CALABRIA PESCA ONLINE

FORUM PESCA DA TERRA => PESCA A FONDO => Topic started by: ^OLTREMARE^ on June 21, 2011, 09:23:31

Title: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on June 21, 2011, 09:23:31
Tornando a casa dopo una battuta di pesca a fondo con il secchio desolatamente vuoto o pressoché tale, ciascuno di noi si pone la solita domanda: cosa ho sbagliato? A parte la crisi ittica che accomuna i nostri mari, lo scrupolo di non aver fatto tutto per benino ci assale comunque. Personalmente riesco ad andare poco a pesca (sigh!) ma qualche battuta veloce ed in solitaria in questi ultimi mesi sono riuscito a farla ed il risultato è sempre quello: una max due mormore, un’oratella, qualche immancabile pagelletto e stop. In queste poche uscite ho frequentato solo due spot, sia per mancanza di tempo che per difficoltà di accesso alle spiagge causa stagione balneare ma, se non altro, sono riuscito a trovare condizioni meteomarine diverse: dalla piatta totale al mare poco mosso, dal vento forte al calo di pressione, tuttavia senza riscontrare differenze sostanziali. Scambiando qualche chiacchiera con il vicino di turno le considerazioni sono sempre le solite: l’acqua è ancora fredda, la stagione è in ritardo, ormai non c’è più niente ecc. Solo l’ultima affermazione mi trova in parte concorde nel senso che fino ad una decina d’anni fa ti capitavano quelle sere in cui tiravi su diverse ciabattone di mormore portandoti a casa un secchio al limite del consentito di legge. Le altre considerazioni mi fanno semplicemente sorridere. Di indole sono un incallito ottimista e mi piace pensare che le nostre acque non siano divenute ormai un cimitero ma, piuttosto, attribuisco gli scarsi risultati ad una serie di congetture diverse e magari alla concomitanza delle stesse. Vi dico sinceramente che quando arrivo, sacca, secchio e zaino in spalla sulla spiaggia prescelta, in condizioni di mare calmo, vado sempre in crisi. La mancanza di qualunque riferimento mi mette in ansia e finisco per scegliere il posto più comodo e più vicino alla macchina. Immancabilmente rimpiango le battute a surfcasting dove un minimo di ragionamento, giusto o sbagliato che possa poi rivelarsi, lo metti in atto. Ma in condizioni di PAF è possibile effettuare una programmazione ed adottare delle strategie?. Se devo essere sincero propendo per il no eppure, sotto sotto, mi piace pensare che anche per questa tecnica qualche mossa che possa migliorare i risultati ci possa essere. In tanti anni di pesca mi è capitato varie volte, ed è capitato certamente anche a voi, che il nostro compagno di serata abbia continuato a pescare con una frequenza incredibilmente superiore alla nostra. Altre volte siamo stati noi ad essere baciati dalla fortuna ma, andando a verificare le strategie di pesca, non abbiamo rilevato alcuna differenza con il nostro collega: stessi calamenti, stessa esca, stesse distanze. Abbiamo scrutato il bagnasciuga ed il tratto di mare antistante le nostre postazioni, ma nulla: identici come due fratelli siamesi. L’indice viene quindi inesorabilmente puntato sul fattore “C” (leggasi fondoschiena). Ma, se vogliamo proprio attribuire un intervento della sorte dobbiamo farlo in termini oggettivi e non soggettivi. Mi spiego meglio: la mia fortuna è stata quella di essermi inconsciamente posizionato proprio in quel posto non perché la dea bendata abbia indirizzato il branco di mormore davanti alle mie esche a prescindere dalla postazione scelta. Non sto dando i numeri ma semplicemente valutando che se sono qui da due ore a guardare le cime immobili delle canne,  posso decidere di spostarmi 50 metri più in la. In definitiva è il pescatore che deve capitare sul branco di pesci e non è il branco che va a mettersi sotto le canne del pescatore. Valutando aspetti meno empirici, quali fattori possono influenzare la scelta della nostra postazione? Io ci metterei in primis la vicinanza di una foce. Per esperienza diretta ho potuto notare che posizionandosi ai confini di espansione della corrente di acqua dolce proveniente dal fiume potremmo sperare in qualche risultato in più. Gli sparidi non sono insensibili a queste promiscuità d’acqua ma non amano addentrarsi nell’occhio del ciclone come fanno le spigole. Quindi i punti migliori sono quelli estremi che l’acqua dolce va a lambire. In mancanza di sbocchi d’acqua dolce dovremo andare a ricercare altri indizi. Se ci troviamo su fondali bassi potremo avere la fortuna di imbatterci in qualche ricciolo di schiuma che denota la presenza di un cordolo di sabbia o di una secca e questo sarà un punto da prediligere. Su spiagge profonde potremo scoprire dei punti propizi osservando le variazioni cromatiche del fondale oppure individuando dei banchi di posidonia  e lanciando nelle vicinanze. Anche se ci troviamo di fronte ad un mare forza olio, una cosa da non tralasciare è quella di “saggiare il fondo”. Perderemo qualche minuto di tempo ma qualche volta può valerne la pena. Basta lanciare con il solo piombo alla massima distanza raggiungibile, mettere la canna di lato e parallela alla spiaggia e recuperare lentamente con brevi intervalli. Con questa operazione potremo avere diverse risposte. Se sentiamo saltellare il piombo avremo un fondo “ondulato” e chiuso e potremo fare la prova del nove mettendo la canna sul picchetto e cercare di mettere la cima in tensione: ci accorgeremo che il cimino tende ad allentarsi dandoci la sensazione di aver perso il piombo. Questa è una postazione da evitare. I nostri amici pinnuti, mormore in primis, grufolano infilando il muso nella sabbia ma in questo caso si troverebbero davanti ad un fondo compatto che non si presta allo scopo.
Se il piombo viene recuperato uniformemente e con un certo “grip” il fondale è aperto e soffice e può farci ben sperare. Se durante il recupero ci imbattiamo in un “blocco” comunque scavalcabile con un richiamo della canna, è un altro punto da tenere in considerazione perché potrebbe equivalere ad un cordolo di sabbia dove è probabile il deposito di sostanze nutritive.
Se il recupero del piombo, inizialmente fluido, diviene pesante e all’arrivo il nostro calamento è coperto da alghe morte, è segno che siamo passati sopra un tappeto. Ciò non è controproducente se abbiamo l’abilità di posizionare l’esca poco prima dell’accumulo detritico oppure pescare addirittura al suo interno adoperando un bracciolo flotterato ed attaccato piuttosto in alto rispetto al piombo. L’unica accortezza, in queste situazioni, è quella di non far "camminare" il piombo per evitare che l’esca venga nascosta. Quindi dopo il lancio recuperiamo il filo in eccesso limitandoci a mettere la cima in leggerissima tensione.
Quali ultime raccomandazioni ci sono quelle di ricorrere alla “trainetta”  che stimola la curiosità dei grufolatori e, specie se ci troviamo in spiagge profonde, di sondare i primi metri: anche a mare calmo i nostri amici potrebbero essere sotto i piedi.
Se nessuno di questi espedienti dà i suoi frutti allora non ci resta che affidarci al solito fattore “C”   calabria
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^MANUSPIN^ on June 21, 2011, 09:44:13
Concordo in pieno con quest'analisi...ho notato negli anni che per le mormore a mare calmo lanciare sempre nello stesso punto e aspettare quasi tutte le volte corrisponde ad un semicappotto...
serebbe buono conoscere a priori il fondale, le zone con macchie di posidonia, le piccole secche, le zone più profonde...ma quando non è possibile, secondo me è fondamentale fare dei tentativi per individuare il pascolo, canne a diversa distanza ma soprattutto una sempre in mano a trainetta, che spesso è quella che ci risolve la pescata, provare per credere se non si è mai usata
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^NONNOROBY^ on June 21, 2011, 12:58:54
E' fuori di dubbio che la carenza di pesce è diventato il principale fattore negativo dei nostri carnieri vuoti. Non è la solita storiella della volpe e dell'uva, a cui spesso ricorriamo quando non riusciamo a raggiungere certi risultati, perché abbiamo un indicatore infallibile di questa affermazione, e cioè le reti dei professionisti ogni giorno sempre più vuote e i banconi dei pescivendoli sempre più pieni di pesce allevato.
Data l'età ho avuto la fortuna di conoscere i tempi d'oro della pesca amatoriale, nella quale era sufficiente un'attrezzatura approssimativa e grezza per riempire il secchio senza soffermarsi troppo su sofisticati studi sulle condizioni ideali che dovrebbe avere il nostro spot.
Oggi purtroppo non possiamo farne a meno se vogliamo raggiungere qualche risultato (comunque imparagonabile a quelli di qualche anno fa), utilizzando attrezzature ed accorgimenti che non ci facciano tornare a casa con il secchio completamente vuoto.
Una volta questi studi erano riservati al surf casting ed al beach ledgering, oggi dobbiamo estenderli anche alla PAF, da sempre ritenuta una pesca generica che non necessitava di particolari attenzioni (e per questo era ed è la più diffusa tra i pescatori amatoriali con poca voglia di addentrarsi in elucubrazioni "meteo-marine").
Ma oggi è gioco forza trasferire anche sulla PAF gli stessi accorgimenti una volta riservati al surf ed al beach, pena una frustrante giornata a vuoto. La mia personale convinzione è che col passare del tempo i confini tra queste tre discipline (surf, beach e PAF) vadano sempre più affievolendosi e che ogni battuta di pesca, anche la generica PAF, debba essere organizzata e studiata anche nei minimi particolari. Una giornata trascorsa al mare sarà pur rilassante, ma più giornate trascorse con le canne immobili sui picchetti diventano stressanti.
Oltremare ha cominciato a tirar su le fondamenta della nuova 'casa del pescatore', sicuramente appena avrà tempo tirerà su anche le mura ed il tetto, ma nel frattempo noi possiamo contribuire esponendo le nostre esperienze vissute sul campo, grandi, piccole od occasionali che siano. La parola cappotto dovrà diventare sempre più rara, anche se è impossibile che scompaia del tutto.
Questo è il periodo dell'anno (bagnanti a parte...) in cui possiamo maggiormente sfruttare i vantaggi offerti dalla PAF 'leggera', cioè composta da attrezzatura light che, come tutti sappiamo, si rivela come la più catturante. Ovviamente le prede più numerose saranno quelle di piccola taglia, ma se ci armiamo di pazienza per slamare e rilasciare questi pesciolini, le prede di buona taglia non mancheranno, se facciamo una selezione con determinate esche. Trattandosi di attrezzatura light, la buona fattura di canne e mulinelli andrebbe particolarmente curata, finché le nostre finanze ce lo permettono, ma non possiamo assolutamente lesinare sulla qualità superiore di filo, ami e accessori in quanto dovranno anche sopperire all'eventuale qualità un pò scarsina di canna e mulinello. Anche se apparentemente non sembra, anche l'eventuale sostituzione dei classici picchetti con un treppiede contribuisce a dare un assetto light a tutto l'insieme. Finché mare e fondale ce lo consentono, il bracciolo da preferire è sempre il long arm, che è quello che conferisce all'esca movimenti più naturali rispetto a tutti gli altri braccioli. Il mare piatto è il più improduttivo di tutti, specialmente se mancano anche le correnti.
Arrivati in spiaggia, mai farsi prendere dalla frenesia di mettersi nel primo spot che capita: spesso il perdere un quarto d'ora nello studio della situazione (come ben descritto da Oltremare) ci agevola nel successo di una battuta di pesca.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on June 21, 2011, 13:09:59
mi auguro che questo topic sia il prologo all'atteso 'MANUALE DELLA P.A.F.'
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: carlo86 on June 21, 2011, 13:43:05
I carnieri vuoti li abbiamo avuti tutti,ma come quets'anno mai........che c'è carenza di pesce non c'è dubbio,però secondo me quest'anno è colpa delle condizioni metereologiche!!
Io al contrario di oltremare,essendo disoccupato riesco ad andare a pesca spesso e volentieri,i risultati ragazzi sono stati pessimi...tanto è vero che ho deciso per un po di non andarci più!!
L'ultima battuta l'ho fatta ieri sera,al tramonto già ero in pesca,con tre canne,mare in scaduta(ancora bello alto)vento assente....ragazzi dopo 4 ore di pesca è uscito solo un saraghetto di 50g!!!la settimana scorsa con mare calmo,in 5 ore non ho visto le canne muoversi una sola volta.....
Sono propio deluso e ammareggiato...
Cambiando spot,orari,esche e condizioni meteo non è cambiato niente solo cappotti cappotti cappotti....
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^DANIELEESPOSITO70^ on June 21, 2011, 16:03:19
Nel caso di spiagge ad alta energia e "desolatamente" lunghe e apparentemente senza alcuna palese differenza, secondo voi un fattore discriminante potrebbe essere la presenza di gabbiani che banchettano felici?
Molte volte uso questo fattore esterno per posizionare le mie canne, ma ahimè non ho dati sufficienti per avvalorare questa teoria  ;D...
Cappotti invece ...  a gò gò  calabria
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on June 23, 2011, 09:31:46
Caro Daniele, quella che hai prospettato è la situazione peggiore che purtroppo è anche la più ricorrente nelle battute a PAF. E in questi casi ci si appiglia a tutto, anche ai gabbiani. calabria
A parte gli scherzi, ciò significa che la pesca a fondo non è poi così semplice e semplicistica come può apparire.

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mi auguro che questo topic sia il prologo all'atteso 'MANUALE DELLA P.A.F.'
Non chiamarlo manuale. Io non sono bravo come Roberto a comporre e assemblare.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on June 23, 2011, 11:24:13
che nome sarà dato al 'nascituro'?  calabria3
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on June 23, 2011, 12:41:02
Ma come sei curioso!  calabria
avevo comunque pensato a qualcosa di simile: "P.A.F. - ISTRUZIONI PER L'USO"
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^SURFMASTER76^ on June 23, 2011, 15:36:14
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avevo comunque pensato a qualcosa di simile: "P.A.F. - ISTRUZIONI PER L'USO"

Magari si potrebbe unificare al manuale di Beach Ledgering, visto che le due discipline hanno molti punti in comune ...  calabria3

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I carnieri vuoti li abbiamo avuti tutti,ma come quets'anno mai........

Purtroppo non posso che confermare quanto detto da Carlo in quanto anche quì, nel Salento, si sta registrando una mancanza quasi totale di pesce!!!  calabria
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^DANIELEESPOSITO70^ on June 23, 2011, 16:32:57
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I carnieri vuoti li abbiamo avuti tutti,ma come quets'anno mai........

Purtroppo non posso che confermare quanto detto da Carlo in quanto anche quì, nel Salento, si sta registrando una mancanza quasi totale di pesce!!! 
Scusate l'O.T.:
per quanto mi riguarda, più che di mancanza di pesce sto vivendo una mancanza di pesca che mi sta facendo impazzire... Sono in crisi d'astinenza e pur di mettere le canne in acqua, sarei disposto a pescare anche nelle fontane delle villette comunali...   ;D  ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^NONNOROBY^ on June 23, 2011, 19:06:22
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Sono in crisi d'astinenza e pur di mettere le canne in acqua, sarei disposto a pescare anche nelle fontane delle villette comunali... 
Se ci fossero i pesci rossi, non sarebbe una cattiva idea per mantenersi in allenamento ;D.
Abiti distante dal mare? Neanche una pescatina di due orette?
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on June 23, 2011, 19:32:30
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Ma come sei curioso!  
sì, come una scimmia   ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on June 23, 2011, 23:18:12
Ti capisco Daniele, io ormai mi sono rassegnato ad attendere ancora qualche anno e portare i pargoli con me a pescare. Sperando che gli piaccia pescare ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^DANIELEESPOSITO70^ on June 24, 2011, 08:38:39
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Sono in crisi d'astinenza e pur di mettere le canne in acqua, sarei disposto a pescare anche nelle fontane delle villette comunali... 
Se ci fossero i pesci rossi, non sarebbe una cattiva idea per mantenersi in allenamento ;D.
Abiti distante dal mare? Neanche una pescatina di due orette?
Ciao Roberto,

non sono tanto distante dal mare; il problema è che durante la settimana lavoro fuori ed il week end, soprattutto adesso che c'è la neonata, diventa difficile organizzarmi...
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: DesmoS4 on July 27, 2011, 01:36:07
Le osservazioni del caro Oltremare , non possono che trovare conferma anche nelle mie recenti esperienze di P.A.F.
Credo che abbia esaurientemente descritto tutto ciò che si possa fare per "selezionare" il meglio possibile dove collocare le nostre esche.
Se ognuno adottasse con criterio e metodologia ogni azione descritta, e proprio non esce nulla , si può tornare a casa soddisfatti di aver fatto il possibile!
Sono il primo che ultimamente con i frequeti cappotti , ho lo stesso stato d'animo, sono convinto di aver sbagliato qualcosa , o che mi sia sfuggito un particolare ...e il pensiero mi attanaglia fino al giorno dopo ... invece direi che di più non si può!
Se lo spot è conosciuto , si potrebbe cercare di capire magari anche meglio che tipo di "esca naturale" sia maggiormente gradita. Se ci sono granchi , sarebbe opportuno cercare di catturarne qualcuno da innescare, se si ha la fortuna ( a me è capitato un paio di volte ) di dover "aganciare" e recuperare un oloturia , usarla immediatamente ...
Purtroppo , effettivamente , i nostri crescenti cappotti sono in larga scala da attribuire ad una sempre minore quantità di fauna ittica. Non sono sicuro che affinando al massimo le tecniche , le attenzioni , si riesca a pareggiare il conto ahinoi!
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on July 30, 2011, 23:59:33
a prescindere dalle abitudini, l'approccio alla PAF é sicuramente diverso dal BL e dal SC, tecniche con forti connotazioni anglosassoni (a cominciare dai nomi): la pesca a fondo 'mediterranea' é la temporale evoluzione della pesca col filaccione (lenza a mano)... praticata sotto casa, senza la ricerca di spot con particolari caratteristiche, con attrezzature abbastanza grezze (per non dire primitive), non faceva distinzioni tra tipologie di fondali o condizioni meteomarine... si praticava (ed ancora si pratica) per il semplice piacere del contatto con il mare, non per una ricerca affannosa della preda, ma per gustare 'lu rusciu di lu mare' (come dicono i salentini) cioè quel fruscìo che scandisce un ritmo calmo e tranquillo, molto diverso da quello martellante e angoscioso della nostra vita di tutti i giorni... da vecchio PAFfarolo mi sento soddisfatto anche delle mie uscite 'a cappottare', se so di aver messo in pratica quello che la mia esperienza mi suggerisce ho la coscienza a posto e per me le alternative sono che quel giorno il mio menù non era di gradimento degli invitati (ho ancora qualcosa da imparare) o che qualche prof mi ha preceduto prelevando il prelevabile...  ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^SURFMASTER76^ on July 31, 2011, 00:45:42
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... ma per gustare 'lu rusciu di lu mare' (come dicono i salentini) ...

Scusate l'OT, ma Nicola (greybear) ha solleticato il mio cuore salentino ... calabria

http://www.youtube.com/watch?v=307LdN0ofMI&feature=related

A mio avviso una delle più belle canzoni salentine.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on July 31, 2011, 00:58:47
Poeti sentimentaloni  calabria
Tralasciando la difficoltà (impossibilità) dello studio dello spot, direi che la PAF ha acquisito connotazioni tecniche che viaggiano di pari passo con le due tecniche sorelle facendo sì che la PAF non venga vista come la cenerentola di famiglia
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on July 31, 2011, 10:45:24
più che sorella sfortunata per me la PAF é la mamma trascurata: da bari per praticare surfcasting devo spostarmi a nord da barletta a manfredonia o a sud da torre canne a quasi tutto il salento adriatico e jonico... km e km macinati con la speranza di trovare
lo spot e le condizioni meteomare giuste... invece a PAF con la mia pesantissima lercona 4,50mt e il ryobi gmn5 mi avventuravo di giorno su scogliere, calette e moli a massimo 20minuti da casa, se pioveva potevo rinunciare alla pescata e rinviarla senza problemi al giorno successivo...

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A mio avviso una delle più belle canzoni salentine.
bellissima esecuzione e strepitoso l'assemblaggio con sottotitoli e foto  ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on July 31, 2011, 16:22:53
Ciò che dici non fa che avvalorare la mia teoria: per la PAF lo spot migliore è quello più vicino al parcheggio della macchina  calabria
Scusa Nicola, anche se non conosco la tua zona, cos'hanno le spiagge di Bari che non vanno bene per il surfcasting?
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on July 31, 2011, 19:33:39
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... cos'hanno le spiagge di Bari che non vanno bene per il surfcasting?
costa frastagliata prevalentemente rocciosa con pochissime calette utilizzate quasi interamente per il ricovero di barche e barchette, il fondo per i primi 30/40mt é un misto con prevalenza all'80% di scoglio e batimetrica media 2mt, oltre c'é il il primo gradone, raddoppia la batimetrica e il fondo é solo scoglio con veri e propri canyon consecutivi paralleli alla costa in una fascia che varia fino a 200/500 mt dalla costa...
la prima fascia é quella dei cefali, boghe, occhiate e pescetti da zuppa, la seconda é quella del bolentino leggero con barchette e gommoncini a saraghi, qualche orata e rare spigole, oltre la seconda fascia c'é un'altro gradone (u p'nnisce) che sprofonda dai 10 ai 25mt (secondo le zone) il fondo é mugghia (fango) e si fa bolentino pesante e traina intorno alle secche... rarissimi i lidi sabbiosi (s.francesco all'arena a bari, boccadoro sopra trani e capitolo sotto monopoli), tutti gli altri sono ciottolosi e con ampie colate di cemento per non bucare i piedi dei bagnanti... oltre alle difficoltà logistiche di impiantare una postazione da surfcasting, si dovrebbe lanciare sempre a piombo sollevato (e comunque si incaglia 9 su 10) e ci sono pochissimi accessi al mare presidiati da posteggiatori abusivi d'estate e da tossici e imbriachi nelle altre stagioni... una zona particolare é la scogliera alta di polignano a mare (che ricorda quelle del gargano e del basso salento adriatico) ideale per il rockfishing... come vedi per il SC stiamo messi proprio male, per la PAF invece c'é ancora molto margine perchè sulle due fasce batimetriche dei 2 e dei 4/5mt prossimi alla costa i professionisti non possono strascicare o calare reti...
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on July 31, 2011, 21:17:59
Devo ammettere la mia assoluta ignoranza, mai avrei immaginato una situazione simile. Certo è che mi pare un vero paradiso per gli amanti del rockfishing e, perchè no, del galleggiante
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on July 31, 2011, 21:43:21
effettivamente gli aficionados da riva praticano solo quelle due tecniche
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^SURFMASTER76^ on August 01, 2011, 00:41:11
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... da bari per praticare surfcasting devo spostarmi a nord da barletta a manfredonia o a sud da torre canne a quasi tutto il salento adriatico e jonico...

Nicola, quando decidi di spostarti a Sud, fammi un fischio che ci si organizza ...  calabria
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^DRAYCON^ on August 01, 2011, 02:13:21
Faccio prima di tutto i complimenti a Nicola per l'interessantissimo report e mi allego al discorso fatto sulla mancanza di pesce e sul numero di cappotti da guinness dei primati!! Mi ha colpito in particolare questa piccola affermazione di Roberto:
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Una giornata trascorsa al mare sarà pur rilassante, ma più giornate trascorse con le canne immobili sui picchetti diventano stressanti.
A dir la verità è una situazione che stavo passando, l'ultima cattura risaliva dal Febbraio scorso (una mormora da 20cm), dopo di chè, il nulla più assoluto! Ho provato diverse soluzioni, diverse esche, ma nulla! Mi sarebbe bastato anche vedere un cimino muoversi per rincuorarmi, ma zero! Cinque mesi a guardare le canne immobili, senza poi contare sentir mio padre prendermi in giro: "... insomma canne belle, bei mulinelli, ma pesce zero... Con tutti i soldi che hai speso in attrezzatura ne sarebbe uscito di pesce...!!" Alla fine lo lascio dire, mi sono anche stancato di parlargli di passione, ma a parte questo, passare giorni e giorni di pesca senza vedere neanche una tocca, posso assicurarvi che è davvero frustrante! Ci stà anche la pazienza, "la famosa pazienza del pescatore", ma penso che anche la pazienza del pescatore più paziente abbia un limite (piccolo paradosso: sappiate che di cognome faccio Giobbe)!! Ieri ho dovuto lasciare la spiaggia per affrontare la scogliera, un pò perchè mi mancava farmi una PAF dagli scogli, dall'altra per farmi, diciamo così, una piccola cura! Vista la più alta presenzadi pesce nelle scogliere, finalmente, dopo tanto tempo, ho sentito tocche, ho pescato tante donzelle e sciarrani (tutti rilasciati), fino a quando sono riuscito a catturare una bella occhiata!! Sarà buffo, ma ero felice come un bambino e, per la mia passione peschereccia, è stato un grosso sospiro di sollievo!!
Ciao!
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: greybear on August 01, 2011, 09:10:58
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Nicola, quando decidi di spostarti a Sud, fammi un fischio che ci si organizza ...  calabria
contaci, ci manco da anni...
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on August 01, 2011, 09:20:30
Prendendo spunto dalla frase di Roberto sono costretto a confessare una cosa e spero di non essere frainteso. L'attacco isterico succede anche a me, come penso a tutti, dopo una serie di insuccessi. Questo pescando a PAF o meglio, a mare calmo. Tutto ciò, stranamente, non mi succede a surfcasting dove i cappotti, percentualmente, sono superiori. Quando ti misuri con le onde, prima di attribuire la colpa dell'insuccesso alla scarsità di pesce, cominci a fare una disanima dove metti al primo posto un eventuale errore nella scelta della postazione, poi la zona in cui hai messo a bagno l'esca, le esche stesse, i travi, i terminali, la marea, il vento, l'orario ecc. e ti riprometti, per la volta successiva di variare questo o quello. Ciò significa che prima di mettere in atto tutte le combinazioni possibili con i suddetti fattori sei arrivato all'età della pensione e non ti sei ancora posto la domanda se sotto quella schiuma ci può essere davvero una spigola o un sarago.  ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: roma79 on September 27, 2011, 00:34:43
salve ragazzi !
come sempre faccio i complimenti a voi del forum per la realizzazione di questo topic,ma come sempre avrei delle domande anzi piu di una serie di domande legate alla paf,ecco perche mi permetto di scrivere su questo spazio di settori e strategie

siccome potrei essere molto confusionale a esprimermi e vorrei evitare di farvi leggere mille righe per capire il concetto provo a formulare  qualche domanda sull uso del pasturatore in generale e nel mio caso specifico (ovviamente mi riferisco a pasturatori  tra i 60 e 120 gr)

è corretto parlare di paf usando il pasturatore?   (io dico di si)
fa parte di una possibile strategia? 

lanciando dalla spiaggia è altamente consigliato l'antitangle? (me sta antipatico e lo ritengo scomodo)
antitangle  rigido o flessibile?  (spero di non fare gaffe ma mi pare che esistono)

partendo dal presupposto di eliminare l'antitangle (nel mio caso)

meglio il pasturatore scorrevole ?  (sò che dipende dal mare)
meglio quello "fisso"  ?   

perche  non si trovano in commercio (cavolo sto a Roma) pasturatori scorrevoli di dimensioni "normali" ma di peso idoneo per canne range 110-120-ecc  ?

nel caso dello  scorrevole

montature? (la logica mi dice genovese)
i 2 braccioli con ami che arrivano nei pressi del pasturatore  ?  ( a prescindere dalle condizioni marine)
i 2 braccioli con ami che possono distare anche 1,50   2  metri dal pasturatore  ?
lunghezza  trave ?

fisso

montature?
pasturatore=piu chances , sempre paternoster  ?
nel caso di un paternoster il bracciolo "basso"  parte nei pressi del pasturatore e quindi con amo piu distante da esso?
fino a quale distanza puo svolazzare il nostro amo ?
oppure
il bracciolo (o finale  calabria) "basso" termina con l'amo che sfiora il pasturatore  ?
lunghezza trave  ?

Sò bene che in generale le montature sono simili o uguali tra   b.l.  e  paf    e cambiano le dimensioni dei fili (ma quanto piu di tanto? hot) e sò bene anche che potrei essere banale perche il discorso è sempre lo stesso trito e ritrito e che alla fine si parla semplicemente di sostituire il pasturatore col piombo ma gia che ci sono mi piacerebbe fare totale chiarezza  sopratutto per quanto riguarda me

per saperne di piu

se le condizioni del mare ci permettono l utilizzo del pasturatore (paf, no b.l quindi di peso superiore ai classici 50-80gr) è proprio vero che la sua tenuta in acqua sia inferiore a quella di un classico piombo ?

pasturatore maxi ? (ho letto ma mi pare se ne parli poco)
è consigliato? ( me sembra troppo grosso di dimensioni)

pasturatore roccotop 100-120-150 gr?  (mi sembra ottimo)

fine domande

Ovviamente tutte queste mie domande sul pasturatore si riferiscono solo ed esclusivamente a una pesca piu pesante del  b.l.  diciamo quando il mare si muove un po di piu rispetto alla stagione estiva e che quindi è necessario usare un peso di almeno 100 gr
 nel caso rispondeste, e spero vivamente di si ( anche perche non passo inosservato),
 vi chiedo di considerare da subito quest'ultima parte in neretto , qualsiasi vostro consiglio e ragionamento deve partire dal presupposto che ci troviamo in condizioni di   paf 

ps:  mi sa che sono andato un po fuori tema ma all inizio volevo chiedere se poteva essere una strategia ma poi il cervello mi frulla e mi vengono in mente mille cose(sono sempre un novello)e di questo vi chiedo  scusa       anche per le mille  righe  ahahahahahahah        CIAO   

e sempre forza roma   ;D      (  hot  )
















Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^NONNOROBY^ on September 28, 2011, 10:49:50
Ciao Roma,
in generale il pasturatore si può usare in tutte quelle condizioni di mare che te lo consentono.
Oltre una certa soglia, bisogna prendere in considerazione il fatto che il piombo (oltre al suo compito di lanciare l'esca) deve espletare anche l'importante funzione di tenere l'esca nella zona di pascolo, e questo compito non è certo favorito dalla presenza del pasturatore.
Per quanto riguarda un uso proficuo del pasturatore, ti suggerisco di leggerti le Catture di Minosse (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/pesci_catture/le_catture_di_minosse-t6379.0.html), che ha sempre tratto grossi vantaggi dall'uso di questo attrezzo.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: giuseppedelo on September 29, 2011, 15:08:44
Un bel post.. chi pratica la PAF come me, si ritrova spesso a chiedersi, mi metto quà, no forse là è meglio... ok mi metto qua!!! Però praticamente ho scelto in base a gusti personali, che forse non incideranno sulla mia battuta! Quello che penso io è che sia necessario, più che del settore, anche se in molti casi questo è fondamentale, ma se non abbiamo riferimenti difficile da trovare, tentare diverse strategie, faccio alcuni esempi:

-pescare almeno con due canne, se usiamo vermi, flotterarne una, ed una metterla a contatto con il fondo
-pescare con tre canne, due come sopra ed una terza con grosso trancio di sarda e/o altro grosso boccone, ci potrà essere utile per capire se ci sono serra, se ci sono difficilmente gli altri pesci mangeranno con tranquillità.
-pescare con 4 canne, 3 come sopra ed una con il vivo, altri grossi predoni potebbero essere in zona e solo così ce ne potremmo rendere conto.
tenere conto anche di pescare con più ami, ma io non mi trovo bene, preferisco utilizzare un amo a canna.

naturalmente la gestione all'aumento delle canne in acqua diventa sempre più difficile, però, mentre i vermi andranno controllati molto spesso, il trancio molto di meno, ed il vivo per niente, posso tranquillamente affermare che è come se pescassi con tre canne a vermi in totale rispetto alla frequenza di controlli e cambio esca!

detto tutto ciò, a mio avviso è si importante il posto, ma se non conosciamo la conformazione del fondale, per visione diretta (tuffo con maschera) o per intuito e senso dell'acqua, difficilmente beccheremo il posto giusto, però facendo numerose prove durante la sessione si potrebbe trovare l'esca, il terminale o la tecnica giusta, sempre parlando di PAF.

in definitiva credo molto nel darsi da fare e non farsi prendere dalla pigrizia, anche se a volte ci vogliamo solo rilassare, però se siamo scesi in spiaggia per pescare poi è inutile chiedersi perchè non prendo pesci, questi da soli all'amo non ci vengono, bisogna dargli validi motivi, io non sono un grande espeto però adottando questa filosofia porto a casa discreti risultati, forse grazie al mitico fattore "C" però dandogli una grossa pacca!

Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Luccoluccion on October 27, 2011, 18:59:15
.....salve a tutti!
Devo dire di aver letto anzi divorato questo topic in pochissimi minuti, davvero bello, e confesso che anche io a causa della mia immensa passione/amore per il mare e per gl'impegni di lavoro sono uno di quelli che aspetta il weekend nella speranza di riuscire a ritagliare durante la giornata qualche ora da poter dedicare alla cattura di qualche pinnuto; tutto cio' avviene naturalmente studiando durante la settimana l'evolversi delle condizioni meteo, l'alternarsi delle maree, fasi lunari, eventuali scadute ecc, ma mi capita spessissimo di andare a pesca anche se nessuno dei fattori propizzi ad una buona pescata e' presente affidandomi esclusivamente all'imprevedibilta' del mare e all'ormai famosissimo fattore C...!
In tali circostanze penso che quella affermata da Oltremare sia una " verita' " inconfutabile ed assoluta, e cioe': " nella pesca a fondo, lo spot migliore, e' quello piu' vicino alla macchina che abbiamo parcheggiato e che di solito e' costituito dalla spiaggia che abbiamo sotto casa" ; ed e' proprio questa circostanza che a mio avviso va a caratterizzare e ci permette d' identificare questo specifico stile/tecnica di pesca, all'apparenza semplice ma che presenta tantissime variabili, sfaccettature e situazioni che ci costringono neccessariamente ad aguzzare l' ingegno ed a sperimentare tutto il possibile per riuscire anche in condizioni non propizie a provare l'emozione di una cattura.
Inoltre, ed e' per questo che forse considero la pesca a fondo un mondo a parte, tale tecnica e' una delle poche che ci permette di fare variazioni anche sostanziali andando ad abbracciare ed utilizzare altri stili e tecniche che spesso affianchiamo ed utilizziamo contemporaneamente  mettendo alla prova le nostre capacita' piscatorie a 360 gradi.
Mi spiego meglio: innanzitutto c'e' da dire che l'elemento scatenante che mi spinge ad affrontare una battuta di paf il piu' delle volte e' senzaltro l'astinenza,  quindi senza andare troppo per il sottile prendo tutto e vado sulla spiaggia e quando dico tutto intendo canne, mulinelli, fili, finali, piombi e minuteria varia......in pratica tutto quello che potrebbe essermi utile per affrontare le condizioni meteo marine ( casuali......specie d'inverno! ) che trovero' e che mi permettano anche di adattarmi in caso di repentini e sostanziali mutamenti delle condizioni di partenza ( questo inoltre spiega perche' lo spot migliore e' quello piu' vicino visto l'enorme armamentario al nostro seguito); non e' raro infatti iniziare a pescare utilizzando un finale dallo 0,18 allo 0,22 per poi ritrovarsi dopo alcune ore ad usare uno 0,30 o addirittura uno 0,40 con il piombo che dai 70/80 gr iniziali e' passato a 125/140gr  ; ovviamente il paniere delle mie esche sara' il piu' assortito possibile in modo da poter allestire diversi tipi di calamenti ed avere piu' chance di cattura sempre tenendo in considerazione l'andamento delle condizioni del mare che andranno a condizionare a loro volta ed  inevitabilmente la scelta delle esche da utilizzare in un preciso momento, ad es. se il mare e'  calmo prediligo i vermi e faro' solo qualche' tentativo col trancio di sarda o muggine sperando in qualche serra ; i vermi mi sembrano piu' efficaci in condizioni di calma rispetto ai tranci ai quali invece se il mare e' abbastanza mosso dedico una canna per tutta la pescata..........inoltre, se il mare lo consente, anche io un'altra canna cerco sempre di allestirla col vivo utilizzando qualsiasi pescetto sia riuscito a catturare ( sia a teleferica che con lancio appoggiato dell' esca ) poiche' se c'e' una cosa che' ho imparato in questi anni e' che la cattura con la C maiuscola e' sempre dietro l'angolo.
Quindi una volta allestita una canna col vivo, un'altra alternando tranci e vermi belli panzuti e le altre due con calamenti ed esche piu' leggere (  e qui condivido pienamente quanto detto da Manuspin quando suggerisce una canna a " trainetta ") non resta che rilassarsi, ma nn troppo, e godersi il tutto studiando ed analizzando continuamente la situazione specie se in evoluzione.
Certo capitera' e capita molte volte di stare per ore a guardare le canne immobili, di tornare a casa col secchio vuoto e perdere un po' la fiducia, ma chissa' com'e' al weekend successivo se malauguratamente si presenta un temporale inizio a bestemmiare in tutte le lingue vista l'impossibilita'  di starmene in riva al mare a guardare le stesse canne immobili che solo qualche giorno prima tentavo di maledire.
In conclusione penso di amare molto la pesca a fondo, poiche' e' semplice da praticare ma ci consente anche di sperimentare, perche' si allaccia molto al modo di pescare delle vecchie generazioni ( tipo mio nonno........che nn ho mai conosciuto perche' proprio il mare tanto tempo fa se lo porto' via con se..............ma che a detta di tutti ai suoi tempi era il migliore......) concezione a mio avviso impregnata di grande poesia, esperienza, passione e romanticismo, perche'  se dovesse capitare la grande cattura di certo sara' perche' e' stata premiata la nostra costanza instancabile, la nostra bravura e il nostro amore per il mare.........anche se di certo il fattore C... avra' sicuramente avuto la sua parte!

Ps: vista l'inesistenza di uno specifico forum secondario dedicato alle attrezzature pongo qui una domanda:- " Quanto paghereste al massimo un' Italcanna Coguaro 140 nuova?.......ve lo chiedo perche' ci sto' pensando da un paio di mesi.....
......ringrazio tutti, a presto!
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^NONNOROBY^ on October 27, 2011, 20:26:09
Ciao Luccoluccion,
ho letto con estremo interesse il tuo post perché descrive la condizione tipica di chi deve fare i conti con il proprio tempo libero.
Se si hanno a disposizione solo poche ore nel fine settimana e la passione per la pesca è grande, purtroppo si è costretti a sorvolare sulle condizioni meteomarine ideali pur di fare una battuta di pesca, qualsiasi sia il risultato che si ottiene.
Ho conosciuto tanti pescatori che durante la settimana seguono in modo quasi maniacale l'evolversi delle condizioni meteo per studiare a tavolino le migliori strategie da adottare nel week end, ma non ne ho conosciuto ancora uno che abbia mai rinunciato ad andare a pescare nel fine settimana se quella è l'unica occasione che ha a disposizione, anche se gli studi accurati che ha fatto si sono rivelati esatti nel confermare in pieno un week end poco o per nulla propizio alla pesca: la passione è troppo grande per rinunciarci e poi ci auto-incoraggiamo dicendoci che, forse, adottando qualche particolare strategia, magari qualche pesciolino riusciamo anche a prenderlo.
Per cui, come hai descritto perfettamente nel tuo post, ci stracarichiamo talmente di attrezzature e di esche che se qualcuno ci costringesse a farlo come minimo lo appenderemmo ad un albero e gli accenderemmo un fuocherello sotto i piedi nudi.
Solo una categoria di pescatori ho conosciuto capaci di rinunciare ad andare a pesca se le condizioni meteo marine non erano perfettamente quelle ideali: i guru del surfcasting (ormai in via di estinzione).
Ma non rinunciavano comunque a fare una capatina in spiaggia, con nostro immenso dispiacere perché aggiungevano al nostro malumore di essere incappati in una giornata balorda, un ulteriore malumore con i loro commenti negativi e a volte anche sberleffi. E chissà perché non resistevano alla tentazione di prenderci una delle nostre canne, esaminarne calamenti ed esca ed innondarci dei loro suggerimenti assolutamente non richiesti. Per poi rimanerci di cacca se la nostra seconda canna si piegava nel modo in cui avevamo sognato per l'intera settimana e ci portava a riva una stupenda orata.

Personalmente io suggerisco sempre di non rinunciare mai ad una battuta di pesca anche se la nostra esperienza ci sussurra all'orecchio di dedicarci per quel giorno ad un altro hobby. Solo in un caso possiamo rinunciarci: se dobbiamo sbafarci un lungo tragitto per raggiungere lo spot, che insieme alle esche rappresenta pur sempre una spesa non indifferente.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^DRAYCON^ on October 27, 2011, 20:46:26
Ciao Lucco!
Oltre che complimentarmi con te e con Roberto per i bellissimi interventi volevo  rispondere a questa tua domanda, che comunque chiudiamo qui per evitare di andare OT:
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Ps: vista l'inesistenza di uno specifico forum secondario dedicato alle attrezzature pongo qui una domanda:- " Quanto paghereste al massimo un' Italcanna Coguaro 140 nuova?.......ve lo chiedo perche' ci sto' pensando da un paio di mesi.....
......ringrazio tutti, a presto!
Non è vero che manca la sezione per le attrezzature! Se guardi bene esiste la sezione:
Attrezzature pesca, prove e consigli:
https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/attrezzature_pesca_prove_e_consigli-b8.0/
Per quanto riguarda la canna in questione, l'ho trovata a 260€ per la 170gr e 270€ per la 200gr!
Ciao!
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Luccoluccion on October 27, 2011, 22:55:43
ahahah!!....caro Roby!.....certe cose, come le pesca, non si possono spiegare e non esistono parole per descrivere l'emozione e l'eccitazione che ti assale quando sai che magari fra qualche ora le tue canne saranno piazzate sulla battigia.
Molto brevemente, ti racconto di sabato scorso:
La sera prima, saranno state le 22, sento il mio amico Peppe........si discute un po', del piu' e del meno.......e guarda caso si finisce a parlare del meteo....... porta pioggia ma niente lampi e fulmini............il picco di marea era alle 12 e la giornata molto grigia che si profilava iniziava ad ispirarmi parecchio; e poi avevo tutto il sabato libero ed anche se ancora nn me ne ero reso conto penso che avevo gia da tempo deciso di andare a pesca........in automatico.......solo un' uragano poteva fermarmi e se fosse scaduto in serata avrei organizzato in notturna.
Quindi alle 22:30 ho la macchina gia caricata e pronta per l'indomani, un salto nel mio congelatore dove trovo una ventina di sarde, un bel cefalo di almeno 800gr e un polipo sui 400; bastera' passare domattino per qualche scatola di americano e bibi ed il gioco e' fatto; naturalmente il giorno dopo viene proclamata la temporanea estinzione degl'anelidi ( lo so....colpa mia! ..dovevo pensarci prima...) ....fa niente!!............avevo anche qualche sarda preparata col sale e la voglia di arrivare sulla spiaggia era talmente tanta che nessun intoppo avrebbe scalfito il mio morale.
Quindi 20/30 min di macchina e verso le 08:30 sono sul posto, saluto Peppe che mi guarda un po' strano.....sembravo un venditore ambulante con un'intera bancarella sulle spalle ( pensa che per la prima volta in vita mia ho portato con me insieme a tutto il resto anche la canna da spinning nella speranza di pescarci qualche seppia bella fresca da usare come esca.......alla fine con questa canna dopo qualche lancio ogni tanto ho preso solo una lecciotta sul kg che ho rilasciato dopo qualche carezza.......)....cosi inizio ad allestire, e lancio la prima lenza con un bel salsicciotto di sarda rivoltato e flotterato, amo bello grosso del 4/0......e stavo ancora allestendo la seconda canna quando quella che era in pesca si muove, 3-4 volte, lieve ma netta.......il filo rimane un po' in bando: in pratica nn sono ancora arrivato ed ho gia' le palpitazioni e viste le dimensioni del mio innesco e considerando che spesso  la regina non ama essere dirompente mi paralizzo;....prendo la canna tra le mani molto lentamente e metto in tiro........sento piccole testate.....possibile?.....recupero e tiro fuori una tracina di 30 cm....mi metto a ridere perche' e' riuscita ad ingoiare un' amo che andava bene per i tonni.....e cosi la giornata va' avanti!.......con la pioggia che nel primo pomeriggio e' diventata costante....preparando inneschi super allettanti e talvolta giganteschi sognando una cattura da sogno.....ma si fanno le 18:30 e a parte l' acqua che sentivo fin dentro le mutande a causa del vento teso che si era alzato, sulla mia destra il cielo iniziava a lampeggiare paurosamente di colore giallo fuoco ed illuminava il mio povero secchio che ospitava solo 4 tracine ( ....quella descritta prima era la piu' grossa...ahahah) ed un misero........nn so il nome corretto ma qui da me lo chiamano.....ehmmm....diciamo " pisello di re "........che bottino!.....e sto gia' raccogliendo e piuttosto in fretta tutta l'attrezzatura che e' completamente inzuppata visto che il temporale si avvicina veloce e con uno sforzo immane arrivo in macchina e ci infilo tutto, saluto Peppe e parto in direzione casa, che naturalmente coincide con quella del temporale.....quindi stavolta ci metto almeno 45 di minuti ed una volta arrivato un'ora per lavare ed asciugare l'attrezzatura; cosi' stanco morto mi ripiglio con una doccia calda, e dopo in cucina a pulire il pescato.......ahahahah...mi viene da ridere perche' entrava tutto in una padellina per le uova strapazzate.......ma nel frattempo pero' avevo gia' chiamato Italo per dirgli di prendere una bottiglia di vino bianco, mentre Peppe era gia' per strada ed era quasi arrivato.
........saranno state le 21:30 e gli spaghetti che avevamo appena finito di mangiare avevano vinto il Nobel per la gastronomia.....e nonostante la schiena rotta,la giornata storta, le gambe affaticate e le mani indolenzite..........parlavamo di pesca!

A presto!....e grazie a Draycon per le precisazioni!
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Luccoluccion on October 27, 2011, 23:57:33
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  Per poi rimanerci di cacca se la nostra seconda canna si piegava nel modo in cui avevamo sognato per l'intera settimana e ci portava a riva una stupenda orata.

 ;D ........ahahahahaah.....stupenda!
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^SURFMASTER76^ on October 28, 2011, 00:02:03
Complimenti per il bel racconto Luccoluccion, che lascia trapelare la tua grande passione verso la pesca. Prendere pioggia, riempirsi i vestiti di sabbia trasportata dal vento, perdere nottate intere per poi ritornare a casa, il più delle volte a mani vuote, ma con la voglia di poterci ritornare il prima possibile ...
Nel mio caso, tra una pescata e la successiva, devo attendere otto giorni quando va bene, a volte anche più: meno male che c'è  ;D ...

PS: il pesce che noi chiamiamo "pisello di re" è la donzella.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on October 28, 2011, 09:39:40
Permettetemi anzitutto di esternare il mio personale apprezzamento per i pensieri che avete esposto. Come ho già avuto modo di dire, la PAF per certi versi è più difficilmente interpretabile di altre discipline. Si basa prevalentemente sulla stagionalità, correlata con l'accostamento di certe specie (vedi mormore, orate e serra) per cui altri periodi che possono andare dall'inverno all'inizio della primavera sono pressochè infruttuosi. Ancora più difficile, come si diceva, è far coincidere i momenti propizi con il tempo disponibile per andare a pesca, per cui, personalmente, pochissime volte faccio una preparazione a tavolino della battuta. Far coincidere tempo libero con condizioni meteomarine, previsioni di marea ottimali è pura e semplice utopia. A prescindere che certe condizioni sono più riservate al surfcasting che alla PAF. Il consiglio in definitiva è quello dato da Roberto: non rinunciare comunque al richiamo dell'istinto e non reprimere la voglia di andare a pescare anche se partiamo già con la previsione di un cappottino da aggiungere alla collezione. Vi riferisco a tal proposito di una cattura effettuata alcuni giorni fa da un ragazzo di mia conoscenza in una spiaggia del ponente ligure in condizioni di scaduta avanzatissima e con calamenti assolutamente sottodimensionati: ombrina da circa 6 Kg catturata con il granchio di sabbia.

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Ps: vista l'inesistenza di uno specifico forum secondario dedicato alle attrezzature pongo qui una domanda:- " Quanto paghereste al massimo un' Italcanna Coguaro 140 nuova?.......ve lo chiedo perche' ci sto' pensando da un paio di mesi.....
......ringrazio tutti, a presto!

Ho una particolare predilezione per i prodotti Italcanna anche se sono consapevole che i prezzi sono altini e si possono trovare attrezzi di pari o superiore qualità a prezzi uguali o inferiori. Il mio consiglio è quello di orientarti sull'usato, valutando bene le condizioni. Personalmente ho una coppia di Coguaro 140 pagate 150 Euro l'una in condizioni eccellenti.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Luccoluccion on October 28, 2011, 17:59:06
...confesso che nn solo nn rinuncerei mai ad una pescata anche se tutti i fattori propizi sono assenti, ma che mi e' anche capitato spesso di prendermi una mezza giornata libera dal lavoro per poter piazzare le mie canne in spiaggia pur sapendo che sarebbe stato meglio lasciar perdere visto che le condizioni meteomarine, la marea, la luna e quant'altro suggerivano di starsene a casa...........e naturalmente rimediando un bel cappotto.......ma hai visto mai che capita' una di quelle giornate in cui nonostante le condizioni apparentemente avverse ne viene fuori una pescata memorabile, una di quelle eccezioni che confermano la regola!.......quindi sono daccordissimo, bisogna seguire il proprio istinto e tentare......sempre!.....un cappotto in piu' o in meno nn ti cambia la vita.....e poi, almeno per me, dover rinunciare ad una pescata comporta come immediata conseguenza un peggioramento drastico dell'umore abbinato ad un forte senso di frustrazione che si protrae almeno fino al weekend successivo il quale, se caratterizzato da cattivo tempo, fa scattare la depressione piu' totale......meglio nn rischiare, anche perche' la mancanza di una pescata puo' essere cosi forte che mi e' spesso capitato di rimbambire completamente con i miei discorsi di pesca dei miei amici che della pesca  se ne infischiavano ..............
...quindi, in conclusione, domani pomeriggio penso che tentero' col vivo e trancio di cefalo ( fine Ottobre e prima meta' di novembre tentiamo di dare la caccia ai mostri......) per il tramonto (l' alta marea e' verso le 18 ) e riguardo alla Coguaro 140 mi sembra di capire che andiamo sulle 250 € .......mamma mia!!...devo riflettere!
Grazie e a presto!
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: oreste86 on March 04, 2012, 14:48:41
RAGAZZI QUALCUNO DI VOI MI SA DIRE CON PRECISIONE UN POSTO DOVE POSSO ANDARMI A DIVERTIRE CON UNA BELLA BATTUTA DI PESCA?? RISPONDETEMI SU QUESTA EMAIL ...OR.@@@@@@@@

Leggere il regolamento
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Gias on October 03, 2012, 15:37:34

E pensare che ero io solo a farmi delle pi**e mentali sul cosa avevo sbagliato in tutte le notti di cappotti a PAF, senza considerare che per amor di provare a trovare una soluzione ho provato di tutto; su 900 mt di arenile girato in lungo e in largo, pensando influisse la luna , l'orario, la postazione, ho provato anche a fare montature a due ami ( per me che sono contrario a pescare con più di un amo per canna), mi son preparato una  scorta di terminali di tutti i tipi di ami e sezioni di filo diverse, ho provato tutte le esche che mi son venute in mente, alla fine ero arrivato anch'io alla conclusione che la cosa più importante è il fattore " C " ed è per qusto che scelgo anch'io il posto più vicino alla macchina calabria.
Considerando poi che io a pesca ci vado il venerdì sera dopo esser ritornato dal lavoro, portandomi spesso anche la cena da casa e restando tutta la notte ne ho avuto di tempo per pensare su quale sia la postazione migliore. Sono speranzoso ( anche mia moglie )di poter andare qualche domenica mattina invece del venerdì, visto che mi figlio avendo già 7 anni e continua spesso a chiedermi quando lo porto con me.Magari se come spero io che gli piaccia davvero tanto potrei ritornare a dormire il venerdì notte.
Comunque anche se spesso si ritorna a casa senza niente di rilevante, non riesco a non aspettare con ansia il venerdì per potermi dedicare alla pesca.

I miei complimenti a oltremare per  questo post "esaustivo"


P.S.Anche se vecchiotto come post rispondo per non aprire altri post simili sui cappotti.
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^OLTREMARE^ on October 03, 2012, 17:44:56
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......Comunque anche se spesso si ritorna a casa senza niente di rilevante, non riesco a non aspettare con ansia il venerdì per potermi dedicare alla pesca.......

Ciao Gias e grazie per i complimenti. Ho citato questa tua frase perchè ritengo che in essa sia condensata l'essenza della pesca. Infatti per tanti di noi l'importante non è riempire il secchio ma andare a pescare: pure passion  calabria
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Gias on October 03, 2012, 19:13:36
Finalmnete riesco a loggarmi anche col telefono!!!
Be Oltremare, aggiungo anche che io tutte le mattine mi alzo alle 4, e fino alla 18 almeno sono in azienda; facendo 4 conti , considerando che anche se ho il mare a 17 Km rientro intorno alle 9 del sabato facciamo che sono circa 29 ore senza letto..
Se non è Passione questa a
ggiungo anche che oltre a far abituare moglie e figlio a questa routine quando ritorni senza niente in mano mi sorbisco i commenti di ogni tipo ma nonostante tutto l'importante rimane non sentire null'altro all'infuori del mare con la sua musica e con la natura attorno .
Secondo voi mi sono innamorato? ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^NONNOROBY^ on October 03, 2012, 19:19:57
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Secondo voi mi sono innamorato?

Probabilmente si.
Sicuramente hai contratto anche tu il virus della 'peschite acuta', per il quale purtroppo non esiste ancora un antivirus valido.
Benvenuto nel 'lazzaretto' super affollato calabria
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Gias on October 03, 2012, 19:34:49
 ;D
Grazie Nonnoroby della notizia, ma devo dire che oltre al mio amico che mi ha chiesto a marzo se mi andava di fare una nottata come ai vecchi tempi(quindi ha riacceso la fiamma) la colpa è anche di  ;D , visto che per non fare brutta figura con l'amico mio ho iniziato a consultare per attingere alla inesauribile fonte di informazioni!!:)
Leggi oggi, leggi domani la fiamma è diventata un'incendio indomabile
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: ^NONNOROBY^ on October 03, 2012, 19:54:52
Potrai però toglierti la soddisfazione di dire al tuo amico << Ma che cosa combini? Mica si fa così...>> e snocciolargli tutta una tiritera da lasciarlo a bocca aperta. Magari corri il rischio che il tuo amico non ti inviti più a trascorrere una nottata a pesca con lui, ma vuoi mettere il compiacimento di fargli le pulci? ;D
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Gias on October 03, 2012, 20:04:47
In un certo senso è gia successo visto che da maggio che non andiamo insieme a parte un paio di volte che ci siamo incontrati sugli per pura casualità.
Purtroppo le ultime battute fatte insieme il rapporto è stato spesso 5 per me e 1 per lui . Mi sorge il dubbio che si scocci a venir con me  calabria3

A perte gli scherzi è uno di quei pochi amici fidati che si hanno nella vita (ne ho solo 2 così fidati), siamo cresciuti insieme e ne abbiamo passate veramente tante insieme; e poi a dire il vero il primo ad inziarmi alla pesca è stato il padre ( pace all'anima sua ), poi ho continuato con lui, poi ancora per ragioni di lavoro ho abbandonato tutto, ed alla fine ho ripreso dopo soli 10anni di nuovo con lui. Lui più che altro è un "carparo" difatti mi sono fatto anche la licenza per le acque interne per stare un po insieme. Ci conosciamo da circa 24 anni e ti posso assicurare che la notte ne abbiamo di cose da ricordare.   
Title: Re: P.A.F. - settori e strategie
Post by: Calambrone on February 18, 2013, 19:20:54
Se la politica al posto di brumeggiare sui pescatori professionisti, scontare il gasolio, consentire di stendere 6km di tremagli ad imbarcazione, lasciare fare lo scaccio vicino alle reti, e lo strascico avesse detto: pesce non ce ne e' piu', non e' possibile vedere nei mercati leccie amia di 30cm. Gli incentivi ve li diamo per riconvertire la vostra attivita', vi diamo una parte dei soldi per realizzare i vostri allevamenti e le concessioni che vi servono non le pagate per 10 anni. Invece no, si continua cosi ad andare avanti con le reti sotto riva, con palamiti da 500 ami, con la capitaneria che sorvola perche' anche i pescatori devono campare. Io mi sono rotto le scatole di questa storia. Fra poco sara' colpa nostra e ci bloccheranno anche noi. Io sta gente voglio mandarla tutta a casa! Tenere i pescatori professionisti con l'acqua alla gola fa comodo a tanti. Troppi.