Bacino Amendolea

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Author Topic: Bacino Amendolea  (Read 4478 times)

Domenico.surf

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on: March 31, 2014, 18:44:35
L'Amendolea  è una delle fiumare dell'Aspromonte. Scorre in provincia di Reggio Calabria, di cui è il corso d'acqua più importante. Il suo nome potrebbe derivare dalla presenza, lungo le sue sponde, di parecchi alberi di mandorlo. Come tutte le fiumare, è ricca d'acqua (spesso anche in piena) d'inverno, e quasi a secco durante il periodo estivo. Nel tratto iniziale le acque sono mosse e veloci, a valle diventano calme, con un letto vasto che le fa scivolare verso il mare. L'Amendolea nasce nel cuore del Parco Nazionale dell'Aspromonte, crea meravigliose cascate e poi percorre 31 chilometri per sfociare nel Mar Jonio, nei pressi di Condofuri. La fiumara, scendendo dalle montagne dell'Aspromonte ha creato nei millenni la rigogliosissima e fertile Valle dell'Amendolea. Nell'antichità l'Amendolea era un grande fiume, molto probabilmente navigabile, il che spiegherebbe la colonizzazione greca dell'entroterra in questa zona della Calabria (es. Bova, Roccaforte del Greco, Condofuri, Roghudi).
Il suo principale affluente è il torrente Menta, sul quale è stata costruita di recente una diga (Diga del Menta), che nei prossimi anni dovrebbe risolvere un problema di approvvigionamento idrico della città di Reggio Calabria.
Il suo bacino si estende su un’area complessiva di circa 150 Kmq, interessando 13 comuni con circa
700 mq di aree urbanizzate e con una popolazione totale stimata di circa 6300 abitanti.
Il torrente Amendolea nasce a quota 1700 m s.l.m. alle pendici del Monte Pietra Cappella, nel massiccio del Montalto. Scorre in un fondo valle in direzione Nord-Sud a quota 1329 m s.l.m.rice- ve da destra le acque del Menta che nasce a quo- ta 1650 m s.l.m. alle falde del Serro Sgarrane.
Dopo la confluenza col Menta, l’Amendolea prosegue in direzione Sud, forma le cascate Maesano e percorre una valle incassata con letto caratterizzato da massi e pietre di grandi dimensioni. Presso Roghudi alla quota di 484 m s.l.m. la valle diviene più ampia e letto ghiaioso – ciottoloso.A valle di Roghudi, a quota di 400 m s.l.m.

La qualità delle acque è influenzata dalla presenza dei lavori per la costruzione della diga sul torrente Menta,infatti la qualità delle acque parte dalla II classe di qualità per arrivare alla III classe a centro bacino a causa dei reflui urbani (Roccaforte, Rogudi ecc..) e alla IV classe alla foce (stazioni 6 e 7).
Fauna ittica
Nel bacino sono stati censiti: •1 esemplari di Trota iridea • 23 esemplari di Trota macrostigma • 38 esemplari di Trota fario • 15 esemplare di anguilla
Fonte:"I corsi d'acqua della provincia"


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