Ciao Lorenzo, potendo impiegare due canne a testa, io ne userei una per sondare la media distanza ed una per la lunga distanza; su entrambe le canne monterei dapprima un pater noster con terminali da adattare alle condizioni del mare, e cioè, diametro e lunghezza in funzione del moto ondoso e di eventuali correnti.
Qualora il mare lo permettesse, impiegherei anche dei flotter sui terminali superiori, alla ricerca di pesci che mangiano a mezz'acqua, come boghe, salpe, occhiate e cefali.
Nelle prima ore di gara userei muriddu e coreano (o saltarello se volessi incuriosire i pesci con un esca più vivace!!!) per poi integrare con bibi, americano e cannolicchio verso il Tramonto; sempre poco prima del tramonto sostituirei il pater noster della canna impiegata sulla media distanza, montandole un long arm con terminale con cavetto d'acciaio, su cui innescare un trancio di muggine o di sarda, alla ricerca di serra e spigole.
Dal momento che si tratta di una gara, la caratteristica principale che deve possedere il pescatore è la rapidità nella fase di recupero, eventuale slamatura della preda, innesco e rilancio; per ridurre drasticamente questi tempi sarebbe opportuno procurarsi uno stendi terminali su cui appendere delle ulteriori montature, già innescate.
A questo punto, una volta completato il recupero, sarà sufficiente sostituire l'intero calamento e rilanciare con un notevole risparmio di tempo e, naturalmente, maggiori probabilità di allamare qualche bel pesce.
Visto che non si tratta di una gara ufficiale, bensì di una gara fra amici, vi chiedo di essere magnanimi con le misure minime e di rilasciare i pesci al di sotto di esse, senza procuragli dei danni.
Ti auguro buon divertimento ...