questo caso non bisogna copiare chi ha dimestichezza con il lancio e che tende a partire con una posizione dei piedi "avanzata". Le gambe devono essere leggermente divaricate ed i talloni rivolti verso il mare. Una cosa importantissima è caricare tutto il peso del corpo sulla gamba destra anche a costo di assumere posizioni che possono apparire comiche. Successivamente, la gamba sinistra si distenderà e andrà indietro mentre il peso del corpo si sposterà dalla gamba destra a quella sinistra. C'è chi posiziona il piede sinistro già in posizione di chiusura e appoggiando solo la punta. Questo può aiutare a concentrarsi sulle altre fasi del lancio ma si corre il rischio di farci l'abitudine e non apprendere più la fase del trasferimento del peso che, a mio giudizio, è fondamentale.

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Una delle cose basilari nell'esecuzione del ground e del pendolare è il riuscire a tenere la canna ben distante dal corpo. Questo può avvenire solo se le braccia, entrambe, sono ben tese  altrimenti si incorre quasi inevitabilmente in quello che viene definito "lancio tagliato" ovvero un lancio chiuso prima della completa rotazione.
Ti chiedo scusa, Nicola, però forse sarebbe meglio distinguere tra ground e pendulum e, nel pendulum, tra la fase di richiamo della canna e la fase di spinta.
Nel pendulum, durante la fase di richiamo, il braccio sinistro deve restare completamente disteso, mentre il braccio destro forma un angolo di quasi 90° (contro i 170° del ground), con il mulinello all'altezza dell'orecchio. Poi, durante la fase di spinta, il braccio destro si distende gradualmente sino a diventare completamente disteso nel punto in cui il pugno destro prende il posto del pugno sinistro davanti alla visuale. Se il braccio destro non partisse raccolto a quasi 90° (nella sua fase iniziale), non riuscirebbe ad imprimere la sua forza nella fase di spinta (l'azione di spinta è identica all'azione di un pugile che sferra un uppercut all'avversario, tanto è vero che questo accostamento, una volta, veniva fortemente suggerito). La distensione è quindi graduale da quando inizia la spinta sino a quando termina.
Il braccio sinistro, invece, deve restare disteso e ben lontano dal corpo già dalla fase iniziale.
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pomatomus

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ok siete stati entrambi chiarissimi. Oggi sono andato a lanciare e ho provato quell'Ambassadeur blu che ho appena acquistato (non ricordo mai il nome del modello), è una gran mulinello! la differenza rispetto allo Speed Master (che infatti non è un vero mulinello da lancio) è abissale. è molto più facile da gestire, il freno magnetico (o centrifugo??) con la rotella è comodissimo, un vero lusso rispetto a frenare la bobina col pollice come dovevo fare con l'altro. Imparrucco solo se sbaglio a lanciare (ad esempio lancio troppo alto e troppo basso) ma se l'esecuzione è buona, diventa gestibilissimo.

PS: l'angolazione del braccio credo che più che 170° sia 150-160°. se fosse a 170° sarebbe quasi teso


^OLTREMARE^

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Ciao Roberto, non voglio salire in cattedra in quanto troppo tempo è passato da quando tiravo costantemente di pendolare. Di una cosa però son convinto, e lo sai anche tu, che gorund e pendolare in sostanza coincidono in parecchie fasi. Effettuando un ground ritengo di riuscire a tenere le braccia ben distese e quindi la canna distante dal corpo. Le rare volte in cui riesco ad unirmi ai miei amici esperti per rispolverare il pendolo vengo sistematicamente richiamato sulle braccia troppo corte. Anni fa c'era in effetti questa tendenza, almeno durante l'oscillazione del piombo, a tenere il braccio destro molto angolato con la canna ed il drop che sfioravano il corpo. Penso che l'esperienza sul campo ed i risultati abbiano modificato questa tendenza. La teoria di un mio amico, condivisa in pieno da me e tanti altri, è che durante il lancio si realizza una sorta di leva in cui il fulcro è il corpo del lanciatore e la leva è rappresentata dalla punta della canna che ha la funzione di scagliare il peso (drop+piombo). Conosciamo tutti il principio della meccanica secondo cui più è linga la leva e maggiori saranno le performances. Quindi, se teniamo il braccio destro piegato la leva (punta della canna) si avvicinerà al corpo (fulcro) riducendo le potenzialità. Viceversa, tenendo il braccio bel disteso, questa distanza aumenterà consentendoci migliori prestazioni. Ti dirò anche che una volta mi capitava spesso di toccare il terreno con il piombo in fase di rotazione. Stendendo le braccia (e tenendo la canna più bassa) questo capita più raramente.
Naturalmente ognuno ha le proprie convinzioni. Per me personalmente nulla cambia fra ground e pendolare in fatto di posizione delle braccia.
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Ciao Nicola,
anche per me sono passati tantissimi anni dall'ultima volta che ho messo piede in una pedana (esattamente da quando, per una serie di sfortunate coincidenze, circa 15 anni fa persi il lavoro e la cosa sconvolse tanto la mia vita che dapprima abbandonai completamente la pesca e, in seguito, fui costretto a vendere tutta la mia cospicua attrezzatura per necessità di denaro).
Pertanto, prima di fare la mia precedente affermazione, per paura di sparare pirlate, non solo mi sono sforzato di tornare indietro con la mente, ma ho trascorso almeno un'ora a simulare nel giardino i movimenti del pendulum con il manico di una delle due Mitchell che mi sono rimaste (non ti dico il mal di schiena che mi è venuto... calabria).
Volevo infatti appurare se ricordavo male come facevo la pendolata, dopo la tua descrizione di entrambe le braccia distese, ma non c'è stato verso: il braccio destro, nella fase di richiamo, mi si posizionava automaticamente e spontaneamente a 90°, con il pugno all'altezza dell'orecchio, per poi distendersi e allontanarsi dal corpo solo in fase di chiusura, esattamente come avveniva ai tempi 'felici'.
Naturalmente mi sono sforzato di tenere entrambe le braccia distese anche in fase di richiamo, come da te descritto, ma sentivo questa postura assolutamente forzata ed innaturale, non assolutamente consona al metodo che si è ormai radicato in me dopo tanti e tanti lanci fatti nel periodo d'oro nel quale, con il gruppo di amici, ci si ritrovava a lanciare in una spiaggia o in un campo.
Tenendo anche il braccio destro disteso in fase di richiamo (anziché piegato a 90°), durante questa ora di prove, 'sentivo' che se fossi passato dalla simulazione al lancio reale non sarei mai e poi mai riuscito a chiudere il lancio, perché il braccio destro sarebbe stato impossibilitato a caricare la spinta in avanti non solo per imprimere la giusta forza, ma anche per indirizzare la canna nella direzione giusta.
Ora tu dici che questa vecchia tendenza è stata smentita dai risultati ottenuti nei campi, e non ho il minimo dubbio che questa tua affermazione sia vera (non ho mai più seguito una competizione di longcasting già da quei tempi, pertanto non sono minimamente aggiornato), per cui credo che per me sia giunto davvero il momento non solo di ritirarmi dal campo (cosa già avvenuta molto tempo fa) ma anche il momento di cessare di dispensare suggerimenti ormai obsoleti e fuorvianti (sto parlando sul serio, Nicola, è da un pò di tempo che sto rimuginando questa convinzione....), e di limitarmi a quelli più consoni alla mia età, non più adatta a calpestare i campi di longcasting se non con la mente (anche per il fatto assai triste che la formidabile compagnia di un tempo che mi stimolava e mi rendeva spensierato e felice, tra deceduti, malati, dispersi e invecchiati che non praticano neanche più la pesca si è disciolta come neve al sole).
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pomatomus

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Mi sembra una pessima idea, i suggerimenti di chi ha molta esperienza sono sempre preziosi e sarebbe un peccato perderli


riottoli

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per il discorso braccio disteso pensate ad uno tecnico come il grande pietro che tra l'altro si è appena classificato 3° al campionato italiano,nella fase di richiamo quando il piombo è dietro di lui come allontana la canna e subito in rotazione del corpo abbassa la canna,canna distante dal corpo e imbracciata lunga.


^OLTREMARE^

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A proposito di mostri
Alessio Massa ha toccato i 250 metri con il 150gr. Penso che sia la massima distanza mai raggiunta in una manizione. calabria Poi la conferma degli altri mostri stagionati e gli ottimi risultati delle nuove leve. Una stretta di mano virtuale al mio amico Massimo che ha spuntato un 6° posto.
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riottoli

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A proposito di mostri
Alessio Massa ha toccato i 250 metri con il 150gr. Penso che sia la massima distanza mai raggiunta in una manizione. calabria Poi la conferma degli altri mostri stagionati e gli ottimi risultati delle nuove leve. Una stretta di mano virtuale al mio amico Massimo che ha spuntato un 6° posto.
peccato nel 175 ha tirato un' pò meno,se no il quinto non glielo toglieva nessuno,te nicola che sei nel cdnf?quest'estate vengo su a Rocchetta,bravo Max ottimo lanciatore e come persona,ha tanta voglia di lanciare nel sangue,fissatissimo,per la distanza non ricordo a quale manizione,comunque l'anno scorso poco dopo i mondiali Perugini tirò sopra i 250,comunque Massa ha una forma strabiliante,già si vedeva a cagliari nei viedo,unico italiano secondo me che farà girare le palle al ciccio.


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