Sudafrica, lo squalo bianco ancora vittima della pesca illegale

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In Sudafrica le norme che regolano la pesca sono severe ma non hanno fermato del tutto il bracconaggio, che compromette la sostenibilità ambientale e la ricchezza, anche turistica, del patrimonio naturalistico locale.


Lo squalo trovato morto a Mossel Bay, fotografia per gentile concessione Oceans

Uno squalo bianco di tre metri è stato trovato morto la scorsa settimana sulla spiaggia di Diaz, nota località balneare di Mossel Bay in Sudafrica. Presentava un'ampia asportazione di parte del fianco con esposizione  degli organi interni e secondo Enrico Gennari, direttore scientifico di Oceans, si tratta della vittima di pescatori senza scrupoli.

Esaminando lo squalo, Gennari ha avuto modo di rilevare la colorazione troppo chiara delle branchie, tipica della morte per asfissia in quanto è il segno di scarso afflusso di sangue alle branchie. L'animale è stato vittima di una tipologia di pesca illegale che sfrutta ami, tecniche e lenze particolari quanto fuorilegge, e al momento del ritrovamento aveva un cavo d'acciaio e un grosso amo da squali ancora attorcigliati addosso. "Cavi come quello", precisa Gennari, "sono estremamente resistenti e per un animale di queste dimensioni possono, come purtroppo è accaduto, portare alla morte per asfissia”. Molto probabilmente la lenza era attaccata alla linea dell'ancora di un'imbarcazione, per non permettere all'animale di fuggire e portandolo, lentamente,
alla morte. Gli squali hanno infatti bisogno di nuotare continuamente per far fluire l'acqua alle branchie: contrariamente alla quasi totalità degli altri pesci senza quel nuoto perpetuo affonderebbero, in quanto privi di vescica natatoria.

Gli esperti hanno in seguito cercato di identificare l'animale, cercandone tratti distintivi. “Abbiamo una grande banca dati dedicata agli squali nel nostro progetto Great White Shark", spiega Gennari, " si tratta di immagini di pinne dorsali e altri segni particolari, che quotidianamente raccogliamo per le nostre ricerche. La misura del corpo, così come la conformazione della pinna dorsale, rappresenta una vera e propria impronta digitale dello squalo bianco. Si tratta di una fonte di conoscenza che, studiata e comparata, potrà dare risultati sempre più precisi sulla popolazione di squali bianchi della zona, e non solo". La carcassa ritrovata a Mossel Bay è stata ora trasferita a Città del Capo, per ulteriori ricerche da parte degli esperti.

Dell'imbarcazione usata per adescare lo squalo al momento non c'è traccia, il che non giunge inaspettato in quanto il tipo di pesca utilizzata è assolutamente vietata. Le norme che regolano la pesca in Sudafrica sono molto severe, e si riferiscono soprattutto alle aree note in tutto il mondo per la presenza degli squali bianchi. Mossel Bay è una di queste, ed è conosciuta in quanto questi animali la pattugliano per tutto l'anno spingendosi fino alla piccola isola delle foche, che dista poche centinaia di metri dalla costa.

La popolazione locale, seppur consapevole della loro presenza a pochi metri dalle spiagge, non se ne cura più di tanto, e durante la stagione estiva i surfisti e i bagnanti si immergono tranquillamente. Gli incidenti che hanno coinvolto uomo e squalo sono rarissimi, nonostante la popolazione dei grandi squali bianchi sia piuttosto numerosa. “Il metodo criminale di pesca usato", conclude Gennari, "è la prova che siamo di fronte a persone senza scrupoli che non si preoccupano minimamente della sostenibilità ambientale, né della ricchezza che rappresentano gli squali anche dal punto di vista turistico, quindi economico. Per non parlare dell'aspetto naturalistico e della conservazione delle specie. Gli squali sono essenziali per la vita stessa degli oceani.”

di Remo Sabatini per nationalgeographic.it
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


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beka

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Che gran tristezza vedere un monumento del mare che ha attraversato i secoli senza avere paura di nulla finire cosi....
non è la paura a dominarmi ma solo l'irrequietezza


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