NEWS MARE - NOTIZIE DAL MONDO...SOMMERSO

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Author Topic: NEWS MARE - NOTIZIE DAL MONDO...SOMMERSO  (Read 240682 times)

^VITTORIO^

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Denunciato un pescatore sportivo e sequestrati 18 esemplari di tonno rosso. Questo il bilancio dell’attività di controllo lungo la filiera della pesca operato dalla guardia costiera di Gaeta nel fine settimana appena trascorso.
L’uomo, un 63enne di Gaeta, è stato fermato mentre era intento a scaricare dalla propria unità di diporto la specie protetta appena pescata.
“Il soggetto – si legge in una nota della guardia costiera - veniva trovato in possesso di 18 esemplari di tonno rosso, specie altamente migratoria, la cui cattura in questo periodo dell’anno è vietata per scopi riproduttivi. La cattura della specie nella fase giovanile, infatti, ne impedisce il raggiungimento dello stato adulto ed il successivo ripopolamento ittico”.
Per questo il prodotto è stato sequestrato ed l'uomo deferito all'autorità giudiziaria.
Inoltre al 63enne è stata elevata una sanzione amministrativa "per violazione del decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che ne vieta la cattura, anche accidentale, da parte di pescatori sportivi (per il raggiungimento del massimale del contingente di cattura assegnato dalla Comunità Europea) nonché per violazione del limite massimo pro-capite di kg 5 stabilito per la pesca ricreativa".
Il pescato, dopo essere stato sottoposto agli accertamenti di rito del personale sanitario dell’Asl che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, è stato donato alla Caritas di zona.
FONTE: LatinaToday.it

Pescano nonostante divieto, multati

(ANSA) - CROTONE, 18 OTT - Sei motopesca sono stati multati per 13 mila euro e due diffidati a non lasciare il porto di Crotone dai militari della Capitaneria di porto durante controlli il rispetto del divieto di pesca in vigore per la tutela delle risorse ittiche. I motopesca, sei di altri compartimenti marittimi e uno battente bandiera estera, sono giunti nella notte nel porto di Crotone. Nel corso dei controlli sono state accertate discordanze tra i prodotti pescati e quelli annotati sui documenti.
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


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Varnon

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Seppur non proprio dal fondo del mare, ma dai banchi di una pescheria...

Il prodotto arriva dalla Spagna. La sostanza spruzzata su orate e branzini d"annata" li  "ringiovanisce" e non lascia tracce. Ma il pesce resta avariato e quindi pericoloso per chi lo mangia. Controlli in tutta Italia

La procura di Torino va a caccia di un killer silenzioso: si chiama "Cafodos" ed è un prodotto che si sospetta sia largamente utilizzato sui banchi del pesce di tutta Italia perché ha proprietà portentose di "ringiovanimento" del pesce. Inoltre è irrintracciabile con esami sul prodotto perché una volta rinnovato l'aspetto del pescato, il Cafodos si trasforma in acqua. Si potrebbe definire una sorta di doping del pesce questo liquido che viene spruzzato, sortisce un effetto portentoso e poi si volatilizza. Il problema è che in realtà i pesci vecchi restano vecchi e quindi pericolosi per la salute.

Il procuratore Raffaele Guariniello partendo da una segnalazione dell'Istituto superiore di Sanità ha dato ordine al Nas di controllare a tappeto i banchi del pesce non solo torinesi ma di tutta la penisola. Il fascicolo d'inchiesta è aperto per ora contro ignoti e riporta l'accusa di frode in commercio.


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Valerio59

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27 OTTOBRE 2013. – Controllo del pescato e sequestro di quanto esposto irregolarmente in vendita all’interno di più porti italiani. La Guardia Costiera di Anzio (RM), nell’ambito degli interventi già periodicamente svolti sotto il più ampio coordinamento del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima del Lazio e del superiore Compartimento Marittimo di Roma, nel primo pomeriggio di ieri ha individuato e sanzionato due “venditori improvvisati”.

I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio, agli ordini del Tenente di Vascello (CP) Luigi Vincenti, hanno così provveduto al sequestro di 35 chilogrammi di pescato contenuto in dodici cassette di polistirolo. Il tutto appariva riposto su di un carrello normalmente utilizzato per lo sbarco del pescato. Alla vista dei militari i due venditori si sono dati subito alla fuga abbandonando sul posto le cassette.

Secondo la Guardia Costiera, i due, sperando  nell’afflusso di gente del fine settimana e sfruttando anche il periodo di fermo pesca dello strascico, si erano posizionati lungo la banchina commerciale, senza però rispettare nessuna delle regole previste per la vendita.

La stessa Guardia Costiera ricorda  come le cassette in plastica dovrebbero riportare il nominativo del peschereccio che ha effettuato la cattura. Diffidare, invece,  di banchetti improvvisati su carrelli, o peggio ancora di cassette di polistirolo poggiate direttamente per terra lungo la banchina.

I trasgressori, una volta individuati, hanno avuto contestato un verbale amministrativo di 1.500 euro.

Sempre nella giornata di ieri, ma a Torre del Greco (NA), i Carabinieri del locale Comando Stazione hanno provveduto a denunciare quattro persone con l’accusa di commercializzazione abusiva del pescato. In questo caso, il pescato non solo era esposto in banchina ma era stato immerso nelle acque portuali. Una cinquantina di chili in tutto quanto sotto sequestro e, come nel caso di Anzio, avviato alla distruzione.

A Catania, invece, l’intervento della Guardia di Finanza ha permesso di porre sotto sequestro, nel porticciolo di Riposto, ben 400 chilogrammi di Pesce spada.

FONTE: GEAPRESS


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Reply #463 on: October 29, 2013, 01:57:38
Operazione Guardia costiera a Crotone, sequestrati 5 chili pesce

(ANSA) - CROTONE, 28 OTT - Due persone sono state scoperte e multate dalla Guardia costiera di Crotone mentre effettuavano illecitamente pesca subacquea. Sequestrati anche cinque chili di prodotti ittici. Un primo sub è stato individuato dopo che aveva pescato un chilo di ricci di mare, che sono stati reimmessi in acqua perchè ancora vivi. Un secondo sub, invece, è stato individuato durante la notte mentre stava effettuando una battuta di pesca in prossimità dell'imboccatura del porto di Crotone.

Sequestrata rete da pesca abusiva da 200 metri. Era stata rubata ad un pescatore

SCARLINO, 28 OTT – Una rete abusiva, calata nello specchio d’acqua antistante il Pontile Mercantile in concessione alla Società Nuova Solmine di Scarlino. Questa mattina la Guardia costiera di Follonica, comandata dal maresciallo Rossano Giannoccaro, è intervenuta alla Fiumara del Puntone di Scarlino e dopo aver requisito un peschereccio ha raggiunto la zona in cui si trovava la rete.

Dopo circa 40 minuti di ricerca gli uomini dell’ufficio locale marittimo hanno notato la presenza di un polistirolo di colore bianco che serviva per segnalare la rete. La rete è stata quindi salpata a bordo del peschereccio e portata a terra. I pesci rimasti impigliati nella rete sono stati tutti liberati in mare. La rete è stata sequestrata e trasportata, con l’ausilio di personale e mezzo delle Bandite di Scarlino, nel deposito in località La Pieve di Scarlino.

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che la rete, della lunghezza di 200 metri circa, sia stata rubata da una cesta di reti di un pescatore locale lo scorso mese di giugno. Sono in corso indagini per individuare gli autori dell’abuso che dovranno rispondere anche di furto.

«La mancata segnalazione degli attrezzi da pesca sportivi o professionali è una prassi diffusa che viene costantemente monitorata e sanzionata dalla Guardia Costiera di Piombino e dai suoi uffici dipendenti – dice il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino Martino Rendina -. Essa presenta elevatissimi pericoli per i bagnanti, durante il periodo estivo, per la navigazione e nel caso dei pescatori sportivi subacquei per la loro stessa incolumità; le attrezzature da pesca non opportunamente segnalate possono diventare una seria minaccia per il bagnante che ignaro del pericolo può trovarsi impigliato. E’ dello scorso anno la notizia del tempestivo intervento dei militari del Locamare follonichese per un ragazzo rimasto impigliato in una rete da posta collocata, abusivamente, a ridosso della scogliera soffolta. Infine, collocare una rete nei pressi del punto d’ormeggio di navi mercantili potrebbe causare seri problemi alle unità in manovra. La rete potrebbe impigliarsi nelle eliche della nave che andrebbe, quindi, a perdere il controllo con i conseguenti danni all’equipaggio, alla stessa nave, alla struttura portuale e all’ambiente».

FONTE: ilgiunco.net
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Reply #464 on: January 02, 2014, 19:03:32
(ANSA) - PORTO SAN GIORGIO (FERMO), 2 GEN - Nell'ambito dell'operazione 'Clear Label' condotta in tutta Italia dal Corpo delle Capitanerie do Porto, la Guardia costiera di Porto San Giorgio ha effettuato 65 controlli sulla filiera della pesca in nel territorio fermano. Sono state condotte verifiche allo sbarco, all'interno dei mercati ittici all'ingrosso, ai centri di spedizione e/o stabulazione, agli esercizi commerciali (pescherie, ristoranti, box pesca ecc.) e ai veicoli adibiti al trasposto di prodotti ittici. Undici le sanzioni amministrative elevate per violazioni in materia di etichettatura, tracciabilità e pesca illegale, per un totale di 15.600 euro.

Sono stati eseguiti anche tre sequestri amministrativi ed un sequestro penale (in tutto quasi 250 kg di prodotto ittico).
Sequestrati anche una draga idraulica per la pesca delle vongole e 250 metri di reti da posta.

Due operatori del settore trovati in possesso di 200 kg di vongole sotto misura e 30 kg di pesce catturato illegalmente sotto costa sono stati denunciati alla magistratura.(ANSA).


Capodanno, tuffi in mare in Calabria
(ANSA) - CATANZARO, 1 GEN - Hanno salutato il 2014 con tuffi collettivi in mare alcune centinaia di calabresi che si sono dati appuntamento a Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone.
Nemmeno la pioggia e le nuvole hanno fermato la tradizione in riva allo Stretto che si rinnova ormai da 42 anni e che ha visto gettarsi in acqua assieme adulti, donne e bambini. Tuffo d'inizio anno di gruppo anche nelle acque di Catanzaro Lido, malgrado la temperatura del mare non proprio invitante, e di Crotone.
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(ANSA) - ROMA, 4 GEN - Australiani sulle spiagge contro l'uccisione di grandi squali. Secondo quanto riferisce la Bbc online, diverse migliaia di persone si sono riunite sulle spiagge delle principali città per protestare contro l'aggressiva campagna del governo per catturare e uccidere gli squali che superino i tre metri di lunghezza al largo di popolari spiagge con l'uso di ami ed esche.

Una mossa decisa dopo sette attacchi fatali da parte degli squali in tre anni. Ma per gli ambientalisti, l'eliminazione non é la risposta e servirà solo a danneggiare il delicato ecosistema del mare. "Senza gli squali non ci sarà futuro per l'umanità in quanto aiutano a bilanciare l'ecosistema e ogni creatura vivente nel mare é necessaria", sostiene un maninte. Più di 4mila persone si sono riunite nella manizione organizzata sulla spiaggia di Cottesloe, a Perth; un altro corteo é stato organizzato a Melbourne.

Il governo australiano sta pianificando l'installazione di 72 tra ami ed esche ad un chilometro dalle spiagge entro il 10 gennaio. Un contratto per la sistemazione e il monitoraggio del sistema sarà assegnato ai pescatori commerciali nei prossimi giorni. Il loro compito sarà di uccidere ogni squalo catturato che superi i tre metri.

Balene: Sea Shepherd, navi Giappone a caccia in 'santuario'
In Antartide, attivisti cercano impedire mattanza

(ANSA) - ROMA, 6 GEN - La flottiglia di Sea Shepherd è sulla scia della nave giapponese Nisshin Maru nel mare di Ross, in Antartide, dopo aver filmato la caccia alle balene in una zona considerata un 'santuario' dei cetacei, l'International Whaling Commission's Southern Ocean. Lo riferisce la stampa australiana.
Le immagini cruente di tre cetacei fatti a pezzi a bordo sono state filmate dagli attivisti a bordo di un elicottero. "E' solo una scena raccapricciante, sanguinosa e medievale che non trova posto nel mondo moderno", ha detto il presidente di Sea Shepherd Australia, Bob Brown. Gli attivisti inseguono la Nisshin Maru nel tentativo di impedire la caccia: la nave madre giapponese ha cambiato rotta, ora si dirige verso nord. (ANSA).
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Reply #466 on: January 09, 2014, 21:21:45
(ANSA) - ROMA, 8 GEN - Maxi spiaggiamento di massa in Nuova Zelanda: 39 balene pilota - alcune lunghe fino a cinque metri - si sono arenate nella notte di domenica a Golden Bay sulla punta settentrionale dell'Isola del Sud, la più grande che compone lo stato insulare dell'Oceano Pacifico.

I funzionari del Dipartimento di Conservazione neozelandese monitoravano il branco da sabato, ma a causa del forte vento non sono riusciti a tenere al largo gli esemplari, ignari dell'arrivo di una bassa marea "più forte del normale". Dodici componenti del branco sono stati trovati già morti lunedì mattina e, dopo uno studio attento dei ricercatori sulle probabilità di sopravvivenza degli altri cetacei, è stata praticata l'eutanasia ai restanti 27. La Nuova Zelanda ha uno dei tassi più alti di spiaggiamento di mammiferi marini al mondo: secondo analisi di organizzazioni volte a salvaguardare le specie, il Paese insulare ha una media di circa 300 delfini e balene bloccate sulle coste ogni anno. Golden Bay in particolare, come riporta la Cnn, è un noto luogo di spiaggiamenti a causa delle sue coste sporgenti, le correnti e le spiagge leggermente in pendenza. (ANSA)

Pesca: sequestrati 328 kg bianchetto

(ANSA) - VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA), 9 GEN - Tre quintali di novellame di sarda "bianchetto" illegalmente detenuti da un autotrasportatore, sono stati sequestrati da personale del nucleo polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Reggio Calabria e dell'Ufficio marittimo di Villa San Giovanni. In un furgone diretto in Sicilia i militari hanno trovato 328 kg di bianchetto. L'autista del mezzo, intestato ad una ditta di prodotti ittici del catanese, è stato denunciato e il pesce dato in beneficenza.
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Valerio59

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Sequestrati 60 chili di novellame

Anche all’inizio del nuovo anno continua l’attività di prevenzione, da parte della Guardia costiera, dei danni causati all’ecosistema marino dalla pesca illegale del novellame di sardina.

Militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, agli ordini del Capo del Compartimento marittimo, il Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, hanno infatti sequestrato, in occasione di controlli lungo la strada statale 106 radd., nella zona industriale di Corigliano Calabro, oltre 60 chili di novellame di sarda contenuti in cassette di polistirolo.

In occasione di un controllo effettuato nei confronti del furgone di una nota ditta locale che commercializza prodotti ittici, infatti, oltre ad un certo quantitativo di orate e triglie regolarmente accompagnate dalla prevista documentazione relativa al trasporto, hanno notato che il conducente, un coriglianese di circa 20 anni, era particolarmente agitato.

Infatti i militari della Guardia costiera hanno trovato all’interno del camion 10 cassette di polistirolo contenenti novellame di sarda che era stato appena pescato, opportunamente occultate.

Il novellame di sardina, giudicato dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale, intervenuti su richiesta della Capitaneria, idoneo al consumo umano, con l’autorizzazione del magistrato di turno, è stato devoluto in beneficenza per le esigenze di alcune strutture e mense della caritas delle diocesi di Rossano-Cariati e Cassano all’Ionio.

Il tutto è stato segnalato alla competente Procura della Repubblica di Castrovillari per la violazione dell’art. 7 comma 1 lettera a) del Decreto legislativo n. 4/2012 e del Regolamento (CE) 1967/2006.

L’indiscriminato sfruttamento del novellame di sarda è da tempo vietato dalla normativa comunitaria ed i controlli, intensificati dall’inizio dell’anno, continueranno nei prossimi giorni.

La Guardia costiera ricorda che, oltre alla pesca ed alla commercializzazione, del novellame è vietata anche la sola detenzione.

Nel corso dell’anno 2013 i controlli in mare e a terra per verificare il rispetto della normativa in materia di pesca operati dal personale della Guardia Costiera di Corigliano Calabro sono stati complessivamente oltre 2900; 28 le segnalazioni all’Autorità giudiziaria, 27 i sequestri penali eseguiti e 14 quelli amministrativi, 26 contravvenzioni per un totale di oltre 46.000 Euro di sanzioni fatte incassare all’Erario ed agli Enti competenti.

FONTE: cmnews.it


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Reply #468 on: January 19, 2014, 17:46:48
Le Castella, cercavano una ricciola hanno trovato un pesce tropicale

Due pescatori del crotonese smentre pescavano al largo di Le Castella si sono imbattuti in un pesce tropicale tipico dei mari caldi del nord Africa. L'animale appartiene alla stessa famiglia delle ricciole ma è difficile rintracciarlo nei mari italiani a causa della temperatura dell'acqua normalmente più bassa rispetto al loro habitat
 
LE CASTELLA (KR) - Negli ultimi anni sempre più spesso nei nostri mari sono arrivati pesci tropicali o comunque provenienti da mari più caldi, tante volte questi sono finiti nelle reti dei pescatori locali. La stessa cosa è successa la scorsa settimana a due pescatori di Le Castella, Tommaso Tolone e Ivan Liserra, che tra una spigola e una murena si sono visti passare tra le mani uno strano pesce, molto somigliante ad una ricciola. Dopo una breve ricerca si è subito capito che si trattava di un pseudo caranx dentex, tradotto in carango dentice, appartenente alla famiglia Carangidae, la stessa a cui appartiene appunto la ricciola. Un pesce che è molto comune nei mari tropicali e subtropicali, molto raramente si avvicina alle coste Italiane, nel Mediterraneo è comune trovarlo nei mari caldi del Nord Africa, vicino alle coste algerine e tunisine, in rarissime occasioni è stato avvistato anche nei mari siciliani.

Fonte: Il Quotidiano della Calabria - 19 gennaio 2014


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Reply #469 on: February 05, 2014, 02:09:17
37anni, "sono sopravvissuto nel Pacifico con sangue tartaruga"

(ANSA) - SYDNEY, 3 FEB - "Nessuna idea di che giorno fosse, ne' di che ora. Solo il sole che sorge e poi tramonta. E attorno oceano, solo oceano. Non ho mai visto la terra". E' tornato alla civiltà dopo 13 mesi in mare, José Salvador Albarengo, un salvadoregno di 37 anni, che ha raccontato di essere rimasto in mare per più di un anno riuscendo a sopravvivere bevendo sangue di tartaruga e acchiappando pesci e uccelli a mani nude.

Il momento più difficile, ha raccontato al Telegraph, è stato quando è morto il suo compagno di viaggio. "Volevo uccidermi - ha detto - ma non ce l'ho fatta". Una storia che ricorda da vicino quella interpretata da Tom Hanks in Cast away.

Ritrovato giovedì scorso in una remota isola dell'arcipelago delle Marshall, disorientato e con addosso solo un paio di short strappati, Salvador Albarengo ha detto di essere salpato dal Messico alla vigilia del Natale 2012 per una spedizione di pesca agli squali che doveva durare un giorno, ma ha raccontato di essere stato trascinato via nell'oceano dal forte vento insieme ad un ragazzo sui 16 anni chiamato Xiquel che sarebbe morto, non riuscendo a mangiare la carne cruda.

Salvador è stato ritrovato pochi giorni fa dall'altra parte del Pacifico, a 13 mila chilometri di distanza. "Avevo appena ucciso un uccello per mangiarlo - ha detto - e ho visto degli alberi in lontananza. Ero stanchissimo e mi sono addormentato. Quando mi sono risvegliato la mattina dopo ho sentito un gallo cantare, ho visto una piccola casa e ho sentito due donne che urlavano".

Oggi Albarengo, è stato trasportato nella capitale Majuro. Le immagini lo mostrano in condizioni fisiche migliori di quanto ci si potrebbe aspettare. Un infermiere lo ha comunque aiutato a scendere lungo la passerella di un battello della polizia, dopo un viaggio di 22 ore dall'atollo di Ebon dove si era arenata la sua barca di fibra di vetro di 7,3 metri. Circa 1.000 curiosi si erano affollati sul molo per vedere il pescatore, capelli lunghi e barba irsuta alla Robinson Crusoe, ma che ha sorriso e salutato brevemente con la mano prima di essere trasferito nell'ospedale di Majuro. E' apparso disidratato e dolorante ma nel complesso, considerando l'avventura appena conclusa, sta bene. "Abbiamo ottenuto informazioni su dei membri della sua famiglia in Salvador e negli Stati Uniti, che potranno facilitare il suo rimpatrio", hanno detto le autorità. Le Isole Marshall, nel Pacifico settentrionale, in libera associazione con gli Stati Uniti, contano 60 mila abitanti in 24 atolli, la maggior parte dei quali non affiorano più di due metri sopra il livello del mare e sono a rischio di restare sommersi a causa del riscaldamento globale. (ANSA)
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Reply #470 on: February 12, 2014, 15:11:47
GEAPRESS – Nuovi interventi in danno di chi esercita la pesca in maniera illegale.
La Capitaneria di Porto di Torre del Greco (NA) ha infatti provveduto a sequestrare 200 ricci di mare trovati a due diportisti in località Quattro Venti. Si tratta di un numero ben superiore al massimo consentito di 50.

Tutti gli animali sono stati reimmessi in mare, mentre ai due pescatori non prefessionisti è stata contestata la sanzione amministrativa di 1000 euro.

Da tutt’altra parte, ovvero nel veneziano, i Carabinieri hanno provveduto ad un sequestro nei pressi di Mira. In questo caso si trattava di pescatori professionisti che stavano operando su due vongolare. Ad essere contestato l’utilizzo del “vibrovaglio”. Si tratta di un setacciatore meccanico che però, nell’area oggetto dell’intervento, non potrebbe essere utilizzato per motivi sanitari.

Ad essere sequestrati, oltre ai 400 chili di vongole, anche l’attrezzatura di pesca per un valore stimato di circa 80.000 euro.

Ed a proposito di rischi sanitari colpisce la comunicazione fornita dal sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi dell’Unione Europa, di partite di tonno all’olio di soia, ove sarebbe stata rintracciata l’istamania, un composto azotato che si riscontra nella carne  alterata. Prodotti a base di tonno contenenti istamina ed arrivati nel nostro paese dalla Spagna, ma con tale biocontaminante inviati anche dall’Italia. Il tonno con le tracce di istamina, sempre secondo il sistema di controllo dell’Unione Europea, era diretto dal nostro paese verso la Germania, Svizzera, Canada, Francia, Lettonia e Regno Unito.

Le partite biocontaminate sono state distrutte.

L’istamina è tipica del cattivo stato di conservazione della carne di tonno. Concentrazioni in grado di procurare problemi sanitari sono rintracciabili nella carne che non presenta ancora alterazioni nel gusto ed altre proprietà organolettiche.  Una diffusa intossicazione da tonno all’istamina si ebbe questa estate nella città di Palermo ed in minor misura nel trapanese. Secondo quando dichiarato dai Servizi Veterinari del capoluogo siciliano, poteva trattarsi di tonno pescato illegalmente e tenuto in acqua fino al momento propizio per lo sbarco, ovvero quando non vi erano controlli di polizia. GEAPRESS
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La Guardia costiera di Corigliano Calabro ha sequestrato quattro pescherecci della marineria locale, attrezzi da pesca di tipo sciabica e circa 20 chili di novellame fra cicerello e sarda. Le imbarcazioni sono state intercettate mentre pescavano nelle acque di Schiavonea, Rossano e Mirto Crosia, ad una distanza di 500-600 metri dalla costa e con fondale non profondo. Cinque pescatori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Castrovillari.
Fonte: strettoweb.com

Pesca abusiva, sequestrate due vongolare

VENEZIA. I Carabinieri di Venezia nella nottata di ieri hanno posto sotto sequestro due “vongolare” e quasi mezza tonnellata di vongole.

In particolare, nel corso dello specifico servizio predisposto con motovedetta e abiti di copertura, i militari del Nucleo Natanti sono intervenuti lungo il canale Taglio Vecchio, dietro Porto San Leonardo, nel comune di Mira, dove accertavano la presenza di due vongolare di grosse dimensioni che stavano effettuando la pesca professionale di molluschi con vibrovaglio in area preclusa per motivi igienico sanitari.

I militari, affiancate le imbarcazioni da pesca mentre le stesse avevano le attrezzature calate in acqua, hanno sorpreso a bordo su una tre persone e sull’altra due che stavano manovrando e vagliando il prodotto già raccolto.

Complessivamente, venivano rinvenuti in più ceste e nell’attrezzatura circa 400 kg di vongole appena raccolte, prodotto ittico che sul mercato avrebbe avuto un valore commerciale intorno ai 1.200 euro, ma che avrebbe potuto arrivare anche a qualche tonnellata (in considerazione delle grosse unità per la pesca professionale) se non fossero intervenuti i carabinieri.

I cinque pescatori, tutti residenti a Pellestrina, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per danneggiamento aggravato dei fondali lagunari, procedendo altresì al sequestro delle vongolare e dell’attrezzatura da pesca che vi era issata, del valore stimato di circa 80.000 euro, mentre i molluschi, essendo ancora allo stato vitale, dopo il sequestro sono stati restituiti alle acque.

Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre
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Reply #472 on: February 16, 2014, 02:42:08
Il novellame e’ stato devoluto a diversi enti benefici del crotonese

Crotone venerdì 14 febbraio 2014
Particolarmente intensa, in questo periodo dell’anno, è l’attività di polizia marittima espletata dalla Capitaneria di porto di Crotone per il contrasto della pesca di frodo del novellame di sardina. L’Autorità marittima effettua il controllo ed il monitoraggio, sia diurno che nella fascia notturna, lungo tutto il litorale crotonese. I controlli, effettuati sia via mare che via terra, hanno la finalità di impedire questa forma di pesca speciale, completamente vietata dalla legge, esercitata sia durante le prime ore dell’alba sia nelle ore notturne con l’impiego di imbarcazioni munite di fonti luminose artificiali (le cosiddette lampare).

Nell’ambito di tale contesto, nella nottata appena trascorsa, i militari della Capitaneria di porto di Crotone e dell’Ufficio Locale marittimo di Catanzaro Lido hanno sorpreso F.F. di Gizzeria (CZ) intento a sbarcare, sulla spiaggia del litorale soveratese, 16 casse colme di novellame di sardina, per un totale di circa 100 chilogrammi, frutto di attività di pesca illegale e pronte per essere caricate su mezzi di trasporto per la successiva e probabile commercializzazione abusiva. I militari hanno proceduto a sequestrare tutto il prodotto ittico ed a darne immediata comunicazione alla competente Autorità Giudiziaria, denunciando il responsabile dell’illecito. L’ingente quantitativo di novellame, ispezionato nella mattinata dal personale dell’ASP 5 di Crotone – Servizio Veterinario, è stato ritenuto idoneo per il consumo umano e, pertanto, devoluto a diversi enti benefici del crotonese.

FONTE: ilcirotano.it
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


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Reply #473 on: February 16, 2014, 12:45:34
Presentato un esposto alla procura di Trani dopo un sopralluogo nei pressi di Torre Calderina

Ancora una volta la cornice di probabile inquinamento è lo sbocco a mare del depuratore di Molfetta. Ancora una volta il "solito" tratto di mare, quello a nord della città, si presenta con acque decisamente poco cristalline.

Pochi giorni fa durante un giro di vigilanza del territorio, i volontari della LAC Puglia notavano la presenza di schiuma allo sbocco del depuratore di Molfetta a pochi metri da Torre Calderina. Dallo sbocco fuoriusciva anche acqua di colore marrone tipica delle acque di morchia delle olive e si avvertiva odore nauseabondo.

La colorazione delle acque per circa 100 metri lineari era decisamente scura ed a tratti presentava schiuma bianca, la stessa presente anche sulla battigia in parte anche scura. Decisamente una scena già vista in diverse occasioni e che mette in evidenza per l'ennesima volta, qualora ve ne fosse bisogno, l'esigenza di intervenire a salvaguardia di quel tratto di costa, che rimane destinato alla sosta dell'avifauna migratoria.

In quella zona, infatti, sostano aironi, garzette, fenicotteri, gru, falchi di palude e tanti altri uccelli migratori (come il rarissimo gabbiano testagrigia) alla ricerca di cibo e acqua ma di fatto trovano solo inquinamento. Come è noto, in soli 3,5 km di costa da Molfetta a Bisceglie insistono ben 4 scarichi provenienti dai depuratori dei comuni di Molfetta, Ruvo-Terlizzi, Corato e Bisceglie, certamente non pochi, considerando anche eventuali scarichi abusivi, in un'area protetta.

La LAC (lega per l'abolizione della caccia) Puglia ha presentato un esposto alla procura di Trani chiedendo di accertare eventuali responsabili di tale scempio che ormai pare essere una testimonianza ineluttabile.

Per Pasquale Salvemini, delegato regionale della LAC, è «anacronistico parlare di realizzazione di Riserva Marina in una zona dove tra antropizzazione del territorio, scarichi di liquami, pesca di frodo e continue esplosioni di bombe da tutelare ci sarà solo la "Riserva Marina dei Liquami"».

FONTE: molfettalive.it
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Reply #474 on: February 19, 2014, 22:08:28
Chiesta anche liberazione cucciolo albino Angel

(ANSA) - ROMA, 19 FEB - L'Ente nazionale protezione animali (Enpa), raccogliendo l'appello di Ric O'Barry, protagonista del documentario 'The Cove' che ha denunciato al mondo le uccisioni di delfini nella baia di Taiji, ha scritto una lettera al primo ministro giapponese Shinzo Abe chiedendo di porre fine alla mattanza. La Protezione animali ha rivolto al premier nipponico anche la richiesta di liberare un raro cucciolo di delfino albino, chiamato Angel, catturato nella baia e trasferito in una vasca del Whale Museum di Taiji.

''I delfini sono animali dalle articolate e particolari capacità cognitive, legati tra loro da forti vincoli familiari e di branco. Se per un esemplare adulto vedersi separato dal proprio gruppo e recluso in un acquario rappresenta un trauma che lo segnerà per sempre - spiega il direttore scientifico dell'Enpa, Ilaria Ferri -, per i delfini più giovani tale distacco è ancora più grave perché, privandoli delle cure materne, ne mette seriamente in pericolo la sopravvivenza''. Nel caso del cucciolo albino, prosegue Ferri, ''il fattore di rischio aumenta in modo esponenziale. Si tratta infatti di animali molto soggetti a malattie della pelle e a numerose altre patologie; animali per i quali la cattività, di per sé terribile per qualunque specie, costituisce una condanna a morte''. (ANSA).

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Reply #475 on: February 20, 2014, 20:09:30
Nuove azioni per crescita sostenibile e occupazione

(ANSA) - BRUXELLES, 20 FEB - Bruxelles lancia una nuova strategia europea a sostegno del turismo costiero e marittimo in Europa. A presentarla oggi a Bruxelles il vicepresidente della Commissione responsabile per l'industria, l'imprenditoria e il turismo, Antonio Tajani, e la collega agli affari marittimi e alla pesca Maria Damanaki.

L'obiettivo comune: "rilevare le potenzialità di crescita sostenibile del turismo costiero e marittimo e creare posti di lavoro". L'Italia, che vanta uno sviluppo costiero di circa 7.500 km é tra i Paesi europei che maggiormente dovrebbero raccogliere la sfida per consolidare la posizione del settore, quale motore essenziale dell'economia blu in Europa. La strategia si svilupperà tramite 14 azioni concrete in cui gli Stati membri, gli enti regionali e gli operatori del settore avranno un ruolo fondamentale nella concezione e attuazione degli interventi, con la possibilità di integrarli con iniziative pubbliche e private. "Considero il turismo - ha commentato oggi Tajani - una leva economica fondamentale per la crescita in Europa, attorno alla quale devono articolarsi politiche specifiche, coerenti e integrate. Una tale strategia mette in luce le potenzialità di questo importante comparto del settore turistico e la funzione che è in grado di svolgere nella lotta alla disoccupazione, specie tra i giovani". Damanaki ha aggiunto che "il settore rappresenta la maggiore attività economica legata al mare ed il perno dell'economia di molte regioni costiere dell'Europa: abbiamo quindi la responsabilità - ha sottolineato - di aiutarlo a svilupparsi e a prosperare". La nuova strategia per il turismo e marittimo contribuisce a conseguire gli obiettivi di 'Europa 2020' per la crescita e l'occupazione nell'Ue. Concretamente, la Commissione europea propone di realizzare 14 nuovi interventi tra i quali l'agevolazione di una cooperazione e di un dialogo paneuropei più stretti fra tutti gli attori del settore costiero, partenariati pubblico-privato, promozione delle competenze, dell'innovazione e dell'ecoturismo, redazione di una guida on-line che, illustrando le diverse possibilità di finanziamento, contribuisca ad attrarre investimenti. Ma anche interventi di prevenzione e gestione dei rifiuti e di scarico di rifiuti in mare. Per le isole poi, si vuole ricercare come migliorare i collegamenti e definire strategie turistiche innovative. In Europa, il turismo costiero e marittimo é un settore in crescita: conta quasi 3,2 milioni di occupati con un valore aggiunto lordo totale di 183 miliardi di euro nell'economia dell'Ue. Nel 2013 il numero di pernottamenti nelle strutture turistico-ricettive ha registrato il massimo storico di 2,6 miliardi, con un aumento dell'1,6% rispetto al 2012. Nonostante le sue potenzialità, il settore é confrontato a numerose carenze causa anche la sua frammentazione, la forte concorrenza del mercato mondiale e le pressioni sull'ambiente. La nuova strategia di Tajani e Damanaki, punta quindi a porre rimedio a "lacune nei dati e nelle conoscenze, volatilità della domanda, grande incidenza della stagionalità, carenza di competenze adeguate, scarsa innovazione e difficoltà nell'accesso ai finanziamenti". (ANSA).

Trovato ordigno a Calata Tripoli in porto a Genova
Negli ultimi anni sono state 20 le bombe scoperte tra i moli

(ANSA) - GENOVA, 20 FEB - E' stato ritrovato a Calata Tripoli un ordigno bellico risalente molto probabilmente alla Seconda Guerra mondiale. La scoperta durante i lavori al Terminal San Giorgio. L'ordigno è lungo 160 cm ed ha un diametro di 60 cm.

L'area è stata messa in sicurezza con la costruzione di un terrapieno alto 2 metri che isola la bomba. Come accaduto per altri residuati bellici ritrovati in porto, verrà fatto brillare in un luogo isolato. Negli ultimi anni circa 20 gli ordigni ritrovati.
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Valerio59

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Reply #476 on: February 21, 2014, 01:21:26
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro sta ponendo in essere una mirata vigilanza e controllo – fatta di ricognizioni, osservazioni ed appostamenti sia in mare che lungo il litorale dei tredici comuni costieri di giurisdizione ed in alcuni centri abitati della provincia di Cosenza – al fine di contrastare la pesca e commercializzazione di specie ittiche allo stato giovanile.
L’operazione della Guardia Costiera di Cetraro è in particolare rivolta alla tutela del novellame di sarda, il cosiddetto bianchetto, ovvero quella specie di particolare pregio commerciale più comunemente nota in Calabria come rosamarina.
L’attività di verifica sul territorio prosegue con assiduità e rientra nella più ampia azione di controllo sulla pesca marittima svolta sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Reggio Calabria per garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale.
Nei giorni scorsi personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro ha scoperto nel centro cittadino cetrarese un individuo che deteneva, all’interno della propria autovettura, una grossa vasca di plastica piena di bianchetto insieme ad una bilancetta, e le cui intenzioni erano quelle di vendere il prodotto ai passanti.
L’individuo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ed il novellame, posto sotto sequestro, è stato distrutto in quanto ritenuto non idoneo al consumo umano dai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
Il personale della motovedetta CP851 ha invece individuato e sequestrato a poche centinaia di metri a sud del Porto di Cetraro, in prossimità del battigia, una rete da pesca specifica proprio per la raccolta del bianchetto.
L’attività di vigilanza e controllo in questione proseguirà con molta attenzione anche nei possimi giorni e si rammenta, a riguardo, che non è vietata soltanto la pesca e commercializzazione del novellame  ma anche la semplice detenzione.

fonte: strill.it


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Reply #477 on: February 21, 2014, 18:52:40
Un cucciolo di capodoglio, in avanzato stato di decomposizione, e’ spiaggiato sul lungomare di Livorno. Ad accorgersi della carcassa e’ stato un passante che camminava all’altezza dello stabilimento balneare Bagni Fiume e che ha avvisato la Capitaneria di Porto. La carcassa e’ stata rimossa da una ditta che si occupera’ anche dello smaltimento. A causa dell’avanzato stato di decomposizione, infatti, non verranno compiute analisi ma comunque dello spiaggiamento sono stati informati gli enti scientifici e ambientali locali.

Fonte: meteoweb.eu

Etna in eruzione, pericolosità invariata: vietato l’accesso alla Valle del Bove e alle aree sommitali

Sull’Etna per l’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia non e’ mutata la situazione di pericolosita’ e non si esclude che possa ripetersi la valanga di materiali caldi propagatasi l’11 febbraio scorso ad una velocita’ superiore ai 100 km orari nella Valle del Bove, determinata dal crollo di una porzione del Nuovo Cratere di Sud Est. La situazione del vulcano e’ stata oggetto di una riunione svoltasi, alla presenza degli esperti dell’Ingv, stamane nella Prefettura di Catania, che per questo motivo ribadisce, per salvaguardia della pubblica incolumita’ ed a scopo cautelativo, il divieto di accesso al versante Sud, oltre la quota di 2.500 mt e al versante Nord, oltre la quota di 2.450 mt, in prossimita’ monte Pizzillo e l’assoluto divieto di ingresso all’intera Valle del Bove.

Fonte: meteoweb.eu
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Reply #478 on: February 22, 2014, 13:13:42
Cetacei prime vittime trivellazioni

(ANSA) - GENOVA, 21 FEB - Parte domani la più estesa campagna di studio sulla Balenottera comune mai realizzata nel Mar Ionio settentrionale e nel Mar Adriatico meridionale. E' la spedizione scientifica sui Cetacei del progetto IFWP (Ionian Fin Whale Project) realizzata dai ricercatori della Jonian Dolphin Conservation (JDC), associazione di ricerca scientifica finalizzata allo studio dei cetacei nel Golfo di Taranto nel Mar Ionio Settentrionale, giunti al sesto anno di ricerca.


IFWP (Ionian Fin Whale Project) è il nome della spedizione che, patrocinata dal Comune di Taranto, da Assonautica Regione Puglia e da Confindustria sezione Turismo, attraverso il progetto Green Road, navigando per oltre 1200 miglia nautiche attraverserà le acque di tre regioni (Puglia, Basilicata e Calabria): in tre mesi di navigazione approderà nei porti di Taranto,Corigliano, Crotone, Catanzaro, Le Castella, Policoro, Gallipoli, Leuca,Otranto e Brindisi.

In relazione alla rotta che la spedizione scientifica del progetto IFWP seguirà, a bordo del catamarano Taras, toccando molte delle aree sulle quali sono state avanzate istanze per la ricerca di idrocarburi, i comitati NO TRIV del bacino Ionico hanno sposato l'iniziativa e chiedono alla  JDC di rendere noti i dati raccolti durante una serie di eventi che verranno realizzati nei porti toccati.

I Cetacei, infatti, rappresenterebbero le prime vittime già nella fase di ricerca in mare con la tecnica dell'air gun, cannoni ad aria compressa che sparano aria sui fondali marini con una potenza pari a 200, 250 decibel di rumore.(ANSA).
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Varnon

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Reply #479 on: February 27, 2014, 09:35:48
Gli habitat dei mari europei versano in cattivo stato a causa della pressione delle attività umane, e le politiche di conservazione adottate negli ultimi anni stanno migliorando la situazione troppo lentamente: è questa la fotografia scattata da due rapporti dell'Unione Europea. Solo l'ampliamento delle aree protette e lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine potranno garantire un futuro a tutte le attività economiche che ruotano intorno al mare


I mari europei non godono affatto di buona salute: è quanto risulta da due diversi rapporti appena pubblicati, il primo dalla Commissione europea, il secondo dall'Agenzia europea per l'ambiente (EEA), che saranno presentati alla Conferenza "Healthy Oceans – Productive Ecosystems" (HOPE), che si terrà a Bruxelles il 3 e 4 marzo prossimi.

Il mare rappresenta da millenni una risorsa importante per il sostentamento e il benessere delle popolazioni europee, ma la possibilità di sfruttare questa risorsa è sempre più minacciata dal degrado, dovuto soprattutto alla pressione esercitata delle attività umane.

I due rapporti, i primi a fornire una valutazione complessiva dello stato dei mari europei, arrivano a sei anni di distanza dalla formulazione della Direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino (Marine Strategy Framework Directive, MSFD), elaborata per ristabilire, entro l'anno 2020, un buon livello di conservazione delle acque marine dell'Unione Europea e assicurare così un futuro non solo agli ecosistemi ma anche anche a tutte le attività economiche che si basano sullo sfruttamento delle risorse del mare, il cui prodotto lordo viene valutato attualmente tra 330 e 485 miliardi di euro, con 5,4-7 milioni di lavoratori impiegati direttamente.

I motivi di preoccupazione evidenziati nel rapporto della Commissione europea sono numerosi. In primo luogo, i livelli di diversi inquinanti hanno superato i limiti accettabili, con effetti molto evidenti nel processo di eutrofizzazione, cioè di eccessivo sviluppo degli organismi vegetali nelle acque e del conseguente impoverimento dell'ossigeno, che si osservano nel Mar Baltico e nel Mar Nero.

Il secondo problema rilevante è che il 39 per cento delle riserve ittiche dell'Atlantico nord orientale e l'88 per cento di quelle del Mediterraneo sono ancora sfruttate in modo eccessivo: le politiche di conservazione adottate in anni recenti stanno migliorando la situazione con notevole lentezza.

Il terzo grande capitolo riguarda i rifiuti solidi, soprattutto materie plastiche, che vengono dispersi in mare in grande quantità. Per dare un'idea della gravità del problema, in un tratto di spiaggia lungo la costa atlantica si trovano in media 712 frammenti solidi ogni 100 metri.

Altrettanto preoccupanti le conclusioni del rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente, che riporta dati raccolti tra il 2001 e il 2006.  Lo stato di conservazione degli habitat è giudicato cattivo o inadeguato nel 50 per cento circa dei casi, mentre per quanto riguarda la fauna e la flora marine, solo il 3 per cento delle specie è considerato in buone condizioni, e per oltre il 70 per cento non si può neppure formulare una valutazione per la mancanza di dati attendibili.

Relativamente al Mediterraneo, risultano in buono stato il 17 per cento circa degli habitat del fondo marino e il 10 per cento circa dei rettili marini, mentre solo una minima parte degli habitat della colonna d'acqua, degli uccelli marini e dei mammiferi marini viene valutato positivamente. Per gli invertebrati marini, infine, salta all'occhio una quasi totale mancanza di dati.

Fotografata a grandi linee la situazione, il rapporto dell'EEA traccia alcuni punti chiave che dovrebbero ispirare in futuro l'implementazione di politiche di conservazione. Il primo obiettivo è incrementare la percentuale di aree protette sul totale delle aree marine che sono sotto la giurisdizione dell'Unione europea, passando dal 5,9 per cento del 2012 al 10 entro il 2020. Il secondo obiettivo è superare le difficoltà che negli ultimi anni hanno impedito di raggiungere uno sfruttamento delle risorse ittiche effettivamente sostenibile, promuovendo l'adozione delle normative più adatte in tutti i paesi membri.

“Il messaggio è chiaro: i mari e gli oceani dell'Europa non sono in buono stato”, ha commentato Janez Potonik commissario europeo per l'Ambiente. “Ciò significa che occorre trovare un modo per sfruttarne il potenziale economico senza aumentare la pressione su un ambiente già fragile, creando crescita e lavoro che siano sicuri anche a lungo termine”


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