COSTRUZIONE DEL PALAMITO A VELA mod. DeLUXE - PARTE II

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Author Topic: COSTRUZIONE DEL PALAMITO A VELA mod. DeLUXE - PARTE II  (Read 101213 times)

^NONNOROBY^

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Reply #40 on: January 08, 2011, 15:39:07
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Ciao NONNOROBY!
Ho realizzato il tuo palamito, con delle piccole modifiche per me più comode, tipo ho legato direttamente la girella sul trave, non ho usato le perline per gli ami ma solo delle perline grosse quelle dei braccialetti elastici che vendono i cinesi di due colori diversi per il piombo e per il gallegiante. Ora volevo sapere secondo te che esche usare, quanto tempo farlo pescare e se secondo te conviene aggiungere delle luci!
Io uso quelle della yuzuri al palamito da fondo e sono molto attrattive! Grazie anticipatamente!
Ciao Gugliu,
in effetti quando ho descritto la costruzione del palamito a vela mi ero completamente dimenticato che esistono in commercio i comodissimi "Speedy Lock" della Stonfo che sono veramente una manna dal cielo per accelerare l'assemblaggio del trave, evitando il lungo e noiosissimo inserimento delle perline e l'ancora più lungo e noioso lavoro di bloccare le perline con un nodino di fermo.
Vedi l'illustrazione degli Speedy Lock nei post precedenti.
Il lavoro fatto con le perline resta comunque sempre un ottimo lavoro, a dire il vero, perché una volta che l'hai finito non ci devi più mettere mano, ma resta comunque un lunghissimo lavoro che molti non hanno la pazienza di affrontare.
Però gli Speedy Lock sono davvero un'invenzione geniale, ma purtroppo gli ho 'riscoperti' (ne avevo una piccola scorta) solo molto tempo dopo aver già postato la guida del palamito.

A dire il vero, non ho capito il sistema che hai usato tu per legare direttamente le girelle al trave, tieni comunque presente che la girella deve poter girare liberamente di 360° intorno al trave (e proprio a questo servono le perline), in caso contrario a forza di calare e salpare il palamito rischi di creare fastidiosissimi attorciagliamenti del trave su se stesso, che durante la calata ed il recupero danno non pochi fastidi.

Il palamito a vela è soprattutto un palamito 'estivo' in quanto richiede sia un mare calmo che una brezza che soffi dalla spiaggia verso il mare, brezza che si forma più facilmente nel periodo caldo, soprattutto durante la notte, per la differenza termica tra la terra (più calda) ed il mare (più fresco): l'aria più fresca del mare richiama l'aria più calda della terra, creando in questo modo quel leggero venticello necessario a spingere la vela del palamito. Essendo quindi un palamito 'estivo' è rivolto principalmente a tutti quei tipi di pesci che si avvicinano alla costa in quel periodo, pertanto come esche si possono usare le stesse esche che si usano con le canne da pesca (vermi, gamberetti, bibi, cannolicchio, insomma tutte le esche 'morbide' più appetite dai pesci 'estivi').
In queste condizioni, il palamito può essere salpato e ricalato ogni 2 ore.

Il palamito a vela si può usare anche durante l'inverno, tenendo però presente alcune diversità:
il vento che soffia da terra è più raro come pure i tipi di pesce catturabili.
Sarebbe meglio quindi usare ami più grandi e come esca tranci di sardina, di cefalo, di calamaro, di seppia, di polpo 'trattatato' (cioè ammorbidito col batticarne). Un'esca molto usata dai palamitai professionisti è l'oloturia (il cetriolo di mare): si apre in due per il lungo e con un cucchiaio si raschia la polpa gelatinosa che riveste le pareti interni, che va poi escata.
Durante l'inverno bisogna far lavorare il palamito più a lungo, al massimo fare solo 2 calatate per giornata.
Per quanto riguarda le luci, non ho esperienza in merito però questo non toglie che tu non possa provarle e vedere il loro reale effetto.
Ciao.
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gugliu

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Reply #41 on: January 09, 2011, 01:55:59
NONNOROBY!
La girella è legata al trave con un nodo doppio fatto con il trave stesso! Per evitare che si aggrovigli ogni 10 ami ho montato una girella sul trave in modo che abbia la funzione delle perline.
L'albero per la vela l'ho realizzato con un appendiabiti regolabile!
Grazie per i tuoi preziosi consigli!


pescatordelgiunti

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Reply #42 on: July 04, 2011, 18:43:59
nonno roby ho trovato molto interessante le tue spiegazioni sul palamito,ma siccome sono un neofita nel più completo del significato ,puoi dirmi se è possibile avere un contatto più diretto per potermi spiegare e di conseguenza capire meglio alcuni particolari della costruzione. nonnopaolo


^NONNOROBY^

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Reply #43 on: July 04, 2011, 20:01:54
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nonno roby ho trovato molto interessante le tue spiegazioni sul palamito,ma siccome sono un neofita nel più completo del significato ,puoi dirmi se è possibile avere un contatto più diretto per potermi spiegare e di conseguenza capire meglio alcuni particolari della costruzione. nonnopaolo

Ciao Nonnopaolo,
se per contatto più diretto intendi se ci possiamo incontrare fisicamente e non virtualmente, ben volentieri. Sono andato a guardarmi il tuo profilo per vedere se sei un mio corregionale (Sardegna), ma non l'hai specificato. Se vivi in Sardegna, ci possiamo incontrare ben volentieri in qualsiasi momento. Se vivi in un'altra regione, la cosa è un pò più complicata, a meno che non ti capiti di venire in Sardegna a trascorrere le vacanze.
Un metodo alternativo potrebbe essere quello dei messaggi privati, ma vedo che sei un neo-iscritto per cui non possiamo usare neanche questo sistema, almeno finché non raggiungerai il numero di 25 post.
In ogni caso non farti scrupolo di chiedere chiarimenti anche attraverso questa rubrica, esponendomi tutti i punti che non ti sono sufficientemente chiari: ben volentieri risponderò alle tue domande.
Ciao
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romario701

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Reply #44 on: July 31, 2011, 12:19:53
ciao nonnoroby,io sono nuovo e per prima cosa vorrei farti i miei complimenti di come aiuti a tantissime persone di come si costruiscono i palamiti e di come fai la spiegazione giusta e dettagliata,io sono sardo  di cagliari,e pratico da tanti anni questo tipo di pesca con il palamito da vela e da barca costruiti con le mie mani,e faccio quella a vela uguale di come lo ai spiegato nei possibili dettagli.vorrei chiederti un piccolo dettaglio,si come che io le barchete ne faccio di tutti modi(p.e.) il surfino quelli che si usano per le spiagge, e di legno come lo ai spiegato nel forum e in fine pvc tubo di idraulicada  devo dire che tranne quello in legno,io il peso di 150gr non lo metto perche gia in se stesso a il suo peso,e devo dire che ho avuto sempre scarsi risultati di pesca,io mi domando questo,li o provati di tutti i modi e ancoira non riesco a capire dove e che io sbaglio.ti chiedo gentilmente nonnoroby in che cosa posso verificare ikl mio errore,eppure li faccio a regola d'arte come li ai spiegati tu nonnoroby e ce anche da dire che quando vado a pesca ,ci metto l'esca migliore :come l'oloturia e il bibi sfuso messo sotto sale per poi congelarlo pronto all'uso.ti ringrazio anticipatamente nonnoroby e una buona domenica di sole
 ;D


^NONNOROBY^

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Reply #45 on: August 01, 2011, 01:19:26
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ciao nonnoroby,io sono nuovo e per prima cosa vorrei farti i miei complimenti di come aiuti a tantissime persone di come si costruiscono i palamiti e di come fai la spiegazione giusta e dettagliata,io sono sardo  di cagliari,e pratico da tanti anni questo tipo di pesca con il palamito da vela e da barca costruiti con le mie mani,e faccio quella a vela uguale di come lo ai spiegato nei possibili dettagli. [....]
Ciao Romario,
la descrizione che ho fatto del palamito a vela riguardante la parte pescante (il trave, gli ami, i piombi ed i galleggianti) sono ovviamente di carattere generale e si riferisce per lo più ad un fondale sabbioso, con al massimo la presenza di posidonie non molto fitte e non troppo alte, proprio per evitare che gli ami vadano ad impigliarsi (o a nascondersi) vanificando la pesca.
Ora non tutti i fondali sabbiosi sono prolifici, alcuni restano sterili anche per il fatto che questo tipo di palamito si può usare solo con vento alle spalle e con mare praticamente calmo (condizioni tipiche estive), per cui il fondo è 'chiuso' per mancanza di una mareggiata ed i pesci non trovano cibo sufficiente che li possa trattenere per banchettare.
Intanto bisogna fare varie prove con la parte pescante: diminuire il numero degli ami (prova con 50), aumentare o diminuire l'altezza a cui far lavorare gli ami (aumentando o diminuendo piombi e galleggianti), provare in spot a fondale misto, provare se è più redditizia la pesca notturna o diurna (anche se, durante l'estate, la presenza di bagnanti e imbarcazioni impediscono di fatto la pesca diurna), provare a calare il palamito dopo una mareggiata, quando il fondo non si è ancora chiuso completamente, e così via.
Il palamito a vela, al contrario di un normale palamito da imbarcazione, non ti consente di selezionare il fondale più adatto, in quanto il suo punto di partenza è sempre quello, cioè la spiaggia: non hai l'ecoscandaglio, non puoi conoscere il fondale oltre una certa distanza da riva, e quindi non puoi conoscere i posti migliori in cui calarlo, e così via.
Inoltre la 'calata' del palamito a vela è limitata solo a quelle giornate in cui il vento arriva dalle spalle: se questo vento non c'è, il numero di 'calate' che si possono fare in una stagione si riducono tantissimo, e quindi si riducono anche le possibilità di imbroccare la giornata giusta.
Purtroppo con il palamito a vela bisogna fare molti tentativi: per trovare il fondale più adatto per questo tipo di pesca, per trovare se funziona di più a fondo, a mezz'acqua o in superficie e così via. Se imbrocchi la nottata giusta, la cattura di saraghi e mormore è garantita, altrimenti le catture sono molto casuali.
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romario701

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Reply #46 on: August 01, 2011, 09:23:56
ok nonnoroby,provero cambiare zone e cambiare anche il sistema migliore per far uscire il palamito a 50 ami.ti ringrazio tantissimo nonnoroby,come al solito gentilissimo ..buona giornata e ancora grazie 1000


parago

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Reply #47 on: August 29, 2011, 21:06:22
Ciao nonnoroby, sono nuovo e desidero farti i complimenti sulle spiegazioni che hai dato per la costruzione del Palamito a vela. Vorrei costruirne uno anch'io. Sono Sardo, di Cagliari, ma la mia professione mi ha fatto lasciare la Sardegna tanti anni fa. Mia moglie è di Gaeta ed è qui che vorrei utilizzare il Palamito. Ho trovato un sito per la calata abbastanza comodo. L'ho scoperto facendo un'immersione per prendere un po di cozze. Una banchina in cemento armato rialzata dal fondale con piloni in cemento. Il fondale è misto sabbia, rocce. Quindi vorrei costruirlo e farlo funzionare a mo di mazzerino con galleggianti ogni 5 - 6 ami, per insidiare saraghi ed altro. Preciso che il fondale parte da -10/ -12 mt. Come esca, oltre a pezzi di polpo, calamaro e sarda cosa ne dici se uso una pastura che resista per delle ore in acqua? Mi potresti consigliare qualcosa, magari una ricetta per crearla a casa? Grazie


^NONNOROBY^

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Reply #48 on: August 30, 2011, 02:49:28
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Ciao nonnoroby, sono nuovo e desidero farti i complimenti sulle spiegazioni che hai dato per la costruzione del Palamito a vela. Vorrei costruirne uno anch'io. Sono Sardo, di Cagliari, ma la mia professione mi ha fatto lasciare la Sardegna tanti anni fa. Mia moglie è di Gaeta ed è qui che vorrei utilizzare il Palamito. Ho trovato un sito per la calata abbastanza comodo. L'ho scoperto facendo un'immersione per prendere un po di cozze. Una banchina in cemento armato rialzata dal fondale con piloni in cemento. Il fondale è misto sabbia, rocce. Quindi vorrei costruirlo e farlo funzionare a mo di mazzerino con galleggianti ogni 5 - 6 ami, per insidiare saraghi ed altro. Preciso che il fondale parte da -10/ -12 mt. Come esca, oltre a pezzi di polpo, calamaro e sarda cosa ne dici se uso una pastura che resista per delle ore in acqua? Mi potresti consigliare qualcosa, magari una ricetta per crearla a casa? Grazie
Ciao Parago,
prima di continuare a postare devi presentarti al Forum (come previsto dal Regolamento) in Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login (apri un nuovo topic).

Tieni presente che il palamito che ho suggerito è adatto alla pesca di pesci costieri che preferiscono esche 'morbide', per cui sarebbe meglio escarlo con la classiche esche usate per la pesca con la canna (vermi, gamberetti, bibi, polpa gelatinosa dell'oloturia, ecc.).
Se invece vuoi usarlo come un palamito 'classico', da escare quindi con polpo, seppia o calamaro (esche molto più resistenti), ti suggerisco di sostituire il trave di nylon da 0.80  con un trave in nylon  più grosso (1.20 mm), anche se è meglio usare il classico cordoncino da palamito che è più morbido. Anche il diametro dei braccioli andrebbe maggiorato (0.35), come pure gli ami (N.4 o N.2). Questo perché questi tipi di esca sono più facilmente attaccabili da pesci più grossi.
Essendo il polpo, la seppia o il calamaro esche abbastanza resistenti, puoi lasciare il palamito in pesca anche per tutta la notte (sempre che il vento resti favorevole*...), mentre con il palamito "più sottile" puoi fare due e anche tre calate.

Come pastura non saprei proprio cosa consigliarti, quelle che uso io sono adatte solo alla pesca "immediata" col galleggiante...

*A proposito di vento.....
Se puoi disporre dell'uso di una barca anche a remi (qualche conoscente che te la presta per una decina di minuti), puoi usare questo trucco per lasciare in pesca il palamito per tutta la notte senza la paura che il vento cambi direzione: una volta che il palamito è completamente calato, raggiungi la 'barchetta' a vela, sganciala dal trave e al suo posto aggancia un piombo sul mezzo chilo. Ti riporti la 'barchetta' a riva e adesso il vento può anche cambiare
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Reply #49 on: September 02, 2011, 18:40:55
Ciao, avrei delle domande:
1) per quanto tempo lasci il palamito in acqua?
2) quali tipi di esche ci metti?
3) che tipi di pesci puoi prendere?

Inoltre ne avevo un altra...se per caso, io ve lo auguro, prendi un pesce di 4/5 kg (con la sarda) non si ingarbuglia tutto il filo e succede un casino?
Aspetto una risposta il più urgentemente possibile grazie e  ;D


^NONNOROBY^

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Reply #50 on: September 02, 2011, 19:33:11
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Ciao, avrei delle domande:
1) per quanto tempo lasci il palamito in acqua?
2) quali tipi di esche ci metti?
3) che tipi di pesci puoi prendere?

Inoltre ne avevo un altra...se per caso, io ve lo auguro, prendi un pesce di 4/5 kg (con la sarda) non si ingarbuglia tutto il filo e succede un casino?
Aspetto una risposta il più urgentemente possibile grazie e  ;D
1) un paio d'ore con esche 'morbide', tutta la notte con esche 'dure'
2) esche 'morbide: vermi, gamberetto, bibi, polpa di oloturia - esche 'dure': polpo, seppia, calamaro, trancio di sardina, trancio di muggine
3) può abboccare di tutto
4) se abbocca un pesce di 4/5 kg, magari una bella spigola, ti preoccupi del casino che potrebbe fare?  calabria
Comunque al massimo incasinerebbe i 4/5 ami vicini 
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Reply #51 on: September 02, 2011, 20:31:08
Beh non mi preoccupo fino ad un certo punto  calabria

un ultima cosa: non ho mai comprato gli speedy lock, come funzionano? cioè come funzionano?  si incastrano e restano fermi? avevo pensato anche a mettere le girelle, però per fare i nodi si impazzisce!  calabria


^NONNOROBY^

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Reply #52 on: September 03, 2011, 15:16:56
Ciò che scoraggia di più i pescatori dilettanti ad usare un palamito 'normale' è proprio la paura dell'immane groviglio che potrebbe crearsi tra braccioli e trave durante la calata o dopo il recupero: se mettessimo in coffa trave e braccioli insieme, come fanno i professionisti, il groviglio è sempre in agguato...
Se invece i braccioli vengono inseriti solo al momento della calata (oppure vengono tolti al momento del salpaggio), il groviglio è impossibile che si formi, sempre che il trave venga avvolto in un'apposita 'ruota' al momento del salpaggio.
Lo speedy lock è una delle più comode invenzioni mai fatte per assemblare un palamito amatoriale: permette di fissare il porta-bracciolo con facilità sul trave e contemporaneamente consente di inserire e disinserire il bracciolo velocemente. Funziona sullo stesso principio del moschettone racchiuso tra due perline, solo che lo speedy lock consente di assemblare il trave più velocemente.
Il sistema delle perline e dei moschettoni è altrettanto efficace (anzi, è anche migliore, in quanto consente al bracciolo di ruotare completamente di 360°  intorno al trave), però non tutti hanno la pazienza di farlo in questo modo, anche perché c'è la scocciatura di fare i nodini di stop per le perline.
Con lo speedy lock invece non bisogna fare alcun nodino e la velocità di preparazione del trave aumenta di moltissimo. Quello che suggerisco a tutti è:
- per chi ha pazienza e tempo, preparare il trave con le perline e i moschettoni
- per chi non ha pazienza e non ha tempo, preparare il trave con gli speedy lock.
Immagine non disponibile

Lo speedy lock è composto da 5 piccoli pezzi in plastica:

1. Un corpo cilindrico attraversato da una fessura. Dentro la fessura si fa passare il trave
2. Un'astina con due dentini che si mette dentro la fessura e serve per bloccare il corpo sul trave
3. Una fascetta che circonderà astina e corpo, bloccandoli saldamente al trave
4. Un cilindretto che si infila nei peduncoli della fascetta. Il cilindretto, agendo sulla fascetta, bloccherà in modo definitivo corpo e astina sul trave. Inoltre è dotato di una fessura in cui si infila il nottolino: basterà girare la ghiera di cui è dotato ed il nottolino non potrà più uscire dal cilindretto.
5. Un nottolino, che serve per legarci il bracciolo dell'amo.

Mentre il corpo resterà sempre fisso sul trave, il nottolino col bracciolo dovrà essere infilato nel cilindretto solo al momento di calare il palamito (quindi trave e braccioli 'viaggiano' separati, impedendo qualsiasi groviglio).
Al momento di salpare, il nottolino dovrà essere sfilato dallo speedy lock (quindi trave e braccioli 'viaggeranno' nuovamente separati, impedendo qualsiasi groviglio).

Certamente è una scocciatura dover attaccare e staccare i braccioli dal trave ogni volta, però questo è l'unico sistema che evita al pescatore dilettante qualsiasi groviglio.

Un domani, quando si è acquisita una certa esperienza con i palamiti, il trave potrà essere preparato attaccando direttamente i braccioli al trave come fanno i professionisti (quindi niente perline, girelle o speedy lock), ma ti assicuro che ci vuole molta ma molta pratica per evitare i grovigli: se il groviglio è molto grosso, puoi anche salutarti la giornata di pesca.
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Mia passione pesca

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Reply #53 on: September 04, 2011, 00:58:47
Grazie ^NONNOROBY^ sei stato fantastico 


andrea88b

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Reply #54 on: July 03, 2012, 14:33:13
ciao nonnoroby ho notato dal tuo profilo che sei sardo.... di che zona sei???
volevo farti un paio di domande...
sto costruendo un palamito come il tuo pero al posto del barchino lo trainero io con il kayak...
1)secondo te posso seguire l stesso schema di qello a vela???
2)al posto del filo di nylon posso usare una treccia da 1mm???
3)al posto del sistema perlina girella perlina posso usare le girelle crane con tubo passante??
4) i piombi da venti grammi li posso mettere direttamente sulla treccia???
andreab


^NONNOROBY^

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Reply #55 on: July 03, 2012, 18:19:27
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ciao nonnoroby ho notato dal tuo profilo che sei sardo.... di che zona sei???
volevo farti un paio di domande...
sto costruendo un palamito come il tuo pero al posto del barchino lo trainero io con il kayak...
1)secondo te posso seguire l stesso schema di qello a vela???
2)al posto del filo di nylon posso usare una treccia da 1mm???
3)al posto del sistema perlina girella perlina posso usare le girelle crane con tubo passante??
4) i piombi da venti grammi li posso mettere direttamente sulla treccia???

Abito a 8 km da Oristano.
Il palamito a vela costruito nel modo esatto in cui l'ho descritto nell'articolo, è stato studiato appositamente per tutti coloro che non hanno la minima dimestichezza con i palamiti. Infatti la prima e più grossa difficoltà che si presenta ai neofiti di un palamito tradizionale è l'immane groviglio che potrebbe crearsi tra trave e braccioli al momento della calata, che potrebbe compromettere anche il prosieguo dell'azione di pesca.
Il fatto poi che i diametri del trave e dei braccioli siano contenuti, lo indicano come un palamito adatto alla stagione estiva, un cui l'aumentata temperatura dell'acqua richiama sotto costa anche i pesci di piccola taglia, favorendo in tal modo maggiori probabilità di cattura.
Detto questo, il palamito può subire progressivamente tutte le modifiche che ci possono venire in mente, man mano che acquisiamo maggiore esperienza nella gestione dei palamiti, sino a trasformarlo in un palamito tradizionale.
Utilizzare il kayak al posto del 'barchino' è un'ottima idea, in quanto consente di calare il palamito anche in assenza di vento alle spalle o addirittura in presenza di vento frontale, però questo comporta la presenza di almeno un'altra persona a terra, che agganci i braccioli e faccia 'filare' il trave (l'innesco degli ami può essere fatto anche preventivamente a casa).

 
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andrea88b

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Reply #56 on: July 04, 2012, 01:31:05
Grazie per la risposta io abito a bonnanaro un paese nella prov di sassari... come mi arriva la treccia mi cimento subito nella costruzione.. spero solo che non mi si incasini tutto
andreab


^NONNOROBY^

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Reply #57 on: July 04, 2012, 02:06:15
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Grazie per la risposta io abito a bonnanaro un paese nella prov di sassari... come mi arriva la treccia mi cimento subito nella costruzione.. spero solo che non mi si incasini tutto
Manovrare da soli kayak e palamito è un'impresa molto ardua, ma con l'aiuto di una persona a terra che gestisce il palamito ci sono solo vantaggi. Chiaramente devi avanzare molto lentamente, per dare modo a chi è a terra di armare e svolgere il palamito
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ema

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Reply #58 on: September 27, 2012, 00:18:38
Buonasera sig.Nonnoroby descrizione e tecnica veramente notevoli.Sono Ema da Olbia ho cercato di riprodurre fedelmente la guida ma essendo neo pescatore con palamito avrei dei dubbi su due punti ovvero:

come si fa il nodo per congiungere due spezzoni di trave( da 1 mm)?
e quello per attaccare la trave ad una sagola tipo 3 mm( dove poi volevo attaccare moschettone)?


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Reply #59 on: September 27, 2012, 17:53:15
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Buonasera sig.Nonnoroby descrizione e tecnica veramente notevoli.Sono Ema da Olbia ho cercato di riprodurre fedelmente la guida ma essendo neo pescatore con palamito avrei dei dubbi su due punti ovvero:

come si fa il nodo per congiungere due spezzoni di trave( da 1 mm)?
e quello per attaccare la trave ad una sagola tipo 3 mm( dove poi volevo attaccare moschettone)?

Ciao Ema,
trattandosi di fili con grosso diametro, in nodo più semplice da fare è il "Doppio UNI":

Immagine non disponibile
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