[28 Dicembre 2012 ]La misteriosa strage dei calamari giganti

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Author Topic: [28 Dicembre 2012 ]La misteriosa strage dei calamari giganti  (Read 3522 times)

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I corpi di centinaia di calamari spiaggiati sono stati rinvenuti sulla costa californiana, ma i ricercatori non hanno alcuna certezza sulle cause dell'accaduto



Per la comunità scientifica restano ancora un mistero le cause degli spiaggiamenti di questi calamari jumbo, che possono raggiungere anche il metro e mezzo di lunghezza. “Queste cose ogni tanto succedono per varie ragioni che però non sono ancora del tutto chiare”, dice il biologo marino John Field della NOAA, l’agenzia federale americana che si occupa del monitoraggio di oceani e atmosfera.

Tra i fattori principali che sembrano causare gli spiaggiamenti di massa vi sono il cambiamento climatico, il surriscaldamento delle acque oceaniche e le fioriture algali, che sarebbero in grado di disorientare i calamari.

Altri scienziati invece pensano che la causa sia più diretta. Secondo Henk-Jan Hoving, ricercatore del Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI), i calamari potrebbero aver seguito le loro prede in acque sempre più basse e sovraffollate, arenandosi sulle spiagge durante la bassa marea.

“Negli ultimi dieci anni gli spiaggiamenti sono stati sempre più frequenti, e nel frattempo le popolazioni di calamari di Humboldt sono cresciute, forse in seguito al riscaldamento delle acque, diventando a volte anche molto numerose”, ha spiegato Field.



Questa specie di calamari che normalmente si trova nelle acque a sud del Golfo della California e fino alle coste peruviane, “a volte si trova anche più a nord, nei periodi in cui le acque sono più calde”, aggiunge Kenneth Bruland, ricercatore dell’Università della California a Santa Cruz. Questo accade quando in autunno e inverno i venti che spirano a sud e che spingono le correnti oceaniche ricche di sostanze nutritive a risalire dalle profondità cessano: allora le correnti più calde si avvicinano alle coste.

Secondo Bruland, il cambiamento climatico e il conseguente minor apporto di ossigeno nelle acque potrebbero “essere i fattori determinanti” che spingono i calamari di Humboldt verso nord.

Ma questa teoria non è universalmente accettata. “Non credo che tutto ciò abbia qualcosa a che fare con il riscaldamento globale o i cambi nei livelli di ossigeno”, ha detto Francisco Chavez, oceanografo e biologo del MBARI. Anche secondo Hoving, collega di Chavez al MBARI, le cause sarebbero altre. Hoving fa notare infatti l’incredibile abilità dei calamari di Humboldt che riescono a sopravvivere e prosperare anche negli ambienti scarsamente ossigenati, al contrario di molti altri esseri viventi. Inoltre Hoving descrive il calamaro di Humboldt come un “predatore incredibilmente agile” che non si ritroverebbe mai intrappolato senza motivo, specialmente quando si muove in grandi gruppi.



Un’altra possibile causa degli spiaggiamenti di massa sarebbero le fioriture algali eccezionali. Alcune specie di alghe, infatti, rilasciano delle tossine, come l’acido domoico, che possono decimare le faune locali. Alcuni scienziati sono convinti che queste fioriture causino la perdita dell'orientamento nei calamari e quindi siano responsabili degli spiaggiamenti, anche se non ci sono ancora prove evidenti.

“Anche se è possibile che i calamari siano esposti a delle tossine questo è comunque improbabile visto che il mio laboratorio monitora i livelli di alghe e tossine settimanalmente nell’area di Santa Cruz, e nell’ultimo mese i livelli sono stati molto bassi”, spiega Raphe Kudela, biologo dell’UCSC.

Purtroppo non ci sono ancora spiegazioni scientifiche per questi macabri ritrovamenti ma di certo non se ne sono preoccupati gabbiani, leoni marini e tutti gli altri predatori che hanno rapidamente provveduto a ripulire le spiagge.

FONTE: nationalgeographic.it
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
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kblade98

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Reply #1 on: February 10, 2013, 21:28:24
Un mistero tremendo , speriamo almeno che questa volta la colpa non sia dell'uomo.
Non avevo letto ne sentito questa notizia  ti ringrazio Vittorio per questa e per tutte le informazioni che ci dai  ;D


Santuzzu

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Reply #2 on: February 10, 2013, 21:34:50
Una domanda un pò stupida forse, ma questi animali, come anche i cetacei che si spiaggiano, non co capiscono che stanno andando su fondali troppo bassi?

Disorientamento ok, ma quando un essere è disorientato se si imbatte in situazioni di pericolo.. Teoricamente dovrebbe rispondere al pericolo evitandolo, perché invece loro si spiaggiano? Oltre che disorientati a questo punto sono storditi..
Rispetta il mare... lui ti rispetterà!

Crederci sempre, quando meno lo si aspetta, Zac e via di frizione!


kblade98

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Reply #3 on: February 10, 2013, 22:01:15
Fonte Wikipedia :


Alcuni Odontoceti, soprattutto globicefali, capodogli e zifidi, sono soggetti agli spiaggiamenti, cioè si spingono fino alle terre emerse non riuscendo più a ritornare in mare. Molto spesso gli spiaggiamenti provocano la morte dell'animale per disidratazione o per soffocamento dovuto al collasso dei polmoni sotto il peso del proprio corpo. Lo spiaggiamento può essere singolo, quando coinvolge un solo esemplare, o di massa, quando a spiaggiarsi è l'intero branco. Gli spiaggiamenti sono stati oggetto di un lungo dibattito tra i ricercatori per decenni, allo scopo di ricercarne le cause, che ancora oggi non sono ben chiare. Si pensa che a provocarli non sia una sola causa, ma una concomitanza di eventi naturali, biologici e comportamentali.[108] I primi comprendono cambiamenti nelle correnti marine e nelle maree e l'insorgenza di tempeste, mentre i fattori biologici comprendono la predazione, le malattie e i disturbi nell'ecolocalizzazione. Per quanto riguarda i fattori comportamentali, nelle specie altamente sociali è possibile che un animale in difficoltà per cause individuali venga seguito fino a terra dagli altri membri del branco, che si spiaggiano insieme a lui.
Nel 2004 ricercatori tedeschi hanno associato i frequenti spiaggiamenti dei capodogli delle acque del mare del Nord all'attività solare. Analizzando gli spiaggiamenti di questi Cetacei avvenuti dal 1712 al 2003 i ricercatori si accorsero che il 97% di essi si verificavano nei periodi di minimo dell'attività solare.[109]
Un'altra possibile causa degli spiaggiamenti sono le esercitazioni della marina militare effettuate mediante l'utilizzo di sonar a media frequenza utilizzati per la ricerca dei sottomarini. Nel 1996 12 zifii (Ziphius cavirostris) si sono spiaggiati lungo le coste della Grecia e le analisi autoptiche hanno mostrato la presenza in ciascuno di una patologia caratterizzata dalla comparsa di emboli gassosi all'interno degli organi degli animali. Questi emboli, una volta che i Cetacei si spiaggiano, ne provocano la morte in seguito ai gravi danni causati all'apparato circolatorio. Gli spiaggiamenti sono stati correlati alle esercitazioni militari che si sono svolte due giorni prima che essi si verificassero.[110] Nel 2002 altri 14 zifidi che presentavano gli stessi sintomi sono spiaggiati alle Isole Canarie e gli spiaggiamenti cominciarono dopo sole 4 ore dall'inizio delle operazioni militari, confermando la stretta relazione esistente tra l'uso dei sonar e gli spiaggiamenti e le morti di questi animali.[111]



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Reply #4 on: February 11, 2013, 07:46:46
Raramente vengono rese pubbliche le cause che hanno causato questi fenomeni, già nel piccolo. Pensiamo, per esempio al delfino spiaggiatosi purtroppo sotto casa nostra. Vengono portati presso strutture autorizzate per fare le analisi del caso. Ma poi...che succede? Dove vengono pubblicate queste analisi? Perchè è morto? Nessuno lo sa.
Figuriamoci per fenomeni di questo tipo. Strano che nessuno degli intervistati, nell'articolo, abbia parlato delle concause in cui è sempre protagonosta...l'uomo, dell'inquinamento, della cattiva gestione delle risorse. Si limitano a dire che non ci sono spiegazioni scientifiche. Sarà sempre cosi?

Fenomeni sia isolati e sia di questa portata che interessano, quotidianamente, anche altri abitanti dell'Oceano e dei nostri mari, un po mi mettono paura. E invece di diminuire ..continuano ad aumentare in tutte le parti del mondo.
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Cileri

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Reply #5 on: February 11, 2013, 09:42:01
quando ero più piccolo, è capitato di trovarmi in mezzo allo spiaggiamento di calamari nostrani...tutta la spiaggia invasa, e tutti a raccoglierli...fino ad oggi però non si è più verificato.
Valerio


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