Consigli Beachledgering
Parte 3Descrizione generale
Pasturatore. E' uno degli elementi base del Beachledgering, che rende questo tipo di pesca particolarmente catturante, a patto che si seguano certe regole se si vuole che questo accessorio non solo diventi inutile ma addirittura controproducente.
Va però subito detto che sono tantissimi i pescatori che fanno a meno del pasturatore, proprio per evitare l'impegno che esso comporta. Io stesso evito di usarlo il più delle volte, pur essendo consapevole che sto rinunciando ai vantaggi di un preziosissimo alleato.
Fortunatamente per tutti, abbiamo tra gli iscritti del nostro forum un grande esperto della pesca col pasturatore, il grande MINOSSE, persona di squisitissima gentilezza e di grandissima disponibilità, che potrà darci tutti i suggerimenti del caso.
Basandomi sulle sole mie esperienze, posso dire questo. Anzittutto bisogna conoscere il fondale dello spot prescelto, per evitare di lanciarlo tra le fenditure delle rocce o tra gli alti e folti banchi di posidonia, per ovvii motivi. L'altra regola basilare è che venga lanciato, ad inizio battuta, più e più volte sempre nello stesso punto per formare uno 'strato' di pastura che faccia concentrare più o meno in quel punto quanto più pesce possibile. Personalmente suggerirei di fare almeno una decina di lanci successivi senza esca e col solo pasturatore, appena arrivati allo spot, per poi limitarsi a 'ricaricarlo' solo in occasione del controllo dell'esca o di una cattura. Ovviamenti i controlli dell'esca devono essere abbastanza ravvicinati, a prescindere che il cimino abbia segnalato o meno la toccata. Scelto il punto che ci sembra il più idoneo per far lavorare l'esca, sarebbe molto opportuno, per poterlo centrare in tutti i lanci successivi con adeguata precisione, mettere un segnale sulla lenza madre (una strisciata di pennarello, un fiocco di lana, un pezzo di carta gommata o di nastro adesivo, o qualunque altra cosa vi venga in mente), quindi lanciare oltre quel punto per poi recuperare velocemente sino al segnale posto sulla lenza madre ed attendere che il pasturatore si vuoti. Quindi recuperare, ricaricare e rilanciare per almeno una decine di volte senza esca. Il tipo di lancio che più di tutti gli altri ci consente di centrare con maggior precisione il bersaglio è l'above (cioè con la canna posizionata sopra la testa): siccome tutto 'l'apparato' (canna, mulinello, madre, trave e piombo) è abbastanza leggero, l'above ci consente anche una discreta distanza, sempre che sia necessario lanciare così lontano dalla riva. L'undicesimo lancio lo faremo con l'amo escato, per poi recuperare dopo 5-10 minuti per controllare l'esca e ricaricare il pasturatore: questi tempi sono solo a titolo indicativo, sta poi a voi appurare se è meglio accorciarli od allungarli.
Genericamente possiamo suddividere i pasturatori in 3 tipi, ed ogni tipo a sua volta si suddivide per forme, misure e pesi diversi.
- Pasturatore da bigattini. E' il più diffuso. Composto di materiale plastico, è caratterizzato dalla presenza di fori circolari di piccolo diametro che consentono la fuoriuscita delle larve un poco alla volta. Per la pasturazione iniziale, sarebbe più opportuno servirsi di un pasturatore apposito con i fori più larghi (che possiamo modificare da noi con una punta da trapano), per favorire l'uscita veloce dei bigattini, per poi passare durante la fase di pesca a quelli con i fori più piccoli che ne rallentano la fuoriuscita. Sono dotati di zavorra (asportabile) adeguata alla grandezza dell'involucro, per cui si possono utilizzare al posto del piombo. Per questo motivo bisogna prendere in considerazione due fattori: il peso totale in fase di lancio (dato dai bigattini + la zavorra) ed il peso totale a vuoto (solo zavorra) quando i bigattini sono fuoriusciti. Il primo influisce sulla lenza madre priva di shockleader, il secondo sulla tenuta nel fondale: purtroppo solo dopo aver acquisito esperienza saremo in grado di valutare con precisione questi fattori, nei primi tempi dovremo fare affidamento su svariati tentativi per trovare un compromesso tra pasturatore pieno e pasturatore vuoto.
- Pasturatore da sfarinati. Composto di materiale plastico oppure di rete metallica. I fori d'uscita hanno un diametro maggiore per favorire la fuoriuscita dello sfarinato che ha una consistenza più o meno tenace a seconda di come abbiamo preparato lo sfarinato (più compatto o meno compatto). Per il resto valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza, tenendo presente che lo sfarinato pesa ben più dei bigattini.
- Pasturatore da triturato (termine personale). E' costituito da rete metallica che favorisce l'uscita della pastura formata da sarde o altri pesci grassi triturati e pressati dentro il pasturatore. Di uguale efficcacia degli altri due, è però caratterizzato da un peso non trascurabile da non sottovalutare. Se non si dispone di un cimino più che robusto, è sempre meglio scagliarlo con lanci 'appoggiati', quindi non è un pasturatore da lunghe distanze (che però non sempre sono necessarie...)
Esca. L'esca principe del Beachledgering è il verme, arenicola in testa. Vanno bene tutti i tipi di verme reperibili presso il proprio negoziante, tra i quali i più diffusi: la già citata Arenicola, Americano, Saltarello cinese, Coreano, Muriddu, Bibi. Altri sono reperibili solo localmente (Tremoligione, prov. di Cagliari; Verme di Rimini; Tremolina, ecc.).
Ma i tipi di esca che si possono utilizzare sono tantissimi: Bigattino (specialmente se usato in combinazione col pasturatore), Canolicchio, Gambero, tranci di Sardina, Muggine e Calamaro, Arsella, Fasolare, Cicala, Cozza, Granchio (meglio se tagliato a metà).
Variazione ai terminali Piombo a scorrere e Genovese. Per rendere ancora più fluttuanti questi due terminali, si può aggiungere il 'Rosario':
- ad un capo del trave legare il capocorda - girella - come già visto in altra occasione. A posto del capocorda si può usare l'asola;
- sul terminale alla Genovese mettere lo snodo per il bracciolo (inesistente nel terminale Piombo scorrevole);
- infilare poi nel trave una girella senza moschettone (libera di scorrere su e giù), legare alla girella uno spezzone di lenza di 25 cm, legare all'altro capo dello spezzone un'altra girella con moschettone e agganciare il piombo al moschettone: il piombo non è più quindi infilato nel trave, ma è collegato ad esso mediante lo spezzone di lenza;
- infilare adesso nel trave, in sequenza (dopo la girella), una perlina, un pezzettino di guaina di filo elettrico, un'altra perlina, un altro pezzettino di guaina.... e così via per una lunghezza totale di 10-15 cm (la sequenza di perline e guaina forma il così detto rosario);
- legare all'altro capo del trave il secondo capocorda ed a questo il bracciolo;
- ricordarsi di ricoprire tutte le girelle con un pezzo di silicone salvanodo (almeno sino a metà girella).
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LoginQuesto sistema libera il calamento dalla 'prigionia' del piombo, e può quindi muoversi in acqua con più leggerezza e naturalezza, rendendo in questo modo i pesci un pò meno sospettosi.
Bene, per il momento abbiamo abbastanza materiale per cominciare il Beachledgering. Nella prossima puntata vedrò di ampliare qualche argomento e di inserirne di nuovi. E' poi mia intenzione raccogliere in un unico post tutto quanto in modo da che sia più facile la consultazione:
siete però tutti invitati già da adesso a partecipare all'ampliamento dell'argomento con le tante cose che ho tralasciato, o esposte male od in modo troppo succinto, in modo da creare un vero manuale completo utile per tutti. Un'unica raccomandazione: 'farina del vostro sacco', cioè basata sulle vostre esperienze personali. Ha poca importanza che la vostra esperienza sia già stata esposta da un altro prima di voi: a meno che non siano perfettamente identiche, ogni singola esperienza ha il suo valore aggiunto.
Per esempio, l'argomento canne e mulinelli è stato momentaneamente sorvolato: chi possiede canne e mulinelli specifici per il Beachledgering (oppure con i quali si trova benissimo), può già cominciare a postare le proprie impressioni, magari accompagnandole, se possibile, con immagini e filmati.
Come pregherei di sviluppare meglio l'argomento 'Pasturatore' da parte di chi lo usa regolarmente, in quanto io, utilizzandolo pochissimo, non ho grandi esperienze in merito.
Alla fine mi farò carico io di integrare il tutto nel manuale definitivo: tranquilli, tutti gli autori dei vari articoli saranno messi in evidenza a caratteri cubitali (beh, diciamo semi-cubitali, altrimenti gli Amm ci linciano...), perché è giusto che sia così calabria
Forza ragazzi, diamoci da fare!
(Fine terza parte)