I piccoli pesci “foraggio” sono il 20% della pesca mondiale

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Vitali per i servizi ecosistemici e la salute degli habitat marini

Lo studio The global contribution of forage fish to marine fisheries and ecosystems, realizzato da un team di ricercatori statunitensi, canadesi, britannici, australiani e francesi, conferma ed esalta l'importanza, diretta ed indiretta, dei branchi di piccoli pesci "foraggio" per l'economia mondiale e per l'intero ecosistema marino.   

Lo studio appena pubblicato fornisce per la prima volta l'analisi del valore dei pesci "foraggio", cioè delle specie che formano banchi come sardine, aringhe, e acciughe. I tre tipi di contributi forniti dal pesce foraggio che sono stati presi in considerazione sono: come cattura diretta, come cibo per altri pesci commercialmente importanti e come un anello importante nella catena alimentare degli ecosistemi marini.

Lo studio ha dimostrato che «questi piccoli pesci contribuiscono alla pesca globali ogni anno per un totale di 16,9 miliardi di dollari, sia come pesca diretta che come cibo per pesci più grandi, che rappresentano il 20% dei valori di cattura globale di tutto l'insieme delle attività di pesca marina». Inoltre il team internazionale di scienziati ha trovato che nel 75% dei modelli ecosistemici analizzati, le specie di predatori  fortemente dipendenti dai pesci foraggio, come gli uccelli e i mammiferi marini, dipendono per metà o più della loro dieta da questi pesci nel 30% dei casi analizzati, mentre i pesci foraggio rappresentano i tre quarti della dieta per almeno una specie di predatori.

Il team di ricerca, condotto dal Conservation science della Stony Brook University  esaminato questi contributi del pesce foraggio attraverso le raccolte e le sintesi di 72 modelli Ecopath  di tutto il mondo. I modelli Ecopath sono un tipo di "food web mode"l che può essere utilizzato per stimare la direzione e la forza delle interazioni tra le specie all'interno di un ecosistema. Lo studio ha identificato «ecosistemi che possono avere molto di predatori estremamente dipendenti dal pesce foraggio, che possono contribuire a sforzi di gestione basati sugli ecosistemi che considerano sia la pesca commerciale che gli effetti sulle specie minacciate o in pericolo».

Ellen K. Pikitch, co-autrice dello studio e direttrice dell'Institute for ocean conservation science della Stony Brook University, spiega che «oltre al loro valore per la pesca commerciale ed altre industrie che dipendono da loro per i loro prodotti, i pesci foraggio svolgono ruoli importanti negli ecosistemi globali, mentre sono ancora in acqua. Per quantificare il contributo complessivo che i pesci foraggio danno a livello globale, sia per le economie che gli ecosistemi, abbiamo valutato il trade-off di vari utilizzi del pesce foraggio».

"The global contribution of forage fish to marine fisheries and ecosystems", pubblicato recentemente sul giornale online Fish and Fisheries, offre una sintesi dei dati di diversi studi indipendenti sugli ecosistemi marini di tutto il mondo, che includono anche il pesce foraggio. La ricerca ha evidenziato che «il valore delle catture diretta di pesce foraggio è di 5,6 miliardi di dollari. Le più alte  catture di pesce foraggio sono state trovate nei modelli della corrente di Humboldt dove opera la pesca peruviana all'anchoveta. Il valore delle attività di pesca che sono sostenute dal pesce foraggio è doppio rispetto a quella del pescato direttamente, fino a 11,3 miliardi di dollari». Lo studio non ha calcolato il valore dei contributi del  pesce foraggio per settori quali il turismo e la pesca sportiva, che aumenterebbe il valore economico stimato del pesce come specie preda.

Un altro degli autori, Konstantine J. Rountosdella della School of marine and atmospheric sciences della Stony Brook University, evidenzia che «la maggior parte dei precedenti studi economici sul  pesce foraggio si sono concentrati principalmente sul loro ruolo come merce raccolta direttamente. Includendo l'analisi del valore indiretto che questi pesci forniscono come specie prede, questo studio fornisce dati ai responsabili politici, ai manager della pesca e ad altri quando devono prendere decisioni risguardanti il prelievo di questi pesci».

La Pikitch conclude: «Prendendo in considerazione i ruoli ecologici e i servizi di sostegno forniti dal pesce foraggio in aggiunta al loro valore economico può dare come risultato una situazione win-win per entrambe le attività della pesca e degli ecosistemi. Questo approccio può portare a popolazioni sostenibili sia di pesce foraggio che dei pesci più grandi che dipendono da loro, così come per oceani in sano equilibrio, brulicanti di vita marina».


Fonte e foto: Greenreport.it
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


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