NEWS MARE - NOTIZIE DAL MONDO...SOMMERSO

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Author Topic: NEWS MARE - NOTIZIE DAL MONDO...SOMMERSO  (Read 239243 times)

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  • Fantasma che appare ogni morte di Papa
Un giovane catanese di 21 anni si era vantato dell'impresa sui social ma è stato denunciato dalle autorità marittime.

Un ragazzo siciliano di 21 anni era riuscito a catturare diversi esemplari di pesce spada così aveva pensato di girare un video dell’impresa pubblicandolo poi su facebook e vantandosene sui social network. Il video ha ottenuto migliaia di visualizzazioni, ma ha attirato anche l’attenzione delle autorità che ora hanno denunciato il giovane con l’accusa di istigazione a delinquere e apologia del reato di uccisione di animali. Come accertato dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto, nel Catanese, in coordinamento con la Direzione Marittima di Catania, infatti, la pesca del 21enne era completamente illegale perché realizzata con il palangaro, metodo vietato da anni. Le indagini iniziate nel mese di novembre, a seguito della pubblicazione del filmato, inoltre hanno constatato che molti dei pesci erano al di sotto della taglia minima consentita. La legge infatti non vieta in assoluto la pesca di pesce spada ma non può essere esercitata con i palangari e deve rispettare la disciplina delle taglie minime, che permette ai pesci di raggiungere l’età riproduttiva prima della cattura. Infine la quantità massima pescabile dai pescatori non professionisti è di un solo esemplare al giorno.

FONTE: fanpage.it


Tartaruga marina trovata morta a Tropea, l’ottava in due anni

VIBO VALENTIA. Una giovane tartaruga della specie protetta Caretta-caretta, di circa 3 anni, è stata rinvenuta priva di vita sul litorale di Tropea, in provincia di Vibo Valentia, e precisamente sulla spiaggia di località Marina di Rocca Nettuno, in prossimità dell’arenile denominato Passo Cavaliere. Sul posto, oltre agli uomini della Capitaneria di porto di Vibo Marina, anche l’unità operativa veterinaria dell’Asp di Vibo Valentia che ha ordinato per ragioni di tutela della salute pubblica l’immediata distruzione della carcassa. Il sindaco di Tropea, Giuseppe Rodolico, ha quindi disposto con apposita ordinanza l’interramento dell’animale in un terreno di proprietà comunale ad una profondità di almeno 80 centimetri con spargimento preventivo nella buca di calce viva. Quello odierno è l’ottavo rinvenimento lungo la costa vibonese, in appena due anni, di una tartaruga morta, spesso a causa della pesca illegale. Nell’aprile dello scorso anno nella stessa spiaggia era stata trovata un’altra tartaruga priva di vita e precedentemente anche un delfino.

FONTE: giornaledicalabria.it
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


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Reply #521 on: January 11, 2015, 11:51:22
Sale fino Italkali richiamato da Coop: troppo piombo nel cartoncino della confezione. Ritirati 2 lotti. Rischio limitato

La catena di supermercati Coop ha ritirato dagli scaffali le confezioni di sale fino Italkali da 1 kg e ha invitato i consumatori a non consumare il prodotto, a causa della non conformità dell’imballaggio. Secondo le nostre fonti l’Arpa del Lazio ha riscontrato nel cartone utilizzato per la confezione un eccesso di piombo e questo ha determinato il ritiro del prodotto.

I due lotti oggetto del ritiro e dell’avviso ai consumatori sono stati distribuiti nei supermercati Coop situati in: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Repubblica di San Marino, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata.

Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità dei materiali a contatto con gli alimenti e non del sale. Il  problema dell’imballaggio non comporta effetti immediati sulla salute e per certi versi è simile alla questione  dei cartoni per pizza da asporto realizzati con cellulosa non vergine.
I riferimenti sono

Sale fino di Sicilia più Iodio Italkali confezione da 1 kg

lotti interessati
RL 21064328    
RL 21064344  




di Sara Rossi per ilfattoalimentare.it
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Marina Militare e Dipartimento della Protezione Civile insieme nella tutela dell’ambiente, si impegnano a studiare e sviluppare un dispositivo per le bonifiche delle acque marine da rifiuti solidi e liquidi: è quanto stabilisce l’accordo firmato da Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, e Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare.

S.a.u.r.o – Sea Antipollution Unit for Rapid Off-shore drainage, questo il nome del dispositivo – è stato brevettato dal Dipartimento della Protezione Civile, spiega una nota della Marina militare, ed è stato ideato per contribuire a rendere più semplici le operazioni di recupero di inquinanti e rifiuti dispersi in mare, essendo in grado di separare e recuperare sia rifiuti solidi (plastiche) sia liquidi (oli), anche contemporaneamente.

Marina Militare e Dipartimento della Protezione civile hanno già testato il sistema a dicembre presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare a Roma, utilizzando un modello realizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze in scala 1:50 e montato su un modello di nave rimorchiatore della stessa scala, solitamente usato in assistenza alle piattaforme petrolifere.

Il sistema, appare piuttosto semplice dal punto di vista tecnologico e realizzabile con costi contenuti, sia molto versatile, tanto da poter essere utilizzato da diversi modelli di nave, e in grado di recuperare materiali di varie dimensioni, da particelle sub-millimetriche fino a oggetti misurabili in metri, non solo in superficie ma anche ad alcuni metri di profondità. Può essere utilizzato in condizioni meteomarine avverse e a velocità superiori a quelle dei normali skimmer.

Il Dipartimento della Protezione Civile e la Marina Militare, con l’accordo firmato, si pongono l’obiettivo di individuare le possibili applicazioni per trovare la soluzione più efficace a risolvere il problema dell’inquinamento marino, che ogni giorno mostra le sue negative conseguenze non solo sulla flora e la fauna marina, ma anche, conseguentemente, sulla popolazione.

FONTE: meteoweb.eu
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Reply #523 on: January 13, 2015, 16:52:08
“C’è una balena in probabile difficoltà perché non si muove”: questa la segnalazione pervenuta stamattina, alle 08.00 circa, sul numero blu di emergenza 1530 della capitaneria di porto di Livorno, da parte di un pescatore professionale della marineria livornese, in attività di pesca in una zona di mare distante mezzo miglio dalla diga della Vegliaia del porto labronico. Immediatamente, dalla sala operativa è stata disposta l’uscita per l’invio in zona della motovedetta Cp 609. Una volta sul posto, verificato che il cetaceo, un esemplare di circa 15 metri, era privo di vita, il personale della Guardia Costiera ha provveduto ad effettuare dei rilievi fotografici, che sono stati inviati agli esperti scientifici dell’Arpat per un primo esame.

I tecnici dell’agenzia regionale hanno comunicato che si tratta di una giovane balenottera comune di sesso maschile, riservandosi di verificare sul posto ulteriori elementi. E’ stata pertanto messa a loro disposizione un’altra motovedetta, la Cp 2089. Dal sopralluogo è emerso che l’esemplare è deceduto da circa 7/10 giorni ed è stata riscontrata l’assenza di lesioni riconducibili all’impatto con un’unità navale. Attualmente, la balenottera si trova alla deriva e le condizioni meteo marine stanno provocando uno spostamento a nord, verso il litorale tra Tirrenia e Marina di Pisa. La Capitaneria di Porto, per motivi di sicurezza della navigazione, ha emanato un avviso ai naviganti ed ha attivato contatti con il Consorzio Lamma della Regione per effettuare una previsione sulla zona di un eventuale spiaggiamento.

FONTE: meteoweb.eu

Terremoti in Grecia: scossa magnitudo 4.7 al largo del Peloponneso

Una scossa di terremoto di intensita’ pari a 4,7 gradi sulla scala Richter e’ stata registrata alle 13:19 locali (le 12:19 in Italia) nel tratto di mare antistante la regione di Laconia, nel Sud del Peloponneso. Secondo i sismografi dell’Istituto di Geodinamica dell’Universita’ di Atene, l’epicentro del sisma e’ stato localizzato a 42 km dalla citta’ di Gytheion e l’ipocentro a 27 chilometri di profondita’. Al momento non si segnalano danni a persone o cose.

FONTE: meteoweb.eu
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Le tecniche di pesca diventano via via più invasive e distruttive man mano che il pescato “utile” diminuisce in quantità: ecco che parliamo di pesca a strascico, di rigetti e dell’utilizzo di tecniche ancor più micidiali come veleni e esplosivi. Queste tecniche, universalmente riconosciute come devastanti, sono considerate fuorilegge e vengono già punite, ma controllare tutto non sempre è possibile, soprattutto quando si parla di navi-industria che, tra l’altro, hanno precise “consegne commerciali” in stock ittici da consegnare.

Le tecniche di pesca illegale mettono a rischio la vita di specie in via d’estinzione e, nel Mediterraneo, in particolare di tartarughe marine e delfini, tutelati dal WWF. La pesca a strascico è un tipo di pesca che viene fatta con reti a cui vengono agganciati pesi imponenti che trasportano le reti stesse verso il fondo dell’oceano. Alle reti sono attaccate anche delle ruote, così mentre la nave si muove, le reti rastrellano tutto ciò che incontrano sul loro cammino; se consideriamo che alcune di esse hanno una “bocca” grande quanto un campo da rugby e che il peso schiaccia il fondo marino distruggendo gli habitat di molte specie – e anche formazioni uniche come i coralli e simili – possiamo già avere un’idea dell’impatto che queste mostruosità hanno sull’ambiente marino. Una volta tirate in secco le reti, ciò che non serve viene spesso ributtato in mare, magari già morto: ecco il fenomeno dei rigetti, di cui sono spesso vittime gli animali in via di estinzione (che in alcuni casi costituiscono anche l’80-90% del pescato).

Un recente rapporto del WWF ha sottolineato come, di media, il rigetto si attesti su ben il 40% del pescato, con uno spreco, un impoverimento dei mari e un danno all’ambiente enormi e incalcolabili, considerando anche che in tutto il globo ogni anno le navi industriali producono milioni di tonnellate di rigetti. Anche i veleni e gli esplosivi sono causa della morte di numerose specie marine in via di estinzione, non essendo selettivi, e aggravano il problema della pesca intensiva tanto quanto la “pesca fantasma”, cioè le reti abbandonate in mare in cui si impigliano tantissimi animali che muoiono per asfissia.

Ogni anno, ben 40.000 tartarughe marine e migliaia di delfini muoiono a causa delle reti da pesca e del degrado delle coste, che influisce sulla capacità di nidificazione delle tartarughe. Per salvaguardare queste due meravigliose specie in via d’estinzione, però, possiamo fare qualcosa: il programma adozioni WWF offre di prendersi cura di un cucciolo di una specie animale in via di estinzione; fra le 17 specie proposte figurano anche le tartarughe marine e i delfini. Grazie all’adozione sarà possibile sostenere i Centri di Recupero WWF che accolgono e curano delfini e tartarughe feriti, e ricevere, in base alla scelta fra le tre possibilità di adozione, anche un peluche dell’animale che si è deciso di salvare.

FONTE: greenews.info
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Reply #525 on: January 15, 2015, 19:52:31
Un esemplare di squalo capopiatto (Hexanchus griseus il nome scientifico) si è spiaggiato a Sant'Angelo d'Ischia. Curiosità tra i pescatori e gli abitanti della frazione del comune di Serrara Fontana. L'animale, lungo oltre due metri, potrebbe essere rimasto vittima di una coffa di profondità: presentava infatti un amo tra le fauci. Non è da escludere che siano stati gli stessi pescatori a liberarlo, dopo aver constatato che si trattava di uno squalo, peraltro di grosse dimensioni. Diffusi in tutto il mondo, gli squali capopiatto - non rari sui versanti tirrenici - non sono ritenuti pericolosi per l'uomo. La carcassa, in stato di decomposizione, è stata rimossa e trasferita, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Ischia, alla stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, dove un esame autoptico accerterà le cause del decesso. Qualche ora prima, peraltro, la carcassa di una tartaruga marina, una "caretta caretta", era stata ritrovata sulla spiaggia di San Pietro, a Ischia.

FONTE: repubblica.it
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Reply #526 on: July 12, 2019, 22:05:10
Eolie, sequestrata Spadara grazie a Sea Shepherd

(ANSA) - PALERMO, 11 LUG - L'equipaggio della nave Sam Simon di Sea Shepherd ha contribuito alla liberazione di una verdesca lunga 3 metri da una spadara illegale al largo dell'isola di Alicudi, nell'arcipelago delle Eolie. Dopo un'ispezione iniziale con delle piccole imbarcazioni, l'equipaggio si è coordinato con la Guardia Costiera italiana per far salire a bordo della nave dell'Autorità Marittima di Catania gli ispettori nazionali della pesca. Una volta verificato che la rete lunga 5 chilometri fosse una spadara, l'equipaggio ha proceduto alla confisca.
    Intrappolati tra le maglie della rete mortale sono stati trovati 40 pesci, compresi due squali di cui uno vivo e quindi rilasciato in mare. L'intervento è avvenuto nell'ambito dell'operazione Siso, una campagna finalizzata a fermare la pesca illegale, con particolare attenzione all'uso di attrezzature illegali come le spadare nelle isole Eolie del Mar Mediterraneo, patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
    A questa si aggiunge l'operazione dei giorni scorsi che con il Centro Controllo Nazionale Pesca (CCNP) del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie e la guardia Costiera di Salina, ha individuato una "spadara" in cui sono rimasti intrappolati 5 pesci spada (morti da giorni nelle sue maglie) e uno squalo, di oltre 2 mt di lunghezza. Questa rete, nonostante la messa al bando in tutto il mondo nel 2003, viene ancora usata illegalmente nelle acque italiane. Negli anni passati, le spadare hanno ucciso un numero smisurato di Capodogli, Tartarughe, Tonni, Pesci Spada, Squali e Mammiferi Marini.
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