Ciao Xander,
ci sono diversi topic e svariate firme di utenti CPOL che denunciano continuamente il saccheggio del mare da parte dell'uomo. Questo saccheggio poi è particolarmente praticato in Italia con particolare pervicacia nelle regioni sud del Belpaese dove il rispetto per le regole sono un optional (vivo anch'io in una regione - Lazio - dove l'impoverimento progressivo del mare è ad dir poco impressionante a causa di queste condotte sconsiderate).
La provincia di Roma possiede la 3^ flotta di pescherecci in Italia e soprattutto nella stagione buona della pesca si possono notare pescherecci che pescano a strascico sotto costa (con radar di segnalazione rigorosamente spenti) e che dopo aver "sventrato" KM di fondo se ne vanno al largo in zone autorizzate ed accendono il radar. Se si aggiungono le barchette cosiddette tellinare e vongolare che aspirano sabbia per pescare i bivalvi in generale che distruggono tutta quella fauna che è alla base dell'alimentazione di pesci grufolatori (arenicola ecc....) iniziamo ad avere un quadro un pò più chiaro di cosa sta succedendo. Queste tellinare le noto molte mattine mentre mi reco al lavoro, a 10-20 m dalla riva intente a completare l'opera di distruzione. Tieni conto che i pescherecci sono tutti dotati di strumenti idonei ad individuare i branchi di pesci e sul quel punto calano le reti per la cattura del branco intero.
Tanto per darti un'altra informazione, lo scorso anno una motovedetta della Guardia Costiera della cittadina dove vivo, è uscita in soccorso di un peschereccio che era prossimo all'affondamento per l'eccesso di peso dovuto ad un gigantesco branco di orate catturato. Purtroppo non è affondato!
E' vero il pesce era già morto, ma quell'armatore avrebbe imparato la lezione più importante della sua vita ossia che "il troppo stroppia".
Quel poco di pesce che scampa alle reti professionali incappa nelle centinaia di chilometri di reti abusive di piccoli criminali del mare che le gettano anche a meno di 100 m dalla riva. Quindi va da sè che le possibilità che arrivi pesce a tiro delle nostre canne sono molto basse.
Proprio questa mattina parlavo con un negoziante di attrezzature di pesca e mi confermava che 15-20 anni fa i pescatori sportivi erano stanchi di prendere mazzoni, bavose ed altri pesci cosidetti poveri in porto. Oggi sarebbe qualcosa di cui parlarne al bar con gli amici per almeno una settimana, sono letteralmente scomparsi .... estinti.
A mio avviso la situazione è molto più grave di quello che sembra, perchè se fino a 10 anni fa con il fermo biologico di 30 giorni a Settembre (parlo del Tirreno) il mare riusciva a ripopolarsi un poco, oggi al termine del fermo non è cambiato assolutamente niente. Questo vuol dire semplicemente che lo sfruttamento del mare sta portando la situazione al punto di non ritorno.
Prevedo che nell'arco di 4-5 anni molti pescatori saranno disoccupati e la flotta si assottiglierà enormemente. Nella mia città ci sono piccoli pescerecchi in vendita che nessuno compra perchè attvità non redditizia. Considera che un peschereccio professionale sostiene costi tra paga dei marinai e carburante di circa € 15.000 mese. Quanto pesce devono pescare se, come sta accadendo in questi giorni, i fragolini all'asta vengono pagati € 0,50 al chilo? e se le orate vengono pagate € 2,5-3 al chilo quante tonnellate ne devono prendere per ripagarsi dei costi?
Come vedi la situazione è molto complessa, forse si potrebbe pensare ad un fermo biologico di 2 anni, ma con chi paga i pescatori durante il fermo? Lo Stato? ma se devono ancora prendere i soldi del fermo di 2 anni fa ......
A tutto questo aggiungi i cambiamenti climatici, l'inquinamento, la cementificazione delle coste e così via e si spiega la penuria di pesce.
Continuiamo su questa strada ed avremo un futuro roseo davanti per noi ed ii nostri figli.
Voglio ricordare un detto dei pellerossa:
NOI PRENDIAMO IL MONDO IN PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI
NON LO EREDITIAMO DAI NOSTRI PADRI
E questo era un popolo considerato selvaggio, forse abbiamo molto da imparare da loro
a tutti