Secondo il veterinario che ho interpellato, le mutazioni nel DNA sarebbero dovute a delle sostanze (idrocarburi) che alcune piattaforme petrolifere immettono in mare al largo della Sicilia.
Quello che non è del chiaro è se siano questi pesci a ingerirle o a respirarle oppure lo fanno le loro prede naturali, ossia sarde, alici, calamaretti ecc.
Queste sostanze però sono presenti in concentrazioni apprezzabili solo nei genitori per un fattore di accumulo; i tonnetti invece essendo giovani sarebbero esenti dal problema.
Un processo di evoluzione naturale durerebbe migliaia di anni, non un lustro, però io non sono uno scienziato.
Magari, ipotizzo da profano senza cercare un facile allarmismo, mangiandone in grosse quantità e per lunghi periodi qualcosa fanno anche a noi, ma questi sono solo dei miei pensieri senza alcuna base scientifica, basati solo su un principio cautelativo di precauzione.
E poi ditemi se evitate le supressate, nonostante siano state dichiarate ufficialmente cancerogene; io già conto i giorni che mi separano dalla prossima "
'du puarcu"...
My 2 cents