ciao, vittorio
sono di avviso diverso, dal momento che volevo rimarcare l'inaffidabilità della fipsas (e delle altre associazioni di categoria) come interlocutore dei pescatori non agonisti e come associazione per la tutela ambientale.
il fatto è che le gare di pesca e la pesca sportiva sono due realtà agli antipodi: nelle prime, è importante quanto si pesca; nella seconda, è importante cosa si pesca.
consentire ai "campioni" di riempire i carnieri di pesci sotto misura è deleterio sia per infondere nei neofiti una vera cultura alieutica sia per la tutela della fauna ittica.
nel primo caso, basterebbe educare i neofiti ad alcuni principi fondamentali: si va ogni volta a pesca con la speranza di effettuare una sola cattura da 5 kg e non venti da 200 g (l'opposto di quanto serve per la sopravvivenza delle gare di pesca); gli spot non sono pattumiere e vanno sempre lasciati puliti.
nel secondo caso, i "vertici federali", visto che hanno "fortemente voluta" questa "deroga", dovrebbero dire se possono garantire con assoluta certezza che tutti i pesci sotto misura resteranno vivi nei singoli carnieri sino alla fine delle singole gare.
per quanto mi riguarda, posso testimoniare che 1/3, forse, del pesce sotto misura che metto nel secchio con l'ossigenatore torna vivo in acqua. qual'è la vostra esperienza?
se essa riproduce la mia, considerati il numero di pescatori agonisti in italia e quello delle gare che si svolgono in un anno, questa "deroga" non può che favorire "il depauperamento e lo sfruttamento sconsiderato che finora è stato effettuato nel mare".
senza considerare che questa "deroga", riducendo i cappotti, evita l'allontanamento degli sponsor...
in realtà, volendo fregiarsi della qualifica di associazione per la tutela ambientale e della denominazione di associazione di pesca sportiva, la fipsas avrebbe dovuto pretendere dai suoi iscritti il rilascio immediato delle prede sotto misura e, dopo averne determinato il peso, il catch & release per quelle di taglia.
invece, tutte le azioni fipsas registrate negli ultimi mesi: modifica della qualifica statutaria, sottoscrizione del protocollo d'intesa col governo circa la regolamentazione (e tassazione) della pesca sportiva in mare; proposta di assicurazione per i pescatori non agonisti; deroga per il pescato sotto misura, sono dirette nella stessa direzione: aumentare il proprio peso politico; aumentare i propri introiti, e mi rafforzano nella convinzione che bisogna tenersi lontano da questa gente.