Spero che qualcuno di striscia si faccia sentire, intanto ho inviato un'ennesima lettera a catanzaroinforma.
Sono passati 20 giorni dall'ultima notizia uscita su Catanzaroinforma.it dove parla dello scempio della pesca illegale a catanzaro lido. Sono veramente amareggiato per quello che non succede, si perchè il sito registra migliaia di lettori, viene letto anche da molti politici dato che, quando c'è bisogno di far vedere la loro bella faccia sono i primi a contattare la redazione stessa però nonostante tutto nessuno si è preso la responsabilità di risolvere il problema della pesca illegale a catanzaro lido e dintorni. Mi vien da pensare che la classe politica non agisce per il bene dei cittadini ma solo per fini a loro stessi, non riesco a capire il perchè questo problema non si riesce risolvere, eppure i danni che provocano queste persone (se così si possono chiamare) è a dir poco micidiale. Continuando di questo passo tra 10 anni (se non di meno) l'habitat marino verrà distrutto, si perchè il problema non è solo in calabria ma in tutta Italia. Le leggi ci sono e sono anche molto severe, il problema è che nessuno li rispetta per il semplice fatto che non c'è un efficente controllo da parte delle capitanerie di porto. Dico questo perchè per esperienza personale, ho chiamato svariate volte la capitaneria di porto di catanzaro lido, hanno voluto le mie credenziali e mi hanno assicurato che sarebbero venuti, infatti sono ancora lì ad aspettare che una piccola barchetta spunti dal nulla per controllare quanto segnalato. La capitaneria ha il dovere di andare a controllare se il problema persiste o meno ed inseguito hanno il sacrosanto diritto di prendere provvedimenti. Questo se non viene fatto viene chiamato abuso d'ufficio e le leggi su questa pena sono anche molto severe. Secondo la legge: REGOLAMENTO (CE) N. 1626/94 DEL CONSIGLIO del 27 giugno 1994 che istituisce misure tecniche per la conservazione delle risorse della pesca nel Mediterraneo. Articolo 3, comma 4: "È vietato calare qualsiasi tipo di rete a meno di 300 m dalle coste o dall'isobata di 30 m qualora tale profondità sia raggiunta ad una distanza inferiore." L'isobata è la linea che delimita l'area con profondità costante superiore o uguale a 30 m. Tale linea dista dalla riva sempre più di 200 metri. Per cui la pesca che vedete fare tutti i giorni con le reti vicine alla riva, è da considerarsi bracconaggio e disastro ambientale. Spero davvero che qualcuno si assuma la responsabilità per risolvere questo problema e se così non sarà mi vergogno di avere dei politici che non ascoltano un problema che i cittadini segnalano da tempo. Per ricordarsi del politico non c'è bisogno di vederlo ogni giorno sul giornale, basta agire per il bene della città (e su questo mi baso alla realizzazione del parco della biodiversità di Catanzaro fatta da Michele Traversa) che tutt'oggi i cittadini di Catanzaro lo ricordano per il bel progetto realizzato). La pesca illegale va fermata.
Sono veramente schifato da quello che NON succede!