Ciao Ragazzi e ben trovati!
Dunque, apro questo topic perche' vorrei chiarirmi le idee riguardo ad una particolare stituazione che penso sia molto frequente nello spinning, infatti l' ultima volta che mi si e' presentata e' stata proprio ieri, ed ogni volta, nella maggior parte dei casi, la battuta di pesca si risolve in un bel cappotto che innesca tutta una serie di domande e perplessita' su come comportarsi in determinati frangenti.......ma andiamo al dunque..
Ieri pomeriggio...arrivo sullo spot prefissato intorno alle 15:30 con l' intenzione di battere una vasta porzione di spiaggia mista con fondale basso pensando di trattenermi sino al tramonto; arrivato sul posto, dopo le preliminari e rituali valutazioni delle condi meteo che riguardano la corrente, vento, moto ondoso, opacita' dell' acqua, tipo di luce presente e quant' altro, scelgo la mia esca e si comincia.
Il pomeriggio trascorre tranquillo, anche troppo per i miei gusti, percorrendo chilometri con lo sguardo verso il mare a cercare di scogere un qualsiasi segnale che indichi la presenza di attivita' da parte di potenziali prede e cercando di individuare quelle che ad occhio potrebbero essere delle strike zone.
I lanci si susseguono con costanza e inizio a far ruotare le mie esche con la speranza che almeno una di esse si dimostri stuzzicante per qualche predone, ma i risultati nn arrivano, le ore passano veloci e mi consolo col fatto che un po' di allenamento nn fa' mai male e poi con tutto quello che avevo mangiato a pranzo un po' di attivita' fisica mi ci voleva proprio.
...cosi' si sono fatte quasi le 19:00, la stanchezza si fa' sentire e di conseguenza anche la mia lucidita' ed i riflessi si allentano, ma il cambio di luce inizia a percepirsi e visto che un vero spinner nn si arrende mai monto un node giallo oro floating da 24 gr, che qualche giorno fa' ha catturato un serrotto da 1 kg con mare molto mosso, lancio e inizio vari recuperi senza molta fiducia meditando gia' quale artificiale usare nel momento in cui la luce iniziera' a diminuire drasticamente......sono molto distratto, stanco e le jerkate e i cambi di velocita' avvengono col pilota automatico.......quando improvvisamente, e nn ci avrei scommesso un centesimo,sull' ennesimo recupero arriva la botta......io, incredulo, impiego una frazione di secondo di troppo per realizzare il tutto, ferro.......ovviamente in leggero ritardo..e rimango come un fesso poiche' quello che sento e' solo il nuoto del pesciolino di plastica.
Vorrei mangiarmi le mani per essermi distratto, ma nn ho il tempo di farlo perche' spero si presenti un' altra chance, e cosi cerco di dare fondo alle ultime forze rimaste.......ma nn succede piu' niente!
Al che' mi domando se in una simile circostaza continuando a pescare con l' artificiale su cui un' attacco e' andato a vuoto puo' essere inutile visto che' l' attivita' e' stata pressoche' nulla e l' attacco mancato ha uleriormente insospettito la preda mancata?
Dopo un po' avreste cambiato artificiale oppure avreste insistito con l' unico che e' stato in grado di scatenare un attacco e quindi si e' dimostrato attraente?
In sostanza mi domando questo perche', tralasciando situazioni di frenesia alimentare dove penso che una slamata o ferrata mancata nn pregiudichi la pescata, ma in una situazione di totale apatia da parte dei pesci dopo uno strike mancato e consigliabile cambiare strategia utilizzando ad esempio un 'altro artificiale visto che il precedente diciamo che ormai e' stato sgamato oppure pensate sia meglio continuare con l' unico che quel giorno ha fatto la differenza?
...io e' da ieri sera che ci penso..........
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